Si viene a determinare una perturbazione sensoriale che produce una modificazione della percezione spazio-temporale e obbligano la persona ad adattarsi progressivamente alle nuove condizioni.L'acqua risulta essere un mediatore in grado di facilitare le relazioni interpersonali e in particolare quelle affettive; facilita, anche, i contatti corporei e predispone a un'attività ludica. L'adattamento a
ll'ambiente acquatico può quindi rappresentare un passaggio da una condizione di “malessere” ad una condizione di “benessere” psico-fisico in acqua. L'obiettivo principale è quello di sviluppare una conoscenza personale, individuale, dei propri modi di reagire ai vincoli imposti dell'acqua. L'esperienza adattiva in acqua viene vissuta mettendo in gioco l'intera personalità del soggetto: le componenti cognitive, motorie, sensoriali, psicologiche, affettive, relazionali e sociali. Si tratta dunque, di un'esperienza di tipo “globale”, durante la quale ciascuno può conseguire un percorso di adattamento secondo i propri tempi e ritmi. Il paziente non deve conformarsi a un modello motorio da riprodurre, uguale per tutti, fatto di tecniche precostituite, ma elaborare situazioni individuali, che gli permettano di vivere la propria esperienza corporea in acqua. A chi è rivolto?
è rivolto a tutti coloro che presentano una disabilità motoria o psichica, a coloro che necessitano di un approccio riabilitativo volto non solo alla motricità, ma anche all’aumento delle capacità relazionali.