Dott.ssa Patrizia Busa' Psicologa

Dott.ssa Patrizia Busa' Psicologa Psicologa e coach strategico
(1)

Ci sono dolori che non gridano.Restano li, silenziosi.Nascosti tra le pieghe del cuore.Tu lo sai.Sì, lo so che lo sai.Ha...
28/07/2025

Ci sono dolori che non gridano.
Restano li, silenziosi.
Nascosti tra le pieghe del cuore.

Tu lo sai.
Sì, lo so che lo sai.

Hai imparato presto che fidarsi può ferire.
E allora ti sei chiuso.
Come una conchiglia quando sente l’onda troppo forte.
Hai serrato le porte.
Eri bambino... o forse già adulto, ma ferito.

Ti sei costruito una corazza.
Da lì dentro, nessuno ti può toccare.
Da li dentro, nessuno ti può fare male.
Ma nemmeno amare.

È stata una difesa.
L’unica che conoscevi.

Ma vivere con la porta chiusa non è vivere.
È sopravvivere.

C’è un’illusione che inganna molte persone.Credi che, se riuscirai ad anticipare ogni sintomo, mettere a tacere ogni pen...
18/07/2025

C’è un’illusione che inganna molte persone.
Credi che, se riuscirai ad anticipare ogni sintomo, mettere a tacere ogni pensiero scomodo, e avere sempre tutto sotto controllo...
riuscirai finalmente a stare bene.

Ma è proprio questo tentativo disperato di prevenire il malessere che finisce per alimentarlo.

Controllare diventa un riflesso, rassicurarsi un bisogno costante, e vivere un’attesa sospesa...
sempre sul punto di qualcosa che forse non arriverà mai.

Il paradosso è questo:
non è la paura che ti fa stare male.
Tu, reagisci alla paura.
È quello che fai per non averne che alimenta la paura stessa.
È quello che fai che non ti libera, ma ti incastra.

Ci illudiamo che capire ci salverà.Che se analizziamo abbastanza il passato, se troviamo la spiegazione perfetta, se pre...
14/07/2025

Ci illudiamo che capire ci salverà.
Che se analizziamo abbastanza il passato, se troviamo la spiegazione perfetta, se prevediamo ogni rischio del futuro...
allora la paura svanirà.

Ma è spesso proprio quel tentativo di controllo che la alimenta.
Razionalizzare diventa una trappola:
più pensi, più ti perdi.
Più cerchi certezze, più aumentano i dubbi.
E la mente, invece di aprire porte, le chiude una dopo l’altra.

La psicologia ce lo conferma: la nostra razionalità non è così razionale.
È piena di scorciatoie mentali, limiti, errori, emozioni che confondono.

Nel mondo reale, più cerchi il controllo assoluto, più perdi contatto con ciò che senti.
A volte, la vera intelligenza è smettere di capire, e cominciare a sentire.

Hai paura che se ne vadano.Che ti svegli un giorno e non ci siano più.Allora controlli.Trattieni.Scruti ogni silenzio.Pe...
10/07/2025

Hai paura che se ne vadano.
Che ti svegli un giorno e non ci siano più.

Allora controlli.
Trattieni.
Scruti ogni silenzio.

Perché non stai vivendo con loro.
Stai vivendo contro la loro assenza.

E loro lo sentono.

Vuoi davvero tenerli con te?

Smetti di prepararti a perderli.
Inizia a esserci.
A guardarli,
senza cercare segnali di fine.

A dirlo, quel “ti voglio bene”, non perché potresti perderli, ma perché li hai.

Evitare. Controllare. Razionalizzare.Funzionano... per poco.Poi l’ansia torna. Più forte. Più furba. Più tua.La verità?P...
09/07/2025

Evitare. Controllare. Razionalizzare.
Funzionano... per poco.
Poi l’ansia torna. Più forte. Più furba. Più tua.

La verità?
Più tenti di combatterla, più le dai potere.
La trappola è proprio lì: nelle soluzioni che usi ogni giorno per gestirla.

Un Approccio Breve Strategico non ti chiede di capire il perché.

Ti guida a rompere il meccanismo che la tiene in vita:
🔹 Non evitare, ma esporsi con nuove regole.
🔹 Non controllare, ma imparare a tollerare l’incertezza.
🔹 Non resistere, ma seguire il paradosso per disinnescare la paura.

Il cambiamento non è capire.
È fare diversamente.

Il Panico è la paura che ce l’ha fatta a raggiungere il livello massimo. E la stanchezza se portata agli estremi può ren...
07/07/2025

Il Panico è la paura che ce l’ha fatta a raggiungere il livello massimo.

E la stanchezza se portata agli estremi può rendere più fragili da aprire le porte al panico.

Lo stress infatti, può rendere più sensibili alle sensazioni fisiche, anche quelle normali, interpretandole come pericolose e scatenando così paura, controllo, ansia e, infine una risposta di panico.

Ogni persona sente, interpreta e reagisce a ciò che ha sentito e interpretato.
Ma per i “sensibili” l’interpretazione è al tempo stesso causa ed effetto di quella paura.

Ecco che da punto di vista strategico, l’intervento efficace sui disturbi d’ansia e da panico è basato sul cambiamento della percezione della realtà minacciosa.

Spesso infatti, un eccesso di consapevolezza rispetto al problema non ne fornisce una soluzione e, la difficoltà non è a livello di consapevolezza, quanto piuttosto nel fare effettivamente qualcosa di diverso.

Ogni anno per molti è la stessa storia. Puntuale, come un orologio svizzero. Appena il sole inizia a ba***re più forte, ...
30/06/2025

Ogni anno per molti è la stessa storia. Puntuale, come un orologio svizzero. Appena il sole inizia a ba***re più forte, appena le giornate si allungano e le persone cominciano a sorridere di più... per molte persone inizia l’inferno.

L’estate.

Per tanti è sinonimo di leggerezza, di vacanze, di corpi che si spogliano e si rilassano, ma per chi è sensibile ai sintomi dell’ansia è l’inizio del terrore.
Il caldo che arriva risveglia una paura che non dorme mai davvero.

Una paura silenziosa, viscida, che durante l’inverno molti riescono a tenere sotto una coperta, almeno in parte. Ma appena le temperature salgono, riemerge.

Tutto ricomincia.
I capogiri.
La testa che sembra galleggiare.
Le gambe molli.
Il cuore che batte all’impazzata.
Le mani sudate.
Il bisogno urgente di un’uscita, di aria, di acqua, di salvezza. La paura di svenire in mezzo alla strada, in un supermercato, in coda alla posta.
O peggio: in macchina, sotto il sole, da sola.
Si cerca nel convincere la propria mente che:
“È solo ansia”. Ma non basta perché quando l’aria è calda e densa, è proprio quella mente che dice che si sta per soffocare.

E si finisce per controllarsi, sempre di più.
Ancora e ancora, nel tentativo di rassicurarsi che va tutto bene.
Un controllo che fa perdere il controllo.
Più si controlla, più si cerca di contenere quelle sensazioni e piú quello che si sente si amplifica poiché essendo funzioni spontanee, vengono involontariamente alterate proprio dal tentativo di controllarle, col risultato di spaventarsi sempre di più.

È proprio questo meccanismo disfunzionale di interazione mente-corpo che deve essere interrotto.

Per molti la macchina è sinonimo di libertà.Poi, un giorno qualunque, in una mattina qualunque, si sente qualcosa che no...
26/06/2025

Per molti la macchina è sinonimo di libertà.

Poi, un giorno qualunque, in una mattina qualunque, si sente qualcosa che non si aveva mai sentito.

Panico.

Da quel giorno spesso, si smette di guidare.
Perché ogni volta che ci si avvicina alla macchina, il corpo si ricorda.
Le mani sudano, la gola si chiude, il cuore accelera.

Ci si sente ripetere: “È solo ansia, devi affrontarla”.
Ma la verità è che l’ansia ha una voce molto più forte della logica.
E quando sussurra: “E se ti succede mentre sei in autostrada?”

Se una di quelle persone che ha problemi a guidare l’automobile? In questo caso ti interesserà sapere due cose:
1) Siete in tanti
2) Il problema si può risolvere. Velocemente.

Iscriviti alla newsletter e scopri come vincere l’ansia di guidare in due situazioni particolari: in autostrada e in città.

In alto sulla bio trovi il link per iscriverti.

Un giorno stai semplicemente seduto sul divano, stanco ma tranquillo, e all’improvviso bam. Una f***a al petto, il batti...
24/06/2025

Un giorno stai semplicemente seduto sul divano, stanco ma tranquillo, e all’improvviso bam.

Una f***a al petto, il battito accelera come se qualcuno avesse premuto il piede sull’acceleratore.

Ti convinci di stare per avere un infarto.
Respiro corto, mani gelate, gambe molli.
Pensi solo: “Sto morendo.”

E così si finisce per andare al pronto soccorso.
Tutto nella norma. Pressione perfetta, saturazione a posto. Eppure senti che il cuore ti sta scappando dal petto.

Il medico dice: “È ansia.”
E tu pensi: Ansia? Ma se ero seduto tranquilla. Se non stavo nemmeno pensando a niente. Ma davvero l’ansia può arrivare così, senza preavviso?

E da quel giorno si comincia a monitorare frequenza cardiaca. Una volta al giorno, almeno. Se sale troppo, panico.
Se è troppo bassa, panico. Se è irregolare, panico.

E se si è soli? E se non si riesce a chiedere aiuto? E se questa volta è davvero qualcosa di grave?

Si iniziano a prendere così precauzioni, cuscini sul divano, borracce d’acqua, respiri lunghi, tentativi di rilassamento, bustine di magnesio.

Si ha paura di morire, sì.
Ma anche – e forse di più – paura di vivere così per sempre.

È proprio su questo si interviene con un approccio breve strategico.

Riappropriarsi delle sensazioni cardiache senza entrare in ansia e panico.

Attraverso l’uso di particolari manovre, si conduce da un lato verso la rottura delle principali azioni che si mettono in atto che mantengono il problema, e dall’altro ad un cambiamento delle modalità di vivere e percepire i segnali provenienti dal proprio corpo.

A volte la paura più grande non è morire. È continuare a vivere così.Il corpo inizia a spezzarsi a piccoli pezzi, la sta...
18/06/2025

A volte la paura più grande non è morire. È continuare a vivere così.

Il corpo inizia a spezzarsi a piccoli pezzi, la stanchezza che inchioda al letto. Giri di testa, il cuore che corre, il fiato che si spezza mentre si stende il bucato.
Si inizia a fare analisi su analisi. Tutto a posto.
Nessuna malattia.

Ma allora perché si sta così?
Perché si sente che da un momento all’altro si svanirà nel nulla?

Un respiro più corto.
La mente che urla: “Ecco, ci sei. Stai morendo.”
Ogni battito diventa come un colpo di tamburo. Ogni f***a come una condanna. Ogni vertigine come un presagio.
Ma l’ansia può essere così cattiva?

E si inizia a evitare tutto. Le cene con gli amici, le gite fuori porta, le vacanze.
E se poi si sta male? E se serve un ospedale? E se non si facesse in tempo?

Si vive come in una gabbia.
Una gabbia che si costruisce da soli, dopo quell’episodio che segna l’inizio della discesa negli inferi della paura.

La paura è nella propria mente.
Non ci sono evitamenti che salveranno, se non si impara a fare i conti con quel buio che viene da dentro.
Servono strumenti per affrontare, per superare la prigionia che la paura ti costringe a vivere, ogni giorno.

Creiamo realtà sulla base di quello che proviamo, ci diciamo, sentiamo. Anche pensare, dialogare con noi stessi, crea re...
09/06/2025

Creiamo realtà sulla base di quello che proviamo, ci diciamo, sentiamo.

Anche pensare, dialogare con noi stessi, crea realtà anche se del tutto inventate.
La mente questo non lo sa.

E se questo viene ad essere fatto abbastanza a lungo, finisce nell’ aumentare la dissonanza cognitiva ovvero il divario tra due pensieri in contrasto con loro.

E la mente, è progettata per cercare coerenza, non dissonanza.

Ma a volte, è a partire dalla capacità di stare nella dissonanza che si crea coerenza.

Questa è la storia di Valeria, ma è anche la storia di tanti, forse anche la tua. Ogni tunnel ha la sua via d’uscita. An...
07/06/2025

Questa è la storia di Valeria, ma è anche la storia di tanti, forse anche la tua.



Ogni tunnel ha la sua via d’uscita.
Anche nel buoi può profondo puoi imparare a vedere la luce.
Sembra di morire, ma questo non è vero.
Anzi si può evolvere.
Oggi Valeria, questo lo sa.

Indirizzo

Viale Partigiani N. 80
Pavia
27100

Sito Web

https://linktr.ee/Patriziabusa, https://www.patriziabusa.it/optin-webinar-gratuito/

Notifiche

Lasciando la tua email puoi essere il primo a sapere quando Dott.ssa Patrizia Busa' Psicologa pubblica notizie e promozioni. Il tuo indirizzo email non verrà utilizzato per nessun altro scopo e potrai annullare l'iscrizione in qualsiasi momento.

Contatta Lo Studio

Invia un messaggio a Dott.ssa Patrizia Busa' Psicologa:

Condividi

Digitare