Psicologa Fellini Dott.ssa Marika

Psicologa Fellini Dott.ssa Marika Sostegno psicologico ai singoli e alla coppia. Sostegno all'universo LGBT+ ai genitori, ai singoli e alle coppie.

Collaborazione con numerosi studi legali come CTP in ambito civile e penale La dottoressa Fellini svolge attività di consulenza ai singoli e alla coppia: prevenzione e trattamento dei disturbi dansia, sostegno nei momenti di cambiamento (separazioni, lutti, menopausa, ricerca e nascita di un figlio), supporto alla genitorialità, gestione del conflitto, psicodiagnosi, e corsi individuali o in piccolo gruppo di tecniche di rilassamento. Ha sviluppato una decennale esperienza nel sostegno ai genitori ed ai singoli che si affacciano alluniverso gender (lesbico, gay, bisessuale e transgender) nel sostenerli ed accompagnarli alla scoperta e al consolidamento di questa condizione di identità di genere e inoltre opera con sensibilità e attenzione nelle dinamiche relazionali e nella gestione delle coppie lgbt. Su richiesta è possibile attivare corsi di psicomotricità presso asili nido o scuole materne con consulenza e supervisione alle insegnanti. Presso lo studio è possibile frequentare corsi di psicomotricità(bimbi da due a sei anni) individuali o in piccolo gruppo. La dottoressa Fellini è iscritta allAlbo dei CTU presso il tribunale di Torino e affianca lAutorità Giudiziaria nelle audizioni protette e collabora con numerosi studi legali come CTP in ambito civile (separazioni, affidi e adozioni, risarcimenti assicurativi, valutazioni del danno biologico) e penale (procedimenti per abuso su minori, stalking, mobbing).

Bisogna imparare a camminare più lentamente,a salutare la persona che eravamoe ad accogliere quella che siamo diventati....
23/08/2025

Bisogna imparare a camminare più lentamente,

a salutare la persona che eravamo

e ad accogliere quella che siamo diventati.

Compiere gli anni non è solo una questione di tempo —

è un atto di coraggio:

accettare il volto che cambia,

abbracciare con orgoglio il corpo che ci ha accompagnati fin qui,

e lasciare andare paure, pregiudizi e pesi

che nemmeno il tempo è riuscito a cancellare.

Invecchiare significa imparare a stare con sé stessi,

a lasciar andare ciò che non nutre più,

e a dare valore a ciò che è rimasto.

È comprendere che la vita cambia,

che gli addii fanno parte del cammino,

e che ogni lacrima può fare spazio

a nuovi sorrisi, a nuovi sogni,

a nuove ragioni per continuare.

Alejandro Jodorowsky

SARÀ CAPITATO A TANTI PARTE 2(nel post precedente parlavamo di una sensibilità che non è dolcezza, né profondità) ❇️UNO ...
13/08/2025

SARÀ CAPITATO A TANTI PARTE 2
(nel post precedente parlavamo di una sensibilità che non è dolcezza, né profondità)

❇️UNO SGUARDO CLINICO E UMANO

In molti contesti terapeutici, ci si imbatte in questa dinamica: pazienti che non vogliono guarire, vogliono sentirsi speciali nel proprio malessere. Chiedono aiuto, ma non lo accolgono.

Non cercano l’incontro, ma un testimone permanente della loro ferita. Se non accolti come desiderano, reagiscono con rabbia manifesta, silenziosa, con passività, con colpa.

È qui che la psicologia ha il dovere di distinguere tra dolore e lamento, tra vulnerabilità reale e identità vittimaria.

Perché la sensibilità autentica è un’apertura alla vita.

Quella falsa, invece, è una prigione emotiva travestita da delicatezza.

❇️ UN INVITO AL DISCERNIMENTO

Non tutto ciò che si mostra fragile è sensibile.

Non tutto ciò che piange è profondo.

Non tutto ciò che urla “mi fai stare male” è una richiesta d’aiuto: talvolta è solo un modo per non sentire la responsabilità del proprio sentire.

La vera sensibilità non si impone.

Non si lamenta di essere incompresa.

Non pretende di essere curata ad ogni costo.

La vera sensibilità… ha pudore, ha forza, conosce il silenzio e sa accettare e accogliere il punto di vista degli altri.

❇️ UNA RIFLESSIONE PER CHIUDERE

Nel momento in cui si accetta di guardarsi dentro con onestà diventa possibile crescere, costruire con se stessi un rapporto vero.

Diventa possibile imparare a prendersi cura di sé, senza dipendere dagli altri.

Diventa possibile creare reti sociali genuine, sane e soddisfacenti.

SARÀ CAPITATO A TANTI  PARTE 1Nelle relazioni, siano esse amicizia, romantiche, lavorative o familiari, può esserci una ...
12/08/2025

SARÀ CAPITATO A TANTI PARTE 1

Nelle relazioni, siano esse amicizia, romantiche, lavorative o familiari, può esserci una sensibilità che non è dolcezza, né profondità.

Non è empatia
Non è apertura.

È una forma sottile di manipolazione emotiva, una strategia — spesso inconsapevole — per ottenere attenzione, legittimazione, potere. Una falsa sensibilità si presenta con toni sommessi, con occhi lucidi, con gesti incerti.
Si nutre di parole come “mi ferisci”
“non mi capisci”
“sono troppo sensibile per questo mondo”.
Ma dietro a quella tenerezza apparente si nasconde un messaggio preciso:
“Fermati. Occupati tu del mio sentire. Io non posso/non voglio/non riesco.”

Chi la esercita non cerca relazione, cerca assorbimento.
Non vuole conoscere l’altro, ma essere riconosciuto.
E spesso usa la propria fragilità come uno scudo o peggio: come un’arma.

❇️LA RECITA DELLA VULNERABILITÀ

La falsa sensibilità non ascolta.
Risponde con intensità, ma non con profondità.
Amplifica il proprio sentire fino a renderlo indiscutibile:
“Se io sto male, allora ho ragione.”
“Se soffro, allora tu hai sbagliato.”

In questo meccanismo, l’altro non è mai soggetto: è funzione.
Serve a reggere il copione.
Il dolore non è attraversato: è esibito.
La relazione non è vissuta: è controllata, spesso sotto il ricatto emotivo del “TU mi fai stare male”.

❇️QUANDO LA FRAGILITÀ DIVENTA IDENTITÀ

La sensibilità autentica è discreta.
Non pretende. Non usa.
È capace di dire:
“Mi sento fragile, ma non sei tu il responsabile di ciò che provo.”

È capace di restare, anche senza essere continuamente confortata.
La falsa sensibilità, invece, è "narcisismo" camuffato da dolore.
Diventa fragilità messa in scena per chiedere al mondo di reggere ciò che si rifiuta di guardare in sé.
È il bisogno continuo di conferme.
È il melodramma che prende il posto della verità.
E’ una forma di dipendenza affettiva che non cerca cura, ma dominio emotivo.

SEGUIMI...ne parleremo insieme...nella seconda parte ☺️😊

03/08/2025

E ci furono mille cose che non scelsi,
che mi arrivarono all’improvviso
e mi cambiarono la vita.
Cose belle e brutte che non cercavo,
sentieri in cui mi smarrii,
una vita che non mi aspettavo.
E scelsi, almeno, come viverla.
Scelsi i sogni per decorarla,
la speranza per sostenerla,
il coraggio per affrontarla.

Rudyard Kipling

"...E come possiamo intenderci, signore, se nelle parole ch’io dico metto il senso e il valore delle cose come sono dent...
26/07/2025

"...E come possiamo intenderci, signore, se nelle parole ch’io dico metto il senso e il valore delle cose come sono dentro di me; mentre chi le ascolta, inevitabilmente le assume col senso e col valore che hanno per sé, del mondo com’egli l’ha dentro?..."
Luigi Pirandello

"La migliore specie di amico è quella con cui puoi camminare sotto un portico per lungo tempo e non dire una parola. Ma ...
13/05/2025

"La migliore specie di amico è quella con cui puoi camminare sotto un portico per lungo tempo e non dire una parola. Ma senti come se fosse stata la miglior conversazione mai avuta."

(Paulo Coelho)

Incredibile come il dolore dell'anima non venga capito. Se ti becchi una pallottola o una scheggia si mettono subito a s...
08/04/2025

Incredibile come il dolore dell'anima non venga capito. Se ti becchi una pallottola o una scheggia si mettono subito a strillare presto-barellieri-il-plasma, se ti rompi una gamba te la ingessano, se hai la gola infiammata ti danno le medicine. Se hai il cuore a pezzi e sei così disperato che non ti riesce aprir bocca, invece, non se ne accorgono neanche. Eppure il dolore dell'anima è una malattia molto più grave della gamba rotta e della gola infiammata, le sue ferite sono assai più profonde e pericolose di quelle procurate da una pallottola o da una scheggia. Sono ferite che non guariscono, quelle, ferite che ad ogni pretesto ricominciano a sanguinare.

Oriana Fallaci

Ho imparato a essere felice làdove sono. Ho imparato che ogni momentodi ogni singolo giorno racchiudetutta la gioia, tut...
19/03/2025

Ho imparato a essere felice là

dove sono. Ho imparato che ogni momento

di ogni singolo giorno racchiude

tutta la gioia, tutta la pace,

tutti i fili di quella trama che chiamiamo vita.

Il significato è riposto in ogni istante.

Non c'è altro modo per trovarlo.

Percepiamo solo e soltanto ciò che

permettiamo a noi stessi di percepire,

tutti i giorni, un istante dopo l'altro.

Hermann Hesse

La pazienza mi ha fatto visitaE mi ha ricordatoChe le cose belle richiedono tempo per maturareE crescono lentamente con ...
06/03/2025

La pazienza mi ha fatto visita

E mi ha ricordato

Che le cose belle richiedono tempo per maturare

E crescono lentamente con stabilità.

La pace mi ha fatto visita

E mi ha ricordato

Che posso rimanere calma attraverso le tempeste della vita,

Indipendentemente dal caos che mi circonda.

La speranza mi ha fatto visita

E mi ha ricordato

Che tempi migliori mi aspettano

E che sarà sempre lì per guidarmi e sollevarmi.

L’umiltà mi ha fatto visita

E mi ha ricordato

Che posso raggiungerla

Non riducendo me stessa o facendomi piccola,

Ma concentrandomi sul servire il mondo

E sull’elevare chi mi sta intorno.

La gentilezza mi ha fatto visita

E mi ha ricordato

Di essere più dolce, indulgente e compassionevole

Verso me stessa

E verso chi mi circonda.

La fiducia mi ha fatto visita

E mi ha ricordato

Di non nascondere o reprimere i miei doni e talenti

Per far sentire gli altri più a loro agio,

Ma di abbracciare ciò che mi rende unica.

La concentrazione mi ha fatto visita

E mi ha ricordato

Che le insicurezze e i giudizi altrui

Non sono un mio problema.

Dovrei reindirizzare la mia attenzione

Dagli altri verso di me.

La libertà mi ha fatto visita

E mi ha ricordato

Che nessuno ha controllo sulla mia mente,

Sui miei pensieri e sul mio benessere,

Se non io stessa.

L’amore mi ha fatto visita

E mi ha ricordato

Che non ho bisogno di cercarlo negli altri,

Perché si trova già dentro di me.

Tahlia Hunter

Devi fermarti ogni tanto.E se proprio non ce la faiperché non è sempre facileanzi forse non è facile maiconcedersi una p...
05/02/2025

Devi fermarti ogni tanto.

E se proprio non ce la fai

perché non è sempre facile

anzi forse non è facile mai

concedersi una pausa

allora rallenta.

Chiudi gli occhi.

Prendi fiato dal vento.

Guardati indietro

non per rimpiangere

ma solo per accorgerti

di tutta la strada che hai fatto.

Devi fermarti ogni tanto.

Dimenticarti di tutto e di tutti.

Senza paura di fare del male.

Chi ti sa leggere sa

che le pagine bianche

sono solo un passaggio.

Per gli altri devi avere pazienza.

Non tutte le persone che ci voglio bene

sono pronte a capire

che allontanarsi

non vuol dire per forza

andarsene via.

Ma cercare uno spazio

che dove ti trovi non c’è.

Devi fermarti ogni tanto

e riprendere il sogno

da dove lo avevi lasciato.

O forse abbandonato.

Perso.

Ricomincia da lì.

Vattene in giro con l’anima spettinata.

Prenditi tutto il tempo che serve

e già che ci sei

prendi anche un po’ di felicità

e mettila davanti agli occhi.

E dopo guarda

guarda che cosa ti stavi perdendo.

Sii certo di esistere

e di saperti ascoltare

amandoti sottovoce.

Passeggiati dentro

dove gli altri non sanno arrivare.

Tieniti stretto.

Non c’è nessuno capace di insegnartelo.

Non c’è nessuno più bravo di te

a saperlo fare.

Andrew Faber

'Non voglio che tu assomigli minimamente a me, nemmeno in una ciglia. Non sei la continuazione né del mio cognome, né de...
13/12/2024

'Non voglio che tu assomigli minimamente a me, nemmeno in una ciglia. Non sei la continuazione né del mio cognome, né del mio modo di essere talvolta aggressiva.

Non sei la mia appendice, sei di più... sei unica e indispensabile.

Non sarai quella che non ho mai potuto essere, né ti getterò lungo i sentieri che avrei voluto percorrere.

Sei semplice e semplicemente diversa, impegnati nell'esporre i tuoi punti di vista e vorrei davvero che tu fossi la tua scultrice, che il tuo scalpello distrugga le asprezze e arrotonda le punte che ti affliggono.

Questo lo puoi fare solo tu, Non costruire le tue fondamenta e le tue colonne su nessuno, sii forte, sii degna, non barattare nemmeno nei negozi e tanto meno in amore.

Ma sopra tutte le cose del mondo, ti chiedo solo una cosa: sii tutto ciò che vuoi essere, finché ti rende felice: vendi gelati, illusioni, compra nuvole, orecchini, muovi la vita e non seguire gli altri, non credere a quello che ti dicono, fallo solo se a te Ti rende felice e ne hai voglia.

Sii timone, mai ancora, sii mare''.

Katya Per Wong

Immagine Hokusai - Sherpa

Ti auguro in primo luogo di amare,e che amando, tu sia anche amato.E che coloro che non ti amano, li dimentichi,E che do...
04/12/2024

Ti auguro in primo luogo di amare,

e che amando, tu sia anche amato.

E che coloro che non ti amano, li dimentichi,

E che dopo averli dimenticati, non porti rancore.

Ti auguro che non sia così, ma se così fosse, che tu sappia vivere senza disperazione.

Ti auguro di avere amici

e che, anche se non fossero assennati o responsabili, ti siano fedeli e leali, e che almeno ce ne sia uno di cui fidarti ciecamente.

E, poiché così è la vita, ti auguro di avere dei nemici.

Né troppi né troppo pochi, ma il numero giusto per farti dubitare ogni tanto delle tue certezze, e che tra di loro vi sia almeno uno nel giusto affinché tu non ti senta eccessivamente sicuro di te.

Ti auguro di essere utile

ma non indispensabile,

e che nei momenti bui,

quando non ti resta più nulla,

questo tuo essere utile ti sia sufficiente

per farti restare in piedi.

Ti auguro di essere tollerante,

non verso chi commette piccoli errori,

cosa troppo facile, ma verso coloro

che sbagliano spesso e in modo irrimediabile,

e che dimostrando la tua tolleranza

tu sia di esempio ad altri.

Spero anche che quando sei giovane

non maturi troppo in fretta,

e che quando sei già maturo

non insisti a voler tornare giovane,

e che quando sarai vecchio non ti lasci prendere dalla disperazione.

Perché ogni età ha il suo piacere e il suo dolore.

Non voglio che tu sia triste, Oh, No!

No, non tutto l'anno, ma potresti provare tristezza solo per un giorno!

In modo che tu apprezzi

che la risata ritrovata è buona e migliore

di una solita risata blanda, costante e malsana.

Ti auguro di scoprire,

subito, prima di tutto

e nonostante tutto, che esistono

e ti circondano persone oppresse

e trattate con ingiustizia, e persone infelici.

Ti auguro di accarezzare un gatto,

gettare delle briciole a un passero e ascoltare un cardellino

che innalza trionfante il suo canto mattutino,

perché ti farà sentire bene

così, senza altro motivo

Ti auguro di piantare un seme,

per piccolo che sia, e di accompagnarlo

durante la sua crescita,

per scoprire di quante vite è fatto un albero

Ti auguro anche che tu abbia un po' di soldi,

solo per il necessario e il pratico,

e che almeno una volta all'a

Indirizzo

Piazza Roma, 22
Pinerolo
10064

Orario di apertura

Lunedì 09:00 - 19:00
Martedì 09:00 - 19:00
Mercoledì 09:00 - 19:00
Giovedì 09:00 - 19:00
Venerdì 09:00 - 19:00
Sabato 09:00 - 00:30

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La dottoressa Fellini svolge attività di consulenza ai singoli e alla coppia: prevenzione e trattamento dei disturbi dansia, sostegno nei momenti di cambiamento (separazioni, lutti, menopausa, ricerca e nascita di un figlio), supporto alla genitorialità, gestione del conflitto, psicodiagnosi, e corsi individuali o in piccolo gruppo di tecniche di rilassamento. Ha sviluppato una decennale esperienza nel sostegno ai genitori ed ai singoli che si affacciano alluniverso gender (lesbico, gay, bisessuale e transgender) nel sostenerli ed accompagnarli alla scoperta e al consolidamento di questa condizione di identità di genere e inoltre opera con sensibilità e attenzione nelle dinamiche relazionali e nella gestione delle coppie lgbt. Su richiesta è possibile attivare corsi di psicomotricità presso asili nido o scuole materne con consulenza e supervisione alle insegnanti. Presso lo studio è possibile frequentare corsi di psicomotricità(bimbi da due a sei anni) individuali o in piccolo gruppo. La dottoressa Fellini è iscritta allAlbo dei CTU presso il tribunale di Torino e affianca lAutorità Giudiziaria nelle audizioni protette e collabora con numerosi studi legali come CTP in ambito civile (separazioni, affidi e adozioni, risarcimenti assicurativi, valutazioni del danno biologico) e penale (procedimenti per abuso su minori, stalking, mobbing).