Dott.ssa Federica Vellante, Psichiatra

Dott.ssa Federica Vellante, Psichiatra Psichiatria E(‘) Dolore Mentale

 Non solo Fisica E Amore, perché?     e  .La   ha a che vedere, fra l altro, con la   in cui si sviluppa.  Questa spesso...
12/12/2023

Non solo Fisica E Amore, perché?

e .

La ha a che vedere, fra l altro, con la in cui si sviluppa. Questa spesso ha un funzionamento , .

Quello può essere un che si insinua nel quotidiano di ogni relazione, o un di vero e proprio.
Il Funzionamento Borderline può essere presente anche in di diagnosi .
Psicotraumatologia, Psicoanalisi, Teoria dell’attaccamento, Psichiatria, fra le altre, entrano in campo quando si parla di Borderline, a sottolineare la complessità di tale termine.
Il punto cardine dell Amore che può definirsi Borderline è ‘come si viene amati’ in un ‘gioco’ (a due) che oscilla tra / e / nella necessità di avere relazionale sull , considerato spesso Oggetto.
L atteggiamento del soggetto che funziona al Borderline è generato nell’adattamento alla sua realtà soggettiva, dallo psicosviluppo, spesso ha radice traumatica e permette di “sopravvivere a se stessi”, spesso in solitudine, controllandoSi attraverso la ripetizione di comportamenti disfunzionali che hanno a che vedere col controllo spesso.
Questi, che possono esprimessi in una relazione, si incastrano spesso con chi Sta/ accoglie tale modalità comportamentale , necessitando probabilmente ed in momenti diversi, di fare altrettanto in un gioco a due.




Bibliografia.

ANTONELLO CORREALE: IL QUADRO BORDERLINE IN PUNTI - Il Foglio Psichiatrico

https://www.ilfogliopsichiatrico.it/2020/04/04/9797/

In Foto : “Una parte del Grande Cretto di Burri a Gibellina”

Il Grande Cretto di Burri, l’impatto imponente da apocalisse dell’arte - Il Quotidiano del Sud

@ I Farmaci non Curano i Problemi Esistenziali, è necessaria una terapia integrata : farmaco e  psicoterapia che puntino...
14/10/2023

@ I Farmaci non Curano i Problemi Esistenziali, è necessaria una terapia integrata : farmaco e psicoterapia che puntino all’integrazione dell Essere Se’.
Bloccare la pubertà? Prudenza, dice lo psicoanalista Thanopulos: “I farmaci non curano i problemi esistenziali”. Paola Tavella lo intervista nel Foglio del weekend
https://edicola.ilfoglio.it/newsstand/index.php
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08/10/2023

10 ottobre 2023
🍀 GIORNATA MONDIALE DELLA SALUTE MENTALE.🍀

🍀 Lunedì 9 ottobre 2023 dalle ore 15.30 alle ore 19.00 sarò lieto di dare notizie sui servizi offerti dal mio studio professionale di riabilitazione psichiatrica.

🍀 Potete prenotare un appuntamento GRATUITO della durata di 30 minuti, sia recandovi direttamente in studio oppure in modalità teleriabilitazione telefonando al n°3476092201 o mandando un messaggio wathsapp o Messenger.

🍀 Studio professionale di riabilitazione psichiatrica dott. Alessio Moretti.
Via G. Pianell n°27 Chieti

La     ha a che fare con il Movimento intorno A ciò che  - .Il     può in tal senso essere pensato come evento che, con ...
02/10/2023

La ha a che fare con il Movimento intorno A ciò che - .
Il può in tal senso essere pensato come evento che, con Adeguato progetto di cura e conoscenza di Se, muove verso la Soggettività e la Salute Mentale.
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«La concezione lacaniana della pulsione è centrata più sul movimento che sull’oggetto. La vera meta della pulsione è il suo mettersi in moto, è il percorso di andata e ritorno attorno a un oggetto che, essendo immateriale, non può essere colto come tale; oggetto la cui caduta, tuttavia, serve a istituire quel vuoto intorno al quale la pulsione può girare e che un qualunque oggetto può illudere il soggetto di riempire. Senza perdita dell’oggetto, la pulsione non potrebbe nascere, proprio come il desiderio con il quale condivide l’origine».

Godimento e desiderio: riflessioni su Vivere la pulsione di Franco Lolli, Carmen Gurnari, pp. 307-308.

Per leggere l’articolo completo:http://www.inconsciorivista.it/wp-content/uploads/2022/11/Gurnari_n13.pdf

03/09/2023

HOLDING
A cura di Maria Antoncecchi
La parola (che deriva dal verbo to hold=tenere) è stata tradotta in italiano con il termine “sostenere” e si riferisce ad una funzione materna primaria necessaria allo sviluppo psichico del bambino. Il suo significato va da un senso strettamente fisico, come tenere in braccio l’infante, all’insieme delle cure ambientali volte a rispondere ai bisogni del bambino (per i due significati si sovrappongono).

Il concetto è inserito all’interno della teoria dello sviluppo emotivo di Donald W. Winnicott.
Egli parte dall’idea che c’è una fase in cui il , o meglio l’infante (la parola infante si riferisce al periodo che precede la comparsa del linguaggio), dipende completamente dalle cure materne. La coppia madre-figlio costituisce un sistema unico, tanto che le cure materne e l’infante non possono essere considerati disgiunti. Questa condizione si crea nelle prime fasi del rapporto madre-bambino, quando non esiste un separato dalle cure materne e l’infante si trova in una condizione di dipendenza assoluta .
Le cure materne si basano sulla sensibilità e sulla capacità empatica della madre che, grazie a uno stato mentale definito da Winnicott “ materna primaria”, è in grado di identificarsi con l’infante e di rispondere ai suoi bisogni.
Winnicott parte dall’idea che le cure genitoriali soddisfacenti permettono al potenziale ereditario del bambino di accrescersi e svilupparsi e le suddivide in tre stadi che si sovrappongono:
a) il sostenere
b) la madre e l’infante che vivono insieme
c) padre, madre e infante che vivono tutti e tre insieme
Al primo stadio, quello del sostenere, sono collegati eventi complessi dello sviluppo psicologico.
Si tratta di esperienze che danno al bambino la possibilità di cominciare a esistere e di strutturare un Io personale. Le cure ambientali hanno sia la funzione di rispondere ai bisogni fisiologici del bambino (nei primi mesi di vita fisiologia e psicologia non sono ancora differenziate), sia quella di proteggere il bambino dalle pressioni del mondo esterno.
Quando le cose vanno abbastanza bene si costruisce nell’infante la “continuità dell’essere” che è il fondamento dell’Io che passerà da un iniziale stato non integrato ad un sentimento di unità nello spazio e nel tempo (integrazione).
Un ambiente emotivamente solido e sicuro protegge il bambino dalle interferenze interne ed esterne ( ) che, secondo Winnicott, possono, se eccessive o troppo precoci, disturbare il processo di sviluppo.
Questo “isolamento protettivo” è importante in quanto permetterà all’Io dell’infante di crescere e rafforzarsi e di affrontare gli “urti” della realtà con gradualità.
Se la funzione di protezione non è svolta adeguatamente si determinerà una del senso di esistenza personale che può generare una minaccia di annichilimento (angoscia di disintegrazione).
Continua su Spipedia di Spiweb:
https://www.spiweb.it/la-ricerca/ricerca/spipedia/
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03/07/2023

Ognuno di noi fa o ha fatto parte di un Gruppo.

Ogni gruppo può considerarsi uno di Chi lo compone, delle che lo compongono: tra il di Confronto e la di Difesa.

o vs o

03/07/2023

𝐌𝐞𝐜𝐜𝐚𝐧𝐢𝐬𝐦𝐨 𝐝’𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐝𝐞𝐥 𝐥𝐢𝐭𝐢𝐨: 𝐩𝐞𝐫𝐜𝐡𝐞́ 𝐞̀ 𝐟𝐨𝐧𝐝𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐚𝐥𝐞 𝐧𝐞𝐥 𝐭𝐫𝐚𝐭𝐭𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐨 𝐝𝐞𝐥 𝐝𝐢𝐬𝐭𝐮𝐫𝐛𝐨 𝐛𝐢𝐩𝐨𝐥𝐚𝐫𝐞.

Il litio è il terzo elemento della tavola periodica, nella stessa colonna dell'idrogeno e del sodio. Nonostante alcuni problemi di tollerabilità (spesso risolti con la formulazione a rilascio prolungato), il litio rimane ancora il gold standard nel trattamento profilattico del disturbo affettivo bipolare. L'efficacia del trattamento a lungo termine con il litio è supportata da almeno dieci studi controllati e in doppio cieco e supera di gran lunga il supporto disponibile per altre alternative come gli anticonvulsivanti o gli antipsicotici.
Potenzialmente coinvolto in un'ampia gamma di processi biologici e con una molteplicità di altri effetti, si è rivelato molto difficile accertare il meccanismo o i meccanismi chiave di azione del litio nella regolazione dell'umore e del comportamento. Il litio può sostituirsi al sodio (Na+), al potassio (K+), al calcio (Ca2+) e al magnesio (Mg2+) e può avere effetti sull'elettrofisiologia della membrana cellulare. Il litio interagisce con i sistemi che coinvolgono altri cationi, tra cui il rilascio di neurotrasmettitori e i sistemi di secondi messaggeri (ad esempio l'adenilciclasi, l'inositolo-1,4,5-trifosfato, l’acido arachidonico, la proteinchinasi C, le proteine G e il Ca2+), bloccando di fatto le azioni di trasmettitori e ormoni.
È stato dimostrato che le persone affette da disturbo bipolare presentano concentrazioni intracellulari di sodio e calcio più elevate rispetto ai controlli e che il litio può ridurle. È interessante notare che i geni legati al calcio sono implicati nel disturbo bipolare. La glicogeno sintasi chinasi 3 (GSK3), la proteina legante l'elemento di risposta al cAMP (CREB) e i meccanismi legati alla Na(+)/K(+) ATPasi possono essere importanti per gli effetti del litio.
È stato inoltre dimostrato che il litio ha effetti antiossidativi attraverso vari meccanismi, come l'aumento degli antiossidanti, la riduzione dell'espressione delle proteine dello stress, la riduzione delle molecole proinfiammatorie e l'attenuazione delle risposte immunitarie allo stress.
Il litio può avere effetti neuroprotettivi che preservano la funzione dei neuroni e dei circuiti neuronali. Il litio promuove anche la creazione di nuovi neuroni (neurogenesi) nell'ippocampo, potenzialmente importante per l'apprendimento, la memoria e le risposte allo stress.
Il fattore neurotrofico di derivazione cerebrale (BDNF) è ben noto per il suo coinvolgimento nella maturazione, differenziazione e sopravvivenza dei neuroni, nella plasticità sinaptica e nel consolidamento della memoria a lungo termine ed è altamente espresso nella corteccia cerebrale e nell'ippocampo. Numerosi studi hanno riportato una diminuzione dei livelli di BDNF nei pazienti affetti da depressione bipolare e mania, nonché una correlazione tra bassi livelli di BDNF e gravità dei sintomi di depressione e mania. I polimorfismi del gene BDNF sono stati associati anche al rischio di insorgenza di disturbo bipolare, all'insorgenza precoce della malattia, alla suicidalità, alla propensione a sviluppare cicli rapidi e alla risposta al trattamento. È stato ipotizzato che il litio prevenga la degenerazione cellulare attraverso l'aumento del BDNF e che il trattamento cronico con litio aumenti il BDNF.
Sebbene la letteratura più antica relativa al possibile effetto neuroprotettivo del litio sia costituita in gran parte da studi in vitro o su animali, è stato suggerito inoltre che il litio possa prevenire la transizione verso la demenza.
Il litio è presente a bassi livelli nell'ambiente (ad esempio nell'acqua potabile) e il litio "ambientale" nell'acqua del rubinetto è stato segnalato come inversamente correlato al suicidio e alla demenza a livello di popolazione.

Voci bibliografiche.
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Won E, Kim YK. An Oldie but Goodie: Lithium in the Treatment of Bipolar Disorder through Neuroprotective and Neurotrophic Mechanisms. Int J Mol Sci. 2017;18(12):2679.
Rakofsky JJ, Lucido MJ, Dunlop BW. Lithium in the treatment of acute bipolar depression: A systematic review and meta-analysis. J Affect Disord. 2022;308:268-280.
Abu-Hijleh FA, Prashar S, Joshi H, Sharma R, Frey BN, Mishra RK. Novel mechanism of action for the mood stabilizer lithium. Bipolar Disord. 2021;23(1):76-83.
Martinotti G, Pettorruso M, De Berardis D, Dell'Osso B, Di Sciascio G, Fiorillo A, Sani G, Albert U. Clinical use of lithium and new re**rd formulation: results of a survey on italian psychiatrists. Riv Psichiatr. 2020;55(5):269-280.

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