D.ssa Maria Pirozzi Psicoterapeuta Psicodrammatista

D.ssa Maria Pirozzi Psicoterapeuta Psicodrammatista "Se cadi ti rialzo. Oppure mi sdraio accanto a te". Julio Cortàzar Pratico psicoterapia individuale e di gruppo.

Sono una psicoterapeuta ad orientamento psicoanalitico, con formazione in psicodramma classico integrato. L'integrazione consiste, nel mio orientamento, all'utilizzo inevitabile della lente psicoanalitica nel mio approccio al gruppo. Lavoro come actor trainer - psicodrammaturgia attoriale - per scuole di formazione attori di cinema e teatro a Napoli e Caserta. Amo la mia professione e tutti coloro che mi permette di incontrare sul mio cammino. Dr.ssa Maria Pirozzi
Ordine Psicologi Regione Campania n.6889

17/09/2025

Dietro la paura di fallire può nascondersi un grande desiderio di fascinazione.
"𝙉𝙤𝙣 𝙥𝙤𝙨𝙨𝙤 𝙛𝙖𝙡𝙡𝙞𝙧𝙚. 𝙎𝙚 𝙛𝙖𝙡𝙡𝙞𝙨𝙘𝙤 𝙡𝙤 𝙨𝙜𝙪𝙖𝙧𝙙𝙤 𝙨𝙪 𝙙𝙞 𝙢𝙚 𝙘𝙖𝙢𝙗𝙞𝙚𝙧𝙖̀, 𝙚 𝙞𝙤 𝙣𝙤𝙣 𝙨𝙖𝙧𝙤̀ 𝙥𝙞𝙪̀ 𝙖𝙩𝙩𝙚𝙣𝙯𝙞𝙤𝙣𝙖𝙩𝙤"
Da bambini lo sguardo materno ci guida ed è per noi importante averlo sempre 'a disposizione' ed essere in grado di attirarlo.
Da adulti questo 'sguardo guida' diventa interno.
Abituarsi all'idea che 𝙣𝙤𝙣 𝙚̀ 𝙡'𝘼𝙡𝙩𝙧𝙤 𝙘𝙝𝙚 𝙢𝙞 𝙙𝙚𝙛𝙞𝙣𝙞𝙨𝙘𝙚 può essere un valido aiuto contro la paura di fallire.

16/09/2025

La crescita personale inizia quando rinunciamo al bisogno e all'idea di dimostrare qualcosa a qualcuno o di valere per qualcuno.
Perché se per ipotesi quel qualcuno non soddisferà questo bisogno, la nostra vita sarà guidata da risentimento, rancore, disprezzo, squalifica o, peggio ancora, da vendetta.
Allora saremo governati dall'idea di una lotta.
E quest'idea non è un seme fecondo perché non costruisce né sviluppa nulla. Soprattutto non sviluppa noi stessi.

È arrivato un'ospite speciale allo studio che ho scelto come collaboratore fisso😁Grazie alla maestria di  ❤️
15/09/2025

È arrivato un'ospite speciale allo studio che ho scelto come collaboratore fisso😁
Grazie alla maestria di ❤️

A voi, che non vi basta mai una sola direzione,che vi sedete sul ciglio delle scelte e ascoltate il silenzio prima del p...
13/09/2025

A voi, che non vi basta mai una sola direzione,
che vi sedete sul ciglio delle scelte e ascoltate il silenzio prima del passo.
A voi che siete battiti sospesi, equilibristi sul filo del "forse".

A voi, che non avete finito di piangere un passato che il mondo ha già dimenticato, che amate con mani tremanti, perché l’amore, per voi, è un salto nel vuoto senza rete.

Siete crepe nella pietra
da cui filtra la luce.
Siete domande che non chiedono risposta, ma ascolto.
Siete fuoco sotto la cenere, tempeste educate, che nessuno ha osato nominare.

Non siete mancanti.
Siete in divenire.
Non siete rotti.
Siete veri.

E in questo mondo che premia chi si mostra risolto, voi siete rivoluzione silenziosa.
Il coraggio non è sapere dove si va, ma restare, quando ogni parte di voi vorrebbe fuggire.

Agli incompleti, agli irrisolti:
non lasciate che vi aggiustino.
Siate il caos che costringe gli altri a guardarsi dentro.
Siate l’imperfetto che salva.

Erika Serena Takdeer

Ai miei pazienti,  a chi sa di 'essere umano' e a chi lo sta imparando passo dopo passo . "A un certo puntodevi capirech...
06/09/2025

Ai miei pazienti, a chi sa di 'essere umano' e a chi lo sta imparando passo dopo passo .

"A un certo punto
devi capire
che il dolore che hai subito
non lo devi subire
all’infinito.
Mettiti in vacanza,
la povera vita adulta
non può pagare a oltranza
i debiti dell’infanzia.
Dichiara finite le tue colpe,
scontata la pena.
D’ora in poi ogni giornata
sarà come prima
ma dentro di te
più netta e vera, più limpida
e sincera.
Tu devi solo la più grande dolcezza possibile
a chi verrà e a chi andrà via.
È festa nel tuo cuore,
festeggia in qualche modo
il cuore degli altri".

Franco Arminio

Photo: Umberto Rigillo

03/09/2025

Nel dubbio, davanti a più scelte, ricercare la certezza assoluta è un gravoso dispendio di energia. Allora Accettazione e Gentilezza diventano due parole chiave importantissime.
1) accettare l'incertezza
2) considerare ogni errore con gentilezza.

Si può non avere la certezza assoluta ma si può scegliere di non lasciarsi bloccare da un dubbio.

Sbagliare non ci rende deboli ma umani.

Accettare che nella vita si possono commettere degli errori è fondamentale per non coltivare l'ideale di un supereroe che non potrà esistere.

"Bisogna abituarsi a camminare più lentamente, a salutare chi eravamo e ad accogliere chi siamo oggi. Compiere gli anni ...
03/09/2025

"Bisogna abituarsi a camminare più lentamente, a salutare chi eravamo e ad accogliere chi siamo oggi. Compiere gli anni non è solo una questione di tempo, ma di coraggio: accettare il nostro nuovo volto, abbracciare con orgoglio il corpo che ci accompagna e lasciare andare paure, pregiudizi e pesi che il tempo non è riuscito a cancellare.
Invecchiare è imparare a stare con se stessi, a lasciar andare ciò che non aggiunge più nulla, e a dare valore a ciò che ancora rimane. È capire che la vita cambia, che gli addii fanno parte del cammino e che ogni lacrima può lasciare spazio a nuovi sorrisi, nuovi sogni e nuove ragioni per andare avanti".

Alejandro Jodorowsky

Bisognerebbe parlare a più non posso di solidarietà.Temi quali il tradimento, il "narcisismo maligno"  e la dipendenza a...
02/09/2025

Bisognerebbe parlare a più non posso di solidarietà.

Temi quali il tradimento, il "narcisismo maligno" e la dipendenza affettiva o anche lo stesso panico tanto abusato, perderebbero il loro brioso potere mediatico.
Il sentimento di esclusione che affligge e inbuisce in questi casi non troverebbe tanto respiro se si potesse contare fiduciosamente sulla solidarietà tra donne , tra colleghi, tra familiari.
L'assenza di solidarietà rimpiazzata da connessioni liquide, inconsistenti e superficiali induce l'uomo fragile a chiudersi nelle sue paure .

E chatgpt prende il posto di una sana interazione umana.

L'essere umano debole e smarrito con cui ci alleiamo è nello stesso tempo un essere umano potenzialmente creativo . Su q...
28/08/2025

L'essere umano debole e smarrito con cui ci alleiamo è nello stesso tempo un essere umano potenzialmente creativo .
Su questa idea si fonda "l'alleanza terapeutica". Affinché si proceda verso una trasformazione è necessario che questa idea venga condivisa dal paziente .
"Sono affranto, ho bisogno di aiuto ma ho un alleato e posso creare con lui una strada sconosciuta".

Camminare con dolore è comunque camminare.
Infondo si sa... "dal letame nascono i fiori".

INFONDO IL DOLORE È UN SEME (un Sè...Me) A partire dalla sofferenza nasce una nuova possibilità di stare al mondo, forti...
28/08/2025

INFONDO IL DOLORE È UN SEME
(un Sè...Me)

A partire dalla sofferenza nasce una nuova possibilità di stare al mondo, forti di una dignità che tiene in piedi e sostiene un “perché” a cui dare una risposta.
La sfida del dolore allora diventa apprendere la forza della non risposta: non c’è una facile via di fuga, di fronte al male bisogna imparare a “stare”, a fare del “perché” una provocazione vitale.

Alla fine, ci si ritrova dentro il mondo, dentro la vita, avendo imparato a rispettare i confini del dolore e un nuovo modo di giocare la vita con amore.

[La libertà senza misura non può essere]I Greci avevano scolpito nella pietra del pensiero un monito che attraversa i se...
25/08/2025

[La libertà senza misura non può essere]

I Greci avevano scolpito nella pietra del pensiero un monito che attraversa i secoli:
μηδὲν ἄγαν (mēdén ágan), “nulla di troppo”.

È la massima che stava incisa sul tempio di Apollo a Delfi, accanto al celebre γνῶθι σεαυτόν (conosci te stesso).
Con poche sillabe essi esprimevano la convinzione che la libertà assoluta fosse illusione e pericolo: senza misura, l’uomo scivola nella hybris, l’arroganza di oltrepassare i limiti imposti dalla natura e dagli dèi.
Il limite, per i Greci, non era una catena ma una condizione di armonia.
Solo chi rispetta la misura può abitare la libertà senza trasformarla in tirannia.
Era un pensiero intriso di religiosità, ma anche di saggezza esistenziale: infrangere il limite non significava soltanto offendere gli dèi, ma spezzare il fragile equilibrio che regge la vita umana.
Se il mondo moderno ha fatto del “senza limiti” la sua bandiera, i Greci sapevano bene che la potenza senza misura è distruttiva.
Prometeo incatenato, Edipo accecato, Icaro precipitato: miti che sono parabole del superamento fatale dei confini.

Viviamo oggi nell’ebbrezza dell’illimitato: senza limiti di consumo, di velocità, di accumulo. Ma il limite non è negazione: è il volto stesso della libertà.
È ciò che dà forma al desiderio, confine che impedisce al piacere di diventare voracità, alla volontà di mutare in dominio.
Riscoprire il limite significa ritrovare la sapienza della misura: non un ritorno alla paura degli dèi, ma alla consapevolezza che l’uomo non è padrone del mondo, bensì suo ospite.

Come i Greci, possiamo imparare che la libertà non cresce nel deserto del senza confini, ma nel giardino fragile della misura.»

Simone Weil, "La rivelazione greca".

22/08/2025

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