
23/09/2025
Eye into Distortion – Guardare dentro la distorsione per riconoscere la verità
Ogni essere umano vive immerso in una rete di percezioni, credenze, emozioni e condizionamenti. Questo insieme costituisce la nostra distorsione della realtà: non vediamo le cose come sono, ma come la nostra mente ce le filtra.
1. La distorsione come necessità evolutiva
La distorsione non è un errore, ma una fase naturale della coscienza. Senza di essa non avremmo nulla da superare, nessun cammino di crescita. Ogni illusione porta con sé un messaggio nascosto: mostra dove la nostra visione è limitata e ci invita a spingerci oltre.
2. L’occhio della consapevolezza
“Eye into Distortion” significa sviluppare un occhio interiore capace di osservare ciò che deforma la realtà.
L’occhio esteriore vede la superficie.
L’occhio interiore vede il meccanismo che crea la superficie.
Allenare questo sguardo significa accorgersi, ad esempio, che una paura non nasce da un pericolo reale ma da una proiezione mentale, o che un giudizio sugli altri è solo il riflesso di qualcosa che non accettiamo in noi stessi.
3. Pratica di osservazione
Un approccio filosofico diventa pratico solo quando trova applicazione. Guardare dentro la distorsione significa:
Fermarsi davanti a un’emozione intensa (rabbia, gelosia, vittimismo) e chiedersi: cosa sto davvero vedendo?
Riconoscere che la mente produce interpretazioni, non fatti assoluti.
Portare luce di consapevolezza senza voler forzare la trasformazione: la chiarezza arriva da sé.
4. Dal conflitto alla chiarezza
La distorsione crea sofferenza perché ci identifichiamo con essa. L’occhio interiore, invece, ci ricorda che non siamo la distorsione, ma colui che la osserva. Questo passaggio dall’identificazione all’osservazione libera energie vitali e permette di muoversi verso la verità del Sé.
5. Una via quotidiana
Non si tratta di un’esperienza straordinaria, ma di un esercizio quotidiano: osservare i pensieri, i rapporti, le abitudini e riconoscere dove l’illusione prende il sopravvento. Ogni volta che illuminiamo una distorsione, diventiamo più liberi, più autentici e più centrati.
✨ Eye into Distortion è dunque un invito: non fuggire dalle illusioni, ma attraversarle con lo sguardo della coscienza. Solo chi osa guardare dentro la distorsione può ritrovare la verità che da sempre lo abita.
La struttura è semplice ma profonda, con fasi progressive: osservazione → riconoscimento → trasformazione → integrazione.
Protocollo pratico – Eye into Distortion
1. Preparazione (2-3 minuti)
Trova un luogo tranquillo.
Siediti comodo, chiudi gli occhi.
Porta l’attenzione al respiro, senza modificarlo, solo osservandolo.
👉 Obiettivo: creare uno spazio neutro da cui osservare.
2. Scelta della distorsione (3-5 minuti)
Porta alla mente una situazione recente in cui hai provato disagio (rabbia, paura, colpa, giudizio, ecc.).
Non cercare di cambiarla, limitati a ricordarla vividamente.
👉 Obiettivo: dare un “volto” alla distorsione da osservare.
3. Osservazione consapevole (5 minuti)
Domandati: Come si manifesta questa distorsione dentro di me?
Nel corpo (tensione, nodo allo stomaco, respiro corto…)
Nella mente (pensieri ripetitivi, scenari futuri, giudizi…)
Nelle emozioni (tristezza, rabbia, frustrazione…)
Scrivi su un foglio parole chiave o frasi brevi.
👉 Obiettivo: portare chiarezza su come la distorsione opera in te.
4. Riconoscimento (5 minuti)
Chiediti: Questa è la verità assoluta o solo un’interpretazione?
Nota come la distorsione deforma i fatti (es. “non mi ascoltano mai” → in realtà alcune persone ti ascoltano, ma l’emozione ingigantisce).
Ripeti mentalmente: Io non sono la distorsione. Io sono colui che osserva.
👉 Obiettivo: separare l’identità dall’illusione.
5. Trasformazione (5-10 minuti)
Porta luce sulla distorsione: immagina un occhio interiore che la osserva senza giudizio.
Inspira profondamente e, con ogni espirazione, lascia andare un frammento dell’illusione.
Se emergono intuizioni, scrivile.
👉 Obiettivo: trasformare la distorsione in chiarezza.
6. Integrazione (3 minuti)
Ringrazia la distorsione: ti ha mostrato un limite che potevi non vedere.
Ripeti come affermazione: Io vedo oltre la distorsione. Io scelgo la chiarezza.
Rimani qualche istante in silenzio, percependo leggerezza e apertura.
👉 Obiettivo: integrare l’esperienza e portarla nella vita quotidiana.
7. Applicazione quotidiana
Ogni sera, scegli un momento della giornata e chiediti:
Quale distorsione ho vissuto oggi? Come l’ho vista?
Dedica 3-5 minuti a scriverlo. Con il tempo, l’occhio interiore si allena a riconoscere la distorsione nel momento stesso in cui si manifesta.
✨ Questo protocollo unisce filosofia e pratica: non si limita a parlare di distorsioni, ma insegna a vederle, accoglierle e trasformarle.