25/11/2025
Molte donne,(o molti uomini) crescono con l’idea che il loro valore dipenda dalla capacità di essere educate, disponibili, impeccabili. Senza accorgersene, imparano a leggere i bisogni degli altri prima dei propri e a mantenere l’armonia a qualunque costo. Il loro bisogno di essere perfette diventa una gabbia invisibile.
Questi schemi affondano le radici nell’infanzia: nelle aspettative familiari, nei messaggi culturali, nelle lodi ricevute quando si era “tranquille” e nella critica quando si esprimeva rabbia o si diceva di no.
Così, con il tempo, si interiorizza l’idea che l’amore si debba meritare e che valere significhi compiacere.
Nella vita adulta questo può trasformarsi in:
difficoltà a riconoscere i propri bisogni o desideri
tendenza a mettere gli altri al primo posto
paura di deludere o sbagliare
eccesso di responsabilità
fatica nel gestire i conflitti
senso di inadeguatezza anche quando si ottengono risultati
Questi comportamenti, anche se formati per proteggerci o per adattarci, possono diventare fonte di ansia, stress emotivo e relazioni sbilanciate.
In psicoterapia si lavora per:
riconoscere questi automatismi e capire come si sono formati
imparare a dare spazio alle proprie emozioni, senza giudizio
creare confini più chiari e rispettosi
sviluppare una forma di cura di sé che non passi dal sacrificio
costruire un senso di identità che non dipenda dall’approvazione esterna
Il percorso è profondamente liberatorio.
Riscoprire la propria voce significa iniziare a scegliere, e non più soltanto a compiacere.
Se ti rivedi in queste dinamiche, ricorda che non è egoismo iniziare a considerare anche te stessa, i tuoi bisogni, i tuoi desideri e di conseguenza dire di "no" quando è "no", è consapevolezza e crescita.