Cultura Bellezza Armonia

Cultura Bellezza Armonia Armonia dell'uomo nella sua triplice essenza: corpo, mente , spirito. ma anche armonia tra uomo e ambiente circostante. Grazie a tutti.

Questa pagina raccoglie aforismi, citazioni di natura spirituale (zen, tantra, tao, yoga) tratti dai libri dei grandi maestri di ogni tempo , libri di crescita personale, e tanto altro..Trasmissione da cuore a cuore , da mente a mente, da spirito a spirito, al di là della Dottrina e dell'Erudizione.Uno scambio reciproco di informazioni, emozioni, esperienze, scoprendo insieme la VIA che porta alla felicità. Non panacea per i mali dell'anima, ma spunti di riflessione, non un modello di Benessere preconfezionato, ma solo Equilibrio della persona. Siamo tutti ricercatori e viandanti verso la Felicità, ma essa in sostanza si basa sulla conoscenza di noi stessi, della nostra vera natura. Quando non tradiamo la nostra vera, profonda natura, siamo felici. Ma per conoscerla dobbiamo volgere lo sguardo verso noi stessi semplicemente ascoltandoci. RICORDATE...questa non è la mia PAGINA...ma LA NOSTRA!!! L'unica regola fondamentale è il RISPETTO comune!!!

10/07/2025

Una vera fusione artistica di danza, musica e paesaggio e che si svolge nel suggestivo borgo dall’intatto fascino medevale, della provincia di Messina. Il tema delle Opere Gentili di quest’anno si declina nel concetto di Esistere: un’indagine sull’esperienza umana nella sua interezza, tra pr...

06/07/2025

LA STATUA DI CILLA: LEGGENDA D'AMORE E DOLORE A SAN LUCIDO

C’è un angolo della Calabria dove il mare parla, dove il vento porta con sé racconti antichi come le onde che si infrangono contro la costa frastagliata. A San Lucido, nel cuore del Tirreno cosentino, nelle notti in cui il mare si agita, c’è chi giura di sentire delle urla disperate di una donna. Un’eco lontana che attraversa il tempo e la memoria.

È il grido di Cilla, un nome sussurrato da generazioni, una leggenda che non ha bisogno di essere scritta nei libri per esistere: vive nei cuori, nei racconti tramandati e soprattutto in una statua che guarda l’infinito dal belvedere di piazzetta Miramare, ai piedi della fortezza dei Ruffo.

Cilla era una giovane donna di San Lucido, figlia di un pescatore. Bella, dolce, generosa, abituata alla vita che pulsa tra le reti da calare e le attese cariche di speranza. In un tempo non precisato, ma vivido nella memoria popolare, Cilla si innamorò di Tuturo, un giovane marinaio del posto. Un amore profondo e limpido come le acque nei giorni di bonaccia.

Pur conoscendo bene i pericoli legati alla vita di mare, Cilla decise di sposarlo. Era consapevole che ogni addio sulla riva poteva non avere ritorno, ma l’amore era più forte della paura. Da quell’unione nacque anche un figlio, e per un tempo breve ma intenso, la vita sembrava aver donato a Cilla ogni felicità.

Ma il mare, si sa, è traditore. Una notte, con il cielo plumbeo e le onde che già annunciavano tempesta, Tuturo decise di uscire in mare. Le reti dovevano essere calate, le bocche da sfamare erano molte. Era già successo altre volte e Tuturo era un pescatore esperto. Ma quella notte non fece ritorno.

Cilla passò l’intera notte a scrutare l’orizzonte, l’anima straziata, la speranza appesa a ogni rumore del vento. Ma all’alba il silenzio fu definitivo. Alcuni raccontano che, accecata dal dolore, si gettò dalla rupe cercando di raggiungere il suo amore tra le onde per salvarlo. In un'altra variante della storia popolare fu la morte del figlio, anch’egli disperso in mare, a spingerla a quel gesto disperato. In ogni versione, il finale è lo stesso: Cilla muore per amore, inghiottita dal mare che le aveva già portato via tutto.

A ricordare questa struggente vicenda, oggi si erge la Statua di Cilla, opera dello scultore Salvatore Plastina, che con sensibilità e maestria ha saputo donare un volto al dolore, alla forza e alla resilienza femminile. La scultura osserva il mare da uno dei punti panoramici più belli di San Lucido, come se ancora aspettasse, come se ancora proteggesse.

Il volto della statua è dolce e tragico allo stesso tempo: un grido trattenuto, una preghiera muta, il ritratto di una madre, di una moglie, di una figlia. È il simbolo di tutte le donne del Mediterraneo, che nei secoli hanno vissuto nella precarietà di una vita legata al mare, amandolo e temendolo.

Alla base dell’opera, un’iscrizione poetica ne racchiude l’anima:

“Il tuo mare è amore anche quando, crudele e amaro, ti ha straziato l’anima, il tuo mare è amore. Guarda in alto Cilla, non si pieghino mai le tue braccia di madre, il tuo volto fissi il sole sempre e per tutti noi.”

Queste parole sono un testamento, un invito alla speranza e alla dignità, anche nella perdita.

La leggenda di Cilla non è solo una storia di mare. È identità. È la storia di un popolo. Di uomini che sfidavano l’ignoto per sfamare i propri cari. Di donne che attendevano ogni sera con il cuore stretto tra le mani, senza sapere se il mattino avrebbe riportato i loro amati. È l’amore che resiste, anche nella perdita.

E mentre il vento si posa sulla statua, mentre i visitatori si fermano commossi a leggere l’epigrafe, Cilla continua a vegliare sul suo mare, sul suo popolo, su chi ama senza riserve, senza garanzie, senza paura. Come solo una donna innamorata sa fare.

Alfonso Morelli team Mistery Hunters

Foto: Francesco Rende

05/07/2025

Genocidio: oggi accade di nuovo, davanti ai nostri occhi. Inutile nascondere la testa sotto la sabbia, rifiutare questa terribile parola o addiritutra subire una censura da parte delle istitutzioni, perchè di questo si tratta, e si perpetua in una terra ancora martoriata come Gaza.

01/07/2025

Eh volià anche Giugno se ne và... Un mese magico, d’iniziazioni, luce, riti, passaggi simbolici, durante il quale, nel mondo contadino di qualche tempo fa, si svolgevano dei riti simbolici, sperando fossero portatori d’abbondanza nel raccolto.

01/07/2025

Ieri è stata l'anteprima di “Fili invisibili” al Nuovo Cinema Corallo di Barcellona Pozzo di Gotto, l’emozionante cortometraggio realizzato dagli studenti e dalle studentesse dell'ITT-LSSA Copernico con la regia di Fabio Schifilliti.

22/06/2025

Primo incontro del Milazzo Cult Festival ieri pomeriggio 21 giugno presso l'atrio del Carmine. Un appuntamento di prestigio con la cultura ed in particolare con Camilla Costanzo, giornalista, scrittrice, sceneggiatrice ed il suo relatore d’eccezione l’amministratore delegato della Gazzetta del S...

21/06/2025

Verso un approccio proattivo alla conservazione del patrimonio culturale. Ala ovest del quartiere degli spagnoli di Milazzo   Si è svolta ieri, 20 giugno in occasione del solstizio d’estate, un interessante incontro culturale presso l’Antiquarium di Milazzo. L’Associazione Italia Nostra capi...

08/06/2025

. La presentazione del libro "Domani c'è scuola" con Sicilia Mater - SALVO PRESTI, DIRETTORE ARTISTICO - 7.06.2025, Libreria Giunti (Parco Corolla...

Andai nei boschi perché desideravo vivere con saggezza, affrontando solo i fatti essenziali della vita, per vedere se no...
07/05/2024

Andai nei boschi perché desideravo vivere con saggezza, affrontando solo i fatti essenziali della vita, per vedere se non fossi riuscito a imparare quanto essa aveva da insegnarmi e per non dover scoprire in punto di morte di non aver vissuto. Il fatto è che non volevo vivere quella che non era una vita a meno che non fosse assolutamente necessario. Volevo vivere profondamente, succhiare tutto il midollo di essa, volevo vivere da gagliardo spartano, per sbaragliare ciò che vita non era, falciare ampio e raso terra e riporre la vita lì, in un angolo, ridotta ai suoi termini più semplici. »
(Henry David Thoreau, Walden ovvero Vita nei boschi)

Quando finisci un libro e lo chiudi, dentro c’è una pagina in più. La tua.
23/04/2024

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Ci sono delle donne che si sentono diverse… non credono nelle cose in cui credono tutti gli altri, non hanno gli stessi ...
22/03/2024

Ci sono delle donne che si sentono diverse… non credono nelle cose in cui credono tutti gli altri, non hanno gli stessi desideri...vorrebbero bisbigliare mentre gli altri urlano, vorrebbero cantare mentre gli altri discutono delle solite cose, vorrebbero disegnare mentre gli altri guardano la televisione, vorrebbero parlare dell’universo mentre gli altri commentano il tempo, vorrebbero sdraiarsi per terra mentre gli altri usano le sedie...non sono donne facili, sentono a pelle, annusano le situazioni per decidere, credono dove sembra esserci il vuoto...ma spesso sono proprio queste donne a fare la differenza...

03/03/2024

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