16/10/2024
"Mi fa sentire una nullità, pensa che io non sappia fare il mio lavoro e mi critica continuamente, anche davanti ai colleghi! Non sopporto più questa situazione! Dovrei proprio andarmene da quel posto di lavoro e lasciarlo a piedi! Così si renderebbe conto di quello che perde!......."
Queste sono le parole con cui S. è entrata ieri nel mio studio, il suo corpo me le aveva già preannunciate in realtà...
Occhi spenti, stanchi, postura ricurva su se stessa, collo rigido, inchiodato (sembrava quasi avesse il torcicollo), schiena ricurva che seguiva le forme della sedia della mia sala d'attesa....
"Cosa senti quando ti vengono dette queste cose?", chiedo io....
"Fastidio......"......."Rabbia"......"......."Non mi rispetta!".......
"Glielo hai detto quello che provi quando il tuo capo ti mette in queste situazioni?"
"No! È il mio capo!" "E quindi?!" "Non capisce, ormai non ci fa manco far le pause caffè...."
"Hai provato a dire che a te non sta bene? Hai provato a dire di no?"
"Ni, sni, no.... Alla fine sono sempre io che dico le cose che non vanno....E passo sempre per quella che si lamenta".....
"Ok....E dove pensi che vada questa rabbia inespressa? O questo fastidio, come lo chiami tu?" dico io...
"Bhè, è evidente! Nel corpo! Ho male dappertutto! Sennò non sarei qui" cit.
Nel mentre di questo discorso, forse, sono scese due lacrime, le mie mani cercavano di mollare le tensioni al collo, alle spalle, alla schiena....
Poi abbiamo respirato, insieme, e alla fine abbiam capito che, forse, non è tanto quello che ci viene detto da altre persone che ci fa arrabbiare, ma come lo interpretiamo e, soprattutto è probabile che quello che ci dicono gli altri è quello che in realtà noi diciamo a noi stessi 😉
L'ho mandata a casa con un solo compito: RESPIRARE e LASCIARE ANDARE....
Capita anche a te?
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