ASP Basilicata

ASP Basilicata SERVIZIO SANITARIO REGIONALE BASILICATA
Azienda Sanitaria Locale di Potenza

CONTINUITÀ ASSISTENZIALE E ORGANIZZAZIONE SANITARIA, GLI IMPEGNI DI ASPIn atto un percorso di transizione che richiede l...
15/11/2025

CONTINUITÀ ASSISTENZIALE E ORGANIZZAZIONE SANITARIA, GLI IMPEGNI DI ASP
In atto un percorso di transizione che richiede la collaborazione di tutti gli attori di sistema

Dopo le recenti segnalazioni e le diverse osservazioni critiche sul sistema sanitario regionale provenienti dal mondo dell’associazionismo, della Chiesa e delle comunità locali, interviene la Direzione Strategica di Asp Basilicata facendo ancora una volta chiarezza sia sul sistema della continuità assistenziale che sull’organizzazione sanitaria territoriale nell’area del Vulture Melfese. Le osservazioni giunte nei giorni scorsi e diffuse a mezzo stampa, vengono colte dunque come momento di confronto serio e propositivo tanto che da Asp Basilicata giunge la rassicurazione sull’impegno che si sta mettendo in campo per prendere in carico tutte le segnalazioni pervenute per arginare i disagi che si stanno verificando in alcuni presìdi di quell’area relativamente a turni di guardia medica, accesso alle prestazioni nei piccoli centri, continuità assistenziale serale o festiva. Si tratta di criticità che non vengono assolutamente ignorate pur non rappresentando meri problemi operativi contingenti, ma segnali utili per far emergere in modo trasparente questioni più ampie di sistema. Dalla Direzione Strategica viene richiamata l’attenzione sull’intero sistema sanitario territoriale italiano che sta attraversando una profonda fase di riorganizzazione e che, anche nella nostra regione, richiede importanti adattamenti. Con il Decreto Ministeriale 77 del 2022 sono stati di fatto definiti nuovi modelli e nuovi standard per lo sviluppo dell’assistenza territoriale prevedendo l’attivazione di case della comunità, ospedali di comunità, potenziamento dei distretti, reti di prossimità per rafforzare i Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) e superare le disuguaglianze territoriali. Nello stesso anno, la Delibera della Giunta Regionale lucana, la 948/2022, ha recepito il Dm 77 approvando il Piano Operativo per l’assistenza sanitaria Territoriale che prevede una ridefinizione degli ambiti distrettuali e della rete territoriale. Due anni dopo, la Delibera regionale 600/2024 ha disciplinato le forme organizzative della medicina generale lucana prevedendo la creazione di Aggregazioni Funzionali Territoriali (AFT) e di Unità Complesse di Cure Primarie (UCCP) nel rispetto dell’Accordo Collettivo Nazionale dell’aprile di quell’anno relativamente alla medicina generale. “Queste normative- spiegano dall’Azienda Sanitaria Locale di Potenza- implicano che l’organizzazione territoriale della sanità non possa più essere pensata esclusivamente in funzione del presidio fisico tradizionale così come fino ad ora si è concepito il servizio di guardia medica in ciascun comune, ma piuttosto in un’ottica di rete integrata, flessibile, e soprattutto ‘pluriambito’ tenendo conto della densità demografica, della mobilità dei pazienti e delle risorse professionali disponibili. L’esperienza della pandemia da Covid-19 ha accelerato la mutazione generale del nostro sistema sanitario per cui la sanità si è trasformata in modello di prossimità, non gestendo più solo a livello ospedaliero ma guardando al territorio e ponendo al centro il paziente, con la presa in carico domiciliare o la medicina di iniziativa”. Nel nuovo sistema sanitario, dunque, il medico non solo eroga prestazioni ma coordina la presa in carico della persona nella comunità, collabora con infermieri di famiglia e di comunità, guarda all’assistenza domiciliare ed alle nuove strutture di prossimità. Si tratta però di un passaggio necessario e strategico che però richiede tempo, investimenti, formazione professionale e adeguata infrastruttura tecnologica per evitare che i cittadini percepiscano la riorganizzazione come una riduzione di servizi anziché come un potenziamento. Come già spiegato nei giorni scorsi, la Basilicata è una delle regioni italiane che presenta un numero relativamente elevato di sedi di continuità assistenziale rispetto alla media nazionale. Questo dato testimonia l’impegno profuso nei territori, ma al contempo segna la necessità di una razionalizzazione intelligente non legata al mantenimento acritico di tutte le sedi indipendentemente dalla domanda reale, dalla copertura oraria, dalla presenza professionale e dalla sostenibilità economica. “In tale parametro- aggiungono dalla Direzione Strategica- è necessario andare oltre possibili logiche di campanilismo: ogni comune ha diritto alla tutela della salute, ma l’organizzazione non può prescindere da criteri di efficienza, accessibilità e qualità.
La riorganizzazione territoriale in atto nell’ambito del sistema sanitario italiano non è solo un adeguamento strutturale ma rappresenta una trasformazione culturale che coinvolge direttamente tutti gli operatori ed in particolare i medici di assistenza primaria. L’introduzione del Ruolo Unico che integra le precedenti forme della medicina generale in un’unica area omogenea di attività, supera la distinzione rigida tra medico “a ciclo di scelta” e medico impegnato in attività oraria o strutturata”. Il nuovo assetto, definito dall’Accordo Collettivo Nazionale e recepito dalle norme regionali, attribuisce ai medici un insieme di responsabilità più ampio e più moderno che va oltre la semplice gestione dei propri assistiti, ma che guarda alla partecipazione ad attività territoriali condivise, interventi programmati nelle Aggregazioni Funzionali Territoriali e nelle Unità Complesse di Cure Primarie. Si tratta di un cambio di paradigma che valorizza la prossimità, la presa in carico continuativa e la capacità del sistema di rispondere in modo uniforme su tutto il territorio. Perché questo modello possa funzionare pienamente, è però indispensabile una collaborazione leale e convinta da parte dei professionisti. La disponibilità dei medici ad adeguarsi alle nuove modalità organizzative, a integrarsi nelle strutture territoriali e a contribuire alle attività comuni è un elemento decisivo per il successo dell’intera riforma. Nessuna pianificazione, pur se accurata, può tradursi in un reale miglioramento dei servizi senza il coinvolgimento attivo di chi quotidianamente opera sul territorio e incontra i bisogni dei cittadini. “La ASP Basilicata è consapevole dell’impegno richiesto e continuerà a sostenere i professionisti nel percorso di transizione ma è doveroso sottolineare che la qualità e la continuità dell’assistenza dipendono anche dalla capacità di ciascun medico di partecipare alla trasformazione in atto, mettendo a disposizione competenze, presenza e spirito di corresponsabilità. La riorganizzazione territoriale è dunque un obiettivo comune, che richiede un’azione condivisa tra istituzioni, professionisti e comunità perché solo attraverso un dialogo condiviso si potranno trasformare le criticità segnalate in opportunità concrete di miglioramento”.
Eliana Positano- Portavoce Asp Basilicata

POD MARATEA: Il 13 NOVEMBRE SI CELEBRA LA GIORNATA MONDIALE DELLA GENTILEZZAAl Presidio Ospedaliero Distrettuale di Mara...
15/11/2025

POD MARATEA: Il 13 NOVEMBRE SI CELEBRA LA GIORNATA MONDIALE DELLA GENTILEZZA
Al Presidio Ospedaliero Distrettuale di Maratea si celebra la Giornata Mondiale della Gentilezza.
Sarà istituito l’Angolo della Gentilezza, spazio fisico per creare empatia tra le persone.

L’Azienda Sanitaria di Potenza celebra la Giornata Mondiale della Gentilezza, il prossimo 13 novembre 2025 alle ore 10:00, presso i locali del Presidio Ospedaliero Distrettuale (POD) di Maratea e per l’occasione sarà inaugurato “L’Angolo della Gentilezza”.

Durante la manifestazione, gli ospiti e gli operatori della RSA doneranno al Presidio sanitario, un albero, simbolo di amicizia, collaborazione e armonia tra i servizi, a testimonianza del legame e del percorso comune che unisce le due realtà, RSA e POD.

L’iniziativa nasce dalla collaborazione con gli ospiti e gli operatori della RSA, che hanno aderito al progetto promosso dall’Associazione di Promozione Sociale Coltiviamo Gentilezza.

Il POD di Maratea sarà il primo presidio sanitario della Basilicata ad organizzare questa iniziativa, segno concreto di un impegno condiviso verso la costruzione di una comunità più empatica e solidale.

Gli “Angoli della Gentilezza” sono spazi fisici e simbolici da cui poter diffondere messaggi, pensieri e azioni gentili: luoghi dove le persone entrano in connessione profonda con empatia e da cui possono nascere sorrisi, chiacchiere, progetti e doni.

L’Associazione di Promozione Sociale Coltiviamo Gentilezza, nasce dall’omonimo progetto ideato nel 2018 da Viviana Hutter (autrice, pedagogista, educatrice, formatrice e creativa), Kindness Trainer e Mindfulness Facilitator, che da anni si occupa di pedagogia della gentilezza e della creatività e coadiuvata da Margherita Rizzuto, nomade digitale esperta di politiche e strategie sociali e culturali, con l’obiettivo di diffondere una cultura delle emozioni, dell’empatia e della relazione positiva.

Alla cerimonia di inaugurazione dell’Angolo della Gentilezza presso il POD di Maratea, parteciperanno gli Ospiti e gli Operatori della RSA e del POD, i Dirigenti Dott.ssa Sandra Piscioneri e il Dott. Alberto Dattola, il Commissario dell’Asp Dott. Massimo De Fino, il Direttore Sanitario dell’ASP Dott. Luigi D’Angola e l’Amministrazione Comunale di Maratea.

GUARDIA MEDICA E MEDICI DI FAMIGLIA: DE FINO (ASP) SPIEGA COSA ACCADE CON LE AFT Paradossale la situazione lucana, dove ...
09/11/2025

GUARDIA MEDICA E MEDICI DI FAMIGLIA: DE FINO (ASP) SPIEGA COSA ACCADE CON LE AFT
Paradossale la situazione lucana, dove si spende più di Veneto ed Emilia Romagna

A seguito dei chiarimenti giunti dal Direttore f.f. dell’Uoc Cure Primarie Area sud dell’Azienda Sanitaria Locale di Potenza, anche la Direzione Generale interviene sulla questione relativa alle difficoltà nel servizio di continuità assistenziale che si sono verificate negli ultimi tempi. Il Commissario Straordinario della Asp Basilicata Massimo De Fino fa dovute precisazioni e considerazioni in merito a tale questioni e lo fa partendo dalla Delibera di Giunta Regionale, la n. 266 del 23 maggio 2025, con cui sono state espletate le procedure per la pubblicazione e assegnazione delle Località carenti per l’anno in corso per il servizio di continuità assistenziale o guardia medica. Si tratta di una delibera emanata dalla Regione Basilicata in attuazione della riorganizzazione dell’Assistenza Territoriale avvenuta con precedente DGR, la 600 del 17 ottobre 2024. De Fino chiarisce che “prima della pubblicazione delle zone carenti è stato chiesto ai titolari di continuità assistenziale di entrare nel ruolo unico. Molti professionisti non hanno accettato, preferendo continuare a prestare servizio di ‘guardia medica’ rispetto ad un ‘ruolo misto’ che avrebbe comportato anche la possibilità di acquisire scelte mediche così come avviene per i Medici di Medicina Generale. Una scelta che risulta essere importante, anche in virtù di un mutato contesto socio-economico-demografico ed in ottemperanza alla normativa nazionale vigente”. Con il nuovo Accordo Integrativo Regionale dello scorso 12 maggio che disciplina i rapporti con i medici di medicina generale, nell’ottica del continuo e proficuo dialogo tra professionisti della salute e istituzioni pubbliche, è cambiata anche la concezione del medico di medicina generale e di continuità assistenziale, tanto che- secondo normativa- i medici hanno assunto la denominazione di ‘medici del ruolo unico di assistenza primaria a ciclo di scelta’ (il vecchio medico di famiglia) e medico ad attività oraria (ovvero la vecchia ‘guardia medica’). Nelle more della nuova normativa, gli incarichi oggi sono conferiti, per un totale di 38 ore, in maniera differente rispetto a quanto avveniva in passato, tanto che in base all’art. 38 del vigente Contratto, i medici del ruolo unico a ciclo di scelta completano la propria attività svolgendo ore in continuità assistenziale a seconda del proprio numero di assistiti. Per cui le ore da attribuire ad un determinato professionista si calcolano in base alla normativa vigente e non in base alle decisioni delle Aziende Sanitarie che, si precisa, diventano mere esecutrici di un accordo. Va chiarito che Regione Basilicata investe, nella sola Azienda Sanitaria potentina circa 27 milioni di euro all’anno solo per la continuità assistenziale. Si tratta di una cifra molto vicina a quella investita per la medicina generale ed ammontante a circa 32 milioni di euro annuali.
Il dato di fatto è che, “mentre la medicina generale è visibilmente presente nella vita dei cittadini grazie al lavoro svolto dal ‘medico di famiglia’ presente in un determinato territorio con un ambulatorio ad apertura stabilita in orari e giorni e sale di attesa colme di pazienti, la guardia medica- aggiunge De Fino- rappresenta invece un servizio non altrettanto tangibile nonostante l’Asp Basilicata abbia, in rapporto alla popolazione più alta di Italia, costi elevati. Manca la medicina di iniziativa ma è solo presente l’attesa di qualcuno che si rivolge ad essa. Vi sono Comuni in cui statisticamente ogni visita costa allo stato circa 2.000 euro, tenendo conto del numero di ore impegnate e del numero dei cittadini che si rivolgono a tale servizio”. Per quel che riguarda nello specifico l’ambito territoriale del potentino in cui opera l’azienda sanitaria locale, c’è un dato di fatto: i medici non sono sufficienti a mantenere in vita l’assetto di 104 punti di continuità assistenziale in 100 comuni (140 il totale in regione). Basti pensare che l’ultima pubblicazione di carenze per la continuità assistenziale, su cinquantatré sedi disponibili ne sono state assegnate solo nove. “Il problema- dice il Commissario Straordinario- non è solo endemico alla Basilicata, ma è un ad ampio spettro e riguarda ogni regione d’Italia, finanche quelle molto più grandi come Veneto ed Emilia Romagna che pure sono state precursori della nuova riforma territoriale. Ai Sindaci dei nostri centri non sarà sfuggito nemmeno l’impegno dell’Anci sulla questione e sul tentativo di cercare soluzioni adeguate”. In Basilicata vige però un paradosso: i medici di famiglia si stanno abbassando il massimale di assistibili, rinunciando così ad essere scelti dall’utente, pur di prestare servizio anche come guardia medica. “In questo modo- dice De Fino- senza inserire paletti di incompatibilità previsti e dovuti dai contratti nazionali di riferimento, avremo tanti medici di notte con pochi interventi ognuno e pochi medici di giorno perché chiaramente l’attività è più impegnativa. Esempi in tal senso vengono proprio dai comuni di Viggianello, Castelluccio, Rotonda e a breve Sant’Arcangelo, solo per citare quelli dell’area sud della Basilicata. E’ un paradosso anche perché a breve avremo un nuovo assetto sul territorio, con case di Comunità che dovrebbero funzionare con all’interno la Aggregazioni Funzionali Territoriali, un unico numero di continuità assistenziale che risponde alla chiamata (il 116117) e che risolve il problema proposto a monte, i servizi di telemedicina, il miglioramento dell’Assistenza Domiciliare con il 10% degli over65 seguiti al proprio domicilio. Anche il nuovo atto aziendale della ASP ed il Piano Sanitario Regionale, contribuiranno a dare il via al nuovo assetto territoriale sanitario”. Allo stato attuale si sta lavorando anche al ruolo unico tra medici di medicina generale e medici di continuità assistenziale, con la revisione dei punti di continuità assistenziale a vantaggio di una migliore presa in carico dell’assistenza medica generale e dell’area di emergenza urgenza. In tal senso Asp si sta già muovendo, anche alla luce della DGR 600/2024, con l’approvazione di uno specifico regolamento di funzionamento delle Aggregazioni Funzionali Territoriali (AFT) della Medicina Generale (DDG 898 del 27/10/2025). L’atto che definisce le Aft mirate al raggiungimento di obiettivi di salute, percorsi assistenziali, assistenza per l’intero arco della giornata e per sette giorni alla settimana, è un atto di programmazione regionale finalizzato a regolamentare ed ulteriormente migliorare il rapporto convenzionale dei medici di medicina generale per garantire la diffusione capillare dell’assistenza anche attraverso l’utilizzo di nuovi modelli informatici come la ricetta elettronica dematerializzata, il fascicolo sanitario elettronico, la telemedicina ed il teleconsulto. Con la nuova organizzazione verrà assicurata la continuità assistenziale ambulatoriale e domiciliare soprattutto nelle piccole comunità attraverso la turnazione dei medici dell’AFT che andranno a compensare la tanto nota carenza di disponibilità di medici. “La Azienda Sanitaria potentina- conclude De Fino- si è posta da tempo obiettivi importanti mirati alla tutela del diritto alla salute del paziente attraverso l’assistenza multidimensionale ed interdisciplinare, in particolare nei centri piccoli e periferici, senza pensare al ridimensionamento della spesa ma basandosi solo su di un concept aziendale di riferimento che va nell’ottica del miglioramento della qualità della vita dell’utente e della tutela del benessere e della salute in attuazione dei principi costituzionali”.
Eliana Positano- Portavoce Asp Basilicata

I MEDICI CI SONO MA NON VOGLIONO ESSERE ASSEGNATI Il problema riguarda la guardia medica e l'assistenza primaria. Vani g...
07/11/2025

I MEDICI CI SONO MA NON VOGLIONO ESSERE ASSEGNATI
Il problema riguarda la guardia medica e l'assistenza primaria. Vani gli sforzi di Asp

In riferimento alle note apparse nei giorni scorsi sui quotidiani locali e relativi alla situazione di carenza dei medici di continuità assistenziale nel comune di Latronico, interviene la Asp Basilicata con una nota del Direttore f.f. dell’u.o.c. Assistenza Primaria per le aree comprensoriali Lauria, Senisese e Val d’Agri Salvatore Console. Non sono comprensibili le accuse mosse dal Segretario regionale della Federazione Medici Territoriali lucana per cui l’interruzione del servizio di ‘guardia medica’ non sia solo attribuibile a carenza di medici ma a scelte politiche errate. Nello specifico, da Asp si precisa che sul territorio regionale lucano sono ubicati numerosi presìdi di continuità assistenziale che è difficile coprire in toto per svariati fattori, uno preponderante è la difficoltà orografica delle aree interne e la non disponibilità da parte di alcuni medici a raggiungere quelle che in gergo vengono definite ‘zone disagiate’. Come avviene in svariati periodi dell’anno ed in tutte le regioni italiane, le difficoltà aumentano in concomitanza con determinati periodi di festività, come Natale, Pasqua, le vacanze estive e, come accaduto di recente sul territorio di Latronico, in concomitanza con il ponte del 2 novembre. Ci sono poi quelle situazioni specifiche, al di là della continuità assistenziale, che non trovano soluzione definitiva, come avviene nell’area della valle del Mercure, dove nell’area ricadente in quell’Aft (aggregazione funzionale territoriale), se pur i medici che operano sul comune di Lauria e che sono capienti, quindi potrebbero aggiungere ulteriori pazienti ai loro assistiti inglobando la popolazione dei comuni di Viggianello, San Severino e Rotonda, hanno espresso un preciso rifiuto a spostarsi verso quei comuni e quindi ad aprire un secondo ambulatorio, preferendo rimanere al servizio della continuità assistenziale o in plus orario. Situazioni del genere portano ad un ridimensionamento dei servizi di assistenza primaria, tanto che a breve altri cittadini, questa volta a Sant’Arcangelo, potrebbero rimanere senza medico di base. La mancata disponibilità è legata ad una maggiore remunerazione sia per le attività di guardia medica che plus oraria rispetto a quelle del ciclo di scelta, nonostante gli sforzi messi in campo dalla Asp Basilicata per aggiungere risorse proprio per garantire la presenza del medico di medicina generale in determinati comuni. Sono queste le motivazioni reali di una difficoltà generale a reperire medici di base, per cui- evidenzia Console- non è per nulla condivisibile la tesi espressa a mezzo stampa per cui l’applicazione dell’Accordo Collettivo Nazionale abbia impedito ai medici titolari con doppio incarico (medico di famiglie guardia medica) di svolgere ore di attività oltre quelle indicate dall’accordo”. Console precisa inoltre che “l’applicazione delle disposizioni dell’accordo collettivo nazionale è un atto dovuto dal quale non si può prescindere e che lo svolgimento di ore aggiuntive rispetto a quelle previste dalla normativa, consentirebbe soltanto ai medici di svolgere il servizio notturno o servizi secondari, sottraendo tuttavia tali risorse alla medicina di base che è invece l’attività principale da assicurare ai cittadini. Per questo motivo la soluzione proposta dalla Federazione Medici Territoriali non avrebbe alcun effetto benefico per il sistema assistenziale”.
Per garantire una corretta ed efficiente gestione del servizio di continuità assistenziale, invece, la soluzione potrebbe essere quella di una “razionalizzazione del sistema delle guardie mediche accorpando i presìdi così come evidenziato in una delibera della Giunta Regionale lucana (la n. 266/25) che ha rilevato le località carenti al 31.12.2024. Con questi accorpamenti- conclude Console- verrebbe garantito in modo più capillare ed equo il servizio, poiché i pochi titolari della continuità assistenziale rimasti in attività, potrebbero essere ricollocati per rendere il servizio su territori limitrofi”.
Eliana Positano- Portavoce Asp

IL CORDOGLIO DEL COMMISSARIO STRAORDINARIO ASP DE FINO PER LA MORTE DI ROCCO OROFINO "Un grande amico, un uomo buono, da...
03/11/2025

IL CORDOGLIO DEL COMMISSARIO STRAORDINARIO ASP DE FINO PER LA MORTE DI ROCCO OROFINO

"Un grande amico, un uomo buono, dalla grande umanità e sensibilità che ha saputo traslare nell'approccio al suo lavoro, svolto con grande professionalità e dedizione. Guardava i 'suoi' bambini con affetto e premura sempre pronto a tendere una mano e a lottare per il miglioramento delle loro condizioni".
Così il commissario straordinario dell'azienda sanitaria locale di Potenza Massimo De Fino sulla prematura scomparsa di Rocco Orofino, pediatra della Asp Basilicata e direttore dell'Hospice pediatrico di Lauria 'il sentiero delle fiabe'.
De Fino, che esprime parle di vicinanza e conforto alla famiglia, ricorda come "il suo modo di guardare ai bisogni dei piccoli pazienti e delle loro famiglie fisse sinonimo della sua grandezza d'animo e della sua spiccata capacità professionale. Mancherà all'azienda e mancherà ai suoi collaboratori, lasciando un vuoto difficilmente colmabile".
Eliana Positano- Portavoce Asp Basilicata

OPERATIVI GLI ACCORDI INTERISTIUZIONALI CON GLI ATS Firmata dal Commissario Asp una delibera che prende atto delle misur...
31/10/2025

OPERATIVI GLI ACCORDI INTERISTIUZIONALI CON GLI ATS
Firmata dal Commissario Asp una delibera che prende atto delle misure di welfare sociosanitario

E’ stata firmata dal Commissario Straordinario della Asp Basilicata Massimo De Fino la delibera 924/2025 con cui si prende atto di tutti gli adempimenti e della sottoscrizione ufficiale degli Accordi con gli Ambiti Territoriali Sociali della provincia di Potenza che già erano stati oggetto di una precedente delibera (la n. 865 firmata a metà ottobre) e che rende operativi gli accordi interistituzionali con i diversi Ambiti Territoriali Sociali per l'attuazione della programmazione integrata sociosanitaria territoriale. L’obiettivo è quello di garantire, nel pieno rispetto delle normative sanitarie nazioni e regionali, la continuità delle azioni di welfare territoriale attraverso assegni di cura, voucher, servizi domiciliari e di sollievo destinati a pazienti non autosufficienti. Con la delibera si prende atto della sottoscrizione, tra il commissario Asp e i sindaci dei comuni capofila, degli accordi di Programma con i sei Ambiti Territoriali Sociali della provincia di Potenza: si tratta di accordi che contribuiranno ad avviare in maniera concreta le misure di welfare mediante fondi FNNA per garantire un sistema integrato di interventi sociosanitari per le persone non autosufficienti. Va ricordato che i comuni capofila sono Potenza, Marsicovetere, Pietragalla, Picerno, Rapolla e Viggianello. L'Accordo interistituzionale del Piano Nazionale di Non Autosufficienza 2022-2024 mira a disciplinare la collaborazione tra Ambiti Territoriali Sociali e Azienda Sanitaria Locale, integrando i servizi sanitari e sociali locali per assicurare continuità assistenziale, qualità di vita e protezione sociale. Per garantire assistenza alle persone non autosufficienti o disabili, viene attuato un vero e proprio percorso assistenziale integrato mediante equipe multidisciplinari atte ad assicurare dignità, sicurezza, comfort e continuità nell'assistenza e riducendo l'isolamento sociale e le ospedalizzazioni non necessarie. Strumenti operativi diventano i Punti Unici di Accesso e le Unità di Valutazione Multidimensionale che valutano il bisogno del paziente e propongono interventi modulati. Alle Ats spetta l’avvio di servizi e prestazioni domiciliari, i sostegni e i contributi previsti per persone non autosufficienti o disabili, assicurando la continuità a livello locale. Per il Commissario Straordinario della Asp Basilicata De Fino, “con quest’atto si sancisce l’obiettivo che la Asp si pone in collaborazione con i comuni capofila che è quello di garantire la continuità e la qualità dell'assistenza domiciliare integrata per le persone anziane non autosufficienti e per i disabili. E lo facciamo attraverso un sistema territoriale coordinato e attraverso fondi dedicati mettendo ancora una volta al centro del nostro lavoro il paziente con i suoi bisogni e le sue necessità”.
Eliana Positano- Portavoce Asp Basilicata

UNA STANZA LILLA PER CONTRASTARE I DISTURBI ALIMENTARIL’iniziativa, presso il centro di Chiaromonte, frutto di un protoc...
28/10/2025

UNA STANZA LILLA PER CONTRASTARE I DISTURBI ALIMENTARI
L’iniziativa, presso il centro di Chiaromonte, frutto di un protocollo d’intesa tra Asp Basilicata e Rotary Distretto 2120 Puglia e Basilicata

Una “Stanza Lilla” per i disturbi del comportamento alimentare. L’iniziativa, che ha portato alla stipula di un Protocollo d’Intesa tra la Asp Basilicata e il Rotary Distretto 2120, si concretizza presso la struttura di Chiaromonte già sede del centro per i disturbi alimentari e punto di riferimento per i pazienti provenienti dal centro sud. La firma del protocollo d’intesa ha visto impegnati il Commissario Straordinario dell’Azienda Sanitaria Locale di Potenza Massimo De Fino ed il governatore del Distretto 2120 Rotary International Puglia e Basilicata Antonio Bellisario Braia.
La ‘stanza lilla’, che richiama il colore per antonomasia scelto per la giornata internazionale dei disturbi alimentari, ha come finalità quella di contribuire a dare ulteriori risposte ad un bisogno sanitario e sociale sempre più attuale che vede crescere il numero di soggetti affetti da disturbi dell’alimentazione ed un’età sempre più bassa di pazienti presi in carico dalla struttura lucana. Nella stanza lilla è stato ricreato un ambiente accogliente e funzionale, pensato non solo per le persone affette da disturbi del comportamento alimentare, ma anche per genitori e familiari che potranno sostare, ricevere informazioni e supporto ma soprattutto interagire con altri genitori che vivono esperienze simili. Il progetto, ideato da Lucia Fiorentino consorte del governatore Bellisario Braia è stato sostenuto dal Rotary Distretto 2120 che ne ha colto il grande valore umano e sociale in una coniugazione di intenti che unisce solidarietà, competenza e attenzione ai bisogni delle persone più fragili. Alla cerimonia di sottoscrizione del protocollo d’intesa hanno preso parte anche il direttore del Dipartimento Salute Mentale dell’ASP Basilicata Pietro Fundone, la responsabile del centro Gioia di Chiaromonte Rosa Trabace, il direttore dell’Unità Operativa Complessa SPDC di Policoro Vincenzo Pierro, la psicologa del SER.D. di Policoro Antonella Magno e il direttore dell’Unità Operativa Complessa di Chirurgia dell’Ospedale di Lauria Gennaro Nasti. Per Asp presente anche la responsabile dell’Ufficio Attività Tecniche Franca Cicale.
All’atto della stipula della convenzione, il commissario straordinario dell’Azienda Sanitaria Locale di Potenza Massimo De Fino ha sottolineato come “questo protocollo rappresenti un ulteriore passo verso un approccio integrato e umano alla cura dei disturbi alimentari grazie anche alla collaborazione con realtà sensibili e attive sul territorio come il Rotary”. Il governatore Antonio Bellisario Braia si è detto molto soddisfatto per la sottoscrizione dell’accordo, evidenziando che “la missione del Rotary è servire la comunità e migliorare la qualità della vita delle persone, soprattutto dei più fragili. La Stanza Lilla sarà un segno concreto di attenzione e solidarietà verso chi affronta una condizione di sofferenza psicologica e fisica”.
Parole di apprezzamento sono giunte anche dall’Assessore alla Salute, Politiche della Persona e Pnrr della Regione Basilicata Cosimo Latronico che ha sottolineato come “la stanza lilla rappresenti un importante esempio di collaborazione tra sanità pubblica e associazionismo. È un progetto che mette al centro la persona e la famiglia, offrendo uno spazio di ascolto e accoglienza in un ambito, quello dei disturbi del comportamento alimentare, che richiede grande sensibilità, professionalità e presenza sul territorio. La Regione Basilicata sostiene con convinzione iniziative come questa, che rafforzano la rete dei servizi e testimoniano una sanità più vicina ai bisogni reali delle persone”. La stanza lilla vedrà impegnato il personale sanitario e psicologico della struttura di Chiaromonte e dei club Rotary del territorio che lavoreranno in sinergia per garantire agli ospiti della struttura uno spazio integrato che favorisca l’ascolto, il sostegno e la costruzione di relazioni di fiducia tra operatori, pazienti e famiglie. Il tutto, nell’ottica di promuovere la salute mentale e rafforzare la rete territoriale di prevenzione e cura dei disturbi alimentari in Basilicata.
Eliana Positano- Portavoce Asp Basilicata

MODIFICA ORARI ED INTEGRAZIONE SERVIZI AMBULATORIO MULTIDISCIPLINARE PER PERSONE IN DIFFICOLTÀNell’ambito del programma ...
28/10/2025

MODIFICA ORARI ED INTEGRAZIONE SERVIZI AMBULATORIO MULTIDISCIPLINARE PER PERSONE IN DIFFICOLTÀ

Nell’ambito del programma nazionale Equità nella Salute valido per il sessennio 2021-2027 sul contrasto alla povertà sanitaria è stato attivato dallo scorso mese di agosto presso il punto Salute di Palazzo San Gervasio l’ambulatorio multidisciplinare rivolto ai cittadini in condizione di vulnerabilità socio economica ed ai migranti. Al suo interno opera una équipe multi disciplinare per portare avanti le attività cliniche gratuite con il supporto di personale specializzato. L’ambulatorio, ubicato in viale d’Errico, in concomitanza con la stagione autunnale ed invernale effettuerà orario di apertura pomeridiana il lunedì ed il mercoledì dalle 16.00 alle 19.00. Le attività sono state potenziate con il servizio di psicologia e di psicoterapia per gli aventi diritto. Inoltre, disponibile anche la consulenza di un assistente sociale. Per avere accesso alle attività ambulatoriali occorre avere un reddito Isee inferiore a 10mila euro, difficoltà di accesso ai servizi sanitari, essere cittadini stranieri sia comunitari che extracomunitari non iscritti al Servizio Sanitario Nazionale, essere soggetti esenti per reddito, persone senza fissa dimora o trovarsi in condizione di vulnerabilità (come donne sole con figli a carico ed in situazione di fragilità socio economica). Per ve**re incontro alle esigenze dell’utenza, è stato attivato anche un servizio di trasporto da e verso i comuni afferenti all’Azienda Sanitaria Locale di Potenza. Il servizio navetta è prenotabile tramite chiamata telefonica o messaggio Whatsapp al numero 345.7288756 oppure inviando una mail a pnes.ambulatorio@aspbasilicata.it
Eliana Positano- Portavoce Asp Basilicata

Indirizzo

Via Torraca 2
Potenza
85100

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