
20/08/2025
IL NOBILE SILENZIO
Il nobile silenzio non è assenza di parole ma presenza consapevole.
È lo spazio in cui la mente si quieta e il cuore si fa limpido.
E dentro tutto tace. Non per paura, ma per non interrompere il contatto col respiro, con la vita, con l’Assoluto.
Dal silenzio nasce la parola autentica, quella che non ferisce.
Nel silenzio l’anima smette di rincorrere il dolore e ritrova la sua pace.
Il silenzio è il più grande atto di libertà, di rispetto e di amore.
Come cita un antico sutra: “dal silenzio nasce la vita; nel silenzio cresce e fiorisce”.
Ci vuole un talento raro, oggi, a fare silenzio. A non rispondere al veleno.
A non cedere al bisogno di “averla vinta”.
Ci vuole classe. Ci vuole luce dello spirito. Ci vuole pace interiore.
Ci vuole la forza di chi ha imparato a riconoscere il teatrino del mondo e a non lasciarsi arruolare come comparsa forzata.
Chi non abbocca al gioco dei violenti non è stupido: è intelligente.
Chi non reagisce alla cattiveria e alla perfidia non è debole: è libero.
Chi non urla per controba***re alle lingue biforcute e velenose non è passivo: è re.
Perché la vera superiorità non si misura dal volume della voce, ma dal silenzio di chi ha capito che certe guerre non valgono il sangue.
“Non discutere con uno stolto per non divenire simile a lui” (Proverbi 26,4).
E mentre gli altri si azzuffano per l’ultima parola, tu scegli l’ultima risata.
Che è quella di chi ha fatto pace con sé, di chi non ha bisogno di dimostrare nulla, di chi non vuole più confondere il conflitto col confronto.
Non abboccare al gioco dei “perversi” significa custodire la tua energia e non sprecare tempo a convincere chi non vuole capire. È sapere che non tutte le battaglie meritano di essere combattute. È la saggezza di chi sa discernere tra ciò che costruisce e ciò che demolisce.
Come diceva Seneca: “La più grande vittoria è aver vinto senza comba***re”.