Giovanni Orecchia

Giovanni Orecchia Informazioni di contatto, mappa e indicazioni stradali, modulo di contatto, orari di apertura, servizi, valutazioni, foto, video e annunci di Giovanni Orecchia, Dermatologo, Pavia.

Sono specializzato in cure dell'acne, fototerapia, scleroterapia vascolare, terapia chirurgica della calvizie, trattamento delle macchie cutanee e delle verruche ed esegue visite approfondite volte alla prevenzione dei tumori della pelle e mappatura nei.

07/10/2020

A PENSAR MALE NON SI SBAGLIA MAI!!
Ma sarà davvero vero che Donald si è beccato il Covid?
A riprendersi così in fretta fa nascere qualche dubbio..o che abbiano solo per lui medicine miracolose?
Certo non è stato il prof Fauci a procurargliele, dopo come l'ha (bis)trattato
Vedremo come userà quest'esperienza per la prossima (ri)elezione
Bufferà in faccia a Biden e ai suoi avversari?, per metterli fuori gioco

06/10/2020

BEN TORNATO DONALD!!!
E in pochi giorni Trump è bell'e guarito: fisico possente, volontà ferrea ha saputo sconfiggere il virus.E' stato più svelto di Silvio che pure se l'è cavata in fretta, nonostante l'età e tutti i disturbi.
Non pensate, Gente, che se vi ammalaste voi, sareste così bravi, che avreste le stesse cure , le migliori... che son lì che aspettano voi, miseri pazienti della mutua

06/10/2020

GENTE,METTETE LE MASCHERINE!!!
nell'interesse vostro e per rispetto agli altri!
Non date retta a quei cretini che dicono che gli svedesi non le mettono e ci ridono dietro, pensate ai camions militari che da Bergamo portavano le salme in luoghi ignoti
Vi esorto a leggere il post del dott Giorgio Bottani, molto allarmato e convincente
Fatelo circolare

03/10/2020

IL SOLE FA BENE ALLA VITILIGINE
Certamente non la guarisce, altrimenti nessuno in Africa o India avrebbe la vitiligine. Ma sicuramente ne rallenta il decorso, contribuisce alla cura in associazione con alcuni farmaci, la migliora nettamente nei bambini in cui è di recente insorgenza ; nei paesi tropicali le parti di pelle scoperta presentano chiazze meno estese che nelle parti coperte.

02/10/2020

LA TERAPIA DELLA VITILIGINE
La terapia principale rimane tuttora la fotochemioterapia. La parola non deve spaventare perché non ha nulla a che fare con la chemioterapia dei tumori. Si tratta semplicemente dell'associazione di una sostanza chimica, applicata localmente o assunta per bocca, con la fotoesposizione, solitamente i raggi UVA o anche il sole.
Le sostanze più utilizzate sono le furocumarine (nome commerciale Trisoralen e Oxsoralen) ma anche i furocromoni (kellina), molecole analoghe ma meno fototossiche e pertanto più maneggevoli. Queste molecole si attivano all'esposizione alla luce, producendo un danno (o meglio un benefico blocco) alle cellule dello strato basale dell'epidermide (che sono quelle che si riproducono incessantemente, in maniera da mantenere sano e funzionale il mantello cutaneo) ma anche alle cellule immunocompetenti che si trovano immediatamente sottostanti all'epidermide e che sono responsabili del danno e della scomparsa dei melanociti,che si localizzano anch'essi nello strato basale, inframmezzate alle cellule dell'epidermide o cheratinociti., in un rapporto costante di 1 a 36.
Nella PSORIASI i cheratinociti si riproducono con un ritmo 4 volte superiore al normale e si accumulano negli strati superiori senza trovare il tempo per maturare ed esfoliarsi in modo regolare ma si addensano in squame biancastre e desquamanti. Un loro blocco è alla base della cura di questa malattia.
Nella VITILIGINE la fotochemioterapia interessa sia l'elemento linfocitario che aggredisce la cellula del pigmento e che viene pertanto bloccato, sia, anche qui, il cheratinocita , il quale, risponde all'insulto attivando meccanismi di riparazione cellulare e secernendo svariati fattori di crescita indispensabili sia al cheratinocita sia al melanocita per un ritorno alla normalità.

27/09/2020

QUANTI TIPI DI VITILIGINE CI SONO?

Solitamente si distinguono due tipi di vitiligine:
La vitiligine comune, simmetrica, che interessa più del 90% dei casi, si presenta in modo, appunto,simmetrico nei due emilati del corpo: mani,gomiti ascelle, ginocchia,piedi: è anche carateristicamente periorifiziale (alle palpebre, periorale, preauricolare, ai capezzoli, perianale e perigenitale).
Colpisce preferibilmente gli adulti ,ma nel 50% dei maschi incomincia prima dei 20 anni.
Alla base della sua patogenesi si riconosce un'eziologia essenzialmente immunologica.

L'altro tipo di vitiligine,molto meno frequente è la segmentaria, che sembra colpire un dermatomero, quindi un lato della mandibola, una sola palpebra, una striscia lungo un braccio o una gamba.Sembra riconoscere una patogenesi "nervosa", come se il ramo di un nervo fosse interessato: danneggiato o forse più probabilmente iperfunzionante, visto che si verifica talora la regressione della vitiligine nelle zone in cui il tronco nervoso è stato danneggiato o reciso.
Questa vitiligine colpisce preferibilmente i giovani,anche bambini, e tende a stabilizzarsi dopo un paio d'anni.
Si dice che sia poco sensibile alle terapie tradizionali, ma devo dire che ho ottenuto risposte, anche buone, in alcuni di questi casi.
Raramente le due forme possono associarsi.

25/09/2020

COME MIGLIORA/GUARISCE LA VITILIGINE?
Come notano tutti i pazienti che incominciano a guarire,dopo 2-4 mesi di trattamento, all'inizio compaiono dei piccoli puntini pigmentati allo sbocco dei peli: sono i melanociti, le cellule del pigmento, che emigrano dalla guaina esterna del follicolo pilifero per andare a ripopolare lo strato basale dell'epidermide, la loro sede abituale. Naturalmente se mancano i follicoli piliferi, come sulle ultime falangi delle dita, sulla palma delle mani e sulle mucose, non ci si può aspettare la guarigione delle chiazze di vitiligine
Nella guaina esterna del pelo ci sono delle cellule che, sotto determinati stimoli,si sdifferenziano e diventano dei melanociti normali a tutti gli effetti, capaci di produrre la melanina e di trasferirla, attraverso le loro estroflessioni, i dendriti, ai cheratinociti, cioè le cellule dell'epidermide: un melanocita fornisce melanina a 36 cheratinociti circostanti.
Il passaggio da queste vere e proprie cellule staminali a melanociti avviene in seguito al trattamento della vitiligine.
Questo è essenzialmente un momento "traumatico".
A parte la terapia immunosoppressiva locale(cortisonici, tacrolimus ecc.) o sistemica (cortisonici, ciclosporina) che mira a sopprimere l'autoaggressione immunitaria verso il melanocita, la cura si basa essenzialmente su meccanismi di riparazione cellulare.
Infatti gli UVA,gli UVB a banda larga o stretta, il sole, il catrame minerale, il ditranolo, la dermoabrasione producono essenzialmente un danno cellulare sui cheratinociti, cui segue una riparazione: i cheratinociti sollecitati producono molteplici fattori di crescita in grado di ripristinare la riparazione dell'epidermide; ma insieme alla "guarigione" dei cheratinociti, vengono attivati i melanociti che si moltiplicano ed emigrano verso lo strato basale della cute. E' il fenomeno che si osserva nelle culture in vitro di lembi di cute destinate alla cura degli ustionati: insieme ai cheratinociti crescono anche i melanociti, sempre in un rapporto fisiologico di 1/36.

Indirizzo

Pavia
27100

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