25/07/2025
"Senza zucchero"… ma dolcissimo. Com’è possibile?
Ti sarà capitato di leggere "senza zucchero" su un’etichetta e pensare: "Perfetto, posso mangiarlo anche se sto attenta!"
Poi lo assaggi e ti sembra un dolce da pasticceria.
E ti chiedi: "Com’è possibile che sia così buono, se è sugar free?"
La risposta è semplice. E amara:
“Senza zucchero” non vuol dire sano. Non vuol dire libero da zuccheri. E spesso… non vuol dire neanche “senza zuccheri”.
La legge consente ai produttori di scrivere “senza zucchero” anche se l’alimento contiene:
👉 edulcoranti artificiali (come sucralosio, aspartame, acesulfame K)
👉 polioli (come maltitolo, sorbitolo, xilitolo)
👉 zuccheri con altri nomi (come sciroppo di glucosio, sciroppo di fruttosio, destrosio, lattosio, maltodestrine…)
Lo zucchero ha solo cambiato maschera.
Il risultato?
Per il tuo cervello e il tuo microbiota la risposta è simile a quella del classico zucchero bianco:
🔸 aumenti il desiderio di dolce
🔸 stimoli il rilascio dopaminico
🔸 non risolvi la fame nervosa
🔸 mandi in tilt la tua percezione del gusto
🔸 e continui a cercare “qualcosa di buono” anche quando non hai fame.
Questa è la trappola.
Una trappola legalizzata, tollerata e nascosta dietro una scritta rassicurante: “senza zucchero”.
Ma se continui a fidarti delle etichette, rischi di restare sempre bloccata nello stesso punto:
👉 mangio bene ma mi sento gonfia,
👉 cerco di stare attenta ma ho voglia di dolce ogni giorno,
👉 perché faccio fatica a dimagrire se evito lo zucchero?
Il problema non è solo lo zucchero.
Il problema è il rapporto che hai con il dolce, con il cibo e con te stessa.
Ed è qui che entra in gioco il mio metodo.
Non ti insegno a contare le calorie o a vietarti i biscotti.
Ti accompagno a vedere dove sei stata ingannata, a riprendere il controllo, e a ricostruire un modo di mangiare che ti fa stare bene davvero.
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A luglio c’è un bonus segreto che rivelo solo a chi sceglie di iniziare.
Non bastano le scritte sulle confezioni.
Serve una guida. Serve un percorso. Serve un cambiamento reale.