Nell’ambito del suo scopo sociale, l’associazione Happy Hour intende promuovere un’iniziativa di sviluppo territoriale in collaborazione con istituzioni, aziende del territorio, e con chiunque, inclusi i privati cittadini locali, ne voglia condividere gli obiettivi. Il progetto nasce da un’idea di “albergo diffuso nel borgo di Castel Rigone”:
Questo modello ricettivo si basa sulla concezione di un albergo che non si costruisce e che permette agli ospiti di vivere la vita dei luoghi: le case disabitate diventano le camere di una struttura che è in grado di offrire tutti i servizi alberghieri nelle immediate vicinanze in un contesto di autenticità, senza dover ricorrere alla creazione di una struttura apposita che le raccolga in un unico edificio. Si tratta infatti di un modello di sviluppo del territorio che non crea impatto ambientale: non è necessario costruire niente, dato che ci si limita a recuperare, ristrutturare e mettere in rete quello che esiste già. A differenza di altre forme ricettive, questa rappresenta anche una filosofia dell´ospitalità e dello sviluppo turistico dei territori, un modello di sviluppo sostenibile, attento alla cultura dei luoghi, una rete che genera filiere e che rappresenta un contributo al contrasto dello spopolamento dei borghi. Se opportunamente integrato in una gestione complessiva dell'accoglienza turistica e stabile, può diventare il punto di snodo cui fanno riferimento tutti gli esercizi commerciali, artigianali e di servizi di un centro abitato. Quello di Happy Village, in realtà, è un piano molto più completo di promozione dell’economia locale, dove la valenza turistica rappresenta soltanto uno degli aspetti: l’intento è quello di creare sinergie e servizi utili al turista ma soprattutto all’intera comunità, in una visione condivisa di sviluppo e valorizzazione del borgo e del suo territorio. Diventa fondamentale il coinvolgimento degli abitanti stessi e dell’amministrazione locale, per la messa in atto di azioni volte alla riqualificazione del borgo, sia a livello urbanistico (ristrutturazione di case, appartamenti, strade, riqualificazione dei luoghi d’interesse già esistenti nella frazione) sia a livello sociale. La realizzazione di nuove strutture senza la necessità di costruire nuovi immobili, bensì la rivalutazione degli stessi edifici già esistenti, migliora la qualità della vita del paese, promuovendo l’ambiente, le radici storico culturali, ma soprattutto promuovendo l’imprenditorialità, il miglioramento dei servizi e delle reti telematiche e commerciali. Nello specifico si tratta di mettere in atto azioni concrete come il recupero di antiche attività artigianali e la creazione di nuove realtà imprenditoriali, la creazione di nuovi servizi fruibili sia dai turisti che dalla collettività (animazione, organizzazione di eventi, attività sportive e del benessere, visite nelle aziende agricole, itinerari guidati, ecc) e la riqualificazione di servizi già esistenti in un’ ottica di fruibilità collettiva (centrali di acquisto e servizi, economia circolare, rifiuti zero, barter ecc) e ancora il restauro e la riqualificazione di aree e beni pubblici e privati. Gli abitanti del borgo potranno trarre enormi vantaggi da questo progetto: chi, per esempio, ha una seconda casa può decidere di trasformarla in una fonte di reddito, le casalinghe in grado di preparare piatti tipici locali potranno condividere la loro esperienza, i giovani potranno diventare ragazzi ciceroni del territorio e guidare gli ospiti negli itinerari proposti, favorendo la loro completa integrazione con gli usi e costumi del borgo, gli artigiani potranno organizzare dei corsi per la realizzazione di prodotti artigianali locali, gli abitanti stanziali potranno usufruire di tutto ciò che il villaggio offre a prezzi contenuti. I proprietari di abitazioni vedranno rivalutarsi le loro proprietà. Tutto ciò contribuirà allo sviluppo economico del paese e ad un aumento dell’occupazione oltre che allo scambio intergenerazionale. Essenziali servizi collettivi di cui, a richiesta e con spesa contenuta, usufruire, come un portierato, infermiere, badanti, baby sitter, medico. Ma anche tante piccoli laboratori artigianali con bottega, bus navetta, ecc, sarà possibile trovare ristori ed altri punti di aggregazione. Per gli abitanti sia stabili che temporanei si creerà un ambiente “a misura d’uomo” ed all'insegna della sicurezza, per una migliore vivibilità del borgo. Il ruolo dell’Associazione Happy Hour è quello di farsi promotore del progetto e di coinvolgere la comunità e di tutti gli stakeholders/portatori di interessi (abitanti, enti locali, strutture ricettive, aziende, imprese commerciali, aziende agricole, associazioni, ecc). In quest’ottica, verrà data la priorità a persone e/o aziende residenti nella comunità locale. Vorremmo infatti invitarvi a riflettere sulle potenzialità reali del borgo di Castel Rigone e sui fattori positivi già esistenti, che con poche mosse possono già rendere operativo il progetto. Fattori che danno valore aggiunto:
LOGISTICI:
• vicinanza con il lago Trasimeno, da ogni luogo del borgo è possibile godere di una splendida vista sul lago
• vicinanza con la Toscana, e la possibilità di raggiungerla a piedi attraverso la suggestiva strada panoramica
• vicinanza al raccordo autostradale e luoghi di interesse, in un punto strategico di collegamento, pur trovandosi in mezzo alla natura ed alla quiete
CULTURALI E STRUTTURALI (edifici e servizi)
• la disposizione logistica dell’intero borgo e tutta la realtà circostante
• Il valore storico, paesaggistico e ambientale;
• l’antica tradizione di artigianato artistico di qualità;
• la presenza di una consuetudine secolare con l’arte e lo spettacolo, come la musica, vista la presenza ultracentenaria di un’affermata banda e di uno storico teatro;
• l’esistenza di strutture ricettive di alto livello qualitativo, (case vacanza, residenze, b&b, relais a quattro stelle, ecc, che permettono di indirizzarci ad un target di clientela di qualità). Nello specifico il relais, grazia alla sua posizione, potrebbe essere la base operativa della gestione degli ospiti e centralino, ma anche punto informazioni, con la sua reception già operativa e ottimizzare i servizi di cui già dispone condividendoli con la comunità, come ad esempio l’attrezzata lavanderia, che potrebbe essere operativa per l’esterno quando il relais non la utilizza.
• l’esistenza di abitazioni private sia da ristrutturare che già abitabili ma utilizzate solo per brevi periodi,
• Castel Rigone è da millenni un luogo di passaggio di genti e incrocio e civiltà, e allo stesso tempo vanta la capacità di possedere una carta vincente per il futuro, non frequente purtroppo in antichi borghi: la presenza di tanti giovani e bambini, per i quali costruire un futuro nel loro luogo di nascita e crescita, giovani e bambini che a loro volta costituiscono una risorsa per il borgo. Ed ancora:
• Case private da ristrutturare o in vendita, case private sfitte, le residenze e strutture ricettive fuori dal centro storico ma esistenti all’interno della frazione, Il Parco La Rigonella, Il Belvedere, il Santuario, e tutti gli spazi e le proprietà della Chiesa; la Clinica per la cura delle malattie respiratorie; Il teatro , la biblioteca e gli altri spazi comunali, I centri per il benessere, come la clinica per la cura delle malattie respiratorie, e altre zone benessere, Il campo sportivo con annessa palestra, altre attrezzature sportive private ad uso pubblico, Il negozio di alimentari e bottega di prodotti tipici locali e gastronomia pronta; la pizzeria – spaghetteria, le altre attività commerciali: bar, farmacia, ecc
ECONOMICI:
• La possibilità di accedere a contributi pubblici per il finanziamento dell’iniziativa. In questa ottica, fondamentale è la decisione sulla forma e la tipologia di rete da costituire, oltre che la scelta dei partner pubblici e privati da coinvolgere. In questo senso sono state già coinvolti enti, tra cui una Università e un Istituto di credito
• Il progetto può essere suddiviso per fasi: si potrebbe partire inizialmente con un investimento minimo, fino ad arrivare ad una progettazione strutturale più complessa (questo anche in base alle possibilità di finanziamenti europei)
PROGETTUALI:
• Si potrà decidere se mettere soltanto a sistema l’esistente, e creare soltanto una centrale servizi, oppure intervenire sullo strutturale
• E’ possibile creare l’Albergo Diffuso di Castel Rigone con le sole abitazioni presenti nel borgo già disponibili, oppure rendere l’intera frazione un…….”Happy Village”
Happy Village è un villaggio-borgo dove la vita di comunità viene ripristinata, avvalendosi però di moderne tecnologie e di stili di vita bene organizzati a misura d’uomo, tenendo conto di anziani, bambini, residenti, turisti. Il progetto si propone di comunità di persone che vive (stabilmente o parte dell’anno) in un luogo dove può usufruire di servizi collettivi, in un ambiente ricco di stimoli culturali e artistici, un luogo di condivisione e di convivialità. Per passare dal sogno alla realtà, vorremmo aprire un “laboratorio di progettazione partecipata”, dove chiunque potrà dare il suo contributo, le sue idee e la sua disponibilità, e dovrà da questo trarne beneficio.