Dott. Martino Duchi - Psicologo

Dott. Martino Duchi - Psicologo Dott. Martino Duchi
🧠Psicologo dell'infanzia, dell'adolescenza e dell'età adulta

Sono il dott. Martino Duchi, psicologo clinico, per l'infanzia, l'adolescenza e l'età adulta.Ricevo in studio a 📍 Pesaro...
29/04/2024

Sono il dott. Martino Duchi, psicologo clinico, per l'infanzia, l'adolescenza e l'età adulta.

Ricevo in studio a 📍 Pesaro e 💻 online.

GENITORI E FIGLI-CRESCERE INSIEME, conferenza aperta promossa all' Associazione di promozione sociale "il Punto" , il 20...
10/01/2024

GENITORI E FIGLI-CRESCERE INSIEME, conferenza aperta promossa all' Associazione di promozione sociale "il Punto" , il 20 gennaio alle 18.00 presso la sala comunale di Baia Flaminia, a Pesaro.

In questa occasione avremo modo di discutere circa i bisogni evolutivi che caratterizzano le varie fasi della crescita da bambino fino alla giovane età adulta, con focus particolare sul periodo dell’adolescenza, e di quali siano le risposte genitoriali più adatte alle relative fasi; cioè quali risposte possano facilitare uno sviluppo armonico dell’individuo e la creazione di un rapporto ed una comunicazione genitore-figlio/a significativo e soddisfacente.

In questa stessa sede verrà presentato il nuovo progetto di sostegno alla genitorialità promosso dalla nostra associazione, un progetto a gruppo chiuso per genitori di ragazzi/e adolescenti, in cui poter condividere difficoltà, cercare strategie e modalità nuove di relazionarsi con i propri figli, con l'obiettivo di costruire relazioni migliori.

Siamo felici di iniziare insieme il 2024 parlando di infanzia, adolescenza e genitori, vi chiediamo perciò di allargare l’invito a chiunque riteniate interessato ai temi della serata. Ingresso libero.


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👊🏼Perché i bambini danno le BOTTE?Molto spesso, quella che etichettiamo come violenza e aggressività di un bambino è sol...
08/01/2024

👊🏼Perché i bambini danno le BOTTE?
Molto spesso, quella che etichettiamo come violenza e aggressività di un bambino è solo la modalità di espressione di uno stato emotivo talmente intenso e pervasivo, che il bambino non ha altri modi se non che con il corpo per diminuire quella sensazione soverchiante.

Riprendere il bambino con frasi come "cattivo, non si fa" "non si usano le mani" o punirlo, difficilmente gli offrirà strategie alternative per regolare in futuro quello stato emotivo.

Accompagnare il bambino o la bambina che "danno le botte" a verbalizzare quanto sente, offrendogli le parole adatte a descrivere il proprio stato emotivo ed i propri bisogni insoddisfatti, è l'aiuto che un adulto può dare al fine di facilitare, in futuro, l'espressione verbale piuttosto che quella corporea.

📚LETTURE CONSIGLIATE📙Quanto frequentemente ci capita di riflettere sul modo in cui comunichiamo? 🗣Siamo costantemente in...
05/01/2024

📚LETTURE CONSIGLIATE📙
Quanto frequentemente ci capita di riflettere sul modo in cui comunichiamo?

🗣Siamo costantemente in relazione con altri e da questi spesso dipendiamo per soddisfare i nostri bisogni. Saper riconosce i propri bisogni e riuscire a comunicarli all'altro in modo che ne possa contribuire al soddisfacimento risulta un processo tanto semplice idealmente, quanto difficoltoso nell'atto pratico.

La Comunicazione non Violenta (CNV) formulata da Rosenberg viene da lui espressa come un processo comunicativo in cui il contatto con i propri bisogni ed emozioni ed i bisogni e le emozioni dell'altro, favoriscono la collaborazione, il senso di efficacia e di soddisfazione.

Buoni propositi per l'anno nuovoQuando ci diamo degli obbiettivi personali è importante riuscire a formularli in maniera...
30/12/2023

Buoni propositi per l'anno nuovo
Quando ci diamo degli obbiettivi personali è importante riuscire a formularli in maniera chiara, realistica e concreta, in modo da facilitare la nostra mente e la nostra attenzione verso quei comportamenti che più ci avvicinano al risultato desiderato.

Quali saranno i tuoi obbiettivi per il 2024?

Psicologo clinico dell'età evolutiva e adulta, ricevo in studio a Pesaro ed online.Per un primo colloquio puoi contattar...
15/11/2023

Psicologo clinico dell'età evolutiva e adulta, ricevo in studio a Pesaro ed online.

Per un primo colloquio puoi contattarmi tramite:
👍Social,
📱WhatsApp, SMS
📞Colloquio telefonico
📨mail

Durante la giornata può capitare di accorgerci di aver inserito il pilota automatico, di non essere connessi totalmente ...
05/09/2023

Durante la giornata può capitare di accorgerci di aver inserito il pilota automatico, di non essere connessi totalmente con quello che sta succedendo: stiamo facendo qualcosa ma la nostra mente è chissà dove, sta pensando ad altro.

In molti casi questa tendenza a rispondere in automatico alle situazioni che ci si presentano risulta utile, permettendo risposte veloci ed un buon risparmio di energie e risorse mentali.

Altre volte invece i nostri automatismi finiscono per portarci disagio e sofferenza, spingendoci verso comportamenti, abitudini e pensieri ormai vecchi e non più attuali rispetto alla situazione presente.
Prendere consapevolezza dei propri pensieri automatici è utile per rispondere alle situazioni della vita in maniera più adatta al presente e più libera.

Ogni giorno la nostra mente elabora   e valutazioni in maniera rapida e automatica su tutto ciò in cui entriamo in conta...
31/08/2023

Ogni giorno la nostra mente elabora e valutazioni in maniera rapida e automatica su tutto ciò in cui entriamo in contatto, persone, cose e situazioni che viviamo.

Prendere consapevolezza dei propri giudizi automatici (compresi quelli su di noi) è importante per poter mantenere una visione realistica e oggettiva di noi stessi (ad esempio delle nostre capacità, risorse e punti deboli), degli altri e dei momenti della vita che attraversiamo, aiutandoci ad alleggerire il peso dei giudizi altrui e orientandoci verso il comportamento più adatti alla situazione presente.

Saper riconoscere e dare un nome alle proprie   è una capacità fondamentale dell'essere umano per riuscire ad interpreta...
29/08/2023

Saper riconoscere e dare un nome alle proprie è una capacità fondamentale dell'essere umano per riuscire ad interpretare lo stato di soddisfazione dei propri bisogni ed orientare il nostro comportamento in modo da sperimentare maggiormente stati emotivi piacevoli ed evitare quelli spiacevoli.
Abituarsi a chiedersi ogni tanto "Come sto?", sforzandosi di trovare una risposta piú articolata di "bene/male" (ad esempio soddisfatto, felice, sorpreso, preoccupato....) è un buon modo per esercitare la nostra autoriflessività, ancorarci al momento presente ed espandere il nostro vocabolario di termini emotivi.
Allo stesso modo da genitori possiamo abituare fin da piccoli i nostri figli a portare attenzione su loro stessi e sulle loro emozioni innanzitutto parlando dei nostri stati emotivi, offrendo al bambino/a la possibilità di osservare e sentire le parole ed il modo in cui noi ci connettiamo con noi stessi , così da interiorizzare questa modalità e arricchire il proprio vocabolario emotivo.

Il gioco è una delle attività più caratteristiche dell'infanzia.Per un bambino giocare è una cosa seria, un'attività spo...
22/05/2023

Il gioco è una delle attività più caratteristiche dell'infanzia.
Per un bambino giocare è una cosa seria, un'attività spontanea che occupa buona parte del suo tempo e che mette in atto fin dai primi momenti della sua vita.

La funzione del gioco è quella di facilitare l'apprendimento di comportamenti, informazioni ruoli e strategie utili a soddisfare autonomamente i propri bisogni, tramite la ripetizione di azioni.

Tramite il gioco il bambino conosce se stesso, prende consapevolezza del proprio corpo, sviluppa capacità psichice come attenzione, memoria, problem solving, pensiero riflessivo e creativo, e stimola lo sviluppo di competenze relazionali, come collaborazione, competizione, negoziazione, persuasione e gestione del conflitto.

Dott. Martino Duchi psicologo dell'infanzia e dell'età adulta, specializzando in psicoterapia cognitivo comportamentale....
20/05/2023

Dott. Martino Duchi psicologo dell'infanzia e dell'età adulta, specializzando in psicoterapia cognitivo comportamentale.
Mi occupo di:

-Difficoltà nell'espressione e gestione delle emozioni;
-Ansia, attacchi di panico, fobie;
-Bassa autostima e sensazione di scarso controllo sulla propria vita;
-Gestione dello stress;
-Infanzia, adolescenza e consulenza genitoriale;
-Difficoltà ad affrontare un particolare evento o periodo di vita;
- Difficoltà ad instaurare e mantenere relazioni soddisfacenti;
-Disturbi della condotta e del comportamento.

Appuntamenti in presenza a
🏙️Pesaro e 💻online

📞3386006041
✉️martinoduchi.ps@gmail.com

La   è una delle più primitive forze regolatrici del nostro comportamento. Fin da bambini, quando avvertiamo di essere i...
06/05/2023

La è una delle più primitive forze regolatrici del nostro comportamento. Fin da bambini, quando avvertiamo di essere in pericolo, indirizziamo le nostre azioni ed i nostri pensieri verso ciò che ci trasmette sicurezza e protezione.

La paura segnala il limite entro cui le esperienze che viviamo vengono valutate come minacciose o dannose: una seconda valutazione dello stimolo pauroso potrebbe confermare la prima impressione o, al contrario, disconfermarla spingendo a ridimensionare il rischio percepito.

Se questo sistema funziona male possono esserci gravi conseguenze per quanto riguarda la qualità della vita, come ad esempio:

-Provare paura in contesti insoliti e circostanze altrimenti inspiegabili, come nel caso del Disturbo Post-Traumatico da Stress;

-Per stimoli inconsueti e di cui non sussiste la reale pericolosità, come nel caso delle fobie;

-Sperimentare ansia per l'eccessiva preoccupazione data da accadimenti e conseguenze future di comportamenti pensieri o giudizi nostri o altrui.

Tutte le emozioni che si alternano durante le nostre giornate servono a dare un senso alle nostre esperienze: grazie al ...
29/04/2023

Tutte le emozioni che si alternano durante le nostre giornate servono a dare un senso alle nostre esperienze: grazie al senso di benessere e piacere che la accompagna, la sottolinea alcuni momenti della nostra vita, stimolandoci a pensare in maniera creativa e ottimistica.

Secondo la teoria dell'ampliamento e della costruzione delle emozioni positive elaborata da Barbara Fredrickson (1998), psicologa americana e docente presso il dipartimento di psicologia della North Carolina University, la gioia rientra nel ristretto gruppo di emozioni definite positive. Questa, stimolando la produzione di ossitocina, serotonina e dopamina, induce uno stato di benessere ed effetti sulla memoria, sull'apprendimento, il problem solving, le capacità relazionali ed il pensiero creativo.

La funzione evolutiva della   , in quanto emozione primaria, è stato quello di permettere alla nostra attenzione di pass...
27/04/2023

La funzione evolutiva della , in quanto emozione primaria, è stato quello di permettere alla nostra attenzione di passare rapidamente da ciò che stiamo facendo a ciò che di nuovo incontriamo nell'ambiente.

La velocità con cui la nostra attenzione salta sullo stimolo nuovo e inaspettato garantisce di rispondere adeguatamente alla situazione: combattere o fuggire di fronte ad un potenziale pericolo oppure avvicinarsi e continuare ad esplorare, nella speranza di trarre un qualche vantaggio che favorisca il soddisfacimento dei propri bisogni.

Se da un lato la sorpresa anticipa risposte di autodifesa e autoconservazione, dall'altro sostiene la curiosità e l'apprendimento.

Provocando in noi una rapida risposta di allontanamento, il    funge da segnale di pericolo; il nostro sistema ha rileva...
25/04/2023

Provocando in noi una rapida risposta di allontanamento, il funge da segnale di pericolo; il nostro sistema ha rilevato una minaccia e ci spinge a prendere le distanze da ciò che provoca in noi questa spiacevole sensazione.

Su un livello relazionale, il disgusto si manifesta verso persone o ambienti per cui avvertiamo una senso di repulsione, a cui attribuiamo valori distanti dai nostri.

Se ascoltata, questa ci porta ad evitare situazioni per noi tossiche o comportamenti valutati dannosi.

Abituarci a prendere consapevolezza del disgusto che proviamo ci aiuta a capire meglio come funzioniamo, verso quali ambienti e persone siamo attratti e verso cosa ci sentiamo minacciati.

Sebbene siamo abituati a definire le nostre emozioni come buone o cattive, positive o negative, tutte quante sono import...
23/04/2023

Sebbene siamo abituati a definire le nostre emozioni come buone o cattive, positive o negative, tutte quante sono importanti e rivestono un ruolo fondamentale nell'interpretare e dare significato alle situazioni ed esperienze che viviamo e nell'indirizzare il nostro comportamento verso il soddisfacimento dei bisogni che sentiamo insoddisfatti.

La tristezza, una delle emozioni primarie universalmente espresse da tutti gli esseri umani, riveste un ruolo fondamentale nella nostra capacità di chiedere aiuto e vicinanza alle altre persone, come anche nello spingerci a riflettere su noi stessi.

La sofferenza che contraddistingue questa emozione funge da sirena di allarme che avverte di uno squilibrio, un malfunzionamento del sistema, della necessità di un cambiamento e di un nuovo equilibrio.

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