D.ssa Silvia Caproni - Ostetricia e Ginecologia

D.ssa Silvia Caproni - Ostetricia e Ginecologia Sono un Medico Chirurgo, specialista in Ostetricia e Ginecologia, vicina alle donne in tutti i momenti importanti. Esercito la professione dal 1995.

Silvia riceve anche nello Studio medico di San Nicolo' di Celle il venerdì (per appuntamenti 075/9750067)
oppure alla Clinica Liotti il martedì (per appuntamenti 075/5721647)
Per informazioni e richiesta di appuntamenti vai sul sito
Silviacaproni.it Mi dedico da sempre all'Universo Donna", convinta che la sensibilità femminile sia sicuramente un mezzo più diretto per "capirci tra di noi". Attività: Consulenze ostetriche e ginecologiche. Esami: Amniocentesi, biopsie, ecocolordoppler, ecografia ostetrica 4d, ecografia ostetrico-ginecologica, ecografia pelvica, ecografia transvaginale, pap test. Specializzazioni: Menopausa, ostetricia e ginecologia,trattamento Papilloma virus. Terapie e trattamenti: Cura della menopausa, terapia ormonale sostitutiva per menopausa. Contatti:
Dott.sa Silvia Caproni cell.338/3418303

Leggo già movimenti prolife abbaiare contro una decisione cosi profondamente intima.Talmente delicata e privata che una ...
18/11/2025

Leggo già movimenti prolife abbaiare contro una decisione cosi profondamente intima.
Talmente delicata e privata che una sola parola nel giudicare è una parola di troppo.

Erano malate? Non risulta.
E allora?
Semplicemente non avevano più voglia di vivere.
E in Germania il suicidio medicalmente assistito è permesso anche a chi non si trova in una condizione fisica terminale.

Hanno deciso di andarsene insieme.

Hanno deciso che una senza l'altra non ne valeva più la pena.

Hanno deciso di farsi seppellire con la loro mamma e il loro cane.

Hanno deciso di donare tutto ad associazioni umanitarie come medici senza frontiere, perché, parole loro "nel mondo ci sono tante persone che hanno bisogno".

Chissà cosa si sono dette salutandosi per l'ultima volta? Chissà se l'essere così simbiotiche le ha fatte sentire sollevate di uscire di scena nello stesso momento.

Fate silenzio voi che blatetare di "sacralità della vita". Ma chi siete per mettervi su una cattedra a sputare sentenze?

Perché in uno stato non governato da dei talebani della morale, l'unica cosa sacra dovrebbe essere considerata la libertà di decidere sulla propria esistenza.
Sempre.

Buon viaggio Alice. Buon viaggio Ellen.
Sipario.

Nel 1990, durante le riprese di Pretty Woman, Julia Roberts e Richard Gere stavano girando la celebre scena in cui Edwar...
18/11/2025

Nel 1990, durante le riprese di Pretty Woman, Julia Roberts e Richard Gere stavano girando la celebre scena in cui Edward regala a Vivian una collana di diamanti. Quello che pochi sanno è che la collana era vera — un prestito di una gioielleria di Beverly Hills, dal valore di oltre 250.000 dollari — e che il momento più iconico della scena nacque completamente per caso.
La sequenza doveva essere elegante, quasi solenne: Edward apre la scatola, Vivian guarda stupita, lui gliela porge. Tutto secondo copione. Ma Gere, d’accordo con il regista Garry Marshall, decise di fare uno scherzo. Quando Julia allungò la mano, lui chiuse di colpo la scatola. La reazione fu immediata: un’autentica risata, limpida e contagiosa. Marshall, senza esitare, gridò: “È perfetta! Tagliate!” Quella risata — spontanea, vera, irresistibile — divenne il simbolo di tutto il film.

C’è un altro dettaglio che quasi nessuno conosce: Julia era talmente nervosa durante le riprese che la troupe metteva musica rilassante tra una scena e l’altra per tranquillizzarla.
Nelle scene più intime, Marshall faceva suonare Van Morrison in sottofondo per creare un’atmosfera morbida. E nella scena del bagno, in cui Vivian canta Kiss di Prince, fu la stessa Julia a chiedere che la musica fosse riprodotta dal vivo, per poter ballare davvero al ritmo.

Anche il titolo del film nacque da un cambio dell’ultimo momento. In origine, si doveva chiamare 3000 — come i dollari che Edward offre a Vivian per la settimana insieme. Ma dopo aver visto la chimica tra i due protagonisti, lo studio decise di ribattezzarlo Pretty Woman, ispirandosi alla canzone di Roy Orbison. Quel brano non era previsto, ma piacque così tanto da diventare l’anima sonora del film.

Il risultato? Un successo planetario e una delle commedie romantiche più amate di sempre.
E quella risata improvvisa di Julia Roberts — nata da uno scherzo e catturata per caso — rimase per sempre come la firma più autentica di una storia che mescolava eleganza, ironia e un pizzico di magia.

Dal web 😉

Uno dei miei film preferiti con la mia attrice preferita, Julia Roberts, che adoro oggi come allora ❤️

“Un piccolo mondo che cresce, un legame che nasce.”❤️Nello studio di Ostetricia e Ginecologia della Dott.ssa Silvia Capr...
14/11/2025

“Un piccolo mondo che cresce, un legame che nasce.”❤️

Nello studio di Ostetricia e Ginecologia della Dott.ssa Silvia Caproni accompagniamo ogni mamma in un viaggio unico: vedere il proprio bambino in 3D non è solo un esame… è un’emozione che resta nel cuore.

✨ Osservare i suoi tratti, i suoi movimenti, il suo profilo ancora custodito nel grembo materno è un momento speciale che merita di essere vissuto con serenità e meraviglia.

Se desideri vivere anche tu questa esperienza unica, siamo qui per accoglierti con professionalità, delicatezza e attenzione.

Prenota il tuo incontro con la vita che sta germogliando. 💕

💁‍♀️D.ssa Silvia Caproni
☎️ 338/3418303
📍Via S.Caterina da Siena, 32 06132 San Sisto- Perugia
📧 silviacaproni@iol.it
🌐 silviacaproni.it




Non ho mai letto tanta verità come in questo testo:Non devi poter con tutto.Non devi essere una super mamma, una super m...
12/11/2025

Non ho mai letto tanta verità come in questo testo:

Non devi poter con tutto.
Non devi essere una super mamma, una super moglie, una super professionista, una super casalinga, una super donna.
Perché quando il tuo corpo chiederà riposo, quando la tua mente implorerà silenzio,
saranno in pochi a ricordare quante volte hai cercato di essere tutto, tutto insieme.

E allora, sì: lascia pure i piatti nel lavandino.
Lascia il bucato per domani.
Compra qualcosa di pronto per cena.

Esci.
Cammina. Respira.
Vai al parco, vai in palestra, vai a farti i capelli.
Mettiti quel vestito che ti piace anche se "non è l’occasione".
Dormici su. Ridici su.
Fermati.
Amati.

Perché i figli crescono.
Il marito può andarsene.
Il lavoro si cambia.
La casa si sporcherà di nuovo.
Ma il tuo equilibrio emotivo?
Quello, se lo perdi, non sempre ha una seconda possibilità.

Non devi dimostrare niente a nessuno.
Devi solo tornare a essere te stessa.
E farlo per l’unica persona che non puoi permetterti di perdere:
te.

Sorridi donnasorridi sempre alla vitaanche se lei non ti sorride.Sorridi agli amori finitisorridi ai tuoi dolorisorridi ...
11/11/2025

Sorridi donna
sorridi sempre alla vita
anche se lei non ti sorride.
Sorridi agli amori finiti
sorridi ai tuoi dolori
sorridi comunque.
Il tuo sorriso sarà
luce per il tuo cammino
faro per naviganti sperduti.
Il tuo sorriso sarà
un bacio di mamma,
un battito d’ali,
un raggio di sole per tutti.
Alda Merini

Sorridi donnasorridi sempre alla vitaanche se lei non ti sorride.Sorridi agli amori finitisorridi ai tuoi dolorisorridi ...
11/11/2025

Sorridi donna
sorridi sempre alla vita
anche se lei non ti sorride.
Sorridi agli amori finiti
sorridi ai tuoi dolori
sorridi comunque.
Il tuo sorriso sarà
luce per il tuo cammino
faro per naviganti sperduti.
Il tuo sorriso sarà
un bacio di mamma,
un battito d’ali,
un raggio di sole per tutti.

Alda Merini

Ti chiamavi Giuseppe. Giuseppe Vessicchio. Ma per tutti eri Peppe. E te ne sei andato oggi, all’improvviso, come una not...
09/11/2025

Ti chiamavi Giuseppe. Giuseppe Vessicchio. Ma per tutti eri Peppe. E te ne sei andato oggi, all’improvviso, come una nota che svanisce prima dell’accordo finale.

Dire che eri un direttore d’orchestra è come dire che il mare è bagnato. Tu eri il suono del Festival di Sanremo, la grammatica sentimentale della musica leggera italiana. Bastava un tuo cenno, un movimento del polso, e tutto diventava armonia: le voci, le luci, persino gli stonati parevano trovare un senso.

Avevi quella barba da profeta mite, la calma di chi sa che la bellezza non ha bisogno di urlare. Ti prendevano in giro per il tuo aplomb, ma in realtà eri l’ultimo vero signore di un mondo diventato volgare.

Hai accompagnato generazioni di canzoni e di artisti, ma soprattutto hai diretto l’unica orchestra che conta: quella della memoria collettiva. Perché in fondo, ogni volta che sentiamo partire un ritornello anni ’90, o una melodia che si aggiusta da sola in testa, ci sei tu, con lo sguardo severo e un sorriso appena accennato.

Addio, maestro gentile. La musica continua, ma senza di te suona un po’ più stonata.

Nella mia professione non si finisce mai di studiare...ma questo ti permette il lusso di sentirti ogni tanto ancora uno ...
09/11/2025

Nella mia professione non si finisce mai di studiare...ma questo ti permette il lusso di sentirti ogni tanto ancora uno studente e ritrovare con gioia i tuoi compagni di scuola😁



Mio figlio ha 14 anni.Da sempre, il suo corpo non conosce quiete.Durante i compiti si alzava ogni due minuti, a scuola s...
06/11/2025

Mio figlio ha 14 anni.
Da sempre, il suo corpo non conosce quiete.
Durante i compiti si alzava ogni due minuti, a scuola smontava penne, righelli, tutto ciò che gli finiva tra le dita.

“È distratto.”
“Non si concentra.”
“Avete pensato ai farmaci?”
Ogni volta la stessa storia. Le stesse etichette.

Nessuno che si fermasse a dire: “E se il suo cervello avesse solo bisogno di muoversi per pensare?”

Le sue mani non stavano mai ferme. Ticchettii, scatti, tappi di penna persi e pezzi sparsi ovunque.
Abbiamo provato con i fidget toys, ma duravano poco: o si rompevano, o finivano confiscati.

Poi, quasi per caso, ho scoperto un artigiano su un’app.
Realizzava matite speciali per ragazzi con ADHD.
Sembravano normalissime, ma avevano una piccola vite filettata che scorreva avanti e indietro.
Un gesto semplice.
Una mano che pensa, un pensiero che si muove.

Gli ho scritto subito. Mi ha risposto raccontandomi di suo nipote, con le stesse difficoltà.
Due settimane dopo, quella matita è arrivata a casa.
Piccola. Semplice. Geniale.

Il primo giorno di scuola con quella matita, mio figlio ha seguito tutta la lezione di matematica.
Niente penne smontate. Niente sgridate.
Solo il movimento silenzioso di quella vite, su e giù, mentre risolveva i problemi.

La professoressa mi ha scritto per chiedermi dove l’avessimo trovata.
E da lì, quell’artigiano ha iniziato a produrne per tanti altri ragazzi come lui.

Perché no, non tutti imparano stando fermi.
Alcuni hanno solo bisogno di muovere le mani per mettere ordine nei pensieri.

E quando trovi il giusto strumento, non cambi solo un gesto.
Cambi una vita.

Se riesci a sederti da solo in un caffè, senza abbassare lo sguardo,se riesci a guardare un film con accanto una poltron...
06/11/2025

Se riesci a sederti da solo in un caffè, senza abbassare lo sguardo,
se riesci a guardare un film con accanto una poltrona vuota,
allora sì, puoi affrontare il mondo intero.

Perché stare soli non significa essere soli.
È forza pura.
È il coraggio di bastarsi,
di abitare la propria presenza senza paura,
di ascoltarsi davvero,
senza il bisogno costante di approvazione, rumore, distrazione.

Molti fuggono dal silenzio,
dalla tavola con un solo coperto,
dal cinema con un biglietto soltanto.

Ma è proprio lì, in quei vuoti apparenti,
che si riempie l’anima.
Che si costruisce l’autonomia,
che nasce l’indipendenza più profonda,
quella che non chiede permessi per essere felice.

Chi impara l’arte della solitudine
non è più in balìa di niente.
Perché ha trovato casa dentro di sé.
E chi ha una casa in sé stesso
può affrontare ogni tempesta.

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32, Via S. Cat. Da Siena
Perugia
06132

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