30/07/2024
È cominciato tutto così.
Dall’inaccetabile idea che un figlio potesse non gradire i pasti e che i genitori fossero “buoni” genitori solo se avessero fatto il loro dovere: far alzare i figli da tavola con la pancia piena.
Farli mangiare è diventato un lavoro, una prestazione.
I nostri antenati (mica 1000 anni fa, ma un paio di generazioni fa) non avevano genitori che li spronavano a mangiare, mangiavano perché avevano appetito, perché consideravano avere qualcosa in tavola una fortuna, perché pranzare tutti insieme era bello, perché sentire il profumo del soffritto induceva appetito. L’abbondanza non esisteva e si mangiava quello che c’era, si mangiava tutto.
Poi è arrivato il benessere economico, le nostre dispense e frigoriferi si sono riempiti di alimenti, ma i figli non mangiano più e i genitori non devono più procacciarsi il cibo nell’orto o nel bosco, ma faticano a convincere il figlio a mangiare…
E noi Pediatri fatichiamo a convincerli del fatto che i bambini, se lasciati in pace e non riempiti di alimenti inutili fuori pasto, a tavola finirebbero per mangiare come tutti senza bisogno di essere minimamente spronati.
Tranne rarissimi casi facilmente individuabili con una visita pediatrica e pochi esami, tutti i bambini sono perfettamente in grado di autoregolarsi e usando l’espressione del collega : l’inappetenza è un’invenzione.