
08/04/2025
“Intelligenza artificiale e fisioterapia: opportunità o minaccia?”
L’intelligenza artificiale non è più fantascienza: è realtà. E, che ci piaccia o no, sta entrando anche nei nostri studi, nei nostri protocolli e – soprattutto – nel nostro modo di lavorare.
Ma attenzione: non è una bacchetta magica. Non sostituisce la mano, l’esperienza, l’empatia, l’occhio clinico. Tuttavia può affiancarci e potenziare il nostro lavoro, se impariamo a usarla con intelligenza (umana, prima ancora che artificiale).
Nella fisioterapia, l’IA può:
• analizzare enormi quantità di dati clinici in pochi secondi,
• aiutare nella programmazione di protocolli personalizzati,
• supportare la valutazione del recupero attraverso strumenti predittivi,
• migliorare l’aderenza del paziente al trattamento (app, reminder, feedback digitali).
Sì, può spaventare. Sì, può sembrare che tolga lavoro. Ma il punto è un altro: chi non si aggiorna, si estingue. Come i dinosauri.
Non sarà l’IA a toglierci il posto. Saranno i colleghi che sapranno usarla meglio di noi.
Sta a noi decidere: la subiamo o la cavalchiamo?
In conclusione direi che siamo su un treno ad alta velocità senza binari posati a sufficienza davanti. L’IA è uno strumento pazzesco, ma come tutti gli strumenti potenti, o lo governi, o ti schiaccia. E noi, oggi, siamo ancora in fase di contemplazione. Serve uno scatto, e subito.
E tu ?
Come la pensi?