Scintille di Saggezza - pagina

Scintille di Saggezza - pagina La Pagina approfondisce e promuove la spiritualità universale del gruppo di dialogo interreligioso Scintille di Saggezza.

12/10/2025

XXVIII Domenica (Luca 17,11-19): “…Gli vennero incontro dieci lebbrosi, che si fermarono a distanza e dissero ad alta voce: ‘Gesù, maestro, abbi pietà di noi’! Appena li vide, Gesù disse loro:’ Andate a presentarvi ai sacerdoti’. E mentre essi andavano, furono purificati.” L’invoc...

Un grande ringraziamento ai nuovi iscritti più attivi! 💎 Federico Migliarese, Cosimo Marcello ValentiLasciate un comment...
09/10/2025

Un grande ringraziamento ai nuovi iscritti più attivi! 💎 Federico Migliarese, Cosimo Marcello Valenti

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09/10/2025

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☸BUDDISMO☸

🎙Audio letture

🔸️️Respirare
di Shoukei Matsumoto

Chi pratica la meditazione lo sa bene: in India, sin dai tempi antichi, la respirazione è considerata il fondamento di uno spirito ordinato.
Si racconta che Shaka raggiunse il nirvana mentre stava meditando in silenzio sotto un albero di tiglio.

Sia quando dormiamo sia quando siamo svegli, noi non siamo consapevoli del fatto di vivere, o meglio, non siamo consapevoli che il cuore sta pompando, che il sangue circola nel nostro corpo, che stomaco e intestino si occupano del processo di digestione, che i polmoni ci permettono di respirare: all'interno del flusso di non-coscienza proprio degli esseri umani, sono poche le cose che si possono controllare sulla base degli intenti personali. Una di queste è la respirazione, appunto. Se la nostra anima è ingarbugliata lo sarà anche il nostro respiro, a dimostrazione dello stretto legame che intercorre tra spirito e respirazione. Cerchiamo di respirare correttamente e averne coscienza.

🔸️COME RESPIRARE
CORRETTAMENTE

I principi che stanno alla base della respirazione sono l'atto
dell'espirare e dell'inspirare. Prima di introdurre nel nostro corpo aria nuova è bene espellere quella che è già dentro. Attraverso una corretta respirazione si può agire sull'anima, sciogliendone i nodi e sottraendola allo stato di instabilità.

Vediamo come.

1. Prendete coscienza della zona del corpo al di sotto dell'ombelico e premetevi l'addome. Poi espirate lentamente attraverso la bocca.

2. Una volta espirato, fate entrare nell'addome aria nuova inspirando profondamente dal naso.





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08/10/2025

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☯️TAOISMO☯️

📣

🔸️Preghiere al Vento

Presentazione informale della religione taoista e brevissima liturgia semplificata dal Maestro Vincenzo di Ieso della Chiesa Taoista d'Italia in occasione dell'evento:
"Preghiere al vento"
tenutosi al Giardino delle Stanze Sonore in Bologna.
Introduzione del Prof. Raffaele Milani
Docente Università di Bologna.

https://youtu.be/M0MbAZnSuRc?si=QWTszeKu_aZUGQ0J




Presentazione informale della religione taoista e brevissima liturgia semplificata in occasione dell'evento:"Preghiere al vento" tenutosi al Giardino delle ...

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08/10/2025

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☯️TAOISMO☯️

🔸️️I TRE TESORI TAOISTI che possono salvare l'umanità- 4ª parte

💢Premessa

Leggere il Daode Jing è alla portata di tutti, perché esso è come uno specchio: ciascuno vi vede riflessa la sua immagine, quindi il suo vero, profondo significato è perduto.

"Seguire il Tao è la cosa più facile al mondo eppure le persone preferiscono le vie tortuose" (ddj cap. 53).

🍂🍁🍂

2️⃣° INTERPRETAZIONE DEL TESTO

Nella sua esposizione, l'autore segue una formula letteraria molto precisa, composta di 6 passaggi:

1° Preambolo
2° Affermazione dei San Bao (Compassione, moderazione e modestia)
3° Conseguenze nel seguirli
4° Effetto dell'ipocrisia degli uomini
5° Primarietà della Compassione sugli altri due
6°-Giustificazione divina (meta-valore)

3️⃣° - Conseguenze nel seguire i tre tesori

Dopo averli esposti, il Maestro chiarisce perché dobbiamo seguire i Tre Valori.
Grazie a loro possiamo essere: coraggiosi,
generosi e
modesti.

Ma vediamo il testo:

.

Daode jing 67

🔎Commento

Se agiremo con Amore per gli altri, quali paure potranno mai fermarci?
Avremo tutto il coraggio necessario per affrontare qualsiasi difficoltà.
Se non sprechiamo quanto il Cielo e la Terra ci danno,
potremo essere d'aiuto agli altri con grande magnanimità, senza restrizioni per alcuno.
Se non mi faccio possedere dalle cose che posseggo, qual è il confine della mia libertà di essere?
Se abbatto il mio Ego e la sua spasmodica voglia di affermazione di sé, se non cerco disperatamente
il potere, allora posso davvero essere una guida per gli altri perché li anteporrò a me stesso.
Il Santo taoista non cerca né vuole la fama e il potere.
Anzi li evita perché li considera una malattia infettiva e mortale.
Andate a leggere l'episodio esemplare descritto nel cap. 17 del Zhuangzi.

Zhuangzi sta pescando nel fiume Pu. Viene raggiunto da due dignitari del re di Chu, che gli offrono
mandato di governatore generale dello Stato. Un livello di potere secondo solo al re.
Zhuangzi sarebbe potuto passare dall'estrema povertà, in cui viveva, all'estrema opulenza, nel sol tempo di dire "si!"
Invece lui, senza nemmeno girarsi dice: "andate via!"
È fin troppo chiaro.

Rev. M° Li Xuanzong ( Vincenzo Di Ieso ) della Chiesa Taoista d'Italia






05/10/2025

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☦Chiesa Ortodossa ☦

🔸️S. Serafino di Sarov

San Serafino di Sarov (1759-1833) è una delle figure spirituali più amate e riverite nella Chiesa ortodossa russa, noto non solo per la sua straordinaria vita di preghiera e contemplazione, ma anche per gli episodi soprannaturali e i miracoli che accompagnarono la sua esistenza e i suoi insegnamenti.

💫 Introduzione alla figura e storia

Nato a Kursk con il nome di Pròchor Isidorovič Mošnin, Serafino mostrò fin da bambino una profonda inclinazione verso la fede e la pietà. Un episodio della sua infanzia che segna il suo destino è la caduta da una impalcatura di una cattedrale in costruzione; dato per spacciato dai medici, fu miracolosamente salvato grazie all’intercessione della Vergine Maria, che gli apparve in visione. Da allora ebbe il dono di vedere gli angeli e comunicare con loro, un segno della sua speciale chiamata spirituale.

Entrò da giovane nel monastero di Sarov, dove visse prima come semplice monaco e poi come eremita per quindici anni in una foresta. Il suo esempio di vita austera, unito a una straordinaria ca**tà e saggezza, attrasse molti pellegrini. Morì nel 1833 e fu canonizzato dalla Chiesa ortodossa russa nel 1903.

💫 Spiritualità attraverso aneddoti e testi

La spiritualità di San Serafino si fonda sull’esperienza viva dello Spirito Santo, sulla preghiera incessante, sulla gioia interiore e sulla pace dell’anima. Durante la sua vita, Serafino raccomandava sempre di non abbandonarsi alla tristezza, definita un vero veleno per lo spirito, e invitava a cercare la gioia anche nelle prove.

Uno dei racconti più noti riguarda la sua conversazione con Nikolaj Motovilov, in cui San Serafino spiegò che il vero scopo della vita cristiana è l’acquisizione dello Spirito Santo, più importante di opere esteriori come digiuno o veglie, le quali restano solo mezzi.

Tra le sue frasi più celebri figurano: «La mente dell’uomo sveglio assomiglia al guardiano della Gerusalemme interna» e «Chi ama Dio si considera un viaggiatore sull’eterna terra».

💫 Episodi soprannaturali

La vita di San Serafino è ricca di episodi soprannaturali che mostrano la sua unicità spirituale. Uno tra i più emblematici è quello raccontato da Matrona Pleščejeva, una monaca del monastero di Diveevo, che apprese da Serafino di recitare «Signore, pietà» ad alta voce durante un cammino spirituale per vincere la paura. Durante il suo pellegrinaggio nella foresta, la monaca incontrò un enorme orso vicino all’eremo di Serafino, che alla sua vista si spaventò a tal punto da cadere. Serafino allora comandò con un cenno all’orso di allontanarsi, cosa che l’animale fece obbediente, tornando poi ad accucciarsi ai suoi piedi come se fosse un agnello. Il santo gli dava da mangiare e la monaca stessa, superata la paura, quel giorno nutrì l’orso con del pane. Serafino spiegò che, così come un leone aveva servito un santo sulle rive del Giordano, allo stesso modo le bestie selvagge obbedivano a lui, segno del suo dominio spirituale e della santità che irradiava.

Un altro episodio sorprendente riguarda la caduta del giovane Pròchor da una grande altezza, giudicata mortale; fu ugualmente salvato grazie a una visione della Vergine, seguita dal dono soprannaturale della vista degli angeli. Questo miracolo inaugurò la sua vita di grazia profonda con i mondi spirituali.

San Serafino raccontava anche miracoli derivati dal potere della preghiera umile e fedele, ribadendo che persino una preghiera sincera di una madre peccatrice riuscì a resuscitare il figlio morto, sottolineando la misericordia infinita di Dio.

💫 Miracoli attribuiti

Nel contesto storico della Russia del XVIII e XIX secolo, caratterizzato da grandi sfide sociali e spirituali, i miracoli di San Serafino furono moltissimi e sono ancora ricordati per la loro efficacia e semplicità. Tra i più noti:

🔅 Guarigioni inspiegabili di malati gravi, molte volte semplicemente toccati o sfiorati dal mantello o dalle mani di Serafino, il cui potere taumaturgico era riconosciuto anche dai suoi superiori che ne limitarono l’esercizio pubblico per evitare clamori eccessivi.

🔅 L’episodio del suo orso, simbolo di un’armonia rivoluzionaria tra l’uomo e la natura, che manifesta la santità come forza che abbatte le barriere della paura.

🔅 La guarigione da una malattia giudicata mortale durante la sua infanzia per intercessione della Madonna e la visione degli angeli, che lo accompagnarono spiritualmente per tutta la vita.

Questi miracoli non sono meri fatti straordinari, ma testimonianze della sua profonda unione con Dio e dell'azione vivificante dello Spirito Santo. Essi hanno contribuito a ispirare fede e speranza in un’epoca di grandi difficoltà e rimangono vivi nella tradizione spirituale ortodossa.

💫 Importanza universale e attualità

San Serafino di Sarov rappresenta un modello spirituale che supera i confini religiosi e culturali. Il suo messaggio di gioia, pace interiore e amore verso tutte le creature è un invito universale alla ricerca del divino nelle proprie vite. In un mondo contemporaneo segnato da tensioni, crisi esistenziali e distacco dalla spiritualità autentica, la sua figura risplende come esempio di santità accessibile e coinvolgente.

L’eredità di San Serafino aiuta a riscoprire il valore della preghiera vera, della trasformazione interiore e della comunione con il creato, consigliando a tutti di mantenere viva la speranza e la fede nonostante le difficoltà.

In conclusione, San Serafino di Sarov è non solo un grande mistico della tradizione ortodossa, ma anche un testimone universale, capace di parlare al cuore di chiunque desideri un cammino spirituale profondo, basato sul silenzio, la grazia e la gioia interiore.

💫 S. Serafino e S. Francesco

San Serafino di Sarov si distingue per una spiritualità profondamente contemplativa, incentrata sull’esperienza dello Spirito Santo e sul silenzio interiore, mentre San Francesco d’Assisi è il modello dell’imitazione attiva e gioiosa di Cristo nel mondo, attraverso la povertà e l’amore concreto verso ogni creatura. Entrambi incarnano però una mistica della gioia e dell’umiltà - essa li rende capaci di trasfigurare nello Spirito natura e umanità ferita - paradigmatiche per ogni ricerca spirituale autentica.

🍁°•°•°•°•°•°•°•°•°•°•°•°•°•°•°•🍁                   🕎EBRAISMO🕎🗓MESE DI TISHRI, 18עשרת ימי תשובה - IL RITORNO📖Dio terribil...
04/10/2025

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🕎EBRAISMO🕎

🗓MESE DI TISHRI, 18

עשרת ימי תשובה - IL RITORNO

📖Dio terribile nelle Sue azioni,
Dio terribile nelle Sue azioni
concedici perdono nell'ora della chiusura.

אֵל נוֹרָא עֲלִילָה, אֵל נוֹרָא,
עֲלִילָה, הַמְצִיא לָנוּ מְחִילָה
בִּשְׁעַת הַנְּעִילָה.

🔎 RIFLESSIONE

Inno 'Dio terribile nelle sue azioni'( Piyut El Norà 'Alilà) - Libro di preghiere del giorno dell'espiazione(Machzor di Yom Kippur)

Arrivati a Ne'ilà, non chiediamo solo forza o chiarezza. Chiediamo
mechilà(perdono): che i nodi si sciolgano, che i debiti cadano, che ciò che pesa non abbia più potere di trattenerci. Il cuore può lasciar andare anche all'ultimo momento, poco prima della chiusura.

La teshuva(pentimento), oggi, è liberarsi dai pesi inutili per entrare più leggeri e consapevoli nel nuovo anno.

🌱 RADICE EBRAICA DEL GIORNO

Mem ם - Chet ח -Lamed ל
machȧl - perdonare, condonare

Questa radice esprime l'idea di perdono che annulla il debito.
Compare in parole come:
Mechilà (ח מ ח ו) - remissione, perdono che scioglie debito od offesa
Machul (מ ח ו ל ) - perdonato, assolto

ATTIVITÀ
Verso il tramonto di Yom Kippur, prenditi un momento di silenzio
per immaginare davanti a te una porta che sta per chiudersi. Scegli un pensiero, un errore, un peso che vuoi lasciarti indietro.
Poi, fa' un respiro profondo e immagina di varcare quella soglia conil cuore più leggero, pronta per ricominciare.


🍁°•°•°•°•°•°•°•°•°•°•°•°•°•°•°•🍁                   ☪️SUFISMO☪️🔸️Un Altro️ Diagramma Sufi di "Huwa Allāh".Questa immagine...
03/10/2025

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☪️SUFISMO☪️

🔸️Un Altro️ Diagramma Sufi di "Huwa Allāh".

Questa immagine è un classico diagramma Sufi di "Huwa Allāh" e "Allāh Huwa", che mostra come

>l'Essenza Divina (dhāt),

>i Nomi (asmā'),

>gli Attributi (ṣifāt) e

>gli Atti (afʿāl) irradiano dall'Uno e come

>la Realtà del Profeta (ḥaqīqat Muhammad) li rispecchia.

Esso rappresenta visivamente l'idea mistica di:

"Testimoniare l'Uno nei molti e i molti nell'Uno".

🔺️ Diagramma in alto.
("Lui è Dio")

🔅 "HUWA " (Lui) = la Realtà nascosta e invisibile.

🔅 "ALLĀH " = il Nome rivelato attraverso il quale si manifestano gli attributi.


🔻 Diagramma in
basso. ("Dio è Lui")

🔅 "ALLĀH " = il Nome rivelato attraverso il quale si manifestano gli attributi.

🔅 "HUWA " (Lui) = la Realtà nascosta e invisibile.

💫 Cosa insegna questo diagramma

Mostra due modalità complementari
di visione mistica:

🔅 Primo diagramma: lo sguardo interiore:

il Cercatore vede l'Uno nei molti (unità nascosta nella molteplicità).

🔅 Secondo diagramma:
lo sguardo esteriore:

il Cercatore vede i molti nell'Uno (diversità contenuta nell'unità).

Questo Shaykh Junayd al-Baghdādī chiamava la STAZIONE DI "UNIONE E SEPARAZIONE", che bilancia l'esperienza mistica dell'Unità (waḥdah) e la realtà vissuta della molteplicità (kathrah).

💫 Detti degli Awliyāʾ che riflettono
questo diagramma:

🔅 SAYYIDNA IMAM ʿAlī:

"Non ho mai visto altro che questo
Ho visto Allah prima, dopo e con esso."

(Questo è : vedere Allah in ogni cosa.)

🔅 SHAYKH AL-JUNAYD AL-BAGHDĀDĪ:

"Il colore dell'acqua è il colore del suo recipiente."

Gli Attributi Divini appaiono secondo la molteplicità delle forme dei ricettacoli, un'unica Realtà.

🔅 SHAYKH SHU : ’L-NŪN AL-MASHRĪ:

"Gli gnostici vedono senza dualità;
le persone dalle forme esteriori vedono solo molteplicità."

🔅 SHAYKH ADB AL-QĀDIR AL-JĪLĀNĪ:

"Quando i veli degli attributi vengono sollevati,
la Luce dell'Essenza rimane."

🔅 SHAYKH MUHYIDDIN IBN 'ARABI:

"Egli è il Primo di ogni nome e l' Ultimo di ogni forma. In Lui gli opposti
si incontrano e il molteplice non è altro che l'Uno che appare."

💫 Lettura Sufi

🔅 "Huwa Allāh" (Egli è Allah) rappresenta la Realtà nascosta, conosciuta solo attraverso la rivelazione diretta (kashf).

🔅 "Allāh Huwa" (Allah [è] Lui) rappresenta la Realtà manifesta nei Nomi e negli Attributi.

🔅 Le frecce verso Dhāt, Ṣifāt, Asmā’, Afʿāl sono i QUATTRO grandi LIVELLI di MANIFESTAZIONE:

• Essenza (Dhāt)
• Attributi (Ṣifāt)
• Nomi (Asmā’)
• Atti (Afʿāl)

🔅 Le frecce verso Wujūd, ʿIlm, Nūr, Shuhūd sono le STAZIONI della PERCEZIONE dello GNOSTICO:

• Essere/Esistenza (la radice)
• Conoscenza (cognizione diretta)
• Luce (illuminazione)
• Testimonianza (realizzazione)

La Realtà del Profeta (Ḥaqīqat Muhammad) si erge come l'"istmo" (barzakh) tra
l'Essenza Invisibile e il cosmo visibile, come affermano molti poeti sufi:

"Se non fosse per Muhammad,
il mondo non esisterebbe."

Questa mappa è una "mappa" sufi del cosmo,
dei Nomi e del viaggio del Cercatore.
Mostra visivamente ciò che gli Awliyāʾ descrivono a parole:

➡️ L'Essenza Unica che si manifesta in innumerevoli forme

➡️ E le innumerevoli forme non sono altro che l'Essenza Unica.

Questa è la STAZIONE DI "SUSSISTENZA DOPO l'annientamento" dove

📌lo gnostico vede Unità e molteplicità simultaneamente.

https://youtu.be/aKV6X0m25Rg?si=nGpTDKaTTNH1Wwwl



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🍁°•°•°•°•°•°•°•°•°•°•°•°•°•°•°•🍁                       ☯️TAOISMO☯️🔸️️I TRE TESORI TAOISTI che possono salvare l'umanità-...
01/10/2025

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☯️TAOISMO☯️

🔸️️I TRE TESORI TAOISTI che possono salvare l'umanità- 3ª parte

💢Premessa

Leggere il Daode Jing è alla portata di tutti, perché esso è come uno specchio: ciascuno vi vede riflessa la sua immagine, quindi il suo vero, profondo significato è perduto.

"Seguire il Tao è la cosa più facile al mondo eppure le persone preferiscono le vie tortuose" (ddj cap. 53).

🍂🍁🍂

2️⃣° INTERPRETAZIONE DEL TESTO

Nella sua esposizione, l'autore segue una formula letteraria molto precisa, composta di 6 passaggi:

1° Preambolo
2° Affermazione dei San Bao
3° Conseguenze nel seguirli
4° Effetto dell'ipocrisia degli uomini
5° Primarietà della Compassione sugli altri due
6°-Giustificazione divina (meta-valore)

Ma leggiamo insieme cosa dice il testo:

2️⃣° - Affermazione: i San Bão

📖" In verità, io posseggo 3 tesori
Che mi tengo ben stretti e difendo:
Il primo è detto Compassione.
Il secondo è detto Frugalità(moderazione)
Il terzo è detto non osare considerarti il primo al mondo".

Daode jing 67

🔎Commento

BÃO vuol dire tesoro, gemma preziosa, un qualcosa di grande valore. Siamo portatori della fiammella divina perché siamo generati spiritualmente dal Tao.

Per noi taoisti, il Tao è la nostra Origine.
Siamo spiriti divini che animano un corpo.
La fiammella è il Tao dentro di me.
Questo è il vero tesoro da non perdere né far alterare o corrompere da nessuno.
Il cap. 53 dice: "la mia sola paura è quella di perdere il contatto con il Tao".

I Tre Valori sono modalità dell'agire del Tao nell'esistente.
Farli propri ci manda in risonanza (Gănying ) con il Tao stesso.
Per tutto questo, i SAN BÃO sono un qualcosa di prezioso per noi taoisti.

Nel momento in cui il Maestro dice "io posseggo", (wŏ you) vuole dire che queste tre virtù sono innate in ogni essere umano. Tutti possiamo attuarle. Basta solo scegliere di seguirle.

XIAN, vuol dire davanti, posizione anteriore rispetto a qualcosa che segue, il primo.
Ma in questa relazione, l'avvertimento del Maestro è perentorio:

"bù gǎn wéi - NON OSARE!".

Nella visione taoista HUÒ, PORSI INDIETRO, non mettersi in evidenza, farsi ultimo, cioè il contrario di xian, è l'atteggiamento da seguire in ogni occasione.

Un taoista non pretenderà mai il proscenio di un palco ma preferirà sempre mettersi nell'ultima fila (vedi ddj cap.6 e cap. 66).

Non imporrà mai le sue opinioni ma le esporrà con sincerità e senza doppi fini, qualora gli fosse richiesto. Altrimenti resterà in silenzio.

Quel "non osare" deriva inoltre dall'esperienza che conosciamo tutti: chi pretende di primeggiare e si impone con la forza, prima o poi è destinato a soccombere.
Ecco perché un taoista occuperà sempre la posizione più in basso, come l'acqua (cap. 8), e seguirà,
non anticiperà il popolo (cap. 66).

🔆Infine, sarà proprio l'essere modesti e umili, il farsi ultimi, che attiverà il punto di contatto tra l'umano e il divino dentro di noi, che il Daode Jing chiama XUAN PIN, il FEMMININO MISTICO, il portale che si apre sulla valle dell'immortalità (cap. 6).

Purtroppo il primeggiare è un dato convenzionale della nostra società.
Se tuo figlio non è il primo a suola, non sei contento; se in una gara non arrivi primo, non sei contento; e così via.
Il modello imposto è: non sei il primo, allora non vali.
Ma ci sono infiniti tipi di intelligenza, come quella artistica o musicale.
Ciascuno ha la sua e ciascuno è unico per questo.

Inoltre bù gan wéi tian xià xian, può avere una lettura che va oltre il comportamento
sociale.

Possiamo leggere infatti:
"Non osare considerarti prima (del) mondo".

Questa interpretazione deriva dal cap. 29 in cui si dice che

📌il mondo è un vaso sacro, coloro che vogliono conquistarlo, falliranno e soprattutto lo rovineranno e lo perderanno senza poterlo mai possedere.

Nella dottrina taoista, il mondo non ci è stato dato, come insegna quella cristiana.
Non ne siamo i padroni, ne siamo parte e dobbiamo fare la nostra parte per mantenerlo integro, non distruggerlo.
Ma della visione ecologica taoista ne parleremo un'altra volta.


Rev. M° Li Xuanzong ( Vincenzo Di Ieso ) della Chiesa Taoista d'Italia






🍁°•°•°•°•°•°•°•°•°•°•°•°•°•°•°•🍁                    🔱SIKHISMO🔱🔸️IL PAVONE NEL GURU GRANTH SAHIB (Testo Sacro dei S*k)🔆In...
29/09/2025

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🔱SIKHISMO🔱

🔸️IL PAVONE NEL GURU GRANTH SAHIB (Testo Sacro dei S*k)

🔆Introduzione

Questo testo, tratto da "Il Pavone nel Guru Granth Sahib", esplora la significativa rilevanza del pavone all'interno del **testo sacro dei S*kh**. L'introduzione stabilisce che l'uccello è stato un **simbolo religioso importante** in diverse culture antiche, rappresentando fertilità, regalità, e santità. Attraverso l'analisi di **inni (Shabad)** e commenti, l'autore spiega come il comportamento e l'aspetto del pavone servano da **metafore** per la saggezza spirituale e l'atteggiamento del devoto S*kh (Gurmukh). Le analogie illustrano concetti come l'apprendimento dello **Shabad (Parola del Guru)**, la fiducia nelle leggi divine **(Hukam)**, e l'accettazione gioiosa delle sfide della vita. Il testo conclude che, imitando l'esempio positivo del pavone, il Gurmukh può adornare la propria mente con la saggezza del Guru e attrarre gli altri verso il cammino spirituale.

🍂🍁🍂

📖 INNO E COMMENTO


🔎Commento: Nel caso di questo versetto – le buone materie prime e le opportunità si trovano nelle vicinanze. Le nostre bocche parlano di ciò che è nelle nostre menti. Man mano che apprendiamo la saggezza dello Shabad del Guru, la nostra bocca parlerà spontaneamente di affermazioni positive intricate al nostro ambiente, piuttosto che di negatività che causano la depressione ed il dissenso. La gente ascolta, la gente pensa, la gente reagisce, poi parla, poi altri ascoltano, reagiscono, parlano con gli altri; e la catena di comunicazione dalla bocca alla mente e vicecersa colpisce l’intera società. La bocca è lo strumento di condivisione di ciò che è nella mente. Uno dei segnali di comportamento agli altri di ciò che è nella sua mente. Altri reagiscono secondo le proprie parole e i propri comportamenti. La saggezza del Guru esalta parole sane e azioni che parlano di sé, della famiglia e della comunità.


🔎Commento Come è saggio il pavone che riconosce rapidamente ciò di cui ha bisogno, in secondo luogo per le risorse fisiche per sopravvivere, tutti i bisogni umani dipendono da un’istruzione, dall’abilità, dalla cooperazione, e dall’amore. Senza l’educazione del Guru Ji, nessuno può sopravvivere semplicemente avendo le risorse e non sapendo come farle funzionare. Il Guru Granth Sahib Ji ci insegna come seguire le Hukam, le leggi naturali dell’universo, l’abbraccio dell’amore infinito di Dio per tutti gli uomini che sostiene l’infinito. Una volta che vediamo questo, come succede per il pavone, poi ci incontriamo col Re: il nostro Signore.


🔎Tutti sanno che all’arrivo della primavera, la stagione delle piogge comanda il tempo di piantare i semi. I nostri corpi sono costantemente idratati, ma tendiamo ad ignorare che tutto il tempo è il tempo dell’agricoltura della mente, per seminare i semi della saggezza del Guru. La stagione secca della mente soprattutto necessita di idratazione dall’Amrit (acqua eterna) del Guru. I nostri comportamenti, sentimenti e parole producono la frutta, a seconda di come e con che cosa siamo nutriti ed a seconda dell’ambiente, cresciamo e viviamo


🔎L’occhio del pavone ed il Gurmukh sono ugualmente belli. L’occhio di Dio è il più squisito. Quando noi meditiamo sul Guru diciamo: “Vorrei ancora incontrare il mio Signore e Maestro, con facilità intuitiva; il Darshan, beata visione della sua forma, ineguagliabile bellezza.”. Non solo si comincia ad apprezzare il Creatore ma anche a riconoscere la bellezza della sua opera. L’egoista (manmukh) vede il mondo come brutto e ingiusto, ma il Gurmukh (il suo opposto che segue gli insegnamenti del Guru) si adatta alle sfide della vita, proprio come il pavone si adatta all’ambiente, cercando e sostenendo ogni opportunità per migliorare la propria vita. Il Gurmukh coglie ogni occasione per restare sulla beata visione del Guru Ji, piuttosto che la visione di maya, dell’avidità e del materialismo.


🔎Il pavone preferisce la montagna piena di vegetazione, piuttosto che la pianura sterile “. Come sciocchi scaviamo nelle zone della vita che provocano la distruzione per l’anima ed il corpo. Il manmukh viene attirato alle false promesse dei desideri dei 5 vizi. Il pavone ha un cervello piccolo, ma utilizza ogni parte del suo cervellino e ha senso più comune di quanto facciano gli esseri umani per sapere che deve concentrarsi sulla montagna fertile. Siamo fortunati ad avere una mente più sofisticata solo che purtroppo sprechiamo la via, concentrandoci ad altro anzichè al Suo Darshan (insegnamento). Molti di noi vedono quotidianamente il Guru Granth Sahib ma non imparano l’esempio del Guru ji col pavone che corre subito verso quello di cui ha bisogno. Il Gurmukh prende la prima occasione disponibile per assorbire l’Amrit della saggezza del Guru.
“Il santo del Signore ama il Signore nella sua mente, come succede al fiore di loto quando guarda la luna.”



🔎Invece di piangere per il lutto del male commesso nel suo passato, il pavone celebra i cicli di Hukam di Dio, avendo fiducia nelle disposizioni della natura. Il Gurmukh non ha dubbio nella forza della natura e continua ad agire in modo proattivo per se stesso e gli altri.


🔎Il tramonto arriva, e il pavone attende la natura che fornisce il giorno successivo. Esso non si preoccupa per il domani, ma vive giorno per giorno, confidando nelle prossime piogge. Il Gurmukh aspetterà il Signore nei tempi di difficoltà, sapendo che non è dimenticato, ma è una parte preziosa di giardino del Paradiso di Dio. La chiamata rumoroso del Gurmukh come le rane e pavoni corrisponde alle sue recitazioni giornaliere del Gurbani, la mente e la bocca, rafforzano la sua fede.


🔎Senza nuvole, come ci può essere la pioggia. Senza tribolazioni, come può esserci la liberazione? I pavoni danzano, non per intrattenere, ma reagiscono con uno spirito positivo di apprezzamento e di fede nella natura. Il Gurmukh balla nella mente e il suo corpo si comporta di conseguenza, segnalando agli altri che nessuno può togliergli l’eredità che Dio gli ha dato e che è splendidamente rivelato nel Guru Granth Sahib.


🔎I pavoni non reagiscono alla negatività del cielo nuvoloso e il tuono del male le orecchie. La loro mente è contento e placato. I fiori di loto in acqua, quindi chi se ne frega del campo rumoroso scuro? Il Gurmukh è riempito con la passione della qualità della vita, una vita appagante fornito da un universo complesso di là della comprensione.

Questo testo, tratto da "Il Pavone nel Guru Granth Sahib", esplora la significativa rilevanza del pavone all'interno del testo sacro dei S*kh. L'introduzione...

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Petronà
88050

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