25/09/2020
COME MIGLIORA/GUARISCE LA VITILIGINE?
Come notano tutti i pazienti che incominciano a guarire,dopo 2-4 mesi di trattamento, all'inizio compaiono dei piccoli puntini pigmentati allo sbocco dei peli: sono i melanociti, le cellule del pigmento, che emigrano dalla guaina esterna del follicolo pilifero per andare a ripopolare lo strato basale dell'epidermide, la loro sede abituale. Naturalmente se mancano i follicoli piliferi, come sulle ultime falangi delle dita, sulla palma delle mani e sulle mucose, non ci si può aspettare la guarigione delle chiazze di vitiligine
Nella guaina esterna del pelo ci sono delle cellule che, sotto determinati stimoli,si sdifferenziano e diventano dei melanociti normali a tutti gli effetti, capaci di produrre la melanina e di trasferirla, attraverso le loro estroflessioni, i dendriti, ai cheratinociti, cioè le cellule dell'epidermide: un melanocita fornisce melanina a 36 cheratinociti circostanti.
Il passaggio da queste vere e proprie cellule staminali a melanociti avviene in seguito al trattamento della vitiligine.
Questo è essenzialmente un momento "traumatico".
A parte la terapia immunosoppressiva locale(cortisonici, tacrolimus ecc.) o sistemica (cortisonici, ciclosporina) che mira a sopprimere l'autoaggressione immunitaria verso il melanocita, la cura si basa essenzialmente su meccanismi di riparazione cellulare.
Infatti gli UVA,gli UVB a banda larga o stretta, il sole, il catrame minerale, il ditranolo, la dermoabrasione producono essenzialmente un danno cellulare sui cheratinociti, cui segue una riparazione: i cheratinociti sollecitati producono molteplici fattori di crescita in grado di ripristinare la riparazione dell'epidermide; ma insieme alla "guarigione" dei cheratinociti, vengono attivati i melanociti che si moltiplicano ed emigrano verso lo strato basale della cute. E' il fenomeno che si osserva nelle culture in vitro di lembi di cute destinate alla cura degli ustionati: insieme ai cheratinociti crescono anche i melanociti, sempre in un rapporto fisiologico di 1/36.