Ogni vita merita un romanzo
Mi chiamo Morelli Monica, sono una psicologa e psicoterapeuta, iscritta all'ordine degli psicologi della Regione Umbria. n.815. Vivo e lavoro a Perugia.
Come mai ho scelto di fare questo lavoro? Questa è la domanda che mi sono posta tante volte durante il mio percorso personale e professionale. Questa è la domanda che spesso mi è stata posta dentro e fuori la stanza di psicoterapia. La risposta ha sempre preso colori, sfumature e forme differenti, ma una cosa è rimasta ferma ed uguale a sempre: il punto di partenza. Fin da bambina mi è sempre piaciuto leggere e ascoltare storie, ma non solo quelle dei libri, anche quelle delle persone. Avevano e hanno ancora per me qualcosa di magico: meraviglia e stupore ogni volta.
L'incontro terapeutico, in quel preciso spazio e tempo, tra me, l'altro e nel noi della relazione diviene nel continuum, un processo trasformativo per ogni ognuno.
Ogni incontro è come se fosse una pagina del romanzo della propria storia, unica ed irripetibile. La stesura della propria storia, può avvenire in molti modi diversi: raccontata, scritta, disegnata, drammatizzata, danzata, cantata,fotografata. Ognuno con la modalità espressiva che preferisce. Le pagine che vengono a crearsi sono ricche di luoghi, di persone e di intrecci. Pagine fantasiose. Pagine solitarie. Pagine di vergogna. Pagine scritte e riscritte. Pagine di rabbia. Pagine di partenze e di ritorni. Pagine incomprese o incomprensibili. Pagine di paura. Pagine interrotte, pagine scritte a metà. Pagine dolorose. Pagine di scoperta. Pagine di desideri e sogni. Pagine di gioia. Pagine bianche. Pagine vuote che aspettano di essere scritte. Pagine di tenerezza. Il “viaggio”che si decide di fare insieme, è un bisogno di ritornare tra le pagine della propria storia, non più solo.Spesso sono pagine rimaste chiuse, non lette, saltate. Altre sono pagine piene di domande senza una risposta chiara e che abbia un senso. Altre sono pagine a cui vogliamo cambiare il finale , lasciare andare. Emozioni, sensazioni, pensieri, aspettative, sogni, bisogni sono la punteggiatura che rende la narrazione piena di significato. La terapia si svolge tra la trama e il tramare. La trama è il racconto di sé che ospita la richiesta d'aiuto. Il tramare è quello che ci raccontiamo e raccontiamo pur di non ottenerlo. Prendere consapevolezza di ciò attraverso la relazione terapeutica, ci consente di immaginare e trasformare in azioni nuove trame e nuovi modi di tramare.
Il mio lavoro è quello di offrire uno luogo protetto, accogliente e non giudicante in cui poter dare voce al proprio romanzo interiore, acquisire nuove prospettive, consapevolezze e nuove possibilità.