Mi chiamo Martina, sono un’indologa, insegnante di Hatha Yoga e filosofie orientali, amante della ricerca e della meraviglia. Ākāśa Yoga nasce con lo scopo di creare uno Spazio di ascolto e scoperta di sé, uno Spazio di relazione e gentilezza dove poter vivere e sperimentare se stessi attraverso il respiro, il movimento e la ripresa del naturale ritmo interiore.
Ākāśa (आकाश) è un termine sanscrito che viene tradotto come Spazio o Etere, quell’elemento
naturale che insieme alle altre quattro qualità essenziali (Terra, Acqua,Fuoco e Aria) forma
tutto ciò che siamo e tutto ciò che ci circonda, il Macrocosmo (Universo) e il Microcosmo
(esseri viventi). L’elemento Spazio rimane tuttavia nettamente distinto dagli altri elementi.
Ākāśa è lo sfondo di ogni cosa, il teatro che permette agli elementi di muoversi e di interagire e
quindi di manifestarsi, la dimensione dove tutto è possibile. Nello Spazio si manifesta il
movimento, attraverso lo Spazio le cose assumono apparenza visibile (ossia vengono a
possedere estensione e corporeità), qui si propagano i suoni e le vibrazioni. Ākāśa è
onnipervadente perché comprende tutte le cose e tutte le possibilità di movimento non solo
fisico ma anche del pensiero, dell’emozione, del sentire. Tutto si manifesta nello Spazio e
nulla può esistere senza di esso. La qualità di Akasa è la capacità di far esistere tutte le cose al
suo interno. Questo elemento è alla base della vita.
L’idea di Ākāśa Yoga è creare uno spazio dove poter sperimentare il movimento, il respiro e
l’ascolto di sé in piena libertà, rispettando i propri ritmi e ascoltando le proprie potenzialità.
Un luogo dove poter praticare lo Yoga ma prima ancora dove conoscere se stessi. Ākāśa è
da intendersi anche come lo spazio quotidiano che riserviamo all’attenzione e alla
consapevolezza di noi stessi, lo Yoga dei semplici gesti. Il tipo di Yoga qui praticato è lo
Hatha Yoga, una disciplina unica nel suo genere che trova i suoi inizi nell’India antica.
Una pratica millenaria che ci permette, per mezzo dell’osservazione e dell’ascolto interiore di
conoscere noi stessi, accogliendo e portando al silenzio le divagazioni del pensiero e i
contenuti della mente, aprendoci all’ascolto dei sensi, risalendo alle radici profonde della vita
attraverso il nostro respiro. Per mezzo dello Yoga il praticante affina le sue capacità di
ascolto del corpo, delle sensazioni, dei limiti, delle potenzialità, delle emozioni, dei pensieri e
degli stati mentali. Lo Yoga ci riporta alla pienezza del nostro essere, ci riporta nella vivacità
e nella potenza impressionante di ogni momento, lo yoga ci radica nel momento presente
nella forza vitale vibrante e dinamica del qui e ora.
Lo Yoga concepisce il corpo come porta principale dell’esperienza. Quando la pratica è
radicata nel corpo avviene un cambiamento sottile ma profondo: i processi emotivi e di
pensiero si aprono in uno spazio molto più vasto fluendo in una genuina trasformazione
interiore. Pensiamo che il nostro corpo sia uno spazio preciso e limitato, quando invece lo
esploriamo in maniera contemplativa scopriamo una realtà completamente diversa. Quando
sviluppiamo questa consapevolezza nella relazione con noi stessi entriamo in contatto con
la nostra realtà più vera. Scopriamo uno spazio, Ākāśa, dove tutto è possibile.