07/06/2022
Come modificare, allora, l’alimentazione per aiutare il nostro organismo a combattere la sindrome premestruale? ⤵️
• Prima di tutto bisogna ridurre alcuni elementi, come il sale, l’alcol e il caffè. Alcol e caffè, i quali, influenzano sensibilmente il riposo notturno, mentre, per quanto riguarda il sale, l’attenzione non deve riguardare solamente quello utilizzato per cucinare ma anche, e soprattutto, le percentuali contenute in cibi lavorati, conservati o precotti, come quelli che si comprano abitualmente al supermercato.
• Tra la verdura la più indicata è quella a foglia verde (cicoria, catalogna, erbette, tarassaco, radicchio e cardi), ricca di ferro e vitamine del gruppo B, indispensabili per combattere la stanchezza e per favorire il drenaggio dei liquidi.
• Anche la frutta a guscio può essere un importante alleato contro la sindrome premestruale: si possono dunque insaporire le proprie ricette con noci, nocciole e mandorle al fine di contribuire all’apporto di magnesio e di acidi grassi polinsaturi omega-3.
• Di fondamentale importanza nel periodo premestruale è l’assunzione di cibi contenenti carboidrati complessi, prodotti ricchi di fibre che contengono zuccheri naturali; per via delle loro proprietà, vengono assorbiti dall’organismo gradualmente, evitando quei picchi dei livelli di glicemia che possono avere influenza sull’umore.
• Molto importante anche l’assunzione di calcio e vitamina D. Il calcio si trova in cibi come lo yogurt, il latte, i formaggi (meglio se magri) e i prodotti a base di soia, mentre la vitamina D è presente in particolare in alcuni tipi di pesce, come le sardine e il salmone e nel tuorlo d’uovo.
• Infine il consiglio più semplice ma anche più importante è sempre quello di bere tanta acqua (almeno 2 lt/die), che aiuta a ridurre il gonfiore e aiuta i processi digestivi.