10/11/2018
A volte è un pensiero passeggero accompagnato da una lieve reazione corporea, altre, una nube pesante e nera, f***a di immagini allarmanti che ci impediscono di prendere sonno. Altre ancora, è un insieme di sensazioni fisiche così intense che quasi ci sembra di morire e pur di non provarle più, iniziamo ad evitare alcune situazioni fino ad arrivare a smettere di vivere in modo gioioso, limitandoci ad una "semplice esistenza".
Parliamo della paura, la reazione innata e naturale del nostro corpo e della nostra mente a ogni minaccia percepita, anche a quella più piccola.
Si tratta di paura anche quando la chiamiamo ansia, sentendoci "stressati" anziché "spaventati".
Pensate a quante potenziali minacce o a quanti pericoli assistiamo ogni giorno: sentiamo continuamente parlare di cose terribili come abbandoni, adulteri, aggressioni, annegamenti, azioni terroristiche... e - badate bene- siamo solo alla prima lettera dell'alfabeto; potrei continuare ad elencarne fino alla lettera Z!
Alcune disgrazie dipendono da altre persone, alcune dai nostri errori e molte altre semplicemente dal fatto che nella vita tutto cambia e, nel cambiamento, ci predisponiamo alla preoccupazione anticipatoria che le cose non andranno come noi vorremmo. E questo ci crea sofferenza, ancor prima del suo concretizzarsi.
In questa ottica mantenersi rilassati diventa complicato!
Cosa fare?
Chiedere aiuto è già un primo importante passo: non sta scritto da nessuna parte che dobbiamo sempre fare tutto da soli.
Chiedere aiuto è una forma di coraggio e condividere le nostre paure con qualcuno che sa accoglierle è un grande sollievo. Confidatevi con gli amici che sentite autentici e, nei casi di paura invalidante o cronica, rivolgetevi a uno psicologo. Avere paura è umano, evitare di prendersene cura, lasciandosi andare alla mera sopravvivenza, è un atto di poco affetto nei riguardi di se stessi.
Dottoressa Stella Morana.