Serena Saccani Psicoterapeuta

Serena Saccani Psicoterapeuta Informazioni di contatto, mappa e indicazioni stradali, modulo di contatto, orari di apertura, servizi, valutazioni, foto, video e annunci di Serena Saccani Psicoterapeuta, Medicina e salute, Piazza Badalocchio 3/a, Parma.

28/05/2025

Possono averti insegnato che riposarsi non è produttivo.
Ti hanno trasmesso che fermarsi sia sinonimo di "essere un nullafacente", pertanto inutile e non valida/o.

Muoversi per occuparsi degli altri era utile alla tua sopravvivenza e per ricevere attenzione.

Da bambino era vitale. Ora ti sta distruggendo.

Muoversi di continuo, non fermarsi, essere sempre sul pezzo sono, dunque, antiche strategie di sopravvivenza che, di certo, ti hanno aiutata/o a superare momenti terribili, ma ora, di fatto, ti stanno costando enormemente: la malattia psico-fisica, il dolore cronico, la disperazione, le tensioni nervose, la stanchezza costante e l'esaurimento mentale sono segnali che dimostrano che il tuo corpo non riesce più a sopportare il peso di non essere "visto";
sono indicatori di un corpo che si è sempre adoperato male, senza potersi ascoltare e senza potersi conoscere e rispettare.

Dopo tanti anni passati a ignorare i tuoi bisogni fisici può volerci tempo affinché il tuo corpo possa ritrovare la sua energia vitale e sopratutto può passare molto tempo affinché tu possa conoscerlo davvero nel profondo e sentire ogni possibile suo segnale.

A seguito di severi traumi che hanno invaso il tuo sistema psichico e, di conseguenza, anche quello somatico tu DEVI crearti uno spazio per il riposo.

Il tuo corpo ha bisogno di tempo per guarire dallo stress cronico.

E tu DEVI dargli questo tempo senza attenderlo con impazienza.

Il tuo corpo ha bisogno di tempo per rigenerarsi e iniziare ad autoregolarsi.

Tu DEVI poter inserire momenti di quiete nella tua giornata, donarti delle pause senza sensi di colpa devi, rispettare i tuoi limiti, imparare a dire di no, stabilire confini e dare priorità ai tuoi bisogni rispetto a quelli degli altri.

Il trauma, per definizione, allontana la persona dal proprio corpo creando paura, confusione ed instabilità.
Il trauma dissocia la psiche dal corpo procurando danni, anche in entrambi i compartimenti.

Il trauma produce senso di colpa quando si prova a rallentare per prendersi cura di sé.

È necessario arrivare ad essere autentici perché vivere nell'accelerazione è segno di caos interiore ed è un indicatore del trauma che, di fatto, ha preso il sopravvento e non ti permette di Sentire il tuo corpo e anche di padroneggiarlo, affinché non vada incontro a malattie.

Illustrazione: J. Barrios Art

Grazie agli Autori e ai Curatori per questo manuale che promuove e aggiunge cultura!Un libro per tutti i colleghi che in...
29/03/2025

Grazie agli Autori e ai Curatori per questo manuale che promuove e aggiunge cultura!
Un libro per tutti i colleghi che intendono conoscere e/o approfondire la Schema Therapy!

💭

Grazie agli Autori e ai Curatori per questo manuale che promuove e aggiunge cultura!Un libro per tutti i colleghi che in...
29/03/2025

Grazie agli Autori e ai Curatori per questo manuale che promuove e aggiunge cultura!
Un libro per tutti i colleghi che intendono conoscere e/o approfondire la Schema Therapy!

COME SENTIRSI AL SICURO IN UNA TEMPESTA EMOTIVAOgni volta che emergono tristezza o rabbia o delusione hai in te la capac...
17/03/2025

COME SENTIRSI AL SICURO IN UNA TEMPESTA EMOTIVA

Ogni volta che emergono tristezza o rabbia o delusione hai in te la capacità di far loro fronte.

La tua rabbia, la tua delusione fanno parte di te; non lottare contro di loro, non reprimerle:
sarebbe un atto violento commesso contro te stesso.

Ogni volta che emerge la tempesta di un’emozione forte siedi tranquillo, tieni la schiena eretta, ritorna al respiro, ritorna al corpo, chiudi tutte le finestre dei sensi.

Tu hai sei sensi:
occhi, orecchi, naso, lingua, corpo e mente.
Non guardare, non ascoltare e non continuare a pensare alla cosa che ritieni essere la fonte della tua sofferenza – quell’unica frase, quell’unica lettera, quell’unica azione, quell’unica notizia torna a te stesso, prendi in mano il tuo respiro e seguilo, attenendoti rigorosamente alla tua inspirazione e alla tua espirazione proprio come un capitano mantiene salda la presa sul timoni della nave quand’è scossa dalle onde dell’oceano.
La consapevolezza del respiro è l’ancora, il timone, l’albero maestro.
Inspira un respiro lungo, dando una totale attenzione all’inspirazione e all’espirazione.
Presta attenzione alla parte inferiore della pancia, nota che si contrae quando espiri e si espande quando inspiri.
Mantieni l’attenzione al livello della parte inferiore della pancia, non lasciarla migrare verso la testa.
Ferma ogni attività di pensiero, limitati strettamente a seguire il respiro.

Ricorda a te stesso: “Ho attraversato molte tempeste.
Ogni tempesta è destinata a passare, non esiste tempesta che duri per sempre.
Anche questa condizione della mente passerà.

Ogni cosa è impermanente.
La tempesta è soltanto una tempesta.
Noi non siamo soltanto una tempesta; possiamo trovarci al sicuro proprio nel mezzo della tempesta.

Non permetteremo alla tempesta di fare danni dentro di noi”.
Quando riesci a vedere le cose in questo modo, quando ti ricordi di farlo, cominci subito a essere padrone di te stesso e non sei più in preda a una tempesta emotiva.

Thích Nhất Hạnh

COME SENTIRSI AL SICURO IN UNA TEMPESTA EMOTIVAOgni volta che emergono tristezza o rabbia o delusione hai in te la capac...
17/03/2025

COME SENTIRSI AL SICURO IN UNA TEMPESTA EMOTIVA

Ogni volta che emergono tristezza o rabbia o delusione hai in te la capacità di far loro fronte.

La tua rabbia, la tua delusione fanno parte di te; non lottare contro di loro, non reprimerle:
sarebbe un atto violento commesso contro te stesso.

Ogni volta che emerge la tempesta di un’emozione forte siedi tranquillo, tieni la schiena eretta, ritorna al respiro, ritorna al corpo, chiudi tutte le finestre dei sensi.

Tu hai sei sensi:
occhi, orecchi, naso, lingua, corpo e mente.
Non guardare, non ascoltare e non continuare a pensare alla cosa che ritieni essere la fonte della tua sofferenza – quell’unica frase, quell’unica lettera, quell’unica azione, quell’unica notizia torna a te stesso, prendi in mano il tuo respiro e seguilo, attenendoti rigorosamente alla tua inspirazione e alla tua espirazione proprio come un capitano mantiene salda la presa sul timoni della nave quand’è scossa dalle onde dell’oceano.
La consapevolezza del respiro è l’ancora, il timone, l’albero maestro.
Inspira un respiro lungo, dando una totale attenzione all’inspirazione e all’espirazione.
Presta attenzione alla parte inferiore della pancia, nota che si contrae quando espiri e si espande quando inspiri.
Mantieni l’attenzione al livello della parte inferiore della pancia, non lasciarla migrare verso la testa.
Ferma ogni attività di pensiero, limitati strettamente a seguire il respiro.

Ricorda a te stesso: “Ho attraversato molte tempeste.
Ogni tempesta è destinata a passare, non esiste tempesta che duri per sempre.
Anche questa condizione della mente passerà.

Ogni cosa è impermanente.
La tempesta è soltanto una tempesta.
Noi non siamo soltanto una tempesta; possiamo trovarci al sicuro proprio nel mezzo della tempesta.
Non permetteremo alla tempesta di fare danni dentro di noi"
Quando riesci a vedere le cose in questo modo, quando ti ricordi di farlo, cominci subito a essere padrone di te stesso e non sei più in preda a una tempesta emotiva.

Thích Nhất Hạnh ❤️

La compassione va oltre le regole. Se non abbiamola fortuna di esserlo già da sempre, come si diventacompassionevoli? St...
13/11/2024

La compassione va oltre le regole. Se non abbiamo
la fortuna di esserlo già da sempre, come si diventa
compassionevoli? Stando con la propria crudeltà, con
l’indifferenza, sentendola, contemplandola e rinunciando
ad agirla. Non negare i cosiddetti sentimenti
negativi, ma anzi percepire il peso, il sapore, il restringimento
dello spazio della coscienza che portano con
sé è il primo passo verso la compassione; farsi spazzini
del cuore, anziché arredatori di luoghi non visitati,
non puliti a fondo, con lo sporco nascosto sotto un
impeccabile tappeto.
Chi crede di essere buono è pericoloso. Solo conoscere
la propria capacità di nuocere e addestrarsi a non
esercitarla può far accedere alla bontà fondamentale,
o intelligenza del cuore.

Chandra Candiani da "Questo immenso non sapere" (Einaudi 2021)

A PROPOSITO DI FISSARE LIMITI E METTERE CONFINICompassione non è essere sempre gentili e benevoli, è anche forza e corag...
12/10/2024

A PROPOSITO DI FISSARE LIMITI E METTERE CONFINI

Compassione non è essere sempre gentili e benevoli, è anche forza e coraggio nel mantenere la propria posizione quando valori importanti come la dignità, il rispetto e l'etica vengono calpestati dall'aggressione sia verbale che fisica.
Il nemico della compassione è la compassione ipocrita.
Questa è quando evitiamo il conflitto e proteggiamo la nostra bella immagine rimanendo gentili quando dovremmo assolutamente dire 'no'.
La compassione non implica solo cercare di essere gentili. Quando ci troviamo in una situazione o relazione aggressiva, dobbiamo saper mettere dei confini chiari.
La cosa più gentile che possiamo fare per tutti gli interessati è sapere quando dire "basta".
Molte persone usano gli ideali buddisti per giustificare il proprio autodegrado. In nome del "non chiudere i nostri cuori", lasciamo che le persone ci calpestino.
Dobbiamo imparare quando bloccare l'aggressività e tracciare una linea.
𝐂𝐢 𝐬𝐨𝐧𝐨 𝐦𝐨𝐦𝐞𝐧𝐭𝐢 𝐢𝐧 𝐜𝐮𝐢 𝐥'𝐮𝐧𝐢𝐜𝐨 𝐦𝐨𝐝𝐨 𝐩𝐞𝐫 𝐚𝐛𝐛𝐚𝐭𝐭𝐞𝐫𝐞 𝐥𝐞 𝐛𝐚𝐫𝐫𝐢𝐞𝐫𝐞 𝐞̀ 𝐬𝐭𝐚𝐛𝐢𝐥𝐢𝐫𝐞 𝐝𝐞𝐢 𝐜𝐨𝐧𝐟𝐢𝐧𝐢.

(Pema Chödrön)

Foto tratta dal web

A PROPOSITO DI FISSARE LIMITI E METTERE CONFINICompassione non è essere sempre gentili e benevoli, è anche forza e corag...
12/10/2024

A PROPOSITO DI FISSARE LIMITI E METTERE CONFINI

Compassione non è essere sempre gentili e benevoli, è anche forza e coraggio nel mantenere la propria posizione quando valori importanti come la dignità, il rispetto e l'etica vengono calpestati dall'aggressione sia verbale che fisica.
Il nemico della compassione è la compassione ipocrita.
Questa è quando evitiamo il conflitto e proteggiamo la nostra bella immagine rimanendo gentili quando dovremmo assolutamente dire 'no'.
La compassione non implica solo cercare di essere gentili. Quando ci troviamo in una situazione o relazione aggressiva, dobbiamo saper mettere dei confini chiari.
La cosa più gentile che possiamo fare per tutti gli interessati è sapere quando dire "basta".
Molte persone usano gli ideali buddisti per giustificare il proprio autodegrado. In nome del "non chiudere i nostri cuori", lasciamo che le persone ci calpestino.
Dobbiamo imparare quando bloccare l'aggressività e tracciare una linea.
𝐂𝐢 𝐬𝐨𝐧𝐨 𝐦𝐨𝐦𝐞𝐧𝐭𝐢 𝐢𝐧 𝐜𝐮𝐢 𝐥'𝐮𝐧𝐢𝐜𝐨 𝐦𝐨𝐝𝐨 𝐩𝐞𝐫 𝐚𝐛𝐛𝐚𝐭𝐭𝐞𝐫𝐞 𝐥𝐞 𝐛𝐚𝐫𝐫𝐢𝐞𝐫𝐞 𝐞̀ 𝐬𝐭𝐚𝐛𝐢𝐥𝐢𝐫𝐞 𝐝𝐞𝐢 𝐜𝐨𝐧𝐟𝐢𝐧𝐢.

(Pema Chödrön)

Mentre respiri l’essenza di questo nuovo mese, visualizza l’intento per questa stagione che arriva.Che cosa vuoi lasciar...
09/10/2024

Mentre respiri l’essenza di questo nuovo mese, visualizza l’intento per questa stagione che arriva.

Che cosa vuoi lasciare andare?
A cosa vuoi dare il benvenuto?

Fa che questo possa essere un periodo di rinnovamento e di forza.
Possa questo mese portarti crescita, saggezza e meravigliose connessioni.

Steven Sandner

Cammino.Ascolto in modo più profondo.All’improvviso tutti i miei Antenati sono alle mie spalle.“Stai ferma” mi dicono.“O...
09/08/2024

Cammino.
Ascolto in modo più profondo.
All’improvviso tutti i miei Antenati sono alle mie spalle.
“Stai ferma” mi dicono.
“Osserva e ascolta.
Tu sei il risultato dell’amore di una moltitudine”.

Linda Hogan

cura

Per tutti i colleghi interessati, tutte le info in brochure!
10/07/2024

Per tutti i colleghi interessati, tutte le info in brochure!

Buon San Giovanni⭐🌺Ho messo il rosmarino per ricordare chi porto sempre nel cuore.Una violetta perchè ritengo  la modest...
23/06/2024

Buon San Giovanni⭐🌺

Ho messo il rosmarino per ricordare chi porto sempre nel cuore.

Una violetta perchè ritengo la modestia e l'umiltà siano i valori più belli.

Il papavero perchè ha la spensieratezza dell'estate e i fiori di melograno per un autunno ricco di abbondanti sorprese.

La menta che sia di auspicio per donarmi forza e costanza nelle avversità .

La salvia per lasciarmi in salute.

La lavanda per continuare sempre a sognare come le api tra fuggevoli cuscini odorosi.

Petali di rosa che profumano di grazia.

Ho donato tutto alla luna e alla rugiada che compiranno l'incanto.

© Ignazia Atzori

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Parma
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