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Mi sfugge qualcosa…ma non hanno tutti i migliori luminari etc etc etc…?💡
29/11/2023

Mi sfugge qualcosa…ma non hanno tutti i migliori luminari etc etc etc…?💡

Howden, broker assicurativo, ha diffuso uno studio che prende in esame gli infortuni nel calcio. I dati del Milan sono allarmanti

[COGGICODINIA: COS’E’ E COME TRATTARLA]L’infiammazione del coccige è detta coccigodinia e usualmente è di origine trauma...
02/05/2023

[COGGICODINIA: COS’E’ E COME TRATTARLA]

L’infiammazione del coccige è detta coccigodinia e usualmente è di origine traumatica a causa di una o più cadute sul sedere, tipica dei pattinatori.
Il dolore può presentarsi in forma acuta ed insopportabile e altresì in forma subdola anche a distanza di molto tempo con intensità moderata ma tale da non consentire una rilassata posizione seduta e lo svolgimento di alcune attività.
Si può porre rimedio con l’utilizzo di una apposita ciambella da posizionare sotto il sedere.

L’osteopata può essere di aiuto attraverso manipolazioni dirette ed indirette.

[NUOTO E SCOLIOSI: MITO DA SFATARE]Medici e pediatri hanno da sempre consigliato il nuoto come sport ideale per lo svilu...
18/04/2023

[NUOTO E SCOLIOSI: MITO DA SFATARE]

Medici e pediatri hanno da sempre consigliato il nuoto come sport ideale per lo sviluppo armonico del bambino e soprattutto come attività preventiva o riabilitativa in caso di paramorfismi/disformismi della colonna vertebrale.

Quanti si sono sentiti dire, nel caso di una scoliosi, “porti suo figlio in piscina a fare nuoto”?

E’ giunto il momento di sfatare questo mito: il nuoto ha sicuramente degli aspetti positivi come attività motoria in età evolutiva, ma non è proprio adatto a tutti e soprattutto non è un’indicazione assoluta per un trattamento preventivo o riabilitativo di problematiche alla schiena.

Nel libro PER STARE MEGLIO DEFINITIVAMENTE CON LA TUA SCHIENA, analizzo insieme con i colleghi tutti i pro e i contro delle attività natatorie in età evolutiva per il bambino con problemi di schiena.

[L’UTERO E L’ARTROSI D’ANCA]Ogni mese sopraggiungono ad un mio consulto donne con problematiche all'anca, a volte invali...
12/04/2023

[L’UTERO E L’ARTROSI D’ANCA]

Ogni mese sopraggiungono ad un mio consulto donne con problematiche all'anca, a volte invalidanti.
Dopo un'attenta valutazione si nota spesso una importante contrattura dei muscoli interni della coscia e in genere di quelli trocanterici. A questa contrattura è associata nella maggior parte dei casi una retrazione o rigidità di legamenti che rendono dolorosi e impossibili alcuni movimenti dell'anca.
Queste situazioni influenzano sia la postura che la deambulazione, contribuendo a creare infiammazioni diffuse.
Una delle ultime cose che viene da pensare alle pazienti è che questi dolori siano legati a problematiche uterine.
L'utero, organo femminile estremamente "attivo", è interessato da moltissime alterazioni che spesso ne modificano struttura, dimensione, orientamento.
Sia nell'ambito della fisiologia, che della patologia, che in caso di interventi chirurgici (si pensi al taglio cesareo), l'utero subisce modifiche che cambiano radicalmente i tessuti di cui è costituito generando così aree di restrizione di mobilità o di rigidità.
In particolare, il legamento largo dell'utero ed il legamento rotondo sono direttamente ed indirettamente collegati con altre strutture della pelvi ed in continuità fasciale con l'anca ed il femore.
Queste caratteristiche meccaniche, unite ad eventuali influenze neurologiche viscero - somatiche, sono in grado a medio/lungo termine di modificare completamente i naturali rapporti anatomici e il movimento dell'anca e di tutto l'arto inferiore.
E' per questi motivi che l'intervento osteopatico su un dolore all'anca deve tenere in grande considerazione la condizione dell'utero della paziente e dei suoi annessi.

Puoi trovare una trattazione approfondita sull’argomento anche nel libro PER STARE MEGLIO DEFINITIVAMENTE CON LA TUA SCHIENA

[PSOAS: COLPEVOLE O ALLEATO DEL BENESSERE]Molte tensioni o algie nella parte bassa della schiena o nella zona del bacino...
21/03/2023

[PSOAS: COLPEVOLE O ALLEATO DEL BENESSERE]

Molte tensioni o algie nella parte bassa della schiena o nella zona del bacino sono dovute a scarsa estensibilità o cattiva fisiologia del muscolo ileopsoas.
Per la regione in cui è collocato e per i suoi contatti anatomici con le strutture adiacenti, questo importante muscolo risente molto di posture forzate o mantenute (ad es. stare seduti in macchina per molto tempo) e di un'alimentazione squilibrata.
Soprattutto negli atleti, avere un ileopsoas “in salute”, tonico e ben allungabile, è indice di elevata performance.
È utilissimo perciò, ed in particolar modo per le persone che non possono modificare le proprie abitudini, mantenerlo sempre in movimento e in piena mobilità con opportuni esercizi e stretching mirato.

L’osteopata, conoscendo i rapporti articolari e viscerali del muscolo, e padroneggiando le corrette esperienze di natura palpatoria, è in grado di dare un grosso aiuto alle persone che manifestano sintomatologie riconducibili ad uno stato di alterazione di queste fasce muscolari.

Foto: Gruppo Macro

[POSTURA E DISTURBI CIRCOLATORI]Una corretta postura è alla base della migliore circolazione possibile. Disturbi circola...
06/03/2023

[POSTURA E DISTURBI CIRCOLATORI]

Una corretta postura è alla base della migliore circolazione possibile.
Disturbi circolatori impediscono al nostro corpo di funzionare al suo massimo, e possono portare allo sviluppo di patologie anche molto gravi.
Il cardine della postura è il tono muscolare: il tono di un gruppo muscolare condiziona tutti gli altri gruppi anche distanti. Tutte le condizioni parziali o totali di ipertonia o ipotonia creano alterazione circolatoria.
Un bilanciamento non corretto può provocare nel tempo un imbrigliamento delle vene e dei linfatici che attraversano mesi, epiploon, legamenti o forami di congiunzione.
Flessioni ed estensioni croniche possono creare delle compressioni a livello del canale inguinale, del canale calcaneare, dell'orifizio della membrana interossea, dell’anello del soleo, dell’arcata dei muscoli flessori dell’alluce.
E’ dunque importante per l’osteopata saper valutare l’atteggiamento posturale nel suo complesso e la morfodinamica dei vari segmenti corporei al fine di migliorare il ritorno venoso e con esso la sintomatologia.

[DOLORI MANDIBOLARI: CAUSE E INTERVENTO]Molte persone soffrono di disturbi nella zona dell’articolazione temporo-mandibo...
20/02/2023

[DOLORI MANDIBOLARI: CAUSE E INTERVENTO]

Molte persone soffrono di disturbi nella zona dell’articolazione temporo-mandibolare.
Il dolore può essere acuto e ben localizzato o subdolo e più diffuso, fino a coinvolgere la zona della fronte o il mento.

Tra le principali cause c’è un vero e proprio problema articolare che spesso “si fa sentire” anche con un “click”, dovuto al mal posizionamento del disco articolare. 
La mandibola viene usata e sottoposta a stress quotidianamente: pensiamo a tutte le volte che mastichiamo o più semplicemente che parliamo.
Se ci sono dei problemi di mal occlusione, cioè se le arcate dentarie non combaciano perfettamente, la muscolatura e le articolazioni lavorano in modo asimmetrico fino a sovraccaricarsi e a deformarsi.

Condizioni psicologiche ed emotive, inoltre, possono causare il cosiddetto bruxismo, cioè il digrignamento dei denti, spesso notturno, che causa a sua volta dolori mandibolari.

Come può intervenire l’osteopata?

Cercando di comprendere la causa della “scoordinazione” articolare e lavorando manualmente sulle strutture implicate.
Utile è sicuramente un confronto con l’odontoiatra per uno studio dell’anatomia radiologica, del piano occlusale e della salute dei denti.

[GRAVIDANZA E MAL DI SCHIENA: PERCHE’?]Seguo da tempo donne che durante la gravidanza o nei mesi successivi lamentano do...
07/02/2023

[GRAVIDANZA E MAL DI SCHIENA: PERCHE’?]

Seguo da tempo donne che durante la gravidanza o nei mesi successivi lamentano dolori alla bassa schiena.
Il problema è determinato prevalentemente da tre fattori:
con la crescita del feto in peso ed in volume la schiena della donna è soggetta ad un progressivo adattamento meccanico e posturale: il baricentro del corpo viene spostato in avanti innescando la necessità di bilanciarsi all’indietro con la testa e con la schiena. Si genera una compressione dei visceri ed un inarcamento importante della colonna lombare (iper-lordosi) con un’adattamento funzionale del bacino e delle anche.
il rilasciamento dei tessuti connettivi dei legamenti della schiena e delle fasce addominali dovuto alla produzione di ormoni come la relaxina, tipico del periodo della gravidanza.
l’azione neurogena riflessa di visceri come l’utero o l’intestino
L’osteopata, attraverso accurate valutazioni e sapienti manipolazioni può aiutare molto la donna a ridurre il dolore e a migliorare velocemente lo status posturale post gravidanza.

[UN TEST PER LA MOBILITA’ DELLA SCHIENA]Molte persone sanno bene di essere rigide come un robot (specialmente al risvegl...
30/01/2023

[UN TEST PER LA MOBILITA’ DELLA SCHIENA]

Molte persone sanno bene di essere rigide come un robot (specialmente al risveglio), mentre altre sono consapevoli di essere molto mobili ed elastiche.
Queste caratteristiche di mobilità articolare e di "elasticità" muscolare hanno cause genetiche ed ambientali e non basterebbe un volume di 1000 pagine per elencarle ed analizzarle.
In medicina ed in chinesiologia esistono dei test per verificare quanto mobili siano i vari segmenti del corpo.
Uno di questi è il cosiddetto 'Test di Schoeber'.
Esso è utile in ambito clinico per valutare il grado di flessione del tratto lombare della colonna vertebrale.
In condizioni normali, la distanza tra la 5° vertebra lombare e un punto più alto rispetto ad essa di 10cm (misurata in stazione eretta) dovrebbe aumentare di circa 4-5cm in flessione del rachide.
Se sussistono dei problemi di mobilità (contratture muscolari, spondilite anchilosante, etc), questa distanza può rimanere invariata o aumentare solo di 1-2cm.

[COLPO DI FRUSTA: COS’E’ e COSA FARE]Il colpo di frusta è una sindrome cervicale post-traumatica, che si verifica quando...
18/01/2023

[COLPO DI FRUSTA: COS’E’ e COSA FARE]

Il colpo di frusta è una sindrome cervicale post-traumatica, che si verifica quando il collo effettua un movimento brusco e molto veloce “a frusta” di flessione ed estensione, tipico degli incidenti automobilistici o di importanti traumi.
La grande escursione compiuta dalla testa e dal collo durante il trauma stira muscoli, legamenti e nervi.
Al di là del dolore in acuto (prime 72h), che va curato tempestivamente (attenzione all’uso del collarino!), il colpo di frusta si caratterizza per lasciare degli strascichi a medio-lungo termine, in particolare se non è stato trattato precocemente e nel migliore dei modi.
Tra questi effetti si ritrova una vera e propria sindrome posturale post-traumatica, in cui possiamo osservare il soggetto decisamente spostato da un lato.
Le alterazioni posturali derivanti da colpo di frusta possono comportare nel tempo problematiche muscolo-scheletriche, discopatie e disturbi funzionali viscerali e neurovegetativi.

L’osteopata è da prendere in considerazione immediatamente dopo il trauma e gli accertamenti clinici e medici indispensabili e successivamente alla fase acuta per assicurare il miglior recupero possibile.

13/01/2023

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[LA REGOLA 20-20-20]Sembra irrinunciabile in questa epoca l’utilizzo di smartphone e tablet…ma quanto fa bene alla nostr...
10/01/2023

[LA REGOLA 20-20-20]

Sembra irrinunciabile in questa epoca l’utilizzo di smartphone e tablet…ma quanto fa bene alla nostra postura e a tutti i sistemi e gli apparati ad essa collegati?

E’ necessario, soprattutto per i bambini, imparare ad avere una corretta postura quando utilizzano questi dispositivi.

Un’ottima idea compensativa?

Seguire la “regola 20-20-20”

Smetti di guardare lo smartphone ogni 20 minuti
Guarda in alto per 20 secondi
Guarda 20 piedi (sei metri) avanti rispetto al tuo smartphone o alla scrivania

Gentilissimi anche nel 2023 riceverò su appuntamento a: 🌺 Ponte San Nicolò - PD🌺 Motta di Livenza - TV🌺 Cavarzere - VERi...
06/01/2023

Gentilissimi
anche nel 2023 riceverò su appuntamento a:

🌺 Ponte San Nicolò - PD
🌺 Motta di Livenza - TV
🌺 Cavarzere - VE

Ringraziando tutti per la fiducia accordatami per stare meglio, auguro a voi e alle vostre famiglie un anno di salute e di felicità!

[LO SPORTIVO DALL'OSTEOPATA]Quando e perché uno sportivo dovrebbe frequentare un osteopata?Prima della competizione: qua...
06/09/2022

[LO SPORTIVO DALL'OSTEOPATA]

Quando e perché uno sportivo dovrebbe frequentare un osteopata?

Prima della competizione: quanto prima e perché?
Dopo la competizione: quanto dopo e perché?
Durante il periodo di allenamento: quanto spesso?

E nel caso di uno sportivo non agonista?

---SPAZIO INTERATTIVO---

Sono curioso di sapere le vostre esperienze, vi aspetto per le risposte nei commenti! 👇

[SPERONE CALCANEARE: COSA FARE?]L’indagine preferenziale è radiologica (RX), ma può essere consigliato un approfondiment...
31/08/2022

[SPERONE CALCANEARE: COSA FARE?]

L’indagine preferenziale è radiologica (RX), ma può essere consigliato un approfondimento con RMN (risonanza magnetica nucleare) per la valutazione dei tessuti molli.
Attenzione: la presenza di uno sperone calcaneare (inferiore o posteriore) non è una condizione necessaria o la causa certa di un dolore al tallone. Il dolore può essere frutto di molte cause, una di queste potrebbe essere l’accrescimento osseo appuntito, ma potrebbe anche non esserlo.

Le soluzioni sono molteplici e dipendono da molti fattori, ma in primo luogo è necessario l’accertamento che il dolore e il deficit di funzione (esempio l’impedimento alla corsa) dipendano dallo sperone.
Un metodo per alleggerire il carico, ridurre potenzialmente l’infiammazione e il deposito ulteriore di cristalli di calcio e/o favorire un rimodellamento osseo, è l’utilizzo di un dispositivo ortesico su misura (plantare) con adeguato scarico calcaneare. Nel caso di sperone posteriore saranno da preferire calzature morbide o aperte posteriormente.

Per l’atleta sarà necessaria una modifica del percorso di allenamento e delle componenti tecniche insieme al professionista di ruolo.

Tra le terapie mirate più indicate sono le onde d’urto, previa prescrizione medica e possibilmente sotto controllo ecografico.

L’osteopata può e deve agire sulle catene miofasciali e sulla mobilità delle articolazioni podaliche e dell’arto inferiore, andando a liberare manualmente le aree di restrizione.

L’extrema ratio è l’intervento chirurgico.

[L'INCONTRO CON IL MONACO]Herbert Benson con un gruppo di scienziati di Harvard ha studiato nei primi anni '80 del secol...
22/08/2022

[L'INCONTRO CON IL MONACO]

Herbert Benson con un gruppo di scienziati di Harvard ha studiato nei primi anni '80 del secolo scorso il comportamento dei monaci tibetani ed alcune loro peculiarità.
Grazie ad un meticoloso lavoro introspettivo, ad caratteristiche contestuali particolari e, probabilmente, a capacità innate, essi hanno la possibilità di modificare il proprio stato corporeo esclusivamente con la forza della mente...

E' stato un onore ed un piacere, grazie al compianto Cristiano, aver avuto la possibilità di conoscere e di interagire, anche a livello corporeo, con il maestro Lama Lobsang

[LA GOBBA DEL BISONTE]La gobba del bisonte (vedi foto) è quel rigonfiamento che si può notare in alcune persone, sopratt...
09/08/2022

[LA GOBBA DEL BISONTE]

La gobba del bisonte (vedi foto) è quel rigonfiamento che si può notare in alcune persone, soprattutto donne, nella parte bassa del collo.
Nel corso del tempo si genera una riduzione di movimento delle vertebre di quella zona ed un accumulo di liquidi, di grasso e di tessuto di tipo fibroso.
Oltre che risultare un inestetismo, è spesso un segno di alterazione di alcune funzioni dell’organismo, e in alcuni casi di patologia conclamata.
L’osteopata interviene con tecniche manuali ed esercizi e suggerendo particolari accorgimenti aiuta a migliorare lo stato congestizio e a prevenire un ulteriore peggioramento estetico e dello stato di salute.

Nel libro PER STARE MEGLIO DEFINITIVAMENTE CON LA TUA SCHIENA, che puoi trovare su https://www.ibs.it/per-stare-meglio-definitivamente-con-ebook-vari/e/9791220833615, l’argomento è affrontato nel dettaglio!

[IL COLLEGAMENTO TRA CATTIVA RESPIRAZIONE E CERVICALGIA]Una corretta respirazione dipende da un insieme di fattori, tra ...
26/07/2022

[IL COLLEGAMENTO TRA CATTIVA RESPIRAZIONE E CERVICALGIA]

Una corretta respirazione dipende da un insieme di fattori, tra cui l’efficienza e la coordinazione muscolare del muscolo respiratorio primario, il diaframma, e la funzionalità del suo nervo motore, il nervo frenico.

Come spesso accade nel nostro corpo, causa e conseguenza possono coincidere:
un problema cervicale può determinare una disfunzionalità respiratoria così come una scorretta respirazione può dar luogo a dolori cervicali o riduzione della mobilità.

Una delle cause di questa duplice causa-effetto è da ricercarsi nell'origine del nervo frenico. 
Questo importantissimo nervo infatti genera dalle radici spinali della terza, della quarta e della quinta vertebra cervicale (C3-C4-C5), perciò una disfunzione a questo livello può causare modifiche dell'attività del muscolo diaframma. Contemporaneamente, situazioni patologiche o disfunzionali che coinvolgono il diaframma, possono sfociare in blocchi o dolori cervicali.

L’osteopata è in grado di agire su entrambi i meccanismi, assicurando contestualmente una migliore mobilità del tratto cervicale ed un migliore funzionamento del diaframma.

Nel libro PER STARE MEGLIO DEFINITIVAMENTE CON LA TUA SCHIENA, che puoi trovare su https://www.ibs.it/per-stare-meglio-definitivamente-con-ebook-vari/e/9791220833615 è approfondito l’argomento

Indirizzo

Via Guglielmo Marconi, 204
Ponte San Nicolò
35020

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