
14/09/2025
Posso sostenerti nel liberarti da ciò che ti hanno detto di essere, affinché tu possa scoprire la tua vera essenza 🌿
Ti sei mai chiesto quanta parte della tua vita passi a inseguire un copione che non hai scelto tu?
Un copione che dice: “Sarai felice solo se avrai successo, se sarai approvato, se amerai e sarai amato, se possederai ciò che tutti desiderano.”
Così ci ritroviamo a compiere sforzi enormi per assomigliare a modelli esterni che non ci rappresentano. Ci vestiamo di ruoli, maschere e aspettative per sentirci accettati, anche se dentro di noi una voce sussurra che non è quella la nostra strada.
Ma l’anima non si lascia ingannare. Lei cerca sempre e comunque la propria via.
E anche quando otteniamo ciò che il mondo ci ha indicato come indispensabile, un vuoto sottile ritorna. Perché non è ciò che abbiamo raggiunto a non bastare: è che non coincide con ciò che siamo davvero.
James Hillman parlava del daimon, quella forza interiore che ci guida verso la nostra unicità. È il richiamo dell’anima che vuole condurti là dove nessun modello esterno potrà mai portarti. Perché la tua strada non è un calco, ma una forma irripetibile che chiede di essere realizzata.
Ecco perché, finché inseguiremo standard e formule già scritte, saremo sempre in catene: prigionieri dell’approvazione, schiavi del confronto, vittime della paura di non essere “abbastanza”.
La domanda allora non è più: “Qual è la formula della felicità?”
La vera domanda è: “Sto cercando di essere me stesso o sto solo recitando un copione che non mi appartiene?”
Forse la felicità non nasce dal somigliare a qualcuno, ma dal permettere al proprio daimon di emergere.
Non dall’aggiungere, ma dal liberarsi di ciò che non ci corrisponde.
La libertà comincia quando smetti di lottare per diventare l’immagine che il mondo vuole da te e inizi ad abitare, senza paura, ciò che sei davvero.