Antonino Marù

Antonino Marù Hermestudio - dott. Antonino Marù
Via M. Spadola, Ragusa
Psicologo-Psicoterapeuta
Mail: tomaru@alice.it

QUEL BISOGNO DI SICUREZZA, TANTO AMATO DALLA POLITICA!La sicurezza è un bisogno fondamentale dell’uomo! Ma perché tu avv...
14/06/2019

QUEL BISOGNO DI SICUREZZA, TANTO AMATO DALLA POLITICA!
La sicurezza è un bisogno fondamentale dell’uomo! Ma perché tu avverta il bisogno di sicurezza, devi avere percezione di un pericolo. Se proprio non trovi nulla, ci pensa la propaganda politica a servirtene uno, pronto e ben confezionato!
Ieri i “comunisti”, oggi gli “immigrati” le “tasse” il “futuro dei tuoi figli” ecc. Chiaramente se credi nel “mio pericolo” dovrai credere anche che “io ti salverò” in cambio della tua “fedele dipendenza”. Tradotto, dammi il voto!
Poi c’è il bisogno di sicurezza quotidiana!
In tante cittadine del Veneto, potrete trovare cartelli come questo. Vogliono segnalare al malintenzionato, che li c’è un controllo diffuso del territorio.
Tutti gli abitanti che notassero “movimenti strani” immediatamente avvertiranno le forze dell’ordine! Considerazioni pro e contro:
- tornare ad essere una Comunità.
- essere pronti a rinunciare ad un po’ di privacy.
- mettere in conto qualche vicino paranoico.
- i bambini potranno andare a piedi, da soli, a scuola.
- gli anziani si sentiranno più protetti.
- conoscere gli altri residenti del quartiere - conoscere riti e rituali del quartiere.
- incontrarsi per strada e dirsi buon giorno.
- rispettare i pedoni.
- entrare nel “circolo virtuoso” del rispetto!!
- rallentare la vita!

Tempo di ieri...
18/03/2019

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Il porto, la cornice dei nostri tramonti.
03/03/2019

Il porto, la cornice dei nostri tramonti.

25/11/2018
28/07/2018

TORNARE AD ESSERE COMUNITÀ!
Eravamo Comunità, quando ogni adulto del vicinato, ma anche no, si interessava alla sana crescita sociale e morale dei ragazzi. Quando tutti gli adulti aderivano ad un patto, mai scritto e mai codificato, che autorizzava ogni singolo componente ad intervenire, per correggere o richiamare, i ragazzi a comportamenti educati e rispettosi. Quando la trasgressione morale, generava sensi di colpa e la vergogna era un freno a determinati comportamenti.
Quando l’insegnante era considerato un educatore e non un persecutore del figlio.
Eravamo una Comunità, quando i ragazzi avevano timore della disapprovazione del genitore e dell’adulto in generale. Poi, vari elementi hanno distrutto la Comunità, dai condomini, all’evoluzione tecnologica, fino alla dilagante “sindrome del figlio prezioso”. La questione morale è il nostro grande tema sociale. La risposta, tornare ad essere Comunità. A tal proposito, ottima l’iniziativa dell’Amministrazione Comunale di Ragusa, per aver istituito l’Assessorato allo Sviluppo di Comunità, gestito dal dott. Gianni Iacono. Ci attendiamo l’avvio di processi di innovazione sociale con obiettivi trasversali e settoriali.

24/02/2018

L’ ALGORITMO DELLA VIOLENZA.
(tempo di lettura 70 secondi)
La violenza sociale non muore mai, sta lì dormiente, in attesa di un pretesto per manifestarsi. Ha solo bisogno che si materializzi un nemico, che sia un extracomunitario, un fascista o uno dei centri sociali, poco importa. È cronaca di questi giorni... La violenza è il braccio armato dell’aggressività, l’aggressività è figlia della rabbia, la rabbia è figlia della frustrazione! Frustrato è chi non ha voce, non ha rappresentatività dei suoi bisogni, non ha visibilità sociale ed affettiva, ma soprattutto chi non è stato “educato alla diversità”, chi non conosce la “negoziazione del conflitto”, chi non conosce il rapporto dialettico. Quando non si è responsabili della propria rabbia, si inizia a cercare un responsabile esterno da aggredire con la violenza, sia verbale che fisica. È lui che mi ha provocato è lui che mi ha fatto arrabbiare. Se la rabbia non è la mia risposta emotiva ad un evento, allora diventa un “corpo estraneo” dal quale liberarsi. Restituirla al nemico che l’ha causata!
Se tornassimo ad essere una comunità! Invece siamo diventati gruppi di persone, che stanno assieme, ognuno alla ricerca della propria individualità! Dentro una Comunità c’è appartenenza, visibilità per ognuno, rispetto per ogni diversità. Ma soprattutto condivisione di quelle regole morali, mai scritte e mai codificate!

18/02/2018

QUANDO SI PERDE IL CONFINE TRA SE’ INTIMO E SE’ SOCIALE. (Tempo di lettura 98 secondi)
La dilagante smania di mettersi in mostra, è diventata un incontenibile bisogno. Pubblicare su FB, è diventato per molti, uscire dalle tenebre dell’anonimato, essere visibile. Dipingersi una identità, ora di poeta, ora di giornalista, reporter, scrittore, saggista, fotografo ecc. Allora tutti a pubblicare di tutto e poi..... attendere.... attendere i “mi piace”, la conferma che hai postato una cosa meritevole di attenzione. E se non hai creatività? Scopiazza, da qualche autore, tanto lo stesso gli “amici di FB” ti diranno bravo, ma soprattutto, ti confermeranno che tu esisti, che sei in “contatto” col mondo!! È diventato un gioco delle parti. Pensa, uno ha scritto che era triste per la morte del padre e tutti giù con i “mi piace”. Ma ti piace cosa? La morte del genitore o la tristezza del figlio?
Alla fine, per non apparire bigotti e fuori dal tempo, consideriamola pure una moda, un atto creativo, un passatempo, un gioco. Va bene così. Le cose si complicano quando, per continuare ad “essere sul mercato” devi spingere ogni volta, un po’ più in là, il confine della intima narrazione e del pudore morale. Altrimenti rischi di essere “banale” e i mi piace diminuiranno! Quanto è grande il bisogno di “esserci” in una società anomica, ma anche quanto grande è l’oceano della solitudine, se si cerca compagnia nel virtuale?. “Siamo amici su Facebook” e che vuol dire? Ci sono cose che possono essere socializzate e cose che devono rimanere nella dimensione intima! Il bisogno di elemosinare amicizie virtuali e/o conferme di valore, è così grande da lasciare il pudore al di qua’ della tastiera, cosicché non c’è freno morale, non c’è inibizione!
È esperienza comune pubblicare gli auguri al figlio, che abita nella stessa casa, possibilmente è lì a meno di 5 metri di distanza. Chiamalo, lo guardi negli occhi e glielo dici! Oppure gli auguri al marito per l’anniversario del matrimonio, marito che non è emigrato in Papua Nuova Guinea. È lì vicino a te! Sta dormendo sul divano distrutto dalla noia dell’incomunicabilita’!

05/01/2018

ACCESSO AGEVOLATO ALLA PSICOTERAPIA.
Riprendo il discorso iniziato ieri nel post del collega Paolo Sidoti Olivo, relativo “all’Accesso Agevolato alla Psicoterapia” .
Cosa che già qualcuno fa, in giro per l’Italia. Ma in genere si tratta di iniziative singole e poco conosciute al “grande pubblico”.
La mia proposta è una iniziativa privata tra studi di psicoterapia privati, da attuarsi su tutto il territorio regionale, per la durata di un anno.
In pratica ogni studio aderirebbe con un numero mensili di terapie a prezzo agevolato, secondo 3 livelli ancorati all’ISEE.
Ad esempio nel mio studio siamo due Psicologi, se ognuno di noi partecipasse con 3 psicoterapie mensili per i dodici mesi della sperimentazione, si saprebbe che presso HermeStudio di Ragusa saranno disponibili 6 posti. È così negli altri studi aderenti.
Alla fine sommando le terapie agevolate, messe a disposizione in tutti gli studi della Sicilia, raccoglieremmo un numero considerevole di terapie, che non potrebbe non essere degno di attenzione sociale e politica!
I vantaggi di questa iniziativa:
- Visibilità della psicoterapia, quale risposta alle varie forme di disagio esistenziale ed evolutivo.
- Funzione sociale della professione di psicologo- psicoterapeuta.
- Possibilità di raggiungere un accordo immediato tra privati. (So per esperienza cosa vuol dire inseguire un Assessore Regionale, anche per la semplice richiesta di un patrocinio)
Modalità operativa.
Verrebbe decisa in seguito alle adesioni.
Di certo si invierebbe un comunicato all’Assessore alla Sanità, informandolo dell’iniziativa, detto comunicato verrebbe anche dato alla stampa!
Le perplessità:
- Svendiamo la nostra professione?
- Ma non dovrebbe essere l’Assessore regionale a farsi carico di questa iniziativa?
- Riuscirà mai la nostra Comunità Professionale a trovare un punto di convergenza? A voi....

Stamattina ho in testa una gran confusione!
15/10/2017

Stamattina ho in testa una gran confusione!

14/10/2017

Convegno sul Benessere Psicologico a Palermo.
"Tutto passa dalla mente" è diventato il motto della Comunità degli psicologi. Semplice, vero ed immediato "tutto passa dalla mente". La mente, madre e depositaria dei nostri pensieri, delle nostre visioni del mondo.
I relatori, dagli amici Santo Di Nuovo e Maurizio Gentile, dal prof. Lucidi e Oliveri, con il contributo del Dirigente Requirez,
hanno avviato una riflessione sul concetto di prevenzione del disagio psicologico, che colpisce il 7- 8 % della popolazione adolescenziale.
La difficile valutazione dell'efficacia della prevenzione. Come puoi dire "se non fossimo intervenuti questo ragazzo sarebbe diventato...."
Forse è proprio questa aleatorietà a creare distanza tra noi "Artigiani del Benessere Psicologico" e le "centrali della politica". Continuiamo a crederci e a lottare, affinché la prevenzione, soprattutto nel contesto scolastico diventi "manutenzione ordinaria" della mente. Un sentito ringraziamento al nostro Ordine, all'amico Giardina e ai consiglieri tutti, per queste opportunità di crescita professionale!

14/08/2017

Chi sei? Dove vai? Un fiorino!

Noi Siciliani per uscire dalla nostra regione dobbiamo pagare "dazio".
Esperienza condivisa con i Sardi e da sempre non considerata dai nostri amati politici. Generazioni di politici!!
Se ti allontani, in auto, per più di 3 giorni, paghi €.76,00, di traghetto andata e ritorno, come un turista qualunque! Ma noi non siamo turisti, siamo residenti e anche votanti. Dovremmo pensarci di più a questo "piccolo particolare" Votanti!!!
Anche in questo pre-fermento elettorale, nulla di nuovo sotto il sole!
La Sicilia esprime, se ricordo bene, 60 deputati nazionali, oltre i 70 regionali. Possibile che nessuno di questi "onorevoli" noti questa discriminazione? Possibile che a nessuno sia mai venuto in mente di proporre un costo agevolato per i residenti in Sicilia?
Possibile che dobbiamo farci passare sempre tutto sulla testa?
"Calati giunco ca passa la china"

Libera i tuoi pensieri...
31/07/2017

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Il tramonto, il volo e la luna.
25/06/2017

Il tramonto, il volo e la luna.

15/05/2017

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