
28/02/2024
“Crescendo troppo in fretta, le fibre muscolari non ricevono sangue e ossigeno a sufficienza e alcune s’infiammano e muoiono per mancanza di ossigeno. Il loro posto è preso da strisce bianche di tessuto fibroso e grasso, da cui il nome di white striping”.
Riflessione mentre leggo: mangiamo cibo morto che era morto già da vivo!
“Il fenomeno sovente è abbinato a un altro inconveniente chiamato wooden breast. Oltre alle strisce sul petto si rileva un accumulo di tessuto connettivo che rende la carne ‘legnosa’, dura e fibrosa.”
Riflessione personale: oh mioddio che schifo, ecco cos’era quella sensazione che mi ha fatto smettere di mangiare pollo!
“Quando il white striping è molto presente la carne viene destinata alla produzione di prodotti trasformati come hamburger, salsicce o panati”.
Riflessione: mmmm che morbidi i nuggets! Chissà come li fanno così teneri..?
“Ogni anno in Italia vengono macellati oltre 500 milioni di animali, più del 90% dei quali cresciuti in allevamenti intensivi.”
Riflessione personale: ci limitano nella circolazione delle auto, nel riscaldamento in casa, ma la cosa peggiore per l’inquinamento non la toccano..SIAMO RESPONSABILI DI QUESTO CLIMA, DELL’ARIA CHE RESPIRIAMO e potremmo renderla migliore se solo comprassimo meno carne!!! Considerate massimo 300g per adulto donna e 450g uomo a settimana.
Il 90% circa del petto di pollo venduto nei supermercati Lidl presenta delle strisce di grasso ben visibili ad occhio n**o