19/02/2025
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Non si può parlare di costellazioni senza fare riferimento a Bert Hellinger, che le ha sviluppate negli ultimi trent’anni. Con i suoi studi e insegnamenti sugli ordini dell’amore e sui livelli di coscienza, Hellinger ha dato alle costellazioni una dimensione spirituale e umana, distinguendole nettamente dalle terapie tradizionali. Per questa ragione, non devono essere intese come una terapia, bensì, un aiuto alla vita, un sostegno allo spirito della persona, su un piano che non interferisce con i percorsi terapeutici e non si sostituisce a essi.
Per iniziare, è importante chiarire il termine «costellazioni familiari». Oggi spesso chiamate «spirituali», in virtù della loro evoluzione verso lo spirito, non hanno nulla a che vedere con le stelle, l’astrologia, le costellazioni celesti. In italiano, come in altre lingue, il termine deriva da una traduzione fonetica del tedesco Familienaufstellung.
Già in molte pagine di Sigmund Freud troviamo riflessioni sull’influenza della famiglia sulla psiche dell’individuo, ma è con Carl Gustav Jung che compare il termine «costellazione familiare», in un’accezione simile a quella cui ci riferiamo oggi. Le emozioni, le azioni, i rimossi, i traumi e i vissuti di una famiglia costituiscono un patrimonio condiviso che influisce su ogni membro, indipendentemente dalle distanze geografiche e dalle epoche.
📘Tratto dal libro «Il potere delle Costellazioni familiari - L’Amore che libera»
di Gabriele Policardo 🐚
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Edizioni Piemme