Dott.ssa Francesca Ceccarelli - Psicologa Psicoterapeuta

🧠 Giornata Mondiale della Salute Mentale – 10 ottobre 2025Oggi ricorre l’occasione per ribadire che📣 "Non c’è salute sen...
10/10/2025

🧠 Giornata Mondiale della Salute Mentale – 10 ottobre 2025

Oggi ricorre l’occasione per ribadire che
📣 "Non c’è salute senza salute mentale"

"L'Amore NON è fusione"1 + 1 = 2 🙂
08/10/2025

"L'Amore NON è fusione"

1 + 1 = 2 🙂

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24/09/2025

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🔷Venerdì 3 ottobre vi aspettiamo per un incontro sul Disturbo di Attacco di Panico.
Un tema che tocca tanti colleghi e pazienti, che affronteremo guardandolo con gli occhi dei diversi modelli di psicoterapia.

Un’occasione doppia:
• per chi è in formazione, un modo per approfondire i principali approcci psicoterapeutici e conoscere da vicino le Scuole presenti sul territorio;
• per chi ha più esperienza, un’opportunità di confronto, aggiornamento e arricchimento.

📆 Venerdì 3 ottobre 2025
🕘 Orario 09:00 - 13:00
📍 Auditorium c/o centro direzionale Confartigianato - Ancona
⏰ Iscrizione gratuita e obbligatoria entro il 02/10/2025
👥 Evento riservato a: studenti - laureati - iscritti all'Albo
👉Per saperne di più e iscriverti in presenza clicca qui:
https://www.ordinepsicologimarche.it/ordine-informa/newsletter-n-19-2025-incontro-sui-disturbi-da-attacco-di-panico-con-le-scuole-di-psicoterapia-della-regione-marche/

Vi aspettiamo: perché dal confronto nascono crescita, visione e comunità.

Giuseppe Lavenia

Bullismo e dintorni⬇️
24/09/2025

Bullismo e dintorni
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Bullismo e dintorni

Partiamo dalla base: il bullismo si riconosce da tre elementi fondamentali ossia intenzionalità, reiterazione e squilibrio di potere.

Non è una lite tra pari, non è un diverbio occasionale. È un’azione sistematica, costruita per umiliare, dominare, annientare l’altro. Il bullo non cerca un confronto, cerca una vittima. E la vittima è scelta perché percepita come più fragile, isolata, diversa. Questo è il cuore oscuro del bullismo.

Cyberbullismo

Il cyberbullismo è il volto più subdolo e vigliacco del bullismo.
Lo chiamo il ‘killer silenzioso’ perché colpisce senza tregua, senza limiti di tempo e di spazio, e soprattutto senza metterci la faccia.

Dietro uno schermo chiunque può trasformarsi in carnefice, moltiplicando l’impatto delle aggressioni, perché i contenuti restano online e continuano a ferire anche quando l’aggressore ha smesso di scrivere.

La strategia educativa? Mostrare ai ragazzi che il cyberbullismo non è ‘virtuale’ e che le ferite che lascia sono reali, profonde e spesso permanenti.

Chi agisce nell’ombra deve capire che non è invisibile, né innocuo ma è un aggressore a tutti gli effetti.

Agli adulti chiedo di non minimizzate mai, non cercate scuse, intervenite subito.

Genitori di ieri e di oggi

Ogni generazione di genitori cresce con un’ombra alle spalle, quella del modello che ha rifiutato.

Ieri prevaleva l’autorità cieca, oggi rischiamo l’opposto: la fragilità nell’assumere un ruolo educativo saldo.

Non esiste il genitore perfetto, ma deve esistere il genitore presente: colui o colei che sa dire no, che pone confini, che non delega lo smartphone o la scuola al posto suo.

Un adolescente senza limiti cresce senza bussola e, senza bussola, spesso, diventa lui stesso fonte di pericolo per sé e per gli altri.

Crescere il bullo

È più facile immedesimarsi nel dolore di chi subisce. Ma c’è un’altra verità che dobbiamo affrontare ossia che i bulli crescono in case reali, con genitori reali.

Nessuno sogna di crescere un carnefice, ma quando un figlio mostra tratti di prevaricazione, aggressività, disprezzo, l’unica strategia è riconoscerli e affrontarli, non negarli.

Il genitore di un bullo deve avere il coraggio di specchiarsi nelle azioni del figlio e chiedersi: dove ho lasciato vuoti?
Dove non ho posto limiti? Dove ho fallito nel mostrargli il valore della responsabilità?

Un bullo non è mai un incidente casuale. No, è il prodotto di un contesto che non ha funzionato.

E se non lo fermiamo, quel ragazzo che bullizza a scuola può diventare l’adulto che umilia, aggredisce, uccide.

Chiudo con due domande che ogni genitore dovrebbe porsi un po’ più spesso:
• Che cosa sto facendo, oggi, per insegnare a un ragazzo a rispettare i limiti, gli altri e se stesso?
• E cosa sto tollerando, per paura o per pigrizia, che invece dovrebbe essere fermato subito?

….un bullo non cresce da solo, così come una vittima non si difende da sola….
La responsabilità è nostra, di tutti noi adulti.

Sta a noi decidere se essere spettatori o attori del cambiamento.

-Dalla ferita narcisistica al Disturbo Narcisistico di Personalità- Grazie alla collega Roberta Bruzzone Psicologa e Cri...
15/09/2025

-Dalla ferita narcisistica al Disturbo Narcisistico di Personalità-
Grazie alla collega Roberta Bruzzone Psicologa e Criminologa
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Amici, buongiorno rispondo qui al numerosi messaggi che stanno arrivando da parte di molti di voi che mi chiedono di esplicitare, in maniera semplice e comprensibile per tutti, il percorso che porta allo sviluppo della personalità narcisistica. Ecco in sintesi i passaggi principali che non mancano mai nello sviluppo di questo tipo di condizione…condizione che, è bene ribadirlo, una volta instaurata è difficilmente reversibile.

Dalla ferita narcisistica al Disturbo Narcisistico di Personalità

Il terreno di origine: l’infanzia

Ogni disturbo di personalità ha radici precoci. Nel caso del narcisismo patologico, l’elemento scatenante è la cosiddetta ferita narcisistica:
• Un bambino esposto troppo presto al giudizio, alla vergogna o alla derisione.
• Oppure un bambino ridotto a proiezione dei desideri del genitore, trattato come un’estensione e non come un individuo.
• Talvolta, il contrario: un’idealizzazione eccessiva (“sei speciale, invincibile, superiore”) che nega comunque al bambino la possibilità di sentirsi autentico.

In entrambi i casi, il messaggio implicito è lo stesso: “Non vali per ciò che sei, ma solo per ciò che rappresenti per me o per gli altri.”

La ferita narcisistica

La ferita nasce nel momento in cui il Sé del bambino viene colpito da un insulto profondo alla sua dignità:
• Vergogna tossica: sentirsi esposto, ridicolizzato, tradito nel bisogno di protezione.
• Senso di invisibilità: non essere riconosciuto, non esistere nello sguardo dell’altro.
• Confusione identitaria: non capire se ciò che sente è legittimo, perché il genitore lo nega o lo manipola.

La ferita non è un singolo episodio, ma un pattern ripetuto, che lascia cicatrici nella costruzione del Sé.

Meccanismi di difesa precoci

Per sopravvivere, il bambino impara presto a non sentire, a costruire una corazza:
• Scissione: separare il Sé fragile (nascosto e vulnerabile) da un Sé apparente (forte, brillante, ammirato).
• Negazione: cancellare il dolore interno sostituendolo con l’immagine di forza.
• Iperadattamento: cercare di essere ciò che gli altri vogliono, a costo di smarrire la propria autenticità.

Nasce così il falso Sé, un guscio scintillante costruito per difendere la ferita.

L’adolescenza: il bisogno di conferma

Con la crescita, quel falso Sé viene investito di energia:
• Compulsione a ottenere approvazione, successo, ammirazione.
• Difficoltà a tollerare critiche, frustrazioni, insuccessi (che risvegliano la ferita primordiale).
• Relazioni già caratterizzate da dinamiche di potere, controllo e manipolazione.

Ogni critica, ogni abbandono, ogni fallimento diventa una riattivazione della ferita originaria: il dolore che il narcisista farà di tutto per negare, restituendolo all’altro sotto forma di aggressività, svalutazione, indifferenza.

Età adulta e la cristallizzazione del disturbo

Se queste dinamiche non vengono elaborate, si struttura il Disturbo Narcisistico di Personalità:
• Grandiosità: convinzione di essere speciale, superiore, unico.
• Dipendenza dallo sguardo altrui: senza approvazione esterna, il Sé crolla.
• Assenza di empatia autentica: l’altro non è un soggetto, ma un oggetto funzionale.
• Relazioni distruttive: oscillazione continua tra idealizzazione e svalutazione.
• Vulnerabilità estrema: dietro la corazza, un vuoto abissale.

Il paradosso finale

Il narcisista vive prigioniero del suo stesso meccanismo difensivo:
• Ha costruito un’armatura per non soffrire, ma quell’armatura lo condanna all’eterna ricerca di un applauso che non basta mai.
• La sua ferita originaria non guarisce, ma viene continuamente alimentata da relazioni fallimentari e da un bisogno ossessivo di conferme.

Dietro la maschera della forza, c’è un bambino che non è mai stato visto davvero.

Vi ricordo che per approfondire tutti gli aspetti del narcisismo maligno, in tutte le sue molteplici manifestazioni, potete seguire la mia serie disponibile su RaiPlay dedicata a questo tema che si intitola nella mente di Narciso

✅ NEWS BONUS PSICOLOGO 2025🗨️ A chi è rivolto?A tutti i cittadini con ISEE valido non superiore a 50.000 euro per sosten...
12/08/2025

✅ NEWS BONUS PSICOLOGO 2025

🗨️ A chi è rivolto?
A tutti i cittadini con ISEE valido non superiore a 50.000 euro per sostenere il benessere psicologico e far fronte a condizioni come ansia, stress e depressione.

⏳ Quando presentare la domanda?
La finestra per le domande si apre il 15 settembre 2025 e si chiude il 14 novembre 2025.

✅ NEWS BONUS PSICOLOGO 2025

Dal 15 settembre al 14 novembre 2025* si potrà richiedere online il Bonus psicologo tramite il servizio INPS “Contributo sessioni psicoterapia – domande 2025”, accedendo con SPID (livello 2+), CIE 3.0 o CNS.

La domanda si può presentare:
👉 Sul portale INPS (percorso: Sostegni, Sussidi e Indennità > Esplora > Strumenti > Vedi tutti > Punto d’accesso alle prestazioni non pensionistiche).
👉 Tramite Contact Center: 803.164 (gratuito da fisso) o 06 164.164 (a pagamento da mobile).

❗Sarà possibile utilizzare il Bonus solo presso psicoterapeuti privati, regolarmente iscritti all’Albo degli Psicologi e presenti nell’elenco dei professionisti che hanno aderita all’iniziativa comunicandolo al CNOP.

📌Requisito economico: ISEE valido ≤ 50.000 € al momento della domanda (come previsto dal D.I. 10 luglio 2025).

-Il termine overthinking o "pensiero eccessivo", indica uno stile cognitivo caratterizzato da un'attività mentale contin...
21/07/2025

-Il termine overthinking o "pensiero eccessivo", indica uno stile cognitivo caratterizzato da un'attività mentale continua spesso non produttiva e si riscontra frequentemente nei disturbi d'ansia-

È importante saper distinguere tra riflessione utile e pensiero disfunzionale.

📌No stigma sulla SALUTE MENTALE
21/07/2025

📌No stigma sulla SALUTE MENTALE

Era molto ingrassato, non si tagliava più barba e capelli, faceva l’amore solo da ubriaco ed ha iniziato a pensare, a “sentire”, dentro di sé la presenza ingombrante di un’altra persona a lui sconosciuta.

Un giorno ha accompagnato un suo amico dallo psichiatra ed ha parlato di questo disagio con il terapeuta che ha immediatamente riconosciuto i sintomi dissociativi tipici della schizofrenia.
Così, hanno intrapreso insieme il percorso di cura che gli ha restituito il sorriso.

Mi piace ricordare il percorso di cura di Cesare Cremonini, da lui stesso reso pubblico in una intervista al Corriere della Sera di qualche anno fa, perché credo che possa essere di ispirazione per tante persone che stanno soffrendo a causa di un disagio mentale.

Smettiamola di pensare che dallo psicologo, dallo psicoterapeuta o dallo psichiatra ci vanno “i pazzi”. Smettiamola di usare questa parola che ha il sapore antico dello stigma sociale, dell’insulto.

La mente può ammalarsi come qualsiasi altro “organo” del corpo umano, può avere bisogno di cure come qualsiasi altro “organo” e, come qualsiasi altro “organo”, può guarire.

Se state attraversando un momento difficile, non rassegnatevi, parlatene con una persona qualificata, insieme, ritroverete la strada di casa.

20.7.2025

Ottimo, Cesare
❤️

Repetita Iuvant

⚠️Non c'è salute senza salute mentale!
05/06/2025

⚠️Non c'è salute senza salute mentale!

L'europarlamentare PD attacca la giunta: “Nessuna programmazione, zero prevenzione. È inaccettabile essere fanalino di coda”

30/05/2025

I Disturbi del neurosviluppo sono disturbi che si manifestano nelle prime fasi di vita e si mantengono nell’età adulta.

Sono caratterizzati da deficit dello sviluppo che compromettono il funzionamento personale, sociale, scolastico o lavorativo.
Il range dei deficit varia da limitazioni molto specifiche dell’apprendimento (es. difficoltà nella lettura) fino alla compromissione globale delle abilità sociali e dell’intelligenza.

Rientrano nel campo dei disturbi del neurosviluppo:

➖ le Disabilità intellettive
➖ i Disturbi della comunicazione
➖ il Disturbo dello spettro dell’autismo
➖ il Disturbo da deficit di attenzione / iperattività (ADHD)
➖ il Disturbo specifico dell’apprendimento (DSA)
➖ i Disturbi del movimento

👉 Consulta la sezione dedicata ai Disturbi del Neurosviluppo su State of Mind, https://www.stateofmind.it/disturbi-neurosviluppo/

30/05/2025

🎗️ 30 Maggio – Giornata Mondiale della Sclerosi Multipla.
Oggi si celebra la Giornata Mondiale della Sclerosi Multipla, promossa a livello internazionale dalla Multiple Sclerosis International Federation (MSIF) e coordinata in Italia dall’Associazione Italiana Sclerosi Multipla (AISM).
La ricorrenza è un'occasione per sensibilizzare l'opinione pubblica sulla sclerosi multipla, promuovere la consapevolezza sulla malattia, il sostegno alla ricerca e favorire una società più inclusiva e solidale. Anche la Regione Marche aderisce alla Giornata illuminando la facciata di palazzo Raffaello di rosso, colore simbolo della battaglia contro la SM, per accendere i riflettori sulla malattia e su chi ogni giorno la affronta.

17/05/2025

Il 17 maggio 1990 l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha rimosso l’omosessualità dalla Classificazione Internazionale delle Malattie.

Un passaggio che ha segnato una trasformazione rilevante nei modelli interpretativi della salute psicologica, con effetti duraturi sul piano clinico, scientifico e culturale.

A 35 anni da quella revisione, la data rappresenta un momento di riflessione sulla responsabilità della comunità scientifica nel promuovere approcci fondati sull’evidenza, nel rispetto della persona e della sua identità.

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