Dott.ssa Sara Busi

Dott.ssa Sara Busi Consulenza e sostegno psicologico individuali, di coppia e familiari. Riceve su appuntamento contatt Chiedere aiuto non è un segno di debolezza.

In un particolare periodo della vita o davanti a problemi personali o relazionali può essere importante rivolgersi ad un professionista che ci aiuti a superare le difficoltà.

10/10/2025

La mente è parte di noi, come il corpo, come il cuore.
Oggi, nella Giornata Mondiale della Salute Mentale e Giornata Nazionale della Psicologia, ricordiamo quanto sia importante prendersene cura ogni giorno.
La Psicologia ci aiuta a dare voce a ciò che viviamo, a ciò che non comprendiamo, a ritrovare equilibrio, a migliorare i nostri stili di vita, a costruire legami di fiducia e consapevolezza.

09/10/2025

👨‍👶 Un legame che cresce insieme.
Essere papà è un viaggio fatto di scoperte, domande e momenti preziosi.
Ne parleremo insieme, in uno spazio di condivisione e ascolto dedicato a futuri papà e papà con bimbi/e da 0 a 12 mesi, guidato da uno psicologo conduttore.
Perché ogni papà merita di sentirsi parte di una rete, non da solo. 💛
Info e iscrizioni:
📲+39 331 757 2391
📩 centroperlefamiglie@rossisidoli.com

Unione dei Comuni Valli Taro e Ceno
Comune di Medesano
Comune Fornovo di Taro
Comune di Borgo Val di Taro
Comune di Varano de' Melegari
Lasse Coop Sociale Onlus

Affidatevi sempre a professionisti qualificati
25/09/2025

Affidatevi sempre a professionisti qualificati

COMUNICAZIONE UFFICIALE SIFES-MR

La Società Italiana di Fertilità, Sterilità e Medicina della Riproduzione (SIFES-MR) intende esprimere con chiarezza la propria posizione in merito alla recente diffusione di figure non mediche che si propongono come “fertility coach” o guide per la fertilità.

La tutela della salute riproduttiva richiede competenze cliniche, conoscenze scientifiche aggiornate e un approccio multidisciplinare rigoroso. Solo professionisti qualificati – ginecologi, andrologi, biologi della riproduzione, psicologi e altri specialisti certificati – sono autorizzati e preparati a prendersi cura di donne e coppie nei percorsi di valutazione e trattamento dell’infertilità.

Affidarsi a figure prive di titoli accademici, specializzazioni riconosciute o iscrizione agli albi professionali espone a rischi concreti: ritardi diagnostici, indicazioni fuorvianti, aumento dello stress emotivo e, in taluni casi, vere e proprie pratiche ingannevoli.

La SIFES-MR ribadisce che:
✔️ la fertilità è un tema medico, non commerciale né di moda;
✔️ ogni percorso deve basarsi su protocolli validati, linee guida nazionali e internazionali, e su evidenze scientifiche consolidate;
✔️ il supporto psicologico ed emotivo è parte integrante della cura, ma deve essere fornito da professionisti qualificati.

La nostra società scientifica promuove la corretta informazione, il rispetto dei più elevati standard di qualità e la protezione delle persone da iniziative prive di fondamento scientifico.

La salute riproduttiva è un bene prezioso: va tutelata con serietà, competenza e responsabilità.

SIFES-MR – Società Italiana di Fertilità, Sterilità e Medicina della Riproduzione

Lunedì 22 settembre h 18 30 presso la Fondazione Caterina Dallara la presentazione del laboratorio di   Vi aspetto! le i...
20/09/2025

Lunedì 22 settembre h 18 30 presso la Fondazione Caterina Dallara la presentazione del laboratorio di Vi aspetto! le iscrizioni al laboratorio sono già aperte

Una settimana insieme, tra pagine, acrobazie in bici e racconti del passato.

𝗗𝗮𝗹 𝟮𝟮 𝗮𝗹 𝟮𝟴 𝘀𝗲𝘁𝘁𝗲𝗺𝗯𝗿𝗲, gli spazi della Fondazione si aprono a 𝘁𝗿𝗲 𝗮𝗽𝗽𝘂𝗻𝘁𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗶 molto diversi tra loro, ma uniti da un filo comune: il desiderio di vivere insieme esperienze e conoscenze di crescita.

📖 Si comincia 𝗹𝘂𝗻𝗲𝗱𝗶̀ 𝟮𝟮 con la presentazione del ciclo di 𝗟𝗶𝗯𝗿𝗼𝘁𝗲𝗿𝗮𝗽𝗶𝗮 proposto dalla psicologa Sara Busi: un percorso in piccolo gruppo per riscoprirsi attraverso le pagine dei libri (per info e prenotazioni: 349 0575162)

🚲 𝗚𝗶𝗼𝘃𝗲𝗱𝗶̀ 𝟮𝟱, spazio al movimento con il 𝗰𝗼𝗿𝘀𝗼 𝗶𝗻 𝗽𝘂𝗺𝗽 𝘁𝗿𝗮𝗰𝗸 proposto da Uischilaschi, pensato per bambini e ragazzi.

🏰 𝗩𝗲𝗻𝗲𝗿𝗱𝗶̀ 𝟮𝟲, la storia incontra la comunità con il convegno “𝙄 𝙋𝙖𝙡𝙡𝙖𝙫𝙞𝙘𝙞𝙣𝙤 𝙚 𝙑𝙖𝙧𝙖𝙣𝙤: 𝙫𝙞𝙘𝙚𝙣𝙙𝙚 𝙚 𝙩𝙚𝙢𝙞 𝙙𝙞 𝙪𝙣𝙖 𝙨𝙞𝙜𝙣𝙤𝙧𝙞𝙖”, a cura dell’associazione Rivivi il Castello, che apre ufficialmente la rievocazione storica Varano Medievale.

Ti aspettiamo alla Fondazione!


Uischilaschi Rivivi il Castello APS

📚 Un piccolo gruppo, un libro al mese da leggere in autonomia e di cui parlare insieme, fuori e dentro di noi.Un percors...
12/09/2025

📚 Un piccolo gruppo, un libro al mese da leggere in autonomia e di cui parlare insieme, fuori e dentro di noi.
Un percorso dove il libro è un mezzo che ci permette di guardare con più chiarezza dentro di noi, leggere il nostro mondo interiore e conoscerci un po' meglio. Dove il gruppo e la mediazione psicologica aggiungono valore, sfumature e note.

Di tutto questo parleremo insieme durante l' INCONTRO DI PRESENTAZIONE

🔹️LUNEDÌ 22 SETTEMBRE dalle 18.30🔹️

➡️ Un nuovo percorso che sta per prendere avvio.
🗓 6 incontri da novembre 2025 a giugno 2026
📍a Varano de' Melegari, presso

Per informazioni o per riservare il tuo posto chiama ☎️ 349 0575162 o scrivimi in DM

02/08/2025

In tanti mi avete scritto per chiedermi: “Come si può?”

Come può una madre uccidere il proprio figlio.
Come può farlo a pezzi.
Come può poi andare a lavoro, accudire pazienti, rispondere al telefono, sorridere persino.
Come può vivere due realtà parallele: quella del crimine e quella della normalità.

È la domanda che ci resta addosso.
Una madre che chiama “figlia” la compagna del figlio che ha appena aiutato a uccidere.
Una madre che seppellisce un corpo in un bidone e poi si veste, si trucca, timbra il cartellino.

Come si può?

Ma da psicologo so che questa non è solo una domanda di sconcerto.
È una difesa.
Un modo per allontanare da noi l’idea che anche un essere umano apparentemente normale possa compiere l’inimmaginabile.

Perché la verità è che certe follie non urlano. Non tremano. Non si vedono.
Restano sotto pelle, lucide, silenziose, funzionali.
Fino al collasso.

Non c’è nulla di improvviso in questi atti.
C’è una storia.
Ci sono dinamiche malate che si sono annidate negli anni.
C’è forse un figlio mai davvero amato. E una “figlia” idealizzata.
Un triangolo affettivo perverso, dove la gelosia, il possesso e la simbiosi si sono mescolati fino a cancellare ogni confine.

E allora la vera domanda è:
quante relazioni tossiche si nascondono dietro le pareti di una casa?
Quante “famiglie normali” sono prigioni affettive senza via d’uscita?
E quante volte preferiamo non vedere, perché vedere significherebbe intervenire?

Questa non è solo una storia di sangue.
È una storia di dolore, di disumanità, di silenzi mai rotti.

Serve più cultura psicologica.
Serve educare ai legami sani.
Serve smettere di pensare che “in certe famiglie non possa succedere”.

La mente può crollare.
L’amore può trasformarsi in veleno.
Il silenzio può diventare complice.

Non per giustificare.
Ma per prevenire.
Perché dietro ogni “Come si può?”,
c’è sempre un “nessuno ha voluto vedere”.

📚 Un piccolo gruppo, un libro al mese da leggere in autonomia e di cui parlare insieme, fuori e dentro di noi.Un percors...
31/07/2025

📚 Un piccolo gruppo, un libro al mese da leggere in autonomia e di cui parlare insieme, fuori e dentro di noi.
Un percorso dove il libro è un mezzo che ci permette di guardare con più chiarezza dentro di noi, leggere il nostro mondo interiore e conoscerci un po' meglio.
Dove il gruppo e la mediazione psicologica aggiungono valore, sfumature e note.

➡️ Un nuovo percorso prenderà avvio in autunno 🍂
🗓 6 incontri da ottobre 2025 a maggio 2026
📍 A Parma

Per informazioni o per riservare il tuo posto chiama il ☎️ 349 0575162 o scrivimi in DM

I posti sono limitati, le iscrizioni si chiuderanno a inizio settembre.

29/07/2025

⭕️TEMPTATION ISLAND
La normalizzazione dell’analfabetismo emotivo

Anche questa estate fa record di ascolti Temptation Island.
Dietro la poetica formula di “viaggio nei sentimenti” assistiamo a tutto ciò che noi esperti da tempo stiamo cercando di contrastare: scoppi d’ira furibondi, discontrollo emotivo a go-go, mortificazione del partner, gelosia, possessività, immaturità affettiva e chi più ne ha più ne metta.
Ciò che fa più male è che questa antologia di analfabetismo emotivo si inserisce in un periodo storico in cui i casi di femminicidio e violenza di genere sono sempre più frequenti con, aspetto da non sottovalutare, vittime e carnefici sempre più giovani.
La “cultura affettiva” messa in mostra da Temptation Island, non solo spettacolarizza le relazioni disfunzionali, ma le normalizza.

Perciò se siede genitori o educatori condividete con i vostri figli questo decalogo di “NON NORMALITà”.

1. Non è normale avere un partner che in preda all’ira distrugge ogni cosa gli capiti a tiro.
2. Non è normale urlare, minacciare e terrorizzare l’altro.
3.Non è normale considerare l’altro una proprietà.
4.Non è normale giustificare comportamenti ingiustificabili.
5.Non è normale pretendere di controllare l’altro.
6.Non è normale, mentre si ha una relazione con qualcuno, entrare in intimità con una terza persona.
7.Non è normale sedurre qualcuno solo per “gioco” o solo per “lavoro”.
8. Non è normale denudare l’intimità della propria relazione davanti a milioni di persone.
9.Non è normale tradire il proprio partner e ancor più farlo mentre sappiamo che ci sta guardando.
10. Non è normale per un adulto avere la capacità di controllare i propri impulsi pari ad un bambino di 2 anni.

Ancor meno normale è chiamare “viaggio nei sentimenti” (formula ripetuta dal conduttore fin allo sfinimento) un programma che mostra tutto: fuorché la capacità di avere rispetto, cura ed empatia per la persona che si dice di amare.

Non ditemi che è “solo spettacolo”.
Come ci ha insegnato Bruner:
“La mente crea cultura, ma la cultura crea la mente.”
E la mente di cui parliamo è la mente dei nostri ragazzi e delle nostre ragazze.

Usate il decalogo per dialogare non “su” ma “con” i vostri figli. Ascoltate il loro punto di vista. Pensate con loro.

📒Se il tema vi è caro sotto l’ombrellone leggete “Sentimenti malEducati” (Feltrinelli). In cui propongo 16 lezioni per dialogare con i nostri figli sul tema dell’Amore e del Non Amore.
https://amzn.eu/d/7EDWR7W

L’Amore si può e si deve pensare con ragazzi, ragazze e, visti gli ascolti, anche con molti adulti.

P.S. Aiutatemi a condividere questo pensiero.

28/07/2025

Ci ammazziamo a lasciare soldi ai figli, a garantire loro un benessere economico. Ma non gli insegniamo a prendersi cura di sé, a volersi bene, a saper stare sulle proprie gambe emotivamente.

Poi arrivano piangendo a 40 anni dallo psicologo a chiedere "ma come faccio a stare senza----(fumo, alcol, dolci, LUI, ecc ecc)?
Ne ho bisogno se no sto male..."

Imparare a costruire una relazione amorevole con sé stessi è l'impresa più ardua.

Bisognerebbe istituirla come materia scolastica "Dignità e amor proprio"



ne ho parlato nel mio libro
⬇️

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20/07/2025

"Ai ragazzi dobbiamo onestà. Spesso le omissioni hanno un intento protettivo, ma è un falso mito: coprire qualcosa, non dire tutto ai figli per non ferirli, non produce una crescita. In questo eccesso di protezione, vedo anche un bisogno degli adulti di tutelare loro stessi dal dolore dei figli, che è un dolore che ti torna addosso con un senso spaventoso di impotenza. Nel momento in cui cerchiamo di coprire le brutture, poi, mostriamo una grande sfiducia verso le capacità dei ragazzi di affrontare il mondo e crederli incapaci, ci aiuta a sentirci eternamente indispensabili per loro".
D. Di Pietrantonio

Datti tempo. Quante volte mi è capitato di assistere a quella fretta... "ora che mi sono decisa a cambiare. voglio farlo...
07/07/2025

Datti tempo.
Quante volte mi è capitato di assistere a quella fretta... "ora che mi sono decisa a cambiare. voglio farlo subito!"
E diventa sempre difficile confrontarsi con la dimensione del tempo, dell'attesa, della pazienza, della cura.
Datti tempo, nessun fiore fiorisce prima del suo tempo.🌼

26/06/2025

Mi accade di fare percorsi con le coppie.
Resto sempre colpita quando arrivano perché riconosco l’affetto e la volontà di proseguire oltre l’inceppo, tuttavia è così evidente, dall’esterno, che i due non si “vedono”.

Spesso, entrambi sono invischiati con dinamiche irrisolte del passato che proiettano sul partner senza saperlo. Perciò la relazione diventa scenario di pretese e luogo di aspettative che puntualmente vengono disattese.

Perché?

Perché l’altro non può sopperire, riparare e compensare il passato.

E perché la relazione funziona se entrambi sono sufficientemente adulti e “interi”, non bambini insicuri e paurosi in cerca di una stampella.

Una relazione adulta si basa su un giusto equilibrio tra il dare e l’avere




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Per approfondire ⬇️

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