27/09/2024
Quasi quasi prendo il treno ❤️
- Computer e tablet fuori dalla valigia, per favore.
- Ecco.
- Quello cos’è?
- Il mio bagaglio emotivo.
- Lo deve mettere in stiva.
- Perché?
- Troppo grande.
- Come troppo grande?
- Ci sono delle misure standard. Guardi gli altri. Guardi i loro bagagli emotivi. Adesso guardi il suo.
- Ma…
- Quanti anni ha?
- Trentotto.
- E va in giro con tutta quella roba lì? In stiva.
- Ma perché?
- Alla sua età dovrebbe aver capito che la società ammette solo bagagli emotivi di dimensioni standard.
- Cioè?
- Dieci per venti. Compatti.
- Perché?
- Non sa gestire quelli più grossi.
- Ma il bagaglio culturale me l’ha fatto passare.
- Il suo bagaglio culturale era un marsupio.
- E quindi adesso che faccio?
- Come le ho già detto, prende il suo bagaglio emotivo e lo mette in stiva.
- E poi?
- E poi lo lascia lì.
- Ma dopo posso riprenderlo?
- No.
- Altre opzioni?
- Potrebbe prendere tutto il contenuto del suo bagaglio emotivo e trasferirlo dentro un bagaglio più piccolo.
- Ma come faccio a farci stare tutto?
- Schiaccia. Vergogna, ansia, rabbia, paura. Le spinge bene tutte sotto.
- Non c’è il rischio che a metà del volo la valigia esploda?
- È un rischio che la società è disposta a correre.
- Mi sembra pericoloso così.
- Se preferisce può togliere qualcosa.
- Ah sì?
- È la prassi, la maggior parte delle persone fa così. A un certo punto apre il bagaglio, prende qualcosa e lo butta via. Roba che non ha senso portarsi dietro più avanti.
- Tipo?
- Lo stupore. Da quanti anni è che non lo usa più lo stupore?
- Be’…
- Via. Poi vediamo, l’autoanalisi. Pesante, occupa un sacco di spazio.
- Via?
- Via. Poi l’innocenza, l’immaginazione, la curiosità, può farne a meno. Che poi è tutta roba infiammabile. E queste?
- Sono le mie lacrime.
- Non può portare questa quantità di liquidi a bordo. C’è un regolamento.
- E che faccio?
- Smetta di piangere.
- Non so se ci riesco.
- È un adulto, veda di riuscirci. Anche questa deve sparire.
- No, quella no. È la mia ironia.
- Niente oggetti affilati. La smussi.
- Come?
- Usi la vergogna.
- Quella la posso tenere?
- Certo.
- Ma non posso lasciare giù tutta sta roba, abbia pazienza. Come faccio poi?
- Ha ragione, e infatti la società le viene incontro. Può riempire il suo bagaglio con questa.
- Cos’è?
- La nostra emotività. La può acquistare al duty free.
- È molto leggera.
- È in poliuretano espanso, neanche se ne accorge. Dentro ci sono campioncini di amore, paura, incanto, ansia, ironia, frustrazione, tristezza e collutorio.
- Campioncini.
- Sì.
- E con questi posso passare?
- Certo.
- E mi bastano?
- Se li deve far bastare.
- Va be’, almeno adesso posso volare.
- Volare? No, no, questa preparazione serve per rimanere a terra.
Ordine Psicologhe e Psicologi del Veneto
Illustrazione di Amandine Delclos