02/03/2023
Quando parliamo di amore infantile parliamo di un amore che alla fine non appaga, anche se sembra farlo: chi sperimenta un amore di questo tipo in realtà non si sente amato come davvero vorrebbe e non ama come si dovrebbe. L’amore infantile, per sua natura, porta a delle continue delusioni e insoddisfazioni, perché va alla ricerca di qualcuno che riesca a colmare i suoi vuoti e le sue mancanze. L’amore infantile nasce, infatti, dal bisogno di essere amati ed approvati dall’altro, poiché solo in questo modo ci si sente parte del mondo. Questo significa che alla base c’è una persona con una labile autostima che proprio per questo ha bisogno dell’altro: da soli non ci si basta.
L’amore maturo, a differenza di quello infantile, non nasce da un bisogno, ma dal desiderio della realizzazione di sé. In un certo sento, non cerca approvazione né qualcuno per colmare o curare le proprie ferite, non parte da una situazione di insoddisfazione: chi sperimenta questo amore non ha bisogno di cercare e quindi trovare l’amore per sentirsi appagato, poiché si sente già appagato e realizzato con se stesso. L’altro è un valore aggiunto, qualcuno con cui condividere la propria vita, con la consapevolezza di essere liberi di farlo.
Per poter essere maturi dal punto di vista emotivo e dunque sperimentare un amore maturo dobbiamo partire da noi: che significa questo? Dobbiamo riuscire a prendere consapevolezza del fatto che se vogliamo essere amati, dobbiamo innanzitutto riuscire ad amarci. Non bisogna aver bisogno dell’altro, ma bisogna averne voglia: in questo senso dovete annaffiare la vostra autostima.
Fromm diceva che l’amore infantile afferma “amo perché mi amano”. L’amore maturo invece afferma: “mi amano perché so amare, perché amo me stesso”. Dunque iniziate ad amarvi e a saperlo fare: l’amor proprio è la base di tutto. Imparate a riconoscere i vostri bisogni e il diritto di poterli soddisfare: se non lo fate voi, non potrà farlo nessun altro. Liberatevi dell’etichetta che vi siete messi addosso nel tempo e concedetevi il lusso di potervi riscoprire e apprezzare. Non siete quello che vi raccontate o che vi siete raccontati fin’ora, siete molto di più e dovete darvi la possibilità di saperlo, di scoprirvi.