23/07/2025
“Promettimi che non moriremo” è uno dei libri in cui mi sono imbattuta di recente, di Maria Carollo. Ambientato nel vicentino, nel corso dei drammatici eventi storici del 900.
Il mio filo conduttore in questo libro è stata la narrazione della . 😰😨☮️
La paura della guerra e di quello che porta con sé. La paura della morte. Ma non solo.
In questo libro ho letto delle paure che proviamo da di fronte a situazioni difficili, angoscianti, quando non c’è qualcuno che ci aiuta a capirle.
La paura di non sapere come raggiungere quel desiderio che vediamo lontano, e che non sentiamo riconosciuto. La paura di non essere compresi.
La paura di un che tenta di proteggere il proprio figlio dai traumi vissuti in prima persona, ma che, nel farlo, fatica ad ascoltare davvero i desideri del figlio, specialmente quando sono lontani da ciò che aveva immaginato per lui.
🗣️ La paura di ascoltare l’altro, un punto di vista diverso dal nostro, che metta in discussione le nostre certezze.
La paura del cambiamento, di ciò che è nuovo, di ciò che si trasforma nel tempo e nelle epoche storiche, di un ideale.
La paura di mettere a n**o un sentimento ❣️, la paura di comunicare, di esporsi, di dire ciò che davvero si sente, la paura delle emozioni che non si riescono a nominare.
Caterina porta dentro di sé questa paura come un sasso nello stomaco🪨. Un sasso che non è mai lo stesso: cambia forma, peso, movimento, a seconda di ciò che la vita le mette davanti. Un sasso che prende il posto delle parole.
In un racconto che spazia dall’infanzia fino alla terza età dei protagonisti, la paura si traduce in silenzi, rinunce, rimpianti…ma anche nel desiderio di vivere, nonostante tutto.
Consigliatissimo🌷