25/01/2025
Rompere le regole interne e provarne di nuove 💪
"Fai partire la lavastoviglie due volte."
Quando ero in uno dei periodi più difficili della mia vita, mentalmente parlando, alcuni giorni non riuscivo nemmeno ad alzarmi dal letto. Non avevo energia né motivazione, e andavo avanti a stento.
Andavo in terapia una volta a settimana, e quella settimana in particolare non avevo nulla di significativo da "portare" alla seduta. Il terapeuta mi chiese come fosse andata la mia settimana, e io davvero non avevo nulla da dire.
"Qual è la tua difficoltà?" mi chiese.
Indicai intorno a me e risposi: "Non lo so, la vita."
Non soddisfatto della mia risposta, mi chiese:
"No, qual è esattamente il problema che ti preoccupa in questo momento? Cos'è che ti travolge? Quando tornerai a casa dopo questa seduta, quale questione ti fisserà dritto negli occhi?"
Lo sapevo bene qual era il problema, ma era così ridicolo che non volevo dirlo. Avrei voluto avere qualcosa di più sostanzioso, qualcosa di più profondo. Ma non ce l’avevo. Così gli dissi:
"Onestamente? I piatti. È stupido, lo so, ma più li guardo e più NON riesco a farli perché dovrei lavarli prima di metterli in lavastoviglie, dato che la lavastoviglie non funziona bene, e non sopporto di stare lì a lavarli a mano."
Mi sentivo un’idiota persino a dirlo. Che tipo di donna adulta si lascia abbattere da una pila di piatti? Ci sono persone là fuori con problemi veri, e io mi sto lamentando col mio terapeuta per dei piatti?
Ma il terapeuta annuì comprensivo e poi disse:
"Fai partire la lavastoviglie due volte."
Iniziai a dirgli che "non si fa così", ma lui mi interruppe.
"Perché diamine non si dovrebbe? Se non vuoi lavare i piatti a mano e la lavastoviglie non funziona bene, falla partire due volte. O tre, chi se ne importa? Le regole non esistono, smettila di creartene da sola."
Fu una rivelazione che non so descrivere appieno.
Quel giorno tornai a casa, buttai i piatti sporchi e puzzolenti in lavastoviglie alla rinfusa e la feci partire tre volte. Mi sentii come se avessi sconfitto un drago. Il giorno dopo, feci la doccia stando sdraiata. Qualche giorno dopo piegai il bucato e lo misi dove c’era spazio, senza un ordine preciso.
Non c’erano più regole arbitrarie da seguire, e questo mi diede la libertà di ricominciare a fare cose, a portare a termine piccoli obiettivi.
Ora che sto meglio, sciacquo i piatti prima di metterli in lavastoviglie, faccio la doccia stando in piedi e metto il bucato al suo posto. Ma in un momento in cui vivere era una lotta, invece che una benedizione, ho imparato una lezione incredibilmente importante:
LE REGOLE NON ESISTONO. FAI PARTIRE LA LAVASTOVIGLIE DUE VOLTE.
Credit ~ Kate Scott