01/09/2025
Questo credo che sia il post più difficile in assoluto da quando ho aperto questa pagina.
Un post che ho rimandato per settimane, un post del quale sono gelosa, perché mi mette a n**o, forse anche più del dovuto.
È proprio vero che dietro a delle divise ci sono delle persone e mai come in questi ultimi mesi mi sono sentita persona: stanca, frustrata, sfinita…
Ho conosciuto il Burn Out.
I giorni e le notti tutti uguali: “Devo fare questo, finire quest’altro…”, “Ora faccio questo, poi…”
Una corsa contro il tempo per cercare di accontentare tutti, la paura di fare sempre troppo poco, di non essere abbastanza, di non sembrare disponibile, preparata, all’altezza.
Tutto nato dall’incapacità di mettere paletti, di dire “NO”, di prendere il tempo per lavorare e cadenzarlo, con quello per vivere.
Un giorno, in un barlume di lucidità, mi sono chiesta:
“Ma quanto può essere edificante lavorare 15 ore al giorno ed essere sempre arrabbiata?”
Ho capito che questi paletti, in qualche modo, andavano messi.
Ma non ci riuscivo, finché è arrivato “l’incidente” che ho maledetto ogni secondo ma che mi ha fatta fermare, per forza.
Ho dovuto imparare a rallentare ed è stato salvifico, non mi rendevo conto di quanto veramente ne avessi bisogno…
Sono tornata padrona dell’unica cosa che mi mancava, il tempo.
Mi sono concentrata di nuovo sulla mia pagina Instagram, ho fatto uscire il mio primo eBook, ho chiesto aiuto alla mia psicologa ed ho capito…
Serve equilibrio, serve che la bilancia sia in pari.
Serve festeggiare i traguardi e le soddisfazioni, serve capire la strada da prendere e il fine di tutto questo correre.
Sto bene? Questa volta penso di sì! Ma anche se così non fosse adesso ho gli strumenti e un’idea scritta per il mio futuro ❤️