14/08/2025
“Un genitore vuole sempre il meglio per un figlio, ma non sempre sa cosa sia” (L. Tingley)
Questa frase non è un'accusa, è un invito: a fermarsi, ad ascoltare, a mettersi in gioco. Non è una critica. È uno spunto per guardarsi dentro. Perché volere il meglio, a volte, significa imparare a fare un passo indietro.
Significa non scegliere al posto loro, ma sostenerli mentre imparano a farlo da soli.
Perché crescere un figlio non è solo proteggerlo, ma anche comprenderne il cervello, le emozioni, i desideri e i bisogni.
L’adolescenza non è solo una fase, non è una tempesta da superare, ma un tempo prezioso in cui si costruisce chi si è davvero.
👉 Ti sei mai chiesto cosa significhi davvero “il meglio”?
Educare non è dirigere, ma accompagnare. Ascoltare, informarsi, lasciare spazio: sono gesti piccoli, ma potenti. Perché un ragazzo o una ragazza che sente di poter decidere, è un adulto che saprà orientarsi anche quando si troverà in un momento di fatica o difficoltà.