29/09/2025
La spina calcaneare è una calcificazione a livello del tallone, che si sviluppa generalmente nel punto in cui ha origine la fascia plantare.
Tra le cause: le ripetute trazioni e sollecitazioni dell' aponeurosi plantare, l' infiammazione persistente dell' inserzione tendinea sul tallone (entesopatia), che ne consegue provoca la formazione di un deposito di sali di calcio.
Negli anni, questo accumulo interferisce con i movimenti, irrita i tessuti circostanti e porta alla formazione dell' esostosi.
La spina calcaneare è conseguente anche ad una predisposizione anatomica (es. piede piatto, cavo, retropiede valgo ecc.) od al cronicizzarsi della fascite plantare.
Fattori favorenti sono anche uno stile di vita sedentario, il peso eccessivo, le attività atletiche intense, i traumatismi ripetuti e l' uso prolungato di calzature non adatte.
La spina calcaneare si sviluppa molto lentamente, quindi può essere inizialmente asintomatica. Con l’ aumentare delle sue dimensioni, il paziente spesso riferisce un dolore acuto localizzato al tallone. Questo si acuisce durante la deambulazione e sotto carico, con una determinata tipologia di scarpe e quando rimane scalzo. Il dolore tende a diminuire, invece, con il riposo a letto.
In alcuni casi, la spina calcaneare può provocare gonfiore nella zona interessata e tensione a livello di muscoli e legamenti, che può evolvere in un' infiammazione provocata dalla continue trafitture della spina sottocalcaneare, come fascite plantare e borsite del calcagno.
All’ esame radiografico del piede, si può evidenziare tale processo osseo, soprattutto nella proiezione laterale. Una risonanza magnetica o un' ecografia danno infine un quadro più approfondito, mostrando lo stato dei tessuti molli circostanti, eventuali ematomi, edemi, ispessimenti della fascia plantare o lesioni.
Il trattamento prevede il riposo funzionale, l' assunzione di FANS, stretching dei muscoli del polpaccio e della fascia plantare. Inoltre, possono essere utili massaggi, ultrasuoni, tecarterapia ed onde d’ urto.