
27/05/2024
27 MAGGIO: GIORNATA DEL CAREGIVER
Negli anni ’80 dei ricercatori statunitensi coniano il termine “caregiver” per descrivere coloro che si prendevano cura di familiari malati o disabili. Il suo primo uso storico risale all’antica Grecia, dove le donne si prendevano cura dei malati e dei feriti in tempo di guerra. Nel corso della storia è sempre rimasto contestualizzato come un dovere familiare o religioso.
Oggi è anche un ruolo professionale fondamentale e insostituibile.
Etimologicamente il termine “caregiver” deriva da “I care”, il verbo preferito da don Lorenzo Milani. Significa prendersi cura di qualcuno, con un affetto profondo.
Distinguiamo il cargiver familiare o informale (in genere un familiare) che operando in ambito domestico, offre supporto volontario e gratuito a un familiare parzialmente o totalmente non autosufficiente. E il caregiver professionale cioè un assistente retribuito sia a domicilio che in strutture residenziali. Siamo circondati di queste figure. Ne abbiamo costante necessità. Probabilmente lo viviamo direttamente.
Nel mio lavoro frequento un rilevante numero di caregivers; sono soprattutto donne: mogli, figlie, nuore. Dedicano in media 7 ore al giorno all’assistenza diretta (preparare il cibo, alimentare, lavare, cambiare l’assistito) a cui vanno ad aggiungersi 11 ore di sorveglianza (quando il malato è a letto, dorme, ma va controllato). Una sorveglianza che assume carattere del tutto attivo in caso di patologie cognitive in cui la persona demente oltre a soffrire di “vagabondaggio”, sovverte il ritmo sonno-veglia rimanendo quindi alzato per buona parte della notte.
In sostanza stravolgono la propria vita quotidiana adattandola alle nuove esigenze: abbandonano il lavoro, lo riducono part-time o ci rinunciano del tutto.
Valorizzare il loro lavoro è doveroso, facendo conoscere tutti servizi che enti locali, cooperative sociali e associazioni di volontariato presenti in città sono in grado di offrire per le persone che ricoprono questo ruolo.
E soprattutto ringraziamoli perché con il cambiare dei tempi (post pandemia, età anagrafica delle persone con patologia ed altro) il prendersi cura è un processo in continua evoluzione alla ricerca di strategie nuove per affrontare realtà difficili. Stiamo con loro.
- https://www.caregiverday.it/?page_id=7
- https://www.famigliacristiana.it/articolo/se-la-regione-lombardia-mortifica-i-caregiver.aspx
https://www.edizionigoree.it/significato-caregiver-definizione-etimologia/
- https://www.randstad.it/blog-e-news/news-lavoro/caregiver-familiare/