Dott.ssa Simona Adelaide Martini Psicologa-Psicoterapeuta Emdr

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Dott.ssa Simona Adelaide Martini Psicologa-Psicoterapeuta Emdr Psicoterapia immaginativa, emdr, trauma sensitive yoga. Consulenza e terapia sessuale. Supervisione

Supporto psicologico - Psicoterapia rivolta ad adulti ed età evolutiva Supervisione a costi calmierati rivolta a giovani colleghi. Percorsi di orientamento e avvio professionale per future/i professioniste/i. Percorsi individuali e di gruppo trauma sensitive yoga
Contattatemi per avere ulteriori informazioni

🌿 NUOVO PROTOCOLLO VNS – Il Giardino Interiore - Spazio di crescita e benessereDa gennaio parte il percorso integrato pe...
10/12/2025

🌿 NUOVO PROTOCOLLO VNS – Il Giardino Interiore - Spazio di crescita e benessere

Da gennaio parte il percorso integrato per la regolazione del nervo vago e del benessere psicofisico

Da gennaio attiverò il Protocollo VNS, un percorso che integra:

✨ stimolazione del nervo vago auricolare (Nurosim)
✨ mindfulness, meditazione e training autogeno
✨ tecniche di autoregolazione emotiva e somatica
✨ agenda dedicata + scheda giornaliera personalizzata

Le ricerche scientifiche più recenti mostrano che la modulazione vagale può favorire:
• riduzione di stress e ansia
• miglior regolazione emotiva
• supporto nei disturbi psicosomatici (colon, stomaco, tensioni muscolari)
• miglioramento del sonno
• sostegno nei momenti depressivi o di iperattivazione

Per approfondire con fonti scientifiche:

🔸 tVNS e regolazione emotiva – review PubMed
https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/32758547/

🔸 VNS e disturbi depressivi resistenti – Journal of Clinical Psychiatry
https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/30781556/

🔸 Modulazione del sistema nervoso autonomo e stress (Frontiers in Neuroscience)
https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/33776750/



📘 Struttura del percorso (3 incontri)

1️⃣ Primo incontro – Inquadramento e prima stimolazione
• anamnesi approfondita
• definizione degli obiettivi
• prima stimolazione vagale
• osservazione della risposta psicofisiologica
• consegna dell’agenda e della scheda giornaliera

2️⃣ Secondo incontro – Regolazione e calibrazione
• analisi dei primi feedback
• lettura delle schede
• seconda stimolazione vagale
• regolazione dell’intensità e delle pratiche
• introduzione del lavoro da svolgere a casa (mindfulness, meditazione, TA)

3️⃣ Terzo incontro – Restituzione e protocollo finale
• sintesi del percorso
• terza stimolazione vagale
• restituzione del profilo di risposta vagale-emotiva
• invio via e-mail del protocollo personalizzato da seguire a casa



📅 Follow-up mensili

Sono facoltativi, a discrezione del paziente, ma risultano generalmente molto utili per consolidare la regolazione ottenuta.
Si possono programmare a 1 mese e successivamente a 1 mese e mezzo.



📲 Disponibilità e prenotazioni

I posti sono limitati: alcune persone già in carico hanno già richiesto il protocollo, quindi da gennaio saranno disponibili pochi posti per nuovi ingressi.

📩 Contatto WhatsApp: 331 3462 453

Buona giornata 🦋🌺⭐️

13/11/2025
La famiglia è un luogo da curare e proteggere ❤️“Tutte le famiglie felici si somigliano; ogni famiglia infelice è infeli...
13/11/2025

La famiglia è un luogo da curare e proteggere ❤️

“Tutte le famiglie felici si somigliano; ogni famiglia infelice è infelice a modo suo.”
- Lev Tolstoj -

La famiglia è il primo spazio emotivo in cui cresciamo, dove sviluppiamo l’idea di fiducia, relazione e appartenenza. Per questo è essenziale che rimanga un luogo protetto, non solo dalle difficoltà interne, ma anche dagli attacchi esterni che possono minarne la stabilità: pressioni sociali, ritmi lavorativi, crisi economiche, conflitti con la famiglia d’origine, aspettative culturali, sovraccarico mentale, esposizione al digitale e alla comparazione continua con modelli irreali.

Quando il mondo esterno preme, la famiglia può diventare un rifugio o un campo di battaglia. La differenza sta nella capacità del sistema familiare di rimanere unito, di sostenersi e di trasformare la sfida in un’occasione di crescita condivisa.

La psicoterapia familiare nasce proprio per rafforzare questa capacità di coesione, offrendo uno spazio sicuro in cui ogni membro possa esprimere bisogni, emozioni, timori e aspettative senza timore di giudizio. Non per individuare un “responsabile”, ma per riconoscere le dinamiche, sciogliere i nodi e costruire nuove modalità di stare insieme.

Un percorso familiare permette di:
• riconoscere i bisogni individuali e collettivi
• comprendere come ogni comportamento abbia un significato nel sistema
• migliorare il dialogo e la capacità di ascolto reciproco
• affrontare conflitti con strumenti più funzionali
• sostenere le fasi di transizione e i cambiamenti inevitabili
• rafforzare il senso di appartenenza e protezione interna

Proteggere la famiglia non significa evitare le difficoltà, ma trasformarle in occasioni di crescita condivisa. La famiglia può diventare il luogo in cui tutti, insieme, evolvono e si sviluppano come persone.

Essere bambine e bambine in questo periodo storico è piuttosto complicato, per millemila motivi.Noi professioniste/i imp...
12/11/2025

Essere bambine e bambine in questo periodo storico è piuttosto complicato, per millemila motivi.
Noi professioniste/i impieghiamo energie, risorse, idee creative per aiutarle/i e questo corso è pensato per chi vuole acquisire nuove competenze per accompagnarle/i in un percorso di vita dove creare uno spazio sicuro risulta fondamentale e profondamente terapeutico.

Vi aspettiamo sabato 29 novembre, dalle 9.00 alle 13.00, per scoprire le potenzialità di casetta e bamboline/animali che possano rappresentare sé stessi, familiari, amici e amiche e tutto il loro mondo.

Link nei commenti ⭐️

Buona serata 🌺

Gira su Netflix una serie sul grave reato commesso da un uomo nei confronti di una ragazza: Terrazza Sentimento. A presc...
08/11/2025

Gira su Netflix una serie sul grave reato commesso da un uomo nei confronti di una ragazza: Terrazza Sentimento. A prescindere dalla qualità del prodotto, mi colpiscono i commenti. Come sempre la maggioranza punta l’attenzione (e il dito) sulle ragazze.
Facciamo un po’ di ordine e informazione base.
Sì, esistono donne, più o meno giovani, che ancora si muovono nel mondo con il fardello interiorizzato del patriarcato e del maschilismo sessista. Pensano che la propria avvenenza possa servire a conquistare ciò che, sempre la stessa cultura e società, ritiene auspicabile e desiderabile. E fino a qui ci siamo ed è necessario lavorarci. Ma pochi/e riescono a fermarsi e respirare per comprendere che a rimetterci sono comunque sempre quelle stesse donne. E pure le altre, quelle che per qualche motivo, privilegio educativo o di personalità, si muovono in ben altra direzione.
Ma veniamo al punto: una ragazza (sprovveduta, ingenua, arrivista, con poche risorse, aderente al modello base) ha subito una gravissima violenza. Così grave da far dire ai medici di non aver mai visto niente del genere a livello clinico. Torturata, sanguinante, drogata, abusata. Ma niente, il riflettore è su di lei. Nemmeno sangue e dolore permettono di empatizzare.
La colpa è di lei. Il merito è di quelle che da brave e diligenti ragazze nella tana del lupo non ci entrano. Cappuccetto rosso non ci ha insegnato un bel niente. Doveva ascoltare le indicazioni della mamma, che cavolo ti sei infilata in un sentiero che ti avevo detto essere pericoloso? Ed Eva perché, p***a miseria, tra tutto ciò che aveva a disposizione, proprio la mela proibita ha voluto assaggiare?
E torniamo al punto di partenza, all’inizio della ruotina del criceto.
La colpa è di chi subisce.
La colpa è di chi non è sveglia.
La colpa é di chi sa, ma non agisce per proteggersi.
Ovvio che si lavora, anche in seduta, per contattare risorse di autopreservazione e cura di sé, ma in un mondo che rema contro, che ti colpevolizza se ti metti nelle condizioni. E chi fa violenza passa in secondo piano, in una graduatoria che va dal “vabbè ma ovvio che lui fa schifo” al “eh vabbè ma te la sei pure cercata”, fino al delirante “ma un uomo ovvio che pensa di poter fare quello che gli pare”.
Nessuna parola sul potere, su chi fa violenza e chi la subisce, sulla dinamica della violenza di genere.
E anche chi pensa di essere emancipata, senza consapevolezza di quanto anche lei avrà roba su cui lavorare, lancia la mannaia della rivittimizzazione per sentirsi un po’ migliore.
Fino a che non capiremo che esistono nel mondo ruoli di potere e sottomissione, di vittime e carnefici, di contesti ambientali in cui questa giostra si mantiene viva e attiva, non ne usciremo.
Insegniamo alle figlie a stare attente e vigili, in un mondo di lupi, se questa vi sembra la soluzione. Ma non insegniamo a vivere libere e liberi, anche di sbagliare ed essere sprovvedute/i, in un mondo in cui nessuna/o si adopera a non sopraffare e vivere per esercitare potere.
Non insegniamo a essere persone buone, gentili ed empatiche, perché è più importante pensare a sé, a sopravvivere, a scansare i pericoli, che ad amare, rispettare e creare gioia, serenità, amore.

Buona serata 🌺

Parliamo ancora di adolescenti 🦋A guardarli da fuori sembrano leggeri.Sempre con le cuffie, lo sguardo sul telefono, una...
07/11/2025

Parliamo ancora di adolescenti 🦋

A guardarli da fuori sembrano leggeri.
Sempre con le cuffie, lo sguardo sul telefono, una risata che scivola via, un messaggio che sparisce, un’emozione che dura dieci secondi.
Sembra che vivano in superficie, tra filtri, meme e parole che non pesano niente.

In realtà, sotto quella leggerezza c’è un mondo.
Confuso, fragile, profondissimo.
Ci sono domande enormi che non trovano spazio, pensieri che restano sospesi come palloncini in una stanza chiusa.
C’è il bisogno di appartenere e allo stesso tempo di sparire, il desiderio di essere visti ma non giudicati, di crescere ma non farsi male.

Quella che sembra superficialità spesso è solo un modo per respirare.
Un modo per non affondare nel rumore, per alleggerirsi da un peso che non sanno nemmeno nominare.
Dietro una battuta c’è la paura di non essere abbastanza.
Dietro un selfie, il bisogno disperato di essere riconosciuti.
Dietro un silenzio, un uragano.

Noi adulti li guardiamo e pensiamo che “non hanno voglia di niente”, che “non sanno cosa vogliono”.
Forse stanno solo cercando un modo per capire chi sono, mentre il mondo gli corre addosso a una velocità che non lascia tempo per imparare a respirare.

Quella ragazza sul divano che soffia su un fiore, mentre fuori c’è la vita che spinge, che chiede, che pretende, non è pigra né distratta.
Sta solo cercando un momento di tregua.
Dentro quella tregua, dentro quella calma apparente, c’è tutto: la paura, la speranza, la confusione, la poesia.

Non confondiamo la leggerezza con il vuoto.
A volte è solo il modo più elegante che hanno per non rompersi.





Indirizzo

Via XXV Aprile, 12
Pero
20016

Orario di apertura

Lunedì 08:00 - 17:00
Martedì 08:00 - 17:00
Mercoledì 08:00 - 17:00
Giovedì 08:00 - 17:00
Venerdì 08:00 - 17:00
Sabato 09:00 - 01:00

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