26/10/2024
APPUNTI SPARSI - DIARIO DI UN VIAGGIO INTERIORE 12
La lezione da apprendere ed integrare è che a volte dobbiamo vivere un dolore estremo per poterci trasformare.
Siamo entrati nella stagione dello Scorpione, che è vero che ci parla di qualcosa che muore, ma anche ci connette con qualcosa di più fertile e prospero per noi. Ci parla comunque di amore per le nostre profondità. Di ricchezza. Un amore viscerale, senza toni di grigio, amore per le nostre zone di ombra, per ciò che è nascosto, ma profondamente vero. Cicli di vita – morte – rinascita.
Chiediti: quale sentimento provo a livello di identità in relazione a ciò che finisce e a ciò che se ne va. Sento che la mia identità vacilla perché qualcosa, qualcuno o qualche sicurezza, non è più li al suo posto, oppure la mia identità, io, sono sempre me stesso, pur nell'eterno mutare della vita?
Ed è importante perché abitualmente facciamo resistenza a quello che finisce, che ci vuole lasciare. Lo viviamo spesso come qualcosa di negativo. In realtà qualcosa che muore non è buono o cattivo, semplicemente è, e di questo dobbiamo esserne coscienti. Sempre avviene per un motivo. Uno scopo.
Capire l’energia dello Scorpione, come qualcosa che finisce, muore, è importante perché ci fa capire che può iniziare qualcosa di molto più grande per noi. Qualcosa che sarà più luminoso, più prospero. Se lo guardiamo dal punto di vista della matrice astrologica, dopo lo Scorpione arriva il Sagittario. Energia gioviale, di abbondanza. Ci indica che l’energia che con lo Scorpione si apre all’ignoto, all’inatteso, entra nel Sagittario acquisendo una visione più espansa. Lo Scorpione ci mette lì, nudi e crudi, ci fa vedere chi siamo nella nostra profondità, chi sono gli altri, alle porte del cambio. Toglie le maschere a quelli intorno a noi e a noi stessi. Ci fa vedere le ombre e le battaglie. C’è un livello in cui non puoi più mentire, ma vedere.
Non rifiutare questa energia, ma piuttosto vedi quello che non hai voluto accettare fino ad adesso. Perché è adesso che l’energia è giusta per evolvere.
La perdita crea spazio e fa entrare energia nuova, quindi qualcosa su cui non hai il controllo, non puoi sapere cosa accadrà, apparterà al mondo dell’inatteso. Qualsiasi cosa sia, arriverà e ti trasformerà.
Dobbiamo vivere l’energia dello Scorpione con questa struttura cognitiva: puoi guardare quello che ti mette di fronte la vita e vederlo come una possibilità o drammatizzare ed entrare i un loop negativo, sentirti forever vittima e delegare il tuo potere. Lo Scorpione e Plutone, che è il suo governatore, non delegano il potere a nessuno, ma ne sono grandi maneggiatori, ti dicono: “muori“ adesso perché poi c’è una vita più luminosa!
Lo Scorpione è la fenice. Se lavorato bene lo Scorpione è l'aquila che si innalza su tutto vede.
Non potrei cercare energia più propizia per iniziare un viaggio in profondità come è quello dell'Intensivo. Tutto adesso ci sta parlando di trasformazione, e trasformazione sia!