Centro Psicoanalitico di Pavia

Centro Psicoanalitico di Pavia Informazioni di contatto, mappa e indicazioni stradali, modulo di contatto, orari di apertura, servizi, valutazioni, foto, video e annunci di Centro Psicoanalitico di Pavia, Servizio di salute mentale, Via Frank 11, Pavia.

Istituito nell’aprile del 2011, il Centro Psicoanalitico di Pavia (CPdP) ha come finalità la ricerca, lo sviluppo e la diffusione della psicoanalisi, e
fa parte dell’International Psychoanalytic Association (IPA).

La dicotomia nomotetico-idiografico, collegata all'altra dicotomia, quella delle "due scienze", le scienze naturali, Nat...
18/09/2025

La dicotomia nomotetico-idiografico, collegata all'altra dicotomia, quella delle "due scienze", le scienze naturali, Naturwissenschaften, e le scienze dello spirito o scienze umane, Geisteswissenschaften, dovrebbe esser superata. La diagnosi dovrebbe combinare una formulazione diagnostica nomotetica e una formulazione diagnostica idiografica o personalizzata che riflette la unicità dell'esperienza personale del paziente.
Secondo l'approccio "nomotetico" noi cataloghiamo i dati secondo leggi (nomos), quindi categorie (le diagnosi sono categorie) all'interno delle quali facciamo rientrare i pazienti. Questo approccio nomotetico permette di costruire un sistema di conoscenze che ordina il mondo, come una mappa, modificata mano a mano che si scoprono nuovi territori.
L'approccio "idiografico" cerca di vedere quello che è specifico di un singolo paziente (idios significa
"unico", "privato", “idiosincratico" appunto): cerca cioè di aprirsi alla possibilità di conoscere quello che eventualmente non è incluso in leggi conosciute perché è possibile che un paziente abbia un aspetto che nessun'altro ha o che non è mai stato visto prima per cui non dispone di leggi in cui farlo rientrare.
Il DSM ha allontanato la psichiatria dalla medicina abbandonando il criterio etiopatogenetico. L’approccio descrittivo non è medico e ha peggiorato le sorti della psichiatria.
International Psychoanalytical Association (IPA)
Università degli studi di Pavia
Università del Piemonte Orientale

A Milano è in svolgimento dal 12 al 14 settembre 2025 il convegno WINNICOTT E BION. LA NASCITA DELLA MENTENel cuore dell...
13/09/2025

A Milano è in svolgimento dal 12 al 14 settembre 2025 il convegno WINNICOTT E BION. LA NASCITA DELLA MENTE

Nel cuore della riflessione psicoanalitica contemporanea, il dialogo immaginario tra Donald W. Winnicott e Wilfred R. Bion
continua a rappresentare una sorgente inesauribile di ispirazione e trasformazione.

https://www.cmp-spiweb.it/wp-content/uploads/2025/05/CMP_locandina_12set25_v4.pdf

Oggi 8 settembre 1897 celebriamo la nascita di Wilfred R. Bion (1897–1979), psicoanalista britannico clinico e teorico c...
08/09/2025

Oggi 8 settembre 1897 celebriamo la nascita di Wilfred R. Bion (1897–1979), psicoanalista britannico clinico e teorico che ha ridefinito l’epistemologia psicoanalitica.
Dalla clinica delle psicosi elabora i concetti di elementi β e funzione α capendo come la rêverie del caregiver trasforma il grezzo emotivo in pensabile, nella dinamica contenitore–contenuto.
Nella teoria dei gruppi individua gli assunti di base (dipendenza, attacco–fuga, accoppiamento), funzionamenti inconsci dei gruppi per difendersi dall’angoscia e la protomentalità, mostrando come il campo gruppale modelli l’esperienza.
Sul piano metateorico distingue K (conoscere) da O (realtà ultima, ineffabile) e propone un assetto tecnico “senza memoria e senza desiderio”, per accogliere l’esperienza emozionale autenticamente.
Centrale anche la clinica degli attacchi al legame e il concetto di trasformazioni, che descrive i modi in cui l’esperienza psichica cambia forma.
I suoi contributi teorici hanno aiutato la psicoanalisi a svilupparsi e oggi la Teoria del Campo Post-Bioniana continua il lavoro di innovazione ed evoluzione teorico-clinico promosso da Bion.

Il funzionamento delle istituzioni psicoanalitche è un problema sentito in tutte le organizzazioni del mondo. Da qualche...
30/08/2025

Il funzionamento delle istituzioni psicoanalitche è un problema sentito in tutte le organizzazioni del mondo. Da qualche anno sia l’IPA che altre istituzioni propongono iniziative per discuterne.
Vi annunciamo la terza edizione di un seminario esperienziale on line sulle dinamiche gruppali nelle istituzioni psicoanalitiche.
Il Direttore è Richard Morgan-Jones. I Vicedirettori sono dirigenti ed ex-dirigenti di Austen Riggs (l’unica storica struttura residenziale statunitense a orientamento psicoanalitico che è riuscita a sopravvivere alla crisi degli anni scorsi): l’attuale co-direttrice, Samar Habl, e Gerard Fromm. Tra i consultants , Presidente del centro psicoanalitico di Pavia

Abbiamo molto parlato del libro della collega Maria Chiara Risoldi la cui postazione è stata scritta dalla socia Dana Sc...
27/08/2025

Abbiamo molto parlato del libro della collega Maria Chiara Risoldi la cui postazione è stata scritta dalla socia
Dana Scotto di Fasano.
Entrambe vivono la sfida del femminismo degli anni Settanta con il tentativo di disseppellire una materia oscura di esperienza che la politica ha sempre considerato ‘altro da sé’: corpo, sessualità, sentimenti, sogni. Ciò che non ha potuto entrare nella polis è il corpo pensante, sessuato. Rossana Rossanda riconobbe allora che il femminismo si era inoltrato in quelle “acque profonde e insondate della persona”, che la politica si era lasciata dietro, una “materia segreta”, imparentata con l’inconscio.
Scrive Dana: “Conosco Maria Chiara da quando nella Società Psicoanalitica Italiana  entrambe - lei nel ruolo di coordinatrice – entrammo a far parte della Commissione Rapporti con la Stampa (CRS).
Mi colpì subito, Maria Chiara: bella, luminosa, battagliera: sentii immediatamente, nel corso di quel primo incontro, una forte sintonia. Ma anche profonde differenze se pure nel solco di una storia che è corsa nelle nostre vite su binari vicini ma paralleli: nel corso degli anni ’70/’80 lei nel Partito Comunista Italiano, io in Lotta Continua; entrambe “seriamente intenzionate a prenderci cura dei diseredati della terra, a dar voce ai fragili, a ribellarci alle istituzioni totali e al conformismo”: ma il PCI, per noi di LC, era IL ‘tempio’ delle istituzioni totali e del conformismo”.
Dana racconta molto lucidamente che “quando (Maria Grazia) ha trovato un’accoglienza metapsicologica di tale natura, non le sia stato possibile goderne, fermandovisi, come quando fu accettata all’Istituto di Neuropsichiatria infantile, fondato da Giovanni Bollea, dell’Università La Sapienza, in via de Sabelli, dove poté frequentare il Day Hospital Diagnosi e Cura.Di quel contesto racconta: “L’ultima notazione importante era la laicità del luogo”. Perché non ci si è fermata?Forse proprio perché la scuola di Bollea non le consentiva di dire male di una casa”?
Un terzo percorso apre alla possibilità di “svuotare lo zaino di ciò che non le appartiene”

21/08/2025

Els sota-signants, psicoanalistes de professió, ens manifestem amb aquest escrit amb urgència i profunda preocupació davant la crisi catastròfica humanitària que s’està desenvolupant a Gaza, així com davant la creixent amenaça d’una escalada regional i global encara major.
El bombardeig incessant, el dolor profund, el setge asfixiant, la fam i la destrucció sistemàtica de la infraestructura sanitària han provocat una emergència multidimensional a Gaza, tant física com psíquica.
Aquest estat mental tòxic contrasta de manera radical amb els valors que guien el nostre treball:l’ètica de l’escolta i de la cura, cap a un mateix i cap els altres; la importància de reconèixer i contenir els afectes sense cedir a l’agressió destructiva; la capacitat d’assumir el conflicte sense abandonar el compromís amb el diàleg; i un respecte total per la integritat física i psíquica, individual i col·lectiva, fonamentals per al creixement mental i els vincles humans.
Ens solidaritzem, per tant, amb totes aquelles persones —palestines, jueves, israelianes i internacionals— compromeses amb la defensa de la dignitat humana, dels drets humans, la integritat del medi ambient i els principis del dret internacional.
Adela Abella, Cosimo Schinaia, Joseph Dodds i 1.063 signatures més (26 de juliol de 2025).

Hanna Maria Segal, psychoanalyst, born 20 August 1918; died 5 July 2011Segal served as president of the British Psychoan...
20/08/2025

Hanna Maria Segal, psychoanalyst, born 20 August 1918; died 5 July 2011

Segal served as president of the British Psychoanalytic Society from 1977 until 1980 and as vice-president of the International Psychoanalytical Association on two occasions. She was a visiting professor at University College London in 1987-88. In 1992, she received the Mary S Sigourney award for contributions to psychoanalysis.
She was one of the prime movers behind the formation of a psychoanalytic movement against nuclear armaments. Her paper Silence is the Real Crime (International Review of Psychoanalysis, 1987) remains one of the most important psychoanalytic contributions to the nuclear debate. Following the end of the cold war, she expressed the fear that the west would be unable to manage without maintaining an enemy to fuel its paranoid system of thinking and she viewed the post 9/11 context and the Gulf wars from this perspective. In 2006 she wrote: “What does the future hold? It is pretty grim, because global oppression, which includes mass murder as well as total economic exploitation, leaves desperate terrorism as almost the only weapon for the oppressed ... This expanding global empire, like all such things, has to be sustained through control of the media – and this is of necessity based on a series of lies. From the humane (and psychoanalytic) point of view we are led as citizens to struggle with the unending task of exposing lies for the preservation of sane humane values – this is our only hope.”

Dalla relazione di Dana Scotto di Fasano “Quale punto nave in una rotta che nessuno sa “Lo sconfortante risultato del su...
19/08/2025

Dalla relazione di Dana Scotto di Fasano “Quale punto nave in una rotta che nessuno sa “
Lo sconfortante risultato del successo nelle battaglie per l’onnipotenza è che vincendo non si vince niente” (Benjamin, cit.), nell’illusione di poter avere tutto non si impara che a fare “illimitate provviste di niente” (Bion, 1973).
Piuttosto, il compito che ci è richiesto nel crescere è quello di imparare, “gradualmente e dolorosamente, per alti e bassi, a essere dipendente dalla propria mente come un tempo dalle figure protettive dei genitori, senza pretendere di guidarla né di forzarla come fosse una macchina” (Lussana, 1992) cui aggiungere la benzina di qualsivoglia euforizzante.
Invece, la caratteristica saliente delle giovani generazioni è proprio la tendenza a consumare senza discriminare.

On behalf of the South African Psychoanalytical Association, we invite you to join us at an exciting one-off online even...
17/08/2025

On behalf of the South African Psychoanalytical Association, we invite you to join us at an exciting one-off online event: the launch of the new book, “Parenting Psychoanalysed: Letters to a Parent”, published in May 2025 by Routledge and edited by Andy Cohen, 14 September 2025 from 5pm to 7pmSAST (11h00 EDT / 08h00 PDT / 12h00 BRT / 16h00 BST). 

Parenting Psychoanalysed: Letters to a Parent is an unprecedented
collection of candid letters from 39 psychoanalysts reflecting on
parenthood. Written simply and personally, each letter blends professional
insight with emotional honesty, exploring the unexpected joys and struggles
of parenting, the inner conflicts children evoke, and the hidden truths most
parenting books overlook. This international volume opens a meaningful
dialogue with mothers, fathers and caregivers, inviting them to reflect on
how their inner worlds, worries and wishes matter deeply: holding important
clues about how to parent in an open and authentic way.

15/08/2025

Open Letter from Psychoanalysts Regarding the Humanitarian Crisis in GazaWe, the undersigned psychoanalysts, write with urgency and deep concern about the catastrophic humanitarian crisis unfolding in Gaza, and the growing threat of broader regional and global escalation.The relentless bombardment, profound grief, suffocating siege, starvation, and the systematic destruction of healthcare infrastructure have created a multidimensional emergency in Gaza—one that is both physical and psychological.The deliberate deprivation of essential resources—water, food, shelter, healthcare, and education—inflicts particularly severe harm on children and adolescents. They are enduring acute trauma at critical stages of their physical, emotional, and psychological development.The psychological impact of this trauma will be deep, far-reaching, and enduring. Its echoes will reverberate through families, communities and generations, leaving lasting scars on the collective mental health of the population—not only among Palestinians, but also among Israelis and among all who witness such overwhelming devastation. The environmental destruction—soil degradation, water contamination, and habitat loss—further undermines the prospects for healing, reconstruction, and sustaining life in all its diversity.As psychoanalysts, we are deeply aware of the long-lasting effects of prolonged violence and deprivation on the human psyche. We cannot—and must not—remain silent.The devastation fuelled by unrelenting cycles of fear, retaliation, and despair fosters a paranoid mindset—a form of primitive psychological functioning in both internal and external relations—that threatens to obstruct the emergence of a healthy, tolerant and resilient generation for decades to come.Such a toxic mental state stands in stark contrast to the values that guide our work: the ethics of listening and caring—toward oneself and toward others; the importance of acknowledging and containing emotions without succumbing to destructive aggression; the capacity to acknowledge conflict while remaining committed to dialogue; and an unwavering respect for physical and psychological integrity—on both individual and collective levels—essential to fostering mental growth and enhancing human connection.We unequivocally condemn all acts of violence targeting civilian populations—including acts of terrorism, discrimination, forced displacement, starvation, and every form of physical and psychological harm—regardless of where they occur or who commits them. We therefore join the growing call by the peoples of the world, civil society organizations, and countless voices of conscience from around the globe—including from within Israel—in urging the full implementation of United Nations Security Council Resolution 2728 (March 2024), which calls for an immediate ceasefire, unimpeded humanitarian access, the protection of civilians, and the immediate release of all Israeli hostages.We likewise urge all governments and international actors to make every effort to prevent a deadly escalation and to foster the conditions for a just and lasting peace among nations.We stand in solidarity with all those—Palestinian, Jewish, Israelis and international—who are committed to the defence of human dignity, human rights, environmental integrity, and the principles of international law. If you would like to sign this petition, please send an email to: openletter.team@gmail.com simply including your first name, surname, and country.

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27100

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