Carmelo Impera Accademia dell’Anima Ragusa

Carmelo Impera Accademia dell’Anima Ragusa Psicologo psicoterapeuta pedagogista già giudice onorario presso la corte di appello del tribunale di Catania

IL NOBILE SILENZIO Il nobile silenzio non è assenza di parole ma presenza consapevole. È lo spazio in cui la mente si qu...
20/08/2025

IL NOBILE SILENZIO
Il nobile silenzio non è assenza di parole ma presenza consapevole.

È lo spazio in cui la mente si quieta e il cuore si fa limpido.

E dentro tutto tace. Non per paura, ma per non interrompere il contatto col respiro, con la vita, con l’Assoluto.

Dal silenzio nasce la parola autentica, quella che non ferisce.

Nel silenzio l’anima smette di rincorrere il dolore e ritrova la sua pace.

Il silenzio è il più grande atto di libertà, di rispetto e di amore.

Come cita un antico sutra: “dal silenzio nasce la vita; nel silenzio cresce e fiorisce”.

Ci vuole un talento raro, oggi, a fare silenzio. A non rispondere al veleno.
A non cedere al bisogno di “averla vinta”.

Ci vuole classe. Ci vuole luce dello spirito. Ci vuole pace interiore.
Ci vuole la forza di chi ha imparato a riconoscere il teatrino del mondo e a non lasciarsi arruolare come comparsa forzata.

Chi non abbocca al gioco dei violenti non è stupido: è intelligente.
Chi non reagisce alla cattiveria e alla perfidia non è debole: è libero.
Chi non urla per controba***re alle lingue biforcute e velenose non è passivo: è re.

Perché la vera superiorità non si misura dal volume della voce, ma dal silenzio di chi ha capito che certe guerre non valgono il sangue.

“Non discutere con uno stolto per non divenire simile a lui” (Proverbi 26,4).

E mentre gli altri si azzuffano per l’ultima parola, tu scegli l’ultima risata.
Che è quella di chi ha fatto pace con sé, di chi non ha bisogno di dimostrare nulla, di chi non vuole più confondere il conflitto col confronto.

Non abboccare al gioco dei “perversi” significa custodire la tua energia e non sprecare tempo a convincere chi non vuole capire. È sapere che non tutte le battaglie meritano di essere combattute. È la saggezza di chi sa discernere tra ciò che costruisce e ciò che demolisce.

Come diceva Seneca: “La più grande vittoria è aver vinto senza comba***re”.

VIVERE CON UN ELEFANTE ovvero… come giocare bene la partita più importante della tua vita!Vivere con certe persone è pro...
20/08/2025

VIVERE CON UN ELEFANTE
ovvero… come giocare bene la partita più importante della tua vita!

Vivere con certe persone è proprio come giocare a scacchi con un elefante: puoi conoscere tutte le mosse, avere strategia e intelligenza, ma l’elefante vince sempre perché non gioca onestamente e detesta il confronto.

Col suo senso di superiorità manipola le mosse, sposta i pezzi, bara di brutto, si inalbera, calpesta la scacchiera e se ne va fiero e tronfio, convinto di aver vinto.

Gli elefanti li riconosci da alcuni inconfondibili indicatori: sono quelli che alzano la voce quando finiscono gli argomenti, quelli che negano la realtà per non guardarsi dentro, quelli che ti ridicolizzano per apparire superiori, quelli che si convincono che il loro punto di vista sia il migliore e l’unico.

Puoi portare dati, prove, ragionamenti logici, ma l’elefante non li vede: preferisce sempre la sua presunzione alla verità.

E quando la sua verità non coincide con i fatti, tanto peggio per i fatti!

Ad un certo punto ti rendi conto che non ha più senso intestardirti. Non si può ba***re un elefante sul suo terreno, perché schiaccia e vince sempre. Lui non gioca mai rispettando le regole: rovescia tutto e se ne va, lasciandoti esausto e frustrato.

Con l’elefante puoi solo scegliere: o continui a farti calpestare dalle sue zampe, o ti scosti e vai via lasciandolo marcire nella sua necrofora e psicotica illusione.

Gli elefanti esistono ovunque:
– nel partner che pretende di avere sempre ragione
– nell’amico che ti accusa senza ascoltare;
– nel collega che sminuisce ogni tua iniziativa;
– nel parente che non accetta un confronto sereno;

La verità è che con un elefante non solo non si vince, ma non bisogna nemmeno iniziare a giocare.

E allora la vera saggezza è proteggere il tuo tempo e la tua pace: fare un passo indietro, lasciare che resti convinto della sua vittoria e tornare a camminare libero.

BUONANOTTE AI CUORI INQUIETIMolte persone hanno un grande difetto. Anzi, forse due…Una mente che pensa troppo e un cuore...
19/08/2025

BUONANOTTE AI CUORI INQUIETI
Molte persone hanno un grande difetto. Anzi, forse due…
Una mente che pensa troppo e un cuore che sente tutto.

E a volte sembra che si diano battaglia dentro: una che analizza, scompone, riflette su ogni parola, ogni gesto, ogni sfumatura; l’altro che assorbe, vibra, si commuove per tutto e si spezza per un nonnulla.

E di notte questa tensione bellica si acuisce ancor di più.

La loro mente è un labirinto senza uscita. Non gli dà tregua. Prende ogni cosa e la rigira mille volte, la esplora da ogni angolazione, cerca significati nascosti anche dove non ce ne sono.

È instancabile, famelica, sempre in cerca di un perché. Vorrebbe fermarsi, ogni tanto. Lasciare spazio al respiro. Ma non riesce. Corre, corre ovunque, anche mentre il corpo dorme. Tant’è che continua col caos dei sogni; anche se poi l’indomani non li ricorda, perché il cervello ancor prima di svegliarsi è già partito per risolvere nuovi problemi.

E poi c’è il loro cuore. Un cuore che non ha filtri. Che sente tutto, troppo, sempre. Che si accorge se un tono cambia, se uno sguardo sfugge, se un silenzio nasconde, se una presenza si ritrae. Che ama con intensità, ma soffre con la stessa virulenza.

Un cuore che si entusiasma come un bambino, ma rimane bruciato quando viene deluso. Un cuore che talvolta si illude e per questo rimane facilmente deluso. Un cuore che sente tutte le energie: positive o negative che siano. E le assorbe, come una spugna.

Un cuore che non si risparmia mai. Un cuore che si lega, che si coinvolge, che si dona… anche quando sarebbe più saggio trattenersi. Un cuore che si mette fortemente a rischio pur di continuare ad amare. Un cuore che subisce menzogne, ambiguità e sotterfugi, e continua a crederci.

Mente iperattiva e cuore ipersensibile: una combinazione esplosiva!

💢Per contattare CARMELO IMPERA, Pedagogista Psicologo e Psicoterapeuta, Direttore dell’Accademia dell’Anima di Ragusa, invia un whatsapp al 392 8542129

L’AMORE INSEGNA…Ti sei mai chiesto\a che cosa si aspetta da te chi ti vive accanto? Di cosa ha realmente bisogno? Se non...
19/08/2025

L’AMORE INSEGNA…
Ti sei mai chiesto\a che cosa si aspetta da te chi ti vive accanto? Di cosa ha realmente bisogno? Se non merita qualcuno di meglio anziché te? Non pensi che abbia diritto all’amore, seppur coi suoi difetti e inconsistenze?

Immagina di veder andare via quella persona e saperla un giorno di qualcun altro. Quanto sarebbe doloroso per te perderla e vederla stretta tra le braccia di uno sconosciuto? Puoi permetterti di perderla?

Dipende dall’amore, e dai miracoli che esso sa fare, mantenere eterna la tua relazione. Ma non parliamo dell’amore che provi, bensì di quello che dimostri con le tue parole e quotidianamente manifesti con i tuoi piccoli\grandi gesti.

Non è l’amore che senti nel cuore, ma quello che declini continuamente col tuo modo di esserci e di stare in relazione, ciò che vale!

L’amore, se c’è, ti fa migliorare… e col tempo ti cambia profondamente.

Per amore devi migliorare, devi “svegliarti” e imparare a lavorare alacremente su di te, devi metterti e rimetterti in gioco, istante per istante, continuamente.

Non basta dire “ti amo” se le tue azioni dicono ben altro. Non basta dire “ci sono” se la tua libido è sempre investita altrove. Non basta dire “ti ho perdonato” se sempre rinfacci e conservi risentimento…

Il modo migliore di amare ogni cosa è quello di renderti conto che ogni cosa può essere persa.

E smettila di tornare nello stesso posto in cui hai sprecato vita e seminato infelicità!

Devi migliorare se non vuoi perdere chi ami. Devi comba***re coi demoni della tua inconsapevolezza e dei tuoi stupidi automatismi quotidiani se vuoi tener desto l’amore. Devi lottare con le tue ferite e il tuo egoismo se vuoi essere una “persona dono”.

Se sei ancora sei in tempo…

UN PARTNER AUTENTICO Nel cammino della vita, coltiva il diritto di avere accanto un partner che sia all’altezza del tuo ...
17/08/2025

UN PARTNER AUTENTICO
Nel cammino della vita, coltiva il diritto di avere accanto un partner che sia all’altezza del tuo sentire: consapevole, profondo, capace di emozioni vere, fedele, sincero, affidabile, delicato, appassionato di te e radicato nell’amore.

Una presenza che non ti rimpicciolisca, ma che amplifichi la tua luce; che non ti faccia dubitare del tuo valore, ma ti ricordi ogni giorno quanto meriti di essere amata.

Scegli chi sa onorare il tuo cuore come un sacro tempio, chi ti aiuta a credere nell’amore per te stessa prima ancora che nel suo, chi non fugge davanti alle tue fragilità ma le accoglie come porte da attraversare insieme.

Non basta condividere il tempo e lo spazio: l’amore vero è evoluzione comune, è crescita condivisa che intreccia le anime in un’unica ascesa.

Anima bella, cerca un partner che non si accontenti di camminarti accanto per abitudine, ma che irrighi ogni giorno la tua terra per donarti una fioritura sempre più verde e colorata.

Vediamo adesso quali sono alcuni atteggiamenti che possono confermarci che stiamo vivendo accanto ad un partner veramente autentico:

1. Un partner autentico ti vede.
Non guarda solo il tuo corpo o ascolta le tue parole: vede la tua essenza, legge i tuoi silenzi, scorge quella parte invisibile di te che pochi riescono a cogliere e la custodisce come un dono prezioso.

2. Ti restituisce fiducia.
Ti ricorda chi sei quando tu stesso lo dimentichi. Non alimenta i tuoi dubbi, ma la tua forza. Senti che da quando la vita te l’ha messo accanto la tua autostima aumenta sempre più. La sua presenza è una carezza costante che dice: “Puoi farcela”.

3. Non ti svaluta, ti amplifica.
Non ti chiede di rimpicciolirti per farlo brillare, ma accende la tua luce e ti incoraggia a occupare il tuo spazio, con dignità e coraggio. Non alimenta il suo ego, ma protegge e cura il tuo.

4. Cammina con te sempre, anche nei giorni bui.
Non fugge davanti alle tue fragilità, non ti abbandona nei momenti difficili. Sa stare, sa essere casa, sa offrirti braccia forti e sicure, attendere, sa tenderti la mano sempre, senza tante parole...

💢Carmelo Impera

LA VITA È ADESSO Le cicatrici più indelebili sono quelle che restano quando il dolore attraversa il nostro corpo e la no...
15/08/2025

LA VITA È ADESSO
Le cicatrici più indelebili sono quelle che restano quando il dolore attraversa il nostro corpo e la nostra anima senza chiedere permesso.

Sono segni che non chiedono di essere nascosti, ma ascoltati.

Raccontano che siamo sopravvissuti, che abbiamo sentito, sofferto, amato, perso, ricominciato.

Che non siamo rimasti immobili davanti alla vita, ma abbiamo incarnato pienamente l’amore senza evitarne le bruciature. Che non siano rimasti inermi davanti al dolore, ma ci siamo lasciati trasformare.

E in quella trasformazione silenziosa è nata la nostra nuova resilienza e la nostra vera forza.

C’è chi vede quelle cicatrici come ferite doloranti, noi abbiamo imparato a vederle come segnaletiche e mappe. Come tracce di un viaggio che ha avuto senso proprio perché non è stato facile.

E ogni volta che il cuore sembra tremare, basta guardarle per ricordarci quanto buio abbiamo attraversato. E siamo ancora qui…

Poi c’è il tempo. Quel tempo che non si palesa tutto in una volta, ma si svela pian piano, un adesso alla volta.

Il per sempre è fatto di tanti adesso. E non è un luogo lontano da raggiungere, ma una trama sottile di attimi vissuti con presenza, uno dopo l’altro, con cuore attento e anima vigilante.

Un amore che dura, un’amicizia che resiste, una speranza che non cede…
non nascono da promesse grandiose, ma da scelte ripetute adesso per adesso.

Da ogni adesso in cui decidiamo di esserci.

BUON FERRAGOSTO AMICI CARI Stasera le piazze sono piene di luci, le spiagge di musica, le tavole di cibo. È la notte di ...
14/08/2025

BUON FERRAGOSTO AMICI CARI
Stasera le piazze sono piene di luci, le spiagge di musica, le tavole di cibo.

È la notte di Ferragosto, e la gente festeggia, tra brindisi e fuochi, quello che ormai è diventato il capodanno estivo.

Eppure, mentre tutto questo accade, nel silenzio della mia stanza, stasera, mi chiedo: ma quanti pensano a chi è la vera festeggiata di questo giorno?

Quanti si fermano, anche solo per un istante a ricordare che, prima di ogni altro rito tribale, oggi è la festa dell’Assunta, della Madre che ha raggiunto il cielo con il corpo e l’anima per continuare ad aver cura di noi in eterno?

Far festa senza la festeggiata è diventata una tradizione, a parer mio, tristissima. È come celebrare un compleanno senza ricordarsi di chi compie gli anni: un vuoto interiore camuffato da gioia effimera esteriore.

Eppure Lei rimane lì, silenziosa, a guardarci tutti. “Stabat mater”… A custodirci anche in questa notte di fuoco e pericoli. Non si offende, non si adira, non pretende.

Continua ogni giorno a lavorare per noi, a presentarci al Figlio con le mani piene di intenzioni, a chiedere grazie per la nostra salute, pace per le nostre case, guarigione per le nostre ferite, provvidenza per le nostre necessità, amore per il nostro cuore, abbondanza per noi e i nostri cari.

Maria non è la regina distante, ma la Madre presente, attenta, instancabile. Vive con noi. Viaggia con noi. Ascolta continuamente i nostri desideri e intercede incessantemente per i nostri bisogni.

È lei che, mentre noi ci perdiamo tra feste e fuochi, veglia sulla nostra incolumità e prepara le risposte migliori alle preghiere che non abbiamo nemmeno pronunciato.

Oggi, tra una risata e una fetta d’anguria, fermiamoci un istante. Guardiamo verso il cielo e affidiamole ciò che più ci pesa e ciò che più desideriamo.

Perché se c’è una festa che vale la pena vivere, è quella in cui il cuore si ricorda di chi lo ama veramente: da sempre e per sempre.

E ricordiamoci che il Ferragosto, amici cari, prima di essere un’occasione di vacanza, è il compleanno eterno di una promessa: che non saremo mai soli, finché una Madre come Lei camminerà al nostro fianco.

PROTEGGITI MEGLIOSe sei una persona che attira attenzioni anche senza cercarle, devi stare attento. Perché il tuo magnet...
14/08/2025

PROTEGGITI MEGLIO
Se sei una persona che attira attenzioni anche senza cercarle, devi stare attento. Perché il tuo magnetismo attira moltissime persone, anche quelle invidiose e nocive purtroppo.

Proteggi la tua energia e preservati dai demoni che queste persone malate ti scatenano contro. La loro negatività può arrivare persino a fare “patti col demonio”, pur di vederti distrutto e raso al suolo.

Il tuo magnetismo è come una fiamma viva: scalda, illumina, guida… ma attira anche falene che non cercano la luce per ammirarla, bensì per spegnerla.

La tua energia irradia forza e bellezza, e questo calamita molte persone, persino quelle invidiose e nocive, che mascherano sorrisi e celano intenzioni malevole.

Chi ha un’anima magnetica è sempre nel mirino di coloro che vivono all’ombra della loro (inconsapevole) inferiorità e invidia. Sono individui che non sopportano la luce perché gli rivela le loro ferite, e invece di curarle, tentano di spegnere la fiamma altrui.

Ricorda che non tutti quelli che ti applaudono sono dalla tua parte, e non tutti quelli che ti parlano con dolcezza desiderano il tuo bene.

Impara l’arte del discernimento. Sii prudente e non pensare che il mondo ti assomigli. Non proiettare la tua “ombra bianca” sugli altri aspettandoti che ti ricambino con le tue stesse modalità.

Conserva la tua semplicità, ma coniugala con la prudenza e la sana furbizia. Ricordati le parole del Vangelo: “Siate semplici come colombe e astuti come serpenti”.

Custodisci la tua interiorità come un giardino segreto e lasciaci entrare solo chi sa camminare scalzo e ammirare i fiori più belli in silenzio.

Non permettere a nessuno di svalutarti, giudicarti e lasciarti credere di valere poco. Non farti intossicare dal veleno dell’invidia…

💢Carmelo Impera Pedagogista, Psicologo e Psicoterapeuta, Direttore dell’Accademia dell’Anima di Ragusa - info: 392 8542129

LE DECLINAZIONI DELL’AMORETutti crediamo di amare e talvolta siamo anche bravi ad affermarlo con parole forti e convince...
14/08/2025

LE DECLINAZIONI DELL’AMORE
Tutti crediamo di amare e talvolta siamo anche bravi ad affermarlo con parole forti e convincenti.

Ma l’amore autentico non è un’idea astratta della mente o un sentimento coltivato nel cuore.

È un’opera quotidiana fatta di gesti concreti, accortezze visibili e presenza vera. È il modo in cui due anime si scelgono e riscelgono continuamente, ogni giorno, ogni attimo, anche quando la vita si fa difficile e pesante.

Se vogliamo trasformare l’amore in un’opera d’arte imperitura - così come Dio l’ha pensato - allora dobbiamo imparare a declinarlo secondo alcune modalità fondamentali:

1. Rispetto reciproco – Chi ama non svaluta, non umilia, non offende, non sminuisce. Protegge la dignità dell’altro e rispetta le sue fragilità. Accoglie le sue ferite e comprende le sue idiosincrasie. Il rispetto è il primo linguaggio dell’amore e la sua prima declinazione.

2. Presenza vera – Chi ama non è presente solo con il corpo, ma anche con la mente e il cuore. E lo dimostra con continue attenzioni, fatte di tenerezza e ascolto vero, di abbracci casa e guardi rassicuranti, di comunione d’intenti e condivisione di ogni cosa.

3. Cura costante – Chi ama non trascura. È attento ai dettagli, si accorge di tutto, protegge la felicità dell’altro e sa farsi rifugio nei momenti di tempesta. Vede i bisogni emotivi del partner e non mette mai alla relazione il “pilota automatico”.

4. Riscoperta continua – Chi ama non smette di scegliere l’amato. Non guarda il “nuovo” fuori casa, ma rinnova il “vecchio” che ha già in dono. Ogni giorno rinnova la decisione di esserci, di custodire il legame e curarlo come il bene più prezioso. Coltiva lo stupore ed ha spesso parole di gratitudine. La sua è scelta continua di esserci: “Ti scelgo ancora e ti sceglierò sempre, perché senza te non so vivere nemmeno un istante”.

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💢Per contattare CARMELO IMPERA, Pedagogista Psicologo e Psicoterapeuta, Direttore dell’Accademia dell’Anima di Ragusa, invia un whatsapp al 392 8542129

COSA ODIA UN UOMONon tutti gli uomini fanno soffrire le donne. Anzi ci sono uomini che riescono ad amare sul serio, ma c...
13/08/2025

COSA ODIA UN UOMO
Non tutti gli uomini fanno soffrire le donne. Anzi ci sono uomini che riescono ad amare sul serio, ma che faticano a resistere quando non si sentono compresi e rispettati.

Sono uomini che hanno paura di dare tutto perché temono che il loro cuore venga calpestato.

Non sto parlando certamente dell’uomo superficiale, ma di quello che sa cosa significa essere partner, complice fedele e protezione sicura.

Ecco alcune cose che un uomo non sopporta da una donna:

1. Il mancargli di rispetto davanti agli altri – Per un uomo il rispetto è ossigeno: se parli male davanti agli altri si chiude maledettamente e si spegne dentro. Le parole “pesanti” dette di lui con amici o famiglia le vive come un tradimento della sua fiducia.

2. Il non credere in lui – Non sopporta chi svaluta i suoi sogni e lo tratta come se fosse destinato sempre a fallire. Quando una donna non apprezza i suoi gesti, anche se parlano una lingua diversa dalla sua, si sente “non visto” e sminuito, come se non valesse niente.

3. Il metterlo costantemente alla prova – Quei test silenziosi per vedere come reagisce e “quanto tiene” lo logorano e lo allontanano. Detesta quel silenzio punitivo finalizzato ad “estorcere” le sue scuse e ottenere le sue attenzioni.

4. Il farlo sentire controllato – Detesta le domande continue, i sospetti ingiustificati e gli occhi puntati sempre addosso. L’instabilità gli toglie il fiato. Non sopporta la donna “Derrick” che si perde in continue indagini e sospetta di ogni cosa.

5. Il criticarlo per ciò che lo appassiona – Calcio, lavoro, hobby… quando si sente attaccato nelle sue passioni, sente minacciata una importante parte di sè. C’è un proverbio antico che suggerisce alle donne: “Ama l’uomo tuo col vizio suo“. Non sopporta la donna che ama fare ogni cosa per forza con lui. Ama piuttosto la sana indipendenza, quella di una donna che sa coltivare interessi e vita propria, senza aspettarsi che sia lui a riempirle ogni vuoto.

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💢Per contattare CARMELO IMPERA, Pedagogista Psicologo e Psicoterapeuta, Direttore dell’Accademia dell’Anima di Ragusa, invia un whatsapp al 392 8542129

RESTA POESIASii dolce. Sii dolce sempre. Non perché lo meriti il mondo, ma perché lo meriti tu.Usa le parole che il tuo ...
12/08/2025

RESTA POESIA
Sii dolce. Sii dolce sempre. Non perché lo meriti il mondo, ma perché lo meriti tu.

Usa le parole che il tuo cuore approva. Rimetti al loro posto quelle che pungono e feriscono.

Il tempo scorre, e tante cose si dimenticano, ma non si dimentica chi ha amato in silenzio, anche da lontano, anche quando non riceveva amore.

“L’amore vero non lascia cicatrici, lascia radici”, scriveva J. Philippe.

Non serve alzare la voce per ferire, per demolire, per dominare.
Alzala, invece, per dire: aiutami, sto male, ho paura. O per dire: ti penso, mi manchi, ti auguro pace e ti dono luce.

Non costruire muri per proteggerti, perché rischi di rimanervi intrappolato dentro, isolandoti anche dalle cose belle della vita.

Non chiudere il cuore, perché la chiave — se la perdi — ti lascia fuori da tutto ciò che conta veramente.

Lascia la porta socchiusa. Perché le cose belle, a volte, tornano.

Il tuo cuore ha una porta di delicato legno antico che non è mai stata sbattuta in faccia a nessuno.

Abbi cura.
Abbi cura di te.
Abbi cura di coloro che la vita ti consegna.
Abbi cura delle mani che tremano, dei cuori che piangono, delle parole che non escono perché intrappolate in quel nodo alla gola non lascia passare nulla.

Resta poesia.
Anche quando nessuno la legge.
Anche quando nemmeno chi dice di amarti la capisce.

Resta poesia nello sguardo, nei gesti, nei pensieri, nelle parole, nei dettagli che sfuggono agli occhi distratti.

Perché solo chi resta poesia, resta vivo.

COSA ODIA UNA DONNA UCCIDENel mio lavoro mi ritrovo spesso con donne che portano nel cuore pesanti storie di dolore.Quan...
12/08/2025

COSA ODIA UNA DONNA UCCIDE
Nel mio lavoro mi ritrovo spesso con donne che portano nel cuore pesanti storie di dolore.

Quante lacrime ho asciugato negli anni! Quante ferite, quante cicatrici, quanto sangue versato nel campo di battaglia di relazioni tossiche e malate.

Il loro malessere — quando si manifesta — non è mai un malessere sterile, ma un rigetto istintivo e potente verso ciò che ferisce la loro dignità, svuota la loro essenza, ne mortifica la luce.

È un dolore che nasce quando non si sentono protette, quando non percepiscono più amore, quando sentono calpestata la cosa più sacra che possiedono: la loro anima.

Ecco un decalogo — frutto dell’esperienza clinica — delle cose che, più di ogni altra, fanno male a una donna e che lei non riesce a dimenticare:

1. La freddezza – Non c’è ferita più profonda del sentirsi invisibile. Una donna non odia il silenzio, ma odia quando il silenzio diventa indifferenza emotiva e assenza punitiva.

2. La menzogna – Piccola o grande che sia, la bugia corrode la fiducia come una goccia d’acido, trasformando la relazione in un luogo inaffidabile e insicuro.

3. Il tradimento – Più ancora di quello fisico, ciò che lacera è sapere che il cuore di chi ama ha voltato lo sguardo altrove. Anche un like, un messaggio, un ammiccamento nascosto, viene vissuto come tradimento che logora il dono grande della fiducia.

4. La svalutazione – Ad una donna fa troppo male sentirsi trascurata, denigrata, svalutata e vessata con parole pesanti. È terribile per lei sentire sminuiti i suoi sogni, ridicolizzate le sue emozioni, trattate come frivolezze le sue passioni.

5. L’egoismo – Vivere accanto ad un uomo freddo, autocentrato, calcolatore ed egoista, uccide una donna. Ciò che più la devasta è sentirsi manipolata e usata da chi, cinicamente, vuole solo raggiungere i suoi scopi….

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M💢Per contattare CARMELO IMPERA, Pedagogista Psicologo e Psicoterapeuta, Direttore dell’Accademia dell’Anima di Ragusa, invia un whatsapp al 392 8542129

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