Cristiana Soldaini - psicomotricista relazionale

Cristiana Soldaini - psicomotricista relazionale Mi occupo di bambini e adulti che si muovono, si emozionano, si relazionano, giocano.

il 20 novembre potremo approfondire questi temi, in un incontro gratuito che si terrà presso al Comune di Vicopisano dal...
18/11/2025

il 20 novembre potremo approfondire questi temi, in un incontro gratuito che si terrà presso al Comune di Vicopisano dalle 17.

̀relazionale ̀consapevole

Condivido questo importante incontro a cura di Associazione "La vita oltre lo specchio" -Dca“L’identità ha sempre a che ...
17/11/2025

Condivido questo importante incontro a cura di Associazione "La vita oltre lo specchio" -Dca
“L’identità ha sempre a che vedere con gli altri, col gruppo” R. Losso

🫂 Torniamo con i nostri incontri a tema del sabato mattina in Associazione, e torniamo a parlare del tema che ci è più caro: Gli adolescenti e la famiglia.
📣 Lo facciamo con il Dr.Davide Gravina che ci parlerà dei loro disagi, del ruolo della famiglia e delle metafore degli animali secondo il modello Maudsley.
Quale modello di attaccamento ci rappresenta di più?
Un sabato imperdibile, per accogliere le suggestioni e gli spunti dell’esperto, e riflettere insieme!! Vi aspettiamo 💜

15/11/2025

🟢 TRA DUBBI E AMORE: COSA VIVONO I GENITORI QUANDO SENTONO PARLARE DI PSICOMOTRICITÀ...
Quando un genitore sente dire a scuola “sarebbe utile un percorso di psicomotricità”, dentro si apre un piccolo terremoto silenzioso.
Da un lato arriva quella frase pronunciata con delicatezza, quasi a voler sfiorare il meno possibile le sue paure; dall’altro, dentro di sé, qualcosa si muove: preoccupazione, incertezza, senso di inadeguatezza.
È normale.
Nessuno è mai davvero preparato a sentire che il proprio bambino potrebbe aver bisogno di un supporto in più.

Subito compaiono mille domande: “Cosa significa esattamente?”, “Sta succedendo qualcosa di grave?”, “Ho fatto qualcosa di sbagliato?”.

Poi l’altra voce, quella pratica: “Funzionerà davvero?”, “Troverò il professionista giusto?”, “È davvero necessario?”.

Sono pensieri che affiorano perché ogni genitore vorrebbe per il proprio figlio un percorso lineare, sereno, senza deviazioni che mettano in dubbio la propria capacità di accompagnarlo.

Eppure, dopo lo smarrimento iniziale, spesso emerge anche un’altra dimensione: la consapevolezza che la scuola non sta puntando il dito, ma sta offrendo uno sguardo in più.

La psicomotricità non è un’etichetta, non è una diagnosi, non è un giudizio: è uno spazio in cui il bambino può esprimere ciò che ancora non riesce a dire con le parole, un luogo dove il movimento, il gioco e la relazione diventano ponti verso un equilibrio più solido.

Il genitore allora cammina su un filo sottile: da una parte la difficoltà di decidere — perché scegliere un percorso di supporto significa ammettere che una difficoltà esiste davvero — e dall’altra l’amore profondo che spinge a cercare ciò che è migliore per il proprio bambino, anche quando costa fatica.

Ed è proprio lì che avviene il cambiamento: quando ci si allontana dall’idea di “un problema da risolvere” e ci si avvicina all’idea di “un bisogno da ascoltare”.

Accogliere il suggerimento della scuola non significa arrendersi, ma scegliere di mettersi in connessione con ciò che il bambino sta comunicando attraverso il suo corpo, i suoi gesti, i suoi silenzi, le sue esplosioni di energia. Significa vedere oltre la paura del giudizio e oltre la tentazione di minimizzare.
È un atto di coraggio, di cura, di ascolto profondo.

Alla fine, ciò che davvero conta non è la parola “psicomotricità”, ma il movimento più importante: quello del genitore che, con tutte le sue emozioni, decide comunque di restare vicino ai bisogni reali del proprio bambino. Un passo dopo l’altro, insieme.

SP

14/11/2025

👧🏼🧒🏻 Diritti in Comune, dare voce alle emozioni dei bambini e delle bambine per costruire comunità più forti e belle!

👉🏻 In occasione della Giornata Mondiale dei Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza, il 20 novembre, dalle 17:00 alle 18:30 in Sala Giunta, il Comune di Vicopisano, avendo aderito all’iniziativa nazionale Diritti in Comune, promossa da ANCI e UNICEF Italia, dedica un incontro su un tema delicato e fondamentale: “I litigi nei bambini. Un’occasione di crescita.”, con Cristiana Soldaini, psicomotricista.

🙌🏼 Il tema dell’aggressività nei bambini è un tema molto complesso perché investe molti aspetti della vita: relazionale, affettivo, emotivo.

Culturalmente, veniamo da un’esperienza, noi adulti in primis come figli, che vedeva l’aggressività e il litigio come sbagliati, da correggere e il più possibile da evitare. Ricordate frasi tipo “mi raccomando non litigate”?

🗣️ “Se consideriamo l’aggressività dei bambini e delle bambine come un comportamento funzionale alla crescita e il litigio come un’esperienza che fa parte della relazione _ spiega la dottoressa Soldaini _ potremo finalmente aprire il nostro sguardo e vedere il bambino e la bambina che abbiamo davanti, con tutti i suoi diritti. La persona che sta cercando di diventare.
In questo incontro proveremo a confrontarci in merito a questi temi _ conclude Soldaini _ e a trovare strumenti concreti per rispondere in maniera consapevole e rispettosa ai bisogni dei bambini e alle fatiche degli adulti che se ne prendono cura.”

✅ Evento libero e gratuito, ℹ️ www.cristianasoldaini.it

🌱 Una comunità che ascolta le emozioni dei bambini è una comunità che difende i loro diritti!

Un’educazione che ha cura non cerca difetti, ma relazioni.Non accelera, ma attende.Non etichetta, ma abbraccia la comple...
05/11/2025

Un’educazione che ha cura non cerca difetti, ma relazioni.
Non accelera, ma attende.
Non etichetta, ma abbraccia la complessità del crescere.

L'Atelier della Pedagogista di Lucia Vichi

🌱 UNO SGUARDO CHE CURA, NON CHE ETICHETTA

Mi fa davvero tanta tristezza vedere come, in molte scuole dell’infanzia, la figura della pedagogista sia ancora percepita come “colei che osserva per valutare” o che accelera il percorso verso una diagnosi.

Come se il problema abitasse a priori sempre nel bambino o nella bambina. Come se il comportamento fosse un sintomo da correggere, e non un linguaggio da ascoltare.

👉 A volte, però, questo sguardo porta a evitare l’unica vera rivoluzione possibile: quella che riguarda noi adulti.
Le nostre corazze.
Il nostro “abbiamo sempre fatto così”.

E in tutto questo… dove li mettiamo i bambini e le bambine?
Qual è il posto che diamo ai loro bisogni, ai loro tempi, alle loro unicità?

Quali valori ci guidano quando incontriamo le loro emozioni, il loro movimento, le loro difficoltà, la loro forza?

Perché devono sempre rientrare dentro le nostre strutture rigide?
Perché, quando non ci rientrano, cerchiamo disperatamente il problema in loro invece di chiederci cosa possiamo trasformare in noi?

🌿
Un’educazione che ha cura non cerca difetti, ma relazioni.
Non accelera, ma attende.
Non etichetta, ma abbraccia la complessità del crescere.

C’è qualcosa di profondamente storto quando il primo pensiero di un sistema educativo è cercare cosa “non va” nel bambino, invece di interrogarsi su cosa non sta funzionando nell’ambiente, nelle relazioni, negli adulti.

La pedagogia non è un sistema di controllo. È un invito alla meraviglia e alla creazione di contesti e relazioni co-regolative.
Un luogo dove ogni bambino e bambina possa sentirsi visto, accolto e rispettato nella propria irripetibile verità.

Atelier della Pedagogista

27/10/2025

Non tutti sanno che i bambini, di ogni età, che manifestano rabbia, odio, rancore, delusione, frustrazione sono sani, proprio perché l' espressione di tutta la gamma dei sentimenti umani È la base per lo sviluppo psichico funzionale.

Pertanto, andare a reprimere i loro sentimenti negativi equivale a porre le basi di un qualche disagio emotivo che un giorno prenderà potere, più o meno inconsapevolmente.

I bambini devono fare i bambini. E non dovrebbero avere accanto adulti che non vogliono faticare, impegnarsi e che non sono capaci di "resistere" a se stessi, ai propri impulsi.

Lasciamo, piuttosto, che i bambini si esprimano (senza far si' che si facciano male), debellando i soliti moralismi e aiutandoli a comprendersi.

Quando la rabbia o l'odio non possono essere resi manifesti per paura, per vergogna o perché i "famosi" Altri ci giudicano, questi sentimenti si trasformano in Falso Sé, cioè la struttura caratteriale che è alla base di tutti i disturbi psichici dell'adulto.

“Ci dicono che non sa giocare con gli altri bambini, diventa aggressivo, morde..”Il tema dell’aggressività nei bambini è...
22/10/2025

“Ci dicono che non sa giocare con gli altri bambini, diventa aggressivo, morde..”

Il tema dell’aggressività nei bambini è un tema molto complesso perché oltre a riguardare sia i piccoli che i grandi, investe molti aspetti della vita: relazionale, affettivo, emotivo e forse, proprio per questa sua complessità, viene troppo spesso sottovalutato e poco approfondito.

Culturalmente, veniamo da un’esperienza noi adulti in primis come figli, che vedeva l’aggressività e il litigio come sbagliato, da correggere e il più possibile da evitare. Ricordate frasi tipo “mi raccomando non litigate”?.

Se iniziamo a considerare l’aggressività dei bambini come un comportamento funzionale all’apprendimento e il litigio come un’occasione, come uno strumento per acquisire competenze, potremo finalmente aprire il nostro sguardo e vedere il bambino e la bambina che abbiamo davanti. La persona che sta cercando di diventare.

Se vuoi approfondire questi temi, puoi venirmi a trovare al Comune di Vicopisano il 20 novembre.
A breve tutte le info..

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18/10/2025
💜 Domenica 12 ottobre a Pontedera
11/10/2025

💜 Domenica 12 ottobre a Pontedera

Salute in comune, visite specialistiche ed esami diagnostici gratuiti in piazza Andrea da PontederaDomenica 12 ottobre, in piazza Andrea da Pontedera ( ex piazza Belfiore ), la Croce Rossa Italiana, comitato di Pontedera, organizza una giornata […]

La saggezza motoria..Grazie L'Atelier della Pedagogista di Lucia Vichi
08/10/2025

La saggezza motoria..

Grazie L'Atelier della Pedagogista di Lucia Vichi

🌱 LIBERTÀ DI MOVIMENTO. POSSIBILITÀ DI CRESCITA 🌱

Gli studi del medico pediatra Emmi Pikler ci offrono uno spunto prezioso: la crescita autentica non nasce dall’intervento o dalla stimolazione dell’adulto, ma dalla fiducia verso neonati e bambini.

🌱 Ogni bambino, ogni bambina, fin da piccolissimo, possiede dentro di sé un ritmo, un tempo e una saggezza motoria che l’adulto è chiamato a rispettare.
🌿 Quando lo poniamo a terra in posizione supina e gli permettiamo di esplorare liberamente il proprio corpo, nei suoi tempi e con le competenze sviluppate fino a quel momento, stiamo dicendo: “Mi fido di te. So che puoi.”

💫 La lentezza diventa allora un atto pedagogico. È nel tempo non forzato che il bambino/a conquista la padronanza del movimento, l’equilibrio, le posture, la fiducia in sé.
🌱 Ogni rotolamento, ogni spinta, ogni tentativo di movimento e spostamento fa parte di una coreografia naturale e armonica di crescita, che non ha bisogno di essere accelerata o potenziata, ma solo osservata, rispettata e accompagnata con presenza e un ambiente adeguato.

🪷 Ma fidarsi significa anche tollerare il rischio. Troppo spesso confondiamo rischio e pericolo: tutto può sembrarci pericoloso perché leggiamo il mondo attraverso i nostri schemi e le nostre paure.
Eppure offrire ai piccoli la possibilità di attraversare e sperimentare rischi calcolati è la via attraverso cui il bambino/a apprende a conoscersi, a riconoscere i limiti del proprio corpo, a misurarsi con i suoi equilibri e le sue competenze, a potenziare da sé la propria zona di sviluppo prossimale, a sviluppare prudenza interiore e consapevolezza corporea.

⚠️ Nel volerlo “proteggere” da ogni minimo rischio, finiamo per negargli l’occasione più preziosa: sperimentarsi competente, sviluppare vera autonomia e maturare autostima.

✨ Ogni bambino/a ha bisogno di uno spazio in cui possa cadere e rialzarsi, provare e riuscire, scoprendo che è capace.
È in questo spazio che nasce la vera autonomia: non quella indotta dagli adulti attraverso rinforzi o obiettivi di indipendenza, ma quella costruita profondamente nel corpo e nella fiducia in sé stessi.

Atelier della Pedagogista

Indirizzo

Pisa

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