Dott. Elio Autieri

Dott. Elio Autieri Fisioterapista | Osteopata | Docente Universitario

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La fisioterapia è un'area fondamentale della medicina che aiuta a trattare patologie neuro-muscolo-scheletriche e viscer...
21/03/2025

La fisioterapia è un'area fondamentale della medicina che aiuta a trattare patologie neuro-muscolo-scheletriche e viscerali attraverso esercizi terapeutici, trattamenti manuali e terapie fisiche strumentali.

Che si tratti di recupero dopo un intervento ortopedico, di miglioramento della mobilità in caso di patologie neurologiche o di riabilitazione respiratoria, la fisioterapia personalizzata è essenziale per il benessere del corpo e il ritorno a una vita attiva e senza dolore.

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Sapevi che circa l'80% della popolazione mondiale sperimenta almeno un episodio di lombalgia nella vita?Con il termine l...
18/03/2025

Sapevi che circa l'80% della popolazione mondiale sperimenta almeno un episodio di lombalgia nella vita?

Con il termine lombalgia, o low back pain (LBP), si intende un dolore che colpisce la parte posteriore della colonna vertebrale, tra il margine costale e la piega glutea inferiore, con o senza irradiazione agli arti inferiori. Un fastidio che può variare in intensità e durata, ma che in molti casi interferisce seriamente con la qualità della vita divenendo una delle principali cause di disabilità e astensione dal lavoro.

Scopri di più su cause, tipologie e come affrontare questo problema nell’articolo sul mio blog💻👉 https://www.elioautieri.com/blog/lombalgia

💥Il Nervo Vago💥Il nervo vago parte dal midollo allungato e si porta, attraverso il foro giugulare, verso il basso nel to...
24/10/2024

💥Il Nervo Vago💥

Il nervo vago parte dal midollo allungato e si porta, attraverso il foro giugulare, verso il basso nel torace e nell’addome. I 2 nervi vaghi destro e sinistro sono tra i più importanti del corpo nonché i più lunghi ed i più ramificati tra i nervi cranici. Il suo nome deriva dalla parola latina vagus, che significa letteralmente “vagabondo”. Ha componente parasimpatica, controlla tutta la muscolatura liscia. In particolare innerva l’intestino. Uno dei suoi scopi principali ...
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📌𝐋𝐨𝐦𝐛𝐚𝐥𝐠𝐢𝐚📌✅𝕋𝕣𝕒𝕥𝕥𝕒𝕞𝕖𝕟𝕥𝕠ll trattamento ha come obiettivo il rilascio delle strutture muscolari interessate e la liberazio...
26/09/2024

📌𝐋𝐨𝐦𝐛𝐚𝐥𝐠𝐢𝐚📌

✅𝕋𝕣𝕒𝕥𝕥𝕒𝕞𝕖𝕟𝕥𝕠
ll trattamento ha come obiettivo il rilascio delle strutture muscolari interessate e la liberazione dei passaggi vasculo-nervosi che questi muscoli stanno bloccando.
Il terapeuta ha a disposizione diverse tecniche da utilizzare durante il trattamento, ognuna delle quali può essere usata in base alla situazione del paziente.

Per prima cosa conviene lavorare sul diaframma attraverso il lavoro sulle arcate costali, magari con una presa di contatto e con una leggera compressione con le eminenze della mano.
Difficilmente un diaframma ipomobile consente un lavoro con una presa a pinza senza suscitare dolore nel paziente.

Di fondamentale importanza è il trattamento dell’ileo-psoas in quanto può essere una messa in chiave della sintomatologia dolorosa lombare. Questo muscolo può partecipare ad instabilità ed eventuali disturbi causati da un’eterometria del bacino.

Il trattamento deve prestare particolare attenzione ai i muscoli del “core” posteriori: lunghissimo del dorso, multifido, ileocostale, quadrato dei lombi, medio gluteo. La corretta individuazione delle
strutture da trattare è insita nella valutazione precedente che porta ad una corretta diagnosi differenziale.
Ovviamente, nel corso delle terapie, anche altri muscoli possono essere trattati: si immagina alla correlazione dei muscoli ischio-peroneo-tibiali con la zona lombare della catena longitudinale posteriore, o al ruolo dei muscoli delle spalle nel collegamento dei muscoli gran dorsale o della fascia toraco-lombare.

A tal proposito, un singolo trattamento non sarà sufficiente a rilasciare tutte le tensioni che è possibile trovare. Il numero di trattamenti previsti per un ciclo terapeutico idoneo va dai 6 ai 10
trattamenti, a distanza di una settimana circa l’uno dall’altro.
È importante che il terapista si interfacci con la figura medica specialistica di riferimento anche nel corso del ciclo terapeutico, così da lavorare sempre in maniera ottimale per la salute del paziente.

Importante per la salute del paziente e per evitare che si ripresentino ricadute, cercare di capire quali possono essere state le cause che hanno portato al dolore e di conseguenza cercare di
prevenirle.

Fondamentale è anche consigliare della sana e corretta attività fisica, così da allenare i muscoli non solo per migliorarne la mobilità ma anche la stabilità articolare.
Per ogni muscolo che non compie a dovere il proprio lavoro, la relativa articolazione subirà delle pressioni e dei carichi che non saprà gestire, cadendo nell’infortunio e nel dolore.

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💥𝙇𝙤𝙢𝙗𝙖𝙡𝙜𝙞𝙖💥📌F̲a̲t̲t̲o̲r̲i̲ ̲d̲i̲ ̲r̲i̲s̲c̲h̲i̲o̲I fattori di rischio della lombalgia rappresentano una questione central...
14/09/2024

💥𝙇𝙤𝙢𝙗𝙖𝙡𝙜𝙞𝙖💥

📌F̲a̲t̲t̲o̲r̲i̲ ̲d̲i̲ ̲r̲i̲s̲c̲h̲i̲o̲
I fattori di rischio della lombalgia rappresentano una questione centrale per la sua prevenzione, ma dalla letteratura emerge una grande difficoltà nella loro individuazione poiché si tratta di un
disordine multifattoriale dall’eziologia spesso insidiosa.
Essi possono essere suddivisi in quattro categorie principali: i fattori costituzionali, occupazionali, legati allo stile di vita e psico-sociali.

✅Tra i fattori di rischio costituzionali, che non sono modificabili, ricordiamo:
• il patrimonio genetico, in particolare per le patologie discali;
• l’età, con un maggior rischio di comparsa tra i 35 e i 55 anni;
• il sesso, con un maggiore rischio per le donne, nonostante vari studi in passato non abbiano trovato differenze significative tra i sessi;
• la statura, con un maggior rischio nelle persone alte;
• le dimensioni del canale spinale, con un maggior rischio se è stretto.
Il 37 % di tutte le lombalgie nel mondo sono attribuite a fattori occupazionali: lavoratori esposti a ripetute vibrazioni, movimenti di torsione o flessione del tronco, movimentazione manuale di carichi, oppure a mantenute posture in stazione eretta o seduta, come i guidatori di automezzi, o i muratori sono più soggetti a sviluppare dolore lombare.

✅I principali fattori di rischio legati allo stile di vita, invece, sono il fumo, a causa dell’effetto vasocostrittore della nicotina che rende più difficile la normale circolazione sanguigna a livello dei capillari, comportando irrigidimenti muscolari e dolori che predispongono a malattie muscolo-scheletriche, la sedentarietà e la scarsa attività fisica, alcune attività ricreative e/o sportive che sottopongono la colonna a ripetuti microtraumi come contraccolpi, torsioni forzate o flessioni ripetute. Anche l’obesità (Body Mass Index - BMI > 30) è associata ad un aumento della prevalenza di lombalgia, in quanto comporta un continuo ed eccessivo sovraccarico di pressione alle strutture articolari della colonna lombosacrale. Ma vi sono anche vari fattori di rischio psicosociali, come lo stress, l’ansia e la depressione; nonostante la loro associazione alla presenza di LBP spesso non è del tutto chiara, vi è evidenza sul loro cruciale ruolo nella trasformazione del dolore da acuto a cronico.
Tra gli altri fattori psico-sociali vi sono quelli lavorativi, che includono l’insoddisfazione lavorativa, le scarse relazioni lavorative e l’assenza di supporto nel luogo di lavoro.
La lombalgia è un fenomeno estremamente complesso, non riconducibile ad una sola eziopatogenesi e per tale motivo è considerata una sindrome a genesi multifattoriale.

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