dott.ssa Rosella De Leonibus, psicologa-psicoterapeuta

dott.ssa Rosella De Leonibus, psicologa-psicoterapeuta Psicologa-psicoterapeuta libera professionista, didatta e supervisor in Psicoterapia della Gestalt

Psicologa-psicoterapeuta libera professionista, didatta e supervisor in Psicoterapia della Gestalt, insegno per i Corsi quadriennali post-lauream di specializzazione in Psicoterapia della Gestalt dell’IPGE, Istituto di Psicoterapia della Gestalt Espressiva (sedi di Perugia e Roma) e di SinaPsi, Istituto di Psicoterapia della Gestalt di Cagliari. Formata in EMDR, associata SIPSIOL, FIP, SIPG e EMDR

Italia, mi occupo, oltre all’attività clinica, di formazione in ambito educativo, sociale e sanitario. Sono supervisor di equipe professionali e di gruppi di lavoro dal 1992. In ambito clinico lavoro con adulti, adolescenti, coppie, famiglie e gruppi. In ambito extra clinico mi occupo di tematiche di formazione all’intercultura, genere, genitorialità, dinamiche di gruppo, affettività, leadership, gestione dei conflitti, progetti di prevenzione, comunicazione sociale. Organizzo e partecipo a convegni e incontri di studio, conferenze pubbliche e attività culturali in ambito psicologico. Oltre a centinaia di articoli e di interventi in testi di altri autori, ho pubblicato 7 libri: Psicologia del quotidiano (2005), Cose da grandi-nodi e snodi dall’adolescenza all’età adulta (2006) e Pianeta coppia, così vicini così lontani (2011), editi da Roccalibri; P come paura (2009), C come coraggio (2010), Prendersi cura. Accogliere, sostenere e co-creare attraverso la relazione psicoterapeutica (2017) e Libere di essere? Dalla violenza di genere verso un nuovo rapporto tra donne e uomini (2019), editi da Cittadella Editrice. Collaboro con il periodico “Rocca” di Cittadella editrice dal 1990. Sono capo redattrice della rivista “La mente che cura” dell’Ordine degli Psicologi dell’Umbria. Sono referente regionale per l’Umbria e componente del Consiglio Direttivo della SIPSIOL. Sono consigliera ENPAP presso il Consiglio di Indirizzo Generale. Sono rappresentante degli psicologi liberi professionisti presso il sindacato AUPI Umbria. Sono socia fondatrice di LoveLife - Associazione per la promozione della salute sessuale. Sono componente della Commissione Integrata Ordine Psicologi Umbria - Università degli Studi di Perugia per la valutazione delle richieste di accreditamento di strutture e tutor per il Tirocinio Pratico Valutativo. LinkedIn: https://www.linkedin.com/in/rosella-de-leonibus-630b6657/
Pagina Facebook: https://www.facebook.com/roselladeleonibus
Profilo Facebook: https://www.facebook.com/profile.php?id=100009534751627
Instagram: https://www.instagram.com/roselladeleonibus/

Se un soggetto (persona, animale, vegetale, minerale...) è bello e affascinante anche nel suo lato oscuro, vuol dire che...
03/08/2025

Se un soggetto (persona, animale, vegetale, minerale...) è bello e affascinante anche nel suo lato oscuro, vuol dire che è bello e affascinante davvero!
(Trasimeno in pre-tempesta)

"Non amare i mezzi amanti.Non intrattenere mezzi amici.Non vivere mezza vita e non morire di mezza morte.Se scegli il si...
03/08/2025

"Non amare i mezzi amanti.

Non intrattenere mezzi amici.

Non vivere mezza vita e non morire di mezza morte.

Se scegli il silenzio, allora taci.

Quando parli, fallo finché non hai finito.

Non tacere per dire qualcosa E non parlare per tacere.

Se accetti, allora esprimilo schiettamente.

Non mascherarlo.

Se ti rifiuti, sia chiaro perché un rifiuto ambiguo non è altro che una debole accettazione.

Non accettare mezza soluzione.

Non credere alle mezze verità.

Non sognare mezzo sogno.

Non fantasticare sulle mezze speranze.

Metà strada non ti porterà da nessuna parte.

Mezza idea non ti porterà alcun risultato.

Metà vita è una vita che non hai vissuto.

Una parola che non hai detto.

Un sorriso che hai rimandato.

Un amore che non hai avuto.

Un’amicizia che non conoscevi.

La metà è un mero momento di incapacità ma tu sei capace, per te non sei un essere a metà.

Sei un tutto che esiste per vivere una vita non mezza vita."

(Khalil Gibran)

Grazie Il posto delle viole

DirittiSalute mentale, a Milano sono nati “gruppi di ascolto e supporto tra pari” per i giovani: “Togliamo lo stigma all...
03/08/2025

Diritti
Salute mentale, a Milano sono nati “gruppi di ascolto e supporto tra pari” per i giovani: “Togliamo lo stigma alla sofferenza emotiva”

Il progetto si chiama "+Pari - Pare" è gratuito ed è aperto a chi ha tra i 18 e i 35 anni: "Solitudine è la parola che è emersa più spesso. Quando qualcuno ha il coraggio di dirla ad alta voce gli altri si riconoscono. E si sentono meno soli"

di Matilde Liuzzi

“Chi meglio può capire una difficoltà se non chi la sta vivendo in prima persona?”. Da questa domanda prende forma +Pari – Pare, il nuovo progetto del Comune di Milano per il benessere psicologico dei giovani adulti. Niente studio, niente diagnosi. Solo confronto tra coetanei.

Si tratta di gruppi di ascolto e supporto tra pari, totalmente gratuiti e attivi in tre spazi strategici della città: BASE Milano, la Biblioteca di Affori e il CAM di Turro. A promuoverli è il Comune di Milano insieme alla cooperativa Coesa, che da oltre vent’anni lavora sul territorio con servizi educativi, assistenziali e psicologici. Il progetto è pensato per una fascia spesso dimenticata: i giovani adulti tra i 18 e i 35 anni. “Non più adolescenti, ma neppure pienamente dentro al mondo adulto. Quelli che stanno chiudendo l’università. O cercano lavoro. O cercano sé stessi. Per loro spesso non c’è spazio nei servizi sociali, né in quelli clinici”, spiega Elisa Sini Bottelli, psicologa di Cooperativa Coesa. +Pari – Pare vuole colmare proprio quel vuoto.

Ogni gruppo è diviso in moduli tematici. Si può partecipare a uno solo o a tutti. “I primi moduli sono già partiti e sono andati sold out in pochissimi giorni”, racconta Sofia Redaelli di Progetto Itaca. I numeri parlano chiaro: 60 posti disponibili, 60 iscritti. Il bisogno di ascolto è evidente. Il primo modulo ha affrontato il tema delle relazioni: familiari, sentimentali, amicali. “Solitudine è la parola che è emersa più spesso. Non quella da isolamento. Ma quella che si prova anche in mezzo agli altri. In aule universitarie. In uffici. A una festa. Una sensazione diffusa, ma taciuta. Finché qualcuno non ha il coraggio di dirla ad alta voce. E allora gli altri si riconoscono. E si sentono meno soli”, continua Redaelli. I partecipanti non sono pazienti. Sono giovani che condividono fatiche, sogni, paure. E che si confrontano tra pari, in uno spazio sicuro. Con la riservatezza garantita, ma senza l’impostazione di una seduta clinica. “L’obiettivo – spiega Elisa Sini Bottelli – è proprio demedicalizzare la sofferenza emotiva. Togliere lo stigma e dire ‘sto male’ senza sentirsi sbagliati”. Una scelta chiara, che mette al centro il valore dell’esperienza condivisa.

L’ultimo modulo si è concluso a luglio, ma in autunno il progetto riparte. La partecipazione è gratuita e ci si può iscrivere direttamente dalla pagina dedicata sul sito del Comune di Milano. In un momento in cui il disagio psicologico è sempre più diffuso ma spesso invisibile, +Pari – Pare prova a offrire uno spazio concreto di ascolto. Non una soluzione, ma un luogo in cui sentirsi meno soli. E confrontarsi con chi sta vivendo qualcosa di simile.

Il fatto quotidiano, 2 Agosto 2025
settingshttps://share.google/faboJsrxRJPxpgQh3

La natura, inventa oggi, inventa domani, trova una forma che funziona. Allora la usa come la userebbe un designer, ripro...
03/08/2025

La natura, inventa oggi, inventa domani, trova una forma che funziona.
Allora la usa come la userebbe un designer, riproponendola con alcune variazioni, ma la sostanza resta sempre quella 😄

Grazie Gli Scarabocchi di Maicol&Mirco
03/08/2025

Grazie Gli Scarabocchi di Maicol&Mirco

".... Se il bene, la giustizia, la pace non ci sono, noi li speriamo, quindi ci sono. Dove? Nel non-luogo, che è anche i...
03/08/2025

".... Se il bene, la giustizia, la pace non ci sono, noi li speriamo, quindi ci sono.
Dove? Nel non-luogo, che è anche il buon-luogo, il luogo e il tempo della verità, il lavoro da fare.

La speranza è fuga, è ribellione superba contro il destino chiuso?
Abbandona questo tempo brutto alla rovina?

No: la speranza è pazienza del bene che non abbiamo, ma la sua impronta è stampata in noi, per questo mondo dolente.

È svincolarci dal potere del male, dal male del potere, dal governo assoluto del capitale; dalla politica imperiale autocratica, dal potere delle armi omicide, a suon di miliardi; dalla pubblicità adescatrice, dal pensiero dell’adattamento.

È ribellione al potere della guerra, dell'uccidere e del dominare, che non salva mai nessuno, ma uccide le anime sottomesse al terrore, prima di uccidere i corpi e le case in cui abita la vita.

La speranza ripudia la superbia culturale, il suprematismo, il razzismo, la divisione tra super-umani e sotto-umani.

Ripudia il fascino malefico, iniettato negli oppressori, e così resi ancora più vittime. Fino al loro risveglio, come fu il 25 aprile.

Una speranza ribelle, cioè libera e creativa, sa che tutto ciò deve finire, che pace e giustizia sono possibili e doverose, e sono fuori dalla misera illusione venduta dai padroni ai sottomessi.

Questa speranza resiste al fallimento, resiste e insiste perché vede che il vero e il giusto sono più reali del falso-ingiusto che ora impera.

È il pensiero u-topico, eu-topoco, non una laterale zona di riposo, ma un passo sfrontato, ribelle, accusatore, propositivo, soccorritore, benefico.

Questo pensiero è "esperienza" di verità-bene, è lotta nonviolenta, contro la violenza senza combatterla con il "guerra alla guerra", che imita conferma e riproduce la guerra.

Questa speranza ricorre a forze di vita, opposte alla violenza, perché creative e liberatrici di vita.
Ogni tanto queste forze pasquali si manifestano".

Enrico Peyretti, Rocca, 1 giugno 2025, pag 56

Dedicata a Bologna, 2/8/1980-2025Bologna ti amo,sei nicchia, rifugio, la tana;sei l’incavo della mia manoe sei la moneta...
03/08/2025

Dedicata a Bologna, 2/8/1980-2025

Bologna ti amo,
sei nicchia, rifugio, la tana;
sei l’incavo della mia mano
e sei la moneta, sei un dono,
una donna,
una bimba,
una bambola viva.
Non piangi,

al massimo, tu
ti incupisci,
tu guardi, azzittisci.
Bologna, tu ridi
(io no e non mi sgridi).

Bologna hai capito che basta
ci sia da mangiare, ci sia
da volersi un po’ bene, ci sia
la musica,
il vino,
il colore.

Sei la mia culla
e sei tutta brine,
umido e freddi,
fresco e calori,
nebbie, canzoni; sei tutta stagioni,
tigli e marroni;
soffritti perfetti
su per le scale;
sei gente, bisbigli,
compagna,
una lingua che parla
anche senza parlare.

Sei una caverna
di portici e pietra,
sei sassi, campagna,
sei fossi,
sei colli, sei briscole
sei professori,
sei la esse, che sbuca di fuori,
sei il mio amore per strada,
che arriva
(ciao)
e sei il mio letargo
di calici e salame
sei rossa,
una lotta, sei
come gli schiaffi in faccia,
ma sei tutta abbracci,
con le braccia buone,
da ti**re la sfoglia.

Bologna ti amo perché sei mia;
Bologna ti amo perché non sei
di nessuno,
ma a tutti ti doni,
rossa, ruggente, turrita,
Bologna.
(Beatrice Zerbini)

Gioia per gli occhi 😍
03/08/2025

Gioia per gli occhi 😍

Questo è un augurio per tutte e tutti i follower di questa pagina.😊😊😊😊😊 Ma la seconda parte dell'augurio è la più import...
01/08/2025

Questo è un augurio per tutte e tutti i follower di questa pagina.
😊😊😊😊😊 Ma la seconda parte dell'augurio è la più importante.

Dedicata🔸️a chi ha bisogno di rialzarsi da una caduta, da una sconfitta, da una perdita.🔸️a chi ha già attraversato l'in...
01/08/2025

Dedicata
🔸️a chi ha bisogno di rialzarsi da una caduta, da una sconfitta, da una perdita.
🔸️a chi ha già attraversato l'incredulita', il dolore e la rabbia,
🔸️a chi adesso vorrebbe rimettersi in piedi e ha bisogno di uno "starter".

Eccolo, chiaro e forte.
🟠 RESETTATI, sei qui, sei ora.
🟠 RIPARTI, riprendi il tuo contatto col mondo
🟠 RIFOCALIZZA il tuo obiettivo, è ora di ricominciare a guardare avanti.

Il libro di FRANCESCA ALBANESE"Quando il mondo dorme"Storie, parole e ferite della PalestinaCliccando sul link qui sotto...
01/08/2025

Il libro di FRANCESCA ALBANESE
"Quando il mondo dorme"
Storie, parole e ferite della Palestina

Cliccando sul link qui sotto, ⬇️⬇️⬇️
sono disponibili per la lettura alcune pagine.

https://share.google/JTvloQ9TvIkZMvzup

Indirizzo

Via Enzo Valentini, 4
Perugia
06128

Orario di apertura

Lunedì 09:00 - 17:00
Martedì 09:00 - 17:00
Mercoledì 09:00 - 17:00
Giovedì 09:00 - 17:00
Venerdì 09:00 - 17:00

Telefono

+390755003036

Sito Web

Notifiche

Lasciando la tua email puoi essere il primo a sapere quando dott.ssa Rosella De Leonibus, psicologa-psicoterapeuta pubblica notizie e promozioni. Il tuo indirizzo email non verrà utilizzato per nessun altro scopo e potrai annullare l'iscrizione in qualsiasi momento.

Contatta Lo Studio

Invia un messaggio a dott.ssa Rosella De Leonibus, psicologa-psicoterapeuta:

Condividi

Rosella De Leonibus

Psicologa-psicoterapeuta libera professionista, didatta e supervisor in Psicoterapia della Gestalt, insegno nel Corso Quadriennale di Specializzazione in Psicoterapia della Gestalt Espressiva dell’IPGE - sedi di Roma e Perugia. Formata in EMDR, associata SIPG e EMDR Italia, mi occupo, oltre all’attività clinica, di formazione in ambito educativo, sociale e sanitario. Sono supervisor di equipe professionali e di gruppi di lavoro dal 1992. In ambito clinico lavoro con adulti, adolescenti, coppie, famiglie e gruppi. In ambito extra clinico mi occupo di tematiche di formazione all’intercultura, genere, genitorialità, affettività, gestione dei conflitti, progetti di prevenzione, comunicazione sociale. Co-fondatrice della Ass. Cult. CIFORMAPER – Gestalt Ecology®, organizzo e partecipo a convegni e incontri di studio, conferenze pubbliche e attività culturali in ambito psicologico. Oltre a centinaia di articoli e di interventi in testi di altri autori, ho pubblicato 6 libri: "Psicologia del quotidiano" (2005), "Cose da grandi-nodi e snodi dall’adolescenza all’età adulta" (2006) e "Pianeta coppia, così vicini così lontani" (2011), editi da Roccalibri; "P come paura" (2009), "C come coraggio" (2010), "Prendersi cura. Accogliere, sostenere e co-creare attraverso la relazione psicoterapeutica" (2017) e "Libere di essere? Dalla violenza di genere verso un nuovo rapporto tra donne e uomini" (2019), editi da Cittadella Editrice. Collaboro con il periodico “Rocca” di Cittadella editrice dal 1990. Presso l’Ordine degli Psicologi sono capo redattore della rivista “La mente che cura”. LinkedIn: https://www.linkedin.com/in/rosella-de-leonibus-630b6657/ Facebook (profilo): https://www.facebook.com/profile.php?id=100009534751627