06/03/2024
Ecco cosa diceva un grande scienziato come il dottor Crescentini durante un convegno: "Fino ad ora tutta la biologia e la medicina in generale si è occupata di segnali chimici, i segnali fisici ignorati, misconosciuti. Curiosamente, la parte più nobile è la segnalazione fisica, perché qualsiasi tipo di lesione del corpo umano, viene segnalata al sistema con dei segnali di tipo elettromagnetico. Ad esempio: se abbiamo una ferita in qualsiasi parte del corpo, il corpo ha la necessità di sapere dove si trova la ferita, quanto è profonda, quanti tessuti ha inglobato, come è fatto il margine, se nella ferita ci sono dei batteri o altro. In base a tali informazioni si attivano una serie di cascate chimiche che vanno (se possibile) a riparare nella zona esatta e nella quantità esatta di tessuto che deve essere neoformato. Tutto ciò sembrerebbe scontato ma non lo è affatto, perché, quando il corpo umano deve attivare una cascata morfogenetica, cioè una cascata preposta alla ricostruzione dei tessuti in maniera tridimensionale, non solo deve sapere quale pathway (cascata chimica) deve attivare, ma deve conoscere esattamente per quanto tempo lo deve fare e quando fermarsi: dove farlo, per quanto tempo farlo e dove fermarsi. E’ evidente che tale azioni non è di tipo chimico perché la chimica non ha questo tipo di informazioni. L’informazione viene data dai sistemi elettronici (segnali): il tessuto leso mette sul bordo degli elettroni, questi elettroni, sono come delle lampade che si accendono e determinano la forma e la struttura della zona lesa da riparare. In base a questo e con una precisione assoluta, il corpo attiva esattamente la riparazione, nel tempo previsto, in quella zona precisa e di quel tessuto preciso. Possiamo immaginare che tra le varie staminali che si possono attivare, attiva esattamente quelle che servono per riparare quel tipo di tessuto che è stato leso"