Marta Nocelli - Psicologa Psicoterapeuta Pescara

Marta Nocelli - Psicologa Psicoterapeuta Pescara Psicoterapeuta individuale, di gruppo e istituzionale a indirizzo psicoanalitico

"L'inconscio è il luogo delle relazioni presenti nel singolo" S. H. Foulkes

"Nella vita psichica del singolo l'altro è sempre presente come modello, oggetto, soccorritore o nemico e pertanto, in quest'accezione più ampia ma indiscutibilmente legittima, la psicologia individuale è anche, fin da subito, psicologia sociale" Freud, 1921

11/09/2025

23/06/2025

Lettera aperta sull’orrore e sull’urgenza del pensiero

Coirag, Confederazione di organizzazioni italiane per la ricerca analitica sui gruppi, associazione che da sempre pone il dialogo, la relazione e l’ascolto al centro del proprio operare clinico, sente oggi il dovere di esprimere, con partecipazione e fermezza, la propria posizione contro ogni forma di guerra e di violenza armata che ferisce il nostro tempo.
Le guerre, in qualunque luogo si combattano e per qualunque ragione si invochino, sono sempre una sconfitta per l’umanità. Generano sofferenze senza misura, distruzione materiale e simbolica, lacerano i legami tra le persone e tra i popoli. Negano alle persone, bambini, donne, uomini, il diritto alla vita, alla dignità, alla speranza.
Come comunità di professionisti che lavorano per la salute mentale e la coesione sociale, Coirag rifiuta la logica della sopraffazione e della violenza. Nessun conflitto, per quanto doloroso e complesso, trova soluzione vera e duratura attraverso le armi. La corsa agli armamenti, il moltiplicarsi degli strumenti di distruzione, non obbediscono a una logica vincente: con la promessa di una falsa sicurezza alimentano invece paura, disgregazione, insicurezza, perdite.
La guerra propone la logica primitiva del “o tu o io”, la logica arcaica della sopravvivenza, che riduce l’altro a oggetto minaccioso, disumanizzato e cancella la possibilità di un incontro. L’impegno per rendere degna la vita di ogni essere umano ci chiama a non restare indifferenti davanti alla sofferenza. Sappiamo, purtroppo, che il dolore inflitto oggi darà luogo domani a generazioni di faide, di odio, di nuove ferite che si trasmettono come eredità amara e distruttiva.

In questo paesaggio devastato, ci interroga profondamente in quanto psicoterapeuti, la condizione degli adolescenti e dei giovani adulti, incastrati in un sentimento di invivibilità, testimoni quotidiani di un mondo lacerato e contraddittorio, privo di speranza quindi di futuro.

Voler scordare, pensare ad altro, fa parte delle difese che mettiamo in campo di fronte all’insopportabile. È umano e tutti possiamo esserne vittime. Proprio per questo è necessario riconoscere questa tendenza e impegnarci a contrastarla: per non tacere, per non dimenticare gli orrori del passato, per non ripeterli.
Ci riconosciamo nei principi sanciti dal diritto internazionale e nelle convenzioni che proteggono la dignità e i diritti fondamentali della persona. Condanniamo ogni atto che umili la vita e la libertà delle persone e delle comunità e distrugga l’ambiente.
Crediamo che questo tempo di crisi richieda il coraggio di costruire gruppi di pensiero: spazi di confronto, ascolto e riflessione collettiva in cui elaborare insieme le sfide, i conflitti e le inquietanti derive del presente. Solo così si può salvaguardare la democrazia sul nostro pianeta e mantenere viva la possibilità di un futuro condiviso.

In questo mondo segnato da troppe guerre — visibili e invisibili — ci uniamo a chi chiede con forza il cessate il fuoco, la protezione dei civili, il ripristino delle condizioni per costruire la pace. Una pace che non sia soltanto assenza di armi, ma impegno quotidiano per la giustizia, l’equità, l’ascolto reciproco.
Invitiamo tutti — istituzioni, cittadini, comunità professionali — a continuare a credere nella possibilità di un mondo più giusto e più umano.

In un tempo che premia la reazione e punisce la riflessione, ribadiamo che pensare è un atto politico.
E che ogni guerra inizia quando smettiamo di pensare insieme.

Con dolore e impegno,

La comunità Coirag

Le neuroscienze hanno dimostrato come la lettura ad alta voce in età precoce, specialmente degli albi illustrati, svolga...
26/02/2025

Le neuroscienze hanno dimostrato come la lettura ad alta voce in età precoce, specialmente degli albi illustrati, svolga importanti funzioni nello sviluppo linguistico e comunicativo ma anche, più in generale, in quello cognitivo e socio-emotivo. La narrazione condivisa tra adulto e bambino può inoltre diventare veicolo di scambi profondi che gettano le basi della regolazione emotiva e della capacità di comprendere, descrivere e condividere i propri stati d'animo, facoltà che a loro volta aiutano a strutturare e integrare il senso del proprio Sè. È il caso di dire che siamo fatti della stessa sostanza delle storie che ci sono state narrate da bambini. I libri di favole illustrate sono un modo per comunicare contenuti profondi sia agli adulti di domani che ai bambini di ieri che ancora abitano teneramente dentro di noi e che tornano a galla con le allegorie e il suono poetico di quel linguaggio. Lunedì abbiamo assistito alla presentazione in anteprima di "Lucciole, squaletti e un po' di pastina", un bellissimo invito a spegnere TV e dispositivi, riaccendere le lucciole, nutrire e nutrirsi con parole autentiche e "sognare sogni semplici e colorati, come un bambino".

19/01/2025

Salute Mentale: quando Politica e Terzo Settore lavorano in rete.

Una mente sapiente dal cuore gentile non puó che splendere in eterno, grazie maestro 🫶
05/12/2024

Una mente sapiente dal cuore gentile non puó che splendere in eterno, grazie maestro 🫶

Sì è spento Eugenio Borgna, maestro di Fenomenologia e umanità.

Lo ricordiamo attraverso le parole del saggista D'Alessandro

https://www.spiweb.it/cultura-e-societa/cultura/eugenio-borgna-la-grandezza-dellumilta-d-dalessandro-huffpost-5-12-2024/

"Tre amici psichiatri, alla notizia della morte, senza mettersi d’accordo, mi hanno parlato della sua umiltà. Il Professore mai aveva la verità, mai la pronunciava, sapendo che possono esistere diverse verità e quella che ci può capitare di pronunciare è soltanto la nostra. La sua era una riflessione profonda sull’esistenza, sulle vertigini dell’esistenza, sull’indicibile silenzio.

Già, gli aggettivi “vertiginoso” e “indicibile” ricorrono spesso nei suoi libri. Erano i termini che giungevano dalla sofferenza, dalla malattia, dall’eclissi dello sguardo dei suoi tanti pazienti impazienti, dei folli che non sono tanto distanti dai cosiddetti normali. Erano i termini che racchiudevano una storia fatta di sacrifici e sensibilità, di ascolto della parola e del silenzio provenienti dai pazienti impazienti, da chi mai sapeva se potessero reggere tanto dolore."

❣️
13/08/2024

❣️

Il 13 Agosto nasceva Jean Bergeret.
"Il mio tentativo attuale di definire la nozione di “normalità" non mi soddisfa interamente, non foss'altro che per la sua lunghezza; ma mi riesce difficile, per ora, ridurre il numero dei suoi parametri.
Ecco il mio tentativo di definizione:
>
Sarebbe dunque necessario insistere sull'indipendenza del concetto
di “normalità" dalla nozione di struttura." (Jean Bergeret, "La personalità normale e patologica, 1996, pg.11)

Quello che chiamo yoga non è solo la ginnastica benefica che pratichiamo in tanti, ma un insieme di discipline che miran...
11/07/2024

Quello che chiamo yoga non è solo la ginnastica benefica che pratichiamo in tanti, ma un insieme di discipline che mirano ad ampliare e unificare la coscienza. Lo yoga afferma che siamo qualcosa di diverso dal nostro piccolo io confuso, frammentato, spaurito, e che a questo qualcosa possiamo avere accesso. C'è una strada da percorrere, altri l’hanno imboccata prima di noi e ce la indicano. Se quanto dico è vero vale la pena di andare a vedere. (Emmanuel Carrere)

"Il male immaginario è romantico, romanzesco, vario; il male reale incolore ... desertico, noioso. Il bene immaginario è...
10/03/2024

"Il male immaginario è romantico, romanzesco, vario; il male reale incolore ... desertico, noioso. Il bene immaginario è noioso; il bene reale è sempre nuovo, meraviglioso, inebriante. (S. Wail)
Si parla troppo, e con troppa compiacenza, del mistero del male. Essere disposti a morire per uccidere, essere disposti a morire per salvare: qual è il mistero più grande?"

Carrère ha una maestria nel penetrare la complessità di qualsiasi animo umano, dal più terribile al più amabile, e ogni volta, anche nel narrare alcuni tra i più drammatici casi di cronaca, non trascura mai di lasciarci quell'indispensabile sfondo di speranza


Paziente e analista s’impegnano a creare le condizioni per migliorare la capacità dell'analizzando di sognare i suoi sog...
07/02/2024

Paziente e analista s’impegnano a creare le condizioni per migliorare la capacità dell'analizzando di sognare i suoi sogni non sognati (bisogni, desideri, pensieri, scenari.. mai emersi).

Perché si realizzi questa condizione intersoggetiva, è fondamentale la qualità dell’assetto interno dell’analista, caratterizzato da una massima disponibilità verso il mondo esterno, dove l’assimilazione è l’inizio di tutta la conoscenza del mondo, cioè dell’altro.

Un tale assetto mentale permette all’analista di diventare la verità emotiva dell’analizzando, essere inconsciamente risonante con lui, senza che ci sia una transitoria fusione riguardante la perdita dei confini dell’io, favorendo l’emergere di un fenomeno di sincronicità rispetto alla dimensione temporale e di mirroring rispetto alla modalità di funzionamento.

  TRASFORMAZIONI ICONICHE DEL CONOSCIUTO NON PENSATO Il sogno, in questi ultimi anni, è stato oggetto di intensi e proficui interessi interdisciplinari e si è posto come oggetto di dialogo tra le Neuroscienze e la Psicoanalisi (a questo proposito ricordiamo gli studi di Mauro Mancia e quelli di F...

Tu, viaggiatore, non stancarti di andare, che sia per rocciose dune o rigogliose valli, tra memorie di antiche e grandi ...
21/01/2024

Tu, viaggiatore,
non stancarti di andare,
che sia per rocciose dune o rigogliose valli,
tra memorie di antiche e grandi civiltà,
o che sia dentro te stesso,
tra sepolti ricordi che premono per essere scoperti e trovare significato.
Il viaggio non è episodio fugace,
poiché di ciò che contempli con sguardo intimo e profondo
è poi l'anima a divenirne custode,
ancora più immensi i tesori di cui appropriarsi
quando la mente vi torna.
Tu, viaggiatore,
non stancarti di porgere ascolto,
che ogni luogo al mondo
insegna a stare al mondo,
come questa terra
rossa ma non di guerra,
che ha risparmiato sangue e non il suo cuore,
che i secoli incanta con le sue meraviglie,
di cui tra tutte la più grande
è la capacità di mantenere rispetto e pace
nell'immenso dolore che c'è attorno,
l'unico che non può trovare significato.
(M. Nocelli Psy)

Dedicato a che ringrazio di cuore per la meravigliosa esperienza in Giordania e per la condivisione autentica che moltiplica la bellezza ❤️

Dostoevskij affermava: "l'uomo è un mistero. Se per chiarirlo vi si passa la nostra intera vita non abbiamo perduto il n...
30/12/2023

Dostoevskij affermava: "l'uomo è un mistero. Se per chiarirlo vi si passa la nostra intera vita non abbiamo perduto il nostro tempo". E aggiungeva: "mi occupo di questo mistero perché voglio essere un uomo".

Il mistero non sminuisce la conoscenza che vi conduce ma ci chiede di accettare consapevolmente la nostra aspirazione alla gioia che ci dà il senso (illusorio? Veritiero?) di unirci a un'innominabile sublimità che ci trascende. Ci fa comprendere che vivere è una navigazione in un oceano di dubbi, ci incoraggia ad agire nell'incertezza, sapendo prendere le parti di Eros nella lotta contro Thanatos. Ci pungola a partecipare alla f***e avventura dell'umanità che mischia il sublime con l'orribile ed è parte integrante dell'avventura dell'universo. Noi continuiamo la nostra avventura in seno a quella cosmica senza sapere dove vanno.

Questo è il senso di questa mia avventura: muoversi ai confini della conoscenza per apprendere e sentire l'inseparabilità di conoscenza-ignoranza-mistero.

-ultimo libro dell'anno-


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