23/04/2021
SCHIFO
So che questo mio commento solleverà l'indignazione di tanti colleghi specialisti ma, dopo l'ennesimo paziente che, con in mano la mia richiesta per una visita specialistica, mi dice "sa, alla fine sono dovuto andare a pagamento. Con la mutua mi davano appuntamento il prossimo anno. Il Covid, dicono..." penso che, se per alcuni questo virus è stato una tragedia, per molti medici è stato invece una benedizione. Ambulatori divisionali interdetti, reparti deserti (come testimoniano quei pochi informatori scientifici che riescono ad accedere all'ospedale) ma se li cerchi in libera professione ti ricevono all'istante, presenti come la D'Urso in televisione. Basta avere sempre pronti €150 da lasciargli sul tavolo (in un paese dove la gente, quando va bene, guadagna €1000 al mese). E mentre il 2020-2021 diventa per lo specialista "il biennio del miracolo" con i fatturati libero-professionali triplicati, io mi devo sentir riferire, per un esame audiometrico richiesto ad un mio paziente: "ma come? Lei non ha la richiesta dell'otorino?? Il suo medico non si doveva permettere!". Perchè come medico di medicina generale - evidentemente - io non posso nemmeno far misurare l'udito ad un paziente senza passare per lo specialista, senza avere il suo magnanimo placet pagato in pezzi da €100. Però continua la retorica dei "ospedalierieroichecombattonoilcovidamaninude" (come se tutto l'ospedale fosse impegnato nella lotta alla pandemia) mentre quegli sfigati medici di famiglia mangiano il pane a tradimento, chiusi nei loro ambulatori. Ambulatori che, però, sono aperti senza interruzioni da 1 anno e mezzo, dove tutti possono accedere liberamente e senza costi, dove si gestisce il covid insieme a tutte le altre patologie croniche, compreso quel disagio esistenziale che ancor più oggi avvelena le persone.
Il tutto per la plutocratica somma di €5 al mese a paziente.