24/09/2025
RADIOLOGIA ASFO: "OLTRE AL DANNO, LA BEFFA"
CON LA PRIVATIZZAZIONE TAGLIO ALLE AGENDE E DIMISSIONI DEL RESPONSABILE UNICO DEL PROCEDIMENTO di ASFO
"Le “sorprese” e i problemi sull’appalto per un parziale affido a privati del servizio radiologico dell’azienda sanitaria pordenonese sono sempre più frequenti e preoccupanti.
È di lunedì 22/9 la notizia del decreto del Direttore Generale sulla sostituzione della Responsabile Unica del Procedimento che ha rassegnato le sue dimissioni il 6 agosto, all’avvio, dopo diverse proroghe, del nuovo servizio privato.
Ci chiediamo se questa decisione possa essere stata causata da divergenze tecniche sulla scelta di mantenere questo incarico a chi non pare in grado di portare reali migliorie, come i cittadini constatano ogni volta che cercano di prenotare un esame radiologico.
Infatti il primo agosto sarebbe dovuto partire il servizio privato aggiuntivo coprendo interamente il servizio nelle sedi di Sacile, Maniago e Spilimbergo mentre per Pordenone e S. Vito il privato coprirebbe l’emergenza, il sabato/domenica e i turni notturni, dando garanzia di integrare il servizio reso dal personale sanitario pubblico.
La realtà è purtroppo assai diversa: c’erano giunte segnalazioni di mancate risposte a richieste di prestazioni in alcune sedi ospedaliere e la conferma l’abbiamo trovata controllando SESAMO, l’applicazione ufficiale della nostra Regione.
Infatti abbiamo constatato che l’offerta per lo svolgimento di esami di radiologia per “esterni”, siano esse “semplici radiografie o ecografie” oppure risonanze o eco con mezzo di contrasto, per le priorità anche con tempi più lunghi, D e P è veramente scarsa se non nulla: presso le sedi di Sacile e Maniago non c’è mai posto, qualche rara possibilità c’è all’Ospedale di S. Vito, quasi mai a Pordenone. L’unica reale disponibilità, tranne esami complessi, c’è in quello di Spilimbergo; inoltre anche il privato convenzionato dimostra ora poca offerta, probabilmente anche a causa della mancata risposta del servizio pubblico che prima copriva da solo quasi tutto il fabbisogno del Friuli Occidentale.
Questa realtà, oltre a rappresentare un grave disservizio per la popolazione, viola esplicitamente quanto previsto dalla Legge 266/2005 (Finanziaria 2006, art. 1 comma 282), che proibisce la chiusura delle agende di prenotazione per le prestazioni sanitarie. Tale norma è stata introdotta per garantire trasparenza, equità e continuità nell’accesso alle cure, principi oggi messi seriamente in discussione.
La situazione è paradossale: i privati vincono appalti milionari e i cittadini non ricevono le cure!!
Per questo chiediamo con forza:
- L’immediata riapertura delle agende di prenotazione radiologica da parte di ASFO.
- Un confronto pubblico con le istituzioni regionali per garantire trasparenza e partecipazione nelle scelte che riguardano la salute dei cittadini di tutto il Friuli Occidentale.
Con l’occasione comunichiamo che con il Coordinamento Regionale dei Comitati per la salute stiamo organizzando per ottobre una mobilitazione a Pordenone.
Comitati Salute e Sanità Pubblica di Pordenone e S. Vito al Tagliamento"
✔ Fermiamo assieme lo sfascio della sanità pubblica!
✔ Lamentarsi non basta, è tempo di mobilitarci INSIEME PER LA SANITÀ.
Contattaci se vuoi aiutarci anche tu.
✔ Se vuoi far valere i tuoi diritti, condividi il post, raggiungici e seguici, spargere la voce è fondamentale!