Dottoressa Sabrina Ros grief Counselor

Dottoressa Sabrina Ros grief Counselor Informazioni di contatto, mappa e indicazioni stradali, modulo di contatto, orari di apertura, servizi, valutazioni, foto, video e annunci di Dottoressa Sabrina Ros grief Counselor, Psicologo, Via Alfredo Panzini Portogruaro/VE, Portogruaro.

30/07/2025

"Anche nel nostro più profondo senso di perdita, sappiamo che la vita continua. Nonostante tutte le perdite e i finali che potrebbero bombardarti, nuovi inizi sono tutto intorno nel mezzo del dolore, la perdita può sembrare non finire mai, eppure il ciclo della vita esiste tutto intorno a noi. " -

Dottoressa Elisabeth Kubler-Ross (autrice del libro: Lezioni di vita)

13/07/2025

Il dolore del lutto mostra che l’oggetto perduto è ancora presente, che è un’ombra che aderisce alla nostra vita. È uno dei paradossi più sensibili dell’esperienza del lutto: l’oggetto amato non c’è più; è morto, sparito, scomparso, ma la sua assenza è la forma più inquietante della sua presenza. Nella forma più violenta del rimpianto, del ricordo, della nostalgia struggente.

La luce delle stelle morte (2022), Recalcati

28/04/2025

Il mio lutto è solo mio.
Certi giorni sto guarendo e alcuni giorni mi rompo di nuovo...
Ed è che il duello non è una linea retta né una scala che sale e un giorno finisce.
Non c'è un ultimo gradino dove tutto va tutto bene, non funziona così.
È più che altro una spirale, una che mi trascina senza preavviso tra ricordi caldi e freddi fitti di assenza. A volte penso di andare avanti, di respirare meglio, di poter ridere senza sentirmi in colpa, di alzarmi con la sensazione che la vita vada avanti e che, in qualche modo, io continuo con lei, ma all'improvviso qualcosa mi tocca l'anima in modo inaspettato: una canzone, un odore, una frase che hai detto, e poi crollo di nuovo.
Sto crollando come se il tempo non fosse passato, come se la ferita si fosse riaperta con la stessa brutalità del primo giorno.
E lì, nella penombra della notte, dove il mondo dorme ma io no, dove l'assenza diventa più grande della stanza, capisco che questo dolore è mio. Che non ci sono mappa, scorciatoie, formule universali, che ognuno vive la propria perdita con il peso esatto del proprio amore. Mi hanno detto che il tempo guarisce tutto... ma la verità è che il tempo non guarisce, il tempo insegna, insegna a camminare con l'assenza, a respirare con il dolore, a ricordare senza annegare. Non si tratta di dimenticare, si tratta di integrare, di trasformare la ferita in qualcosa che fa meno male, in qualcosa che, anche se brucia, permetta di andare avanti.
Non ci sono regole nel lutto, ci sono giorni in cui posso parlare di te senza rompermi, e altri in cui anche pronunciare il tuo nome mi distrugge e va bene, perché questo è il mio lutto, e lo vivo a modo mio. Perché solo chi ha amato profondamente comprende la grandezza di questo vuoto.
Ma so anche che non sono parcheggiato al buio, so che c'è una luce, anche se debole e distante. Perché se qualcosa mi ha insegnato questo lutto è che l'assenza fa male, ma non cancella l'amore e quell'amore, quello che ancora abita in me, è quello che mi spinge a continuare.
Oggi non so se sto guarendo o se mi sto rompendo di nuovo, ma sono ancora qui, avanzando nella mia spirale, ricostruendomi tra nostalgie e ricordi.
Perché la vita non si ferma, e anche se mi fa male, nemmeno io lo farò.

Fernando di Sandi

19/04/2025

Lasciatemi andare

Quando sarò andato, allora lasciatemi andare.
Lasciatemi andare via,
ho così tante cose da fare e da vedere.
Non piangete quando pensate a me,
siate grati per gli anni bellissimi
che vi ho dato con la mia presenza.
E potete solo immaginare quanta felicità
voi avete donato a me.
Vi ringrazio per l’amore che voi mi avete dimostrato.
Ora è arrivato il momento di viaggiare da soli.
Soffrirete per qualche tempo.
La speranza vi rafforzerà e vi porterà conforto.
Saremo separati per un po’.
Lasciate che i bei ricordi alleviano il vostro dolore.
Io non sono lontano e la vita va avanti.
E se ne avete bisogno, chiamatemi pure e io verrò.
Anche se non mi vedete e non mi potete toccare,
io ci sarò.
E se ascoltate nei vostri cuori ,
sentirete chiaramente la dolcezza dell’amore
che vi porterò.
E quando per voi arriva il momento di andare,
Sarò lì per voi per darvi il benvenuto.
Non andate alla mia tomba per piangere,
io non ci sono, non dormo.
Sono mille venti che soffiano,
Io sono lo scintillio dei cristalli di neve
Io sono l’oro scintillante dei campi di grano,
Sono le dolci piogge autunnali,
Io sono il risveglio degli uccelli nella tranquillità del mattino,
Io sono la stella che brilla di notte.
Non andate alla mia tomba per piangere.
Io non ci sono .
Io non sono morto.

02/04/2025

E ricordati, io ci sarò.
Ci sarò su nell’aria.
Allora ogni tanto, se mi vuoi parlare, mettiti da una parte, chiudi gli occhi e cercami.
Ci si parla.
Ma non nel linguaggio delle parole.
Nel silenzio.

Tiziano Terzani

01/04/2025

DIALOGO CON LA MORTE

“Sei già giunta, in punta di piedi, non ti ho udita.
E’ già tempo di andare? ”

“Non arrivo quasi mai gradita, per nessuno giungo
Quando è il momento;
arrivo come la tempesta mentre sei al largo,
sono una crepa sulla tua casa che crolla ”.

“Non ho ancora fatto i bagagli”.

“E cosa vorresti tu portare?
Nel mondo dove andiamo di niente avrai bisogno”.

“Vorrei salutare coloro che ho amato”.

“Hai avuto già del tempo, hai speso già parole”.

“Vorrei vedere ancora un’alba ed un tramonto”.

“ Il sole sorgerà e tramonterà di nuovo,
a lui poco importa se tu non ci sarai
al suo levare ed al suo coricarsi in mare”.

“Vorrei sapere che senso ha avuto tutto”.

“Son qui proprio per questo,
il mio senso è darti un senso”.

“Non ho scelto un’incisione sulla tomba
che mi dovrà ospitare”.

“Nessuno se la sceglie. Nessuno pensa
che un giorno sulla pietra possa apparire.
Vi credete eterni e siete polvere e siete cenere”.

“E non avrò dolore o pene?”

“Sarà breve la via,
la strada che tu hai percorso
è stata la più dura,
più aspra di quella che ti aspetta”.

“Che cosa adesso avviene?”

“Sappi che io ti porto non più in là di quella soglia,
da lì in avanti io non ci sarò; troverai laggiù
quello che hai sognato, quello che hai temuto.
quello che hai sperato, quello in cui hai creduto”.

“Sono pronto, allora. Che mi perdoni
chi non ho compreso appieno,
chi ho offeso o trascurato,
chi non ho abbastanza amato”.

“Ti porto da chi saprà lavare ogni tua colpa,
Io non sono la fine, sono un mistero
fino a quando non mi svelo.
Ora andiamo: tu segui chi ti ha preceduto
E precedi chi ti seguirà.
Il mondo non finisce, cambia sede”.

“In fondo ti aspettavo.
Andiamo: è un bel tramonto,
una sera con dolci stelle.
Il giorno più adatto per dire addio al mondo”.

Stefano Burbi

24/03/2025

“Il lutto non è un attimo. Non è un’ombra che svanisce semplicemente perché il tempo passa. Resta, si trasforma e diventa un compagno silenzioso per chi ha perso una persona amata. Il mondo vorrebbe credere che il dolore abbia una data di scadenza, che prima o poi svanirà, ma la verità è che la perdita non si limita a portar via qualcuno - trascina con sé anche frammenti della vita di prima, riscrivendo le fondamenta stesse della nostra esistenza.

Quando qualcuno se ne va, il mondo non si ferma. Il tempo continua a scorrere, la gente va avanti, le stagioni cambiano. Ma per chi resta, tutto cambia. I luoghi un tempo pieni di risate ora risuonano del peso dell’assenza. I momenti condivisi lasciano un’impronta incompleta. Non si piange solo l’assenza - si piange la perdita di ciò che è stato, la perdita di tutto ciò che avrebbe potuto essere.

Alcuni chiedono: «Stai ancora soffrendo?» come se il tempo potesse alleggerire l’amore che è esistito. Ma il lutto non è né una corsa né un peso da misurare in giorni o mesi. Si intreccia all’anima, riflesso della profondità di un amore dato e ricevuto.

Eppure, nel cuore stesso del dolore, c’è una resilienza. Una forza silenziosa nel portare con sé i ricordi, nell’imparare a vivere in un mondo che non è più lo stesso. Il lutto non è una prigione, ma un modo per onorare ciò che è stato perso continuando ad andare avanti. È la prova che l’amore non si estingue. Si trasforma.

Lasciate, dunque, che il lutto esista. Che sia vissuto senza vergogna. Non è una debolezza, ma l’eco di un amore che si estende oltre la perdita. Alcuni non capiranno, ma chi sa, riconosce che il lutto non è un rifiuto di andare avanti - è la testimonianza di un amore che non si cancellerà mai”.

Anne Dugar

05/12/2024

COMUNQUE

Quando morirò
sarò comunque
un girasole
spalancato ad accogliere la vita.

Quando morirò
sarò comunque
un tulipano,
racchiuso a proteggere il ricordo.
E sarò un mughetto,
timido e ripiegato
sul rimpianto delle mie indifferenze.

Quando morirò
sarò comunque
una rosa
sfiorita
ma immortale simbolo di bellezza.
E sarò un papavero
che aspetta l’estate
che non svanirà.

Quando morirò
sarò un seme scomparso
sotto la coltre del tempo
e sboccerò comunque
nel prato eterno
dove fioriscono i sogni degli uomini.

Paolo Bagni

04/11/2024

No, non ci sono ritorni.
Gli addii, sono addii per davvero.
Basta poca saggezza a saperlo,
perché il tempo cammina.

Ma quello che lui, il tempo, non sa
è che davvero qualcosa non muore.
Qualcosa che sta - una ricchezza acquisita.
Ed è come attendesse.
Soltanto si deve
custodirla sotto lo sguardo.
O in un posto segreto del cuore.

Bernardo De Angelis

02/11/2024

"I morti ricevono più fiori dei vivi perché il rimpianto è più forte della gratitudine"
(Anna Frank)

02/11/2024

NOSTALGIA
La nostalgia è la tristezza di non potere più avere quello che si aveva avuto prima: la giovinezza, il primo amore, la nostra casa, la forza del nostro corpo, eccetera. Si tratta di un rimpianto inconsolabile che trascina la vita all'indietro. È quello che Gesù vuole colpire quando invita il discepolo che ha perduto il proprio padre a guardare avanti, a lasciare che "i morti seppelliscano i morti". Ma esiste anche una seconda forma della nostalgia che assomiglia di più a una specie di visitazione. E la nostalgia-gratitudine. In questi casi il passato ci visita e ci porta luce, ci ricorda non qualcosa che è morto e impossibile da avere, ma la bellezza e lo splendore di ciò che abbiamo vissuto e dal quale possiamo continuare ad attingere linfa vitale. È la nostalgia al servizio della vita e non della morte.
Massimo Recalcati

28/10/2024

Voglio che tu sappia
che non sei qui per caso
e che capiterà sempre più spesso
di salutare le persone che ami
alla stazione, di non rivederle
per settimane e mesi…
Le vedrai cadere
nella voragine dei giorni
e ti verrà da piangere e maledire,
da spaccare le vetrine.
Ma le distanze sono ponti
non possono dividere noi
che abbiamo raccolto la luce
dal pozzo degli occhi, abbiamo
visitato il tronco rotto della notte.
Voglio che tu sappia
che non sei sola mai
e che in ogni centimetro di vuoto
c’è una festa, una moltitudine
e che ogni sorriso viene
-ricordatelo, mi raccomando-
dalla riserva segreta del bene.
Sappi che ci sarà da domandarsi
il senso di tutto, che alla fine
non ci sarà una vera fine
e capirai che l’amore
era l’unica domanda buona,
l’unica risposta giusta.

Valerio Grutt

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